sabato 25 ottobre 2008

*il compagno Veltroni e le cose non dette*

Qualche giorno fa di ritorno da Fano, dove rappresentavo il mio Comune di San Severino Marche alla manifestazione l’AFRICACHIAMA, ebbi la fortuna, non solo di conoscere tanti bravi giovani volontari, ma ebbi pure il piacere di accompagnare l’On. Jean Leonard Touadì di ritorno da Fano ad Ancona. L’On. Touadì, già assessore alla Sicurezza del Comune di Roma e braccio destro di Veltroni Sindaco, si mostrò subito molto cordiale e il suo modo di fare favorì una conversazione che sin dall’inizio fu vivace, quanto ironica. Aveva avuto sin dal primo momento una particolare attenzione a questo giovane consigliere Socialista e mi disse, senza tanti giri di parole, che auspicava una alleanza forte e stabile tra il suo PD e il nostro Partito Socialista. Disse pure, ricordo benissimo, “… tranquillo Gianluca, so benissimo che Veltroni si “parla” già da qualche giorno con il tuo Nencini ”. Questa dichiarazione , sommata al fatto che l’On. Touadì, avesse da tempo lasciato il partito di Di Pietro, mi avevano fatto vedere quel giovane onorevole di origine Congolese sotto una luce così splendente che neanche la notte adriatica riusciva a spegnere. Alle mie domande se il compagno Veltroni avesse mostrato con lui segni di ripensamento politico e mi riferisco alla scellerata scelta delle alleanze elettorali, Jean Leonard mi disse “ Walter non ha mai detto di aver sbagliato, ma non dice più corro da solo … conoscendolo, so che vuole dire Qualcosa …” Una volta arrivati in Ancona ci siamo lasciati con la consapevolezza mista a certezza che ci saremmo “rivisti” presto.
Da quel giorno niente di particolare, tranne per il fatto che il sen. Angius e il suo portaborse Nigra, erano trasmigrati dal PS al PD, più che un percorso politico, un autentico percorso da gioco dell’oca. Per carità, ognuno gioca come vuole. Basta non prendersi in giro. Se stessi prima degli altri, naturalmente. Appunto, quindi, niente di particolare. Semmai, provo compassione per quei pochi compagni socialisti, che vedevano nel Senatore Angius una stella cometa da seguire. Ma su questo avevo scritto in tempi non sospetti. L’atteggiamento messianico che suscitano certi compagni comunisti su qualche nostro amico, si avvicina di più alla sindrome di Stoccolma che ad altro.
Dopo il colloquio automobilistico con l’On. Touadì e dopo qualche “apertura” annunciata in queste settimane sia dal PD che dal nostro PS, pensavo che oggi, nel giorno del Signore 25 Ottobre 2008 in mezzo a una folle biblica il leader del PD continuasse sulla strada che sembrava tracciata e cioè di una chiusura totale con l’IDV e una apertura senza se e senza ma, col vero partito riformista e riformatore presente nel panorama politico Italiano e cioè il Partito Socialista di Riccardo Nencini. Ho ascoltato tutto il discorso e NEANCHE UNA PAROLA!
In una occasione così importante, politicamente e mediaticamente, NON SI POTEVA SORVOLARE e NON SI POTEVA NON TOCCARE LA QUESTIONE APPENA RIAPERTA COL PARTITO SOCIALISTA. Secondo il mio modesto avviso, non è stata assolutamente una dimenticanza, ma bensì la attestazione chiara, netta e indubitabile del carattere che questo PD si è voluto dare all’inizio e che testardamente continua a darsi.
Il Partito Democratico, per forza di cose, resta un partito col quale intrecciare ed imbastire (se è nel nostro interesse) colloqui strategici pre-elettorali, ma è sin troppo evidente che non è e non può essere la casa naturale dei veri Riformatori.
Una manifestazione, in sostanza quella del 25 Ottobre, più utile nel serrare le fila degli iscritti oramai in libera uscita che capace, invece, di tessere le fila come un partito come il PD dovrebbe saper fare.
A chi continua a ripetermi quanto sia importante avere un contenitore e una struttura valida , continuo a dire che ad un tetto sopra la testa preferisco una cielo terso e una stella luminosa.
“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”. (Immanuel Kant)

8 commenti:

  1. "CIRCO MINIMO": LA FOLLA C'ERA (FORSE) MA TROPPE LE COSE NON DETTE! Ho ascoltato attentamente Walter Veltroni ieri al Circo.... Massimo. Ha ragione Gianluca, siamo passati dal "ma anche" ai silenzi ed alle cose non dette. Veltroni si autodefinisce un riformista senza esserlo mai stato e, soprattutto, TACENDO con quale Programma si presentera' alle Elezioni Europee: con quello conservatore dei POPOLARI di Aznar e Berlusconi (come vorrebbero la Binetti, i TeoDem e gli ex-PPI) o con quello degli unici RIFORMISTI esistenti in Europa e, cioe', I SOCIALISTI del PSE? Tertium non datur! Veltroni ha TACIUTO su tante altre cose: dai NUOVI DIRITTI (Testamento Biologico, PACS, ecc.) alla GIUSTIZIA INGIUSTA (Separazione Carriere, Responsabilita' Civile Magistrati), dalle misure concrete per CONTRASTARE IL PRECARIATO (attuare TUTTO il libro bianco di Marco Biagi con l'introduzione di adeguati ammortizzatori sociali oppure, invece, abolire la Legge 30 come vorrebbe una parte della CGIL che, ieri, ha "organizzato" la Piazza?) ad una vera POLITICA DI INTEGRAZIONE IN UNA SOCIETA' ORMAI IRREVERSIBILMENTE MULTICULTURALE E MULTIRAZZIALE senza piu' concessioni ad una SICUREZZA divenuta, per troppi, sinonimo di XENOFOBIA, RAZZISMO ed INTOLLERANZA. TACE sull'AMBIENTE e sull'ENERGIA (Grandi Infrastrutture oppure no? Nucleare oppure no?) Veltroni TACE sul tanto decantato "DIALOGO" (magari, stavolta, davvero per tentare di... SALVARE L'ITALIA dalla grave crisi che stiamo attraversando) ed anche, pero', su "DI PIETRO" ed il suo giustizialismo forcaiolo. TACE sul grave errore compiuto con quella alleanza ed anche su di un nuovo, possibile centrosinistra con l'UdC ed una nuova forza di SINISTRA LIBERALSOCIALISTA. Vi chiederete: Veltroni ha parlato per un'ora, possibile che non abbia detto proprio nulla? Per la risposta vi rimando all'Unita' dov'e' riportato il testo del suo intervento. Leggetelo. Troverete slogan ad effetto, le citazioni affastellate (da... "appropriazione indebita") di GOBETTI, MATTEOTTI, CARLO E NELLO ROSSELLI, VITTORIO FOA e, persino, del "vivente" (SPERIAMO A LUNGO) ROBERTO SAVIANO che, sebbene insistentemente invitato, al Circo non c'e' andato. Insomma un discorso che non parla al Paese ma al Partito, anzi ad una sua "corrente": quelli del... "siamo i migliori" ed "andiamo da soli". Una manifestazione riuscita (non entro nella "guerra delle cifre" anche se c'e' una bella differenza tra i due milioni e mezzo del PD ed i duecentomila della Questura che, tra l'altro, sono confermati, di fatto, dai dati diffusi 2 anni fa', ufficialmente, dall'ex Sindaco di Roma, Walter Veltroni, per il quale la capienza del Circo Massimo era di trecentomila persone ed, infatti, uno spicchio della Piazza, dietro il palco, ieri era riservata alle... auto blu) ma che, a prescindere dal numero dei partecipanti, ha in se' tutte le premesse negative che facevano dire a Pietro Nenni: "PIAZZE PIENE ED URNE VUOTE". Quella Piazza, questo e' certo, non serviva a SALVARE L'ITALIA e neanche il PD ma a TENTARE di "salvare" Veltroni e la SUA POLITICA. Tutto cio' pone un grande problema alle altre "anime" del PD ed anche alle altre forze di centrosinistra e, quindi, a noi SOCIALISTI: con QUESTO Veltroni e con QUESTO PD quali "margini" ci sono per un'alleanza?? Civitanova Marche, li 26/10/2008 Ivo Costamagna (Direzione Nazionale e Segretario Provinciale PS Macerata)

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  2. Ivo, ho appena letto il tuo commento. E' veramente STREPITOSO! Lucido e con un finale... inesorabile.

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  3. CARISSIMO IVO COSTAMAGNA
    COMPLIMENTI PER IL TUO COMMENTO,DA VERO INTENDITORE DI POLITICA HAI PRESO NEL SEGNO.
    CHI STA SCRIVENDO STA NELLA PARTE OPPOSTA,MA CON UN MODESTO CONSIGLIO PUO'DIRTI CHE VOI SOCIALISTI NON AVETE NULLA A CHE SCAMBIARE CON QUESTO PD.

    SALUTI F.

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  4. Cari compagni penso sia opportuno assumermi le dovute e giuste responsabilità, ma penso pure che sia DOVEROSO PUBBLICARE DI QUESTI TEMPI in maniera integrale questo commento fatto non da un semplice simpatizzante, ma da un membro della Segreteria cittadina del PD Settempedano e braccio destro del Sindaco Martini. Lo dedico a chi ancora pensa che il PD ci tiene nella giusta considerazione.


    Gianluca,

    ho letto questo tuo scritto dove, sulle orme di alcuni precedenti, continui a lamentarti di Veltroni che secondo te non apre ai socialisti o addirittura ha chiuso ad essi la porta preferendo Di Pietro.

    Innanzitutto la costituzione del PD è una questione interna allo stesso PD, punto obbligato di un percorso iniziato tempo fa.

    Per quanto concerne invece le alleanze, secondo te cosa avrebbe dovuto fare Veltroni prima delle elezioni quando da un lato aveva un partito compatto come l’IDV e dall’altro un PS con al proprio interno un misto di anime e correnti sempre in conflitto tra loro pronti solo a chiedere visibilità, magari certa, senza avere l’esercito al seguito? (ne hai avuta una prova anche nel maceratese).

    E ancora secondo te, cosa deve fare adesso Veltroni con il PS che nonostante avesse nominato (dopo le elezioni) un nuovo segretario non riesce ancora ad essere un partito compatto? E soprattutto, dov è il PS? Quando un partito per evidenziarsi deve solo rifarsi alla storia e non è più al passo con i tempi non può pretendere solo attenzioni da parte degli altri.

    Ciao Enrico

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  5. Carissimo Sig. Enrico,
    le dico anzitutto che e' assoluatamente vero che Walter per le elezioni politiche ha scelto l'alleato che in quel momento gli faceva piu' comodo senza stravolgere i suoi progetti di solitudine e di conseguenza annientare tutto il resto della sinistra Italiana e far credere con la storiella del voto utile (esattamente come ha fatto Silvio) che bisognava battere l'avversario, poi dopo 6 mesi si accorge che Di Pietro non e' entato nei gruppi parlamentari del PD e ad oggi sembra volerlo scaricare,quando magari l'IDV ha raggiunto gia' l'obiettivo che si e' posto.
    A questo punto Sig. Enrico non conoscendo il suo troncone ormai PD di provenienza le dico che tutto cio', per chi ha seguito minimamente le vicende politiche degli ultimi anni non e' una novita'; la storia si ripete, forse ricordera' quando i Socialisti erano al governo e sottobanco una parte della DC era praticamente alleata con i comunisti (Cattocomunisti)oppure quando i comunisti cercavano la via dell'eurocomunismo quando esisteva gia' l'internazionale Socialista,forse ricordera' quando i Socialisti italiani avallarono l'ingresso dell'allora PDS nell'internazionale Socialista su richiesta di Occhetto e ricordera' anche come sono stati ripagati!!!!!
    Guardi Sig.Enrico le voglio ricordare anche un particolare piu' antico; quando nel primo centrosinistra degli anni 60 per merito dell'allora Ministro del lavoro "GIACOMO BRODOLINI" fu varato "LO STATUTO DEI LAVORATORI" i comunisti che oggi ne fanno un vanto, naturalmente votarono contro.
    La nostra storia (che secondo lei e' l'unica cosa che ci e' rimasta) Sig. Enrico e' un vanto non solo per noi Socialisti mar per tutti gli uomini e le donne di questo paese, caratterizzata da successi veri e da ragioni che non hanno nessun precedente.
    Vedo che si preoccupa delle nostre divisioni sia nazionali che locali; anche qui' la storia si ripete, avete sempre utilizzato questo strumento per rafforzare il vostro potere e portare l'elettorato verso l'ANTISOCIALISMO come del resto praticamente avete fatto all'estero (vi siete vergognati di chiamarvi Socialisti in Italia ma vi siete riempiti la bocca di Socialismo in Europa)
    Perche'non si preoccupa sig. Enrico del suo PD magari cominciando da San Severino Marche dove l'80% dei DS non vi hanno aderito e quello che c'e' nel PD risulta' molto piu' diviso di tante altre forze politiche?
    Per non parlare a livello provinciale dove la situazione non appare tanto piu' Rosea.......
    Rispetto al Partito Socialista sig. Enrico che secondo lei non c'e' chi e' al passo con i tempi,forse il suo contenitore privo di identita' e di un vero progetto politico?

    Sig.Enrico, la Saluto Cordialmente

    PEPPE

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  6. Caro Enrico,
    è tanto che non ci sentiamo e mi ha fatto piacere ricevere una tua lettera di risposta.
    Quando ci siamo visti l’ultima volta, dentro la sede del PD, eri assai silenzioso quanto abbacchiato e abbiamo tutti immaginato che il tuo silenzio, da politico navigato, nascondesse un evidente dissapore nei confronti dei tuoi compagni del PD. Anche in quell’occasione hai saputo dimostrare quanto valessero le parole non dette. Bravo.
    Stavolta invece, magari galvanizzato dalla gitarella romana, hai pensato di intervenire in una questione che per noi socialisti è ancora dolorosamente aperta.
    Per avvalorare il tuo argomentare, hai pure pensato di allargare la questione nazionale esondando, con le tue tesi, anche nel territorio provinciale. Bene. Nessun problema. Nella tua lettera hai infarcito i tuoi ragionamenti con qualche punto interrogativo.
    Se quei punti interrogativi erano domande che andavano in cerca di risposte, proverò a fornirti il mio punto di vista, anche se, come dici tu, è da tempo chiaro e pubblico.
    Se invece, quei punti interrogativi erano posizionati lì tanto per farmi vedere quanto tu fossi bravo nell’arte della retorica, bè, devo confermare che lo sei e ne hai dato una dimostrazione brillante.
    Come un bravo ragioniere, hai esaltato l’importanza di fare alleanze con chi disponeva all’epoca di truppe compatte e sostanziose. Un punto di vista più matematico strategico che squisitamente politico. E va bene pure questo. D’altronde uno come te considerato da più parti come il vero braccio destro del sindaco, sa benissimo cosa voglia dire studiare alleanze asimmetriche, ma sommabili. A San Severino Marche pur di vincere le elezioni abbiamo prodotto una lista che va dalla destra Storaciana alla Sinistra marxista di Ferrero. Poi qualche compagna del PD, si scandalizza se qualche Assessore non vota mozioni di civiltà come quella portata dal sottoscritto e non dal PD. A proposito, non ricordo mozioni o odg su temi cari alla sinistra portati dal vostro capogruppo Alesiani. Forse mi sbaglio, ma se c’è qualcuno che si è battuto per qualche Diritto (e qualche rovescio) è il consigliere Socialista che ti scrive.
    Caro Enrico, quindi la linea è tutta qui? L’alleanza si fa con chi ha le truppe e garantisce solidità? Dovreste essere soddisfatti allora. L’IDV è un Partito talmente compatto, numeroso ed omogeneo che ha formato un bel Gruppo unico Parlamentare, in barba agli accordi loftiani. Comunque se il tuo ragionamento politico si fonda tutto sulla numerosità delle truppe e sulla loro compattezza, potreste allearvici di nuovo. Anzi, seguendo le tue tesi, ora lo dovreste fare ancora con più disinvoltura, visto che sono ancora più numerosi (loro!) e sempre compatti (loro!). Non capisco e comprendo quindi gli ultimi attacchi di Veltroni a Di Pietro.
    Per quanto riguardano le nostre divisioni, non ti rispondo che sono affari nostri come hai fatto tu, perché queste risposte da presuntuosi le lascio a chi è figlio di altre culture. Tipo quella catto-comunista per eseempio. Tipo te, per esempio tanto per intenderci.
    Noi Socialisti abbiamo fatto un Congresso Nazionale con tre diverse Mozioni, ma senza divisioni sostanziali, tanto che non abbiamo perso alcun Socialista iscritto e abbiamo eletto il miglior Segretario che questo Partito potesse produrre.
    Idem per quanto riguarda la Regione, la Provincia e il nostro Paese.
    Certo, se le televisioni fossero meno di parte, magari anche gli italiani potrebbero scoprire l’esistenza di una comunità, non tanto numerosa, vero, ma fatta di compagni che sanno leggere la politica vivendola con dedizione, impegno, coraggio e sacrificio. Facendo fatica anche a pagare conti di tipografie e affitti di sezione, ma con un attaccamento ai valori che voi che avete tutto a portata della bocca neanche potete immaginare.
    Mi dici delle nostri divisioni, pensando meschinamente che noi non sappiamo delle vostre. Non siete d’accordo su nulla. Dalla legge elettorale e mi riferisco al proporzionale D’Alemiano contro il sistema maggioritario Parisiano. Fra poco ci saranno le elezioni Europee e non sapete se dovete convergere nel PSE oppure no. Ridicolo, se non fosse che volete assurgere al ruolo di Partito autorevole e credibile. Sui temi etici glissate, sulla legge Biagi glissate, sui diritti civili Pacs-Dico, glissate. L’elenco è lungo e io ho un po’ da fare. Dopo aver lodato Di Pietro adesso scoprite di che pasta sia fatto, un po’ tardi per una Partito che vuole essere di Governo accorgersi così gravemente in ritardo di questi fenomeni. O no? Avete riscoperto quant’è bello sfilare nelle Piazze e nel Circo Massimo. Bene, come diceva Nenni “piazze piene, urne vuote”. Ahimè quanto sono ancora vere queste parole caro Pietro!
    Il nostro dato elettorale è sotto gli occhi di tutti, ma il vostro? Nonostante abbiate prosciugato i serbatoi della sinistra senza carpire un voto al centro state scendendo velocemente sotto la soglia del 30%. Complimenti, un capolavoro!
    Comunque, non voglio eludere la tua domanda che ponevi con tanta retorica “Cosa dovrebbe fare secondo te Veltroni?” . Semplice, dovrebbe dimettersi e andare in Africa, se poi si porta con sè pure Bettini e Franceschini farebbe il bene non solo del PD, ma dell’Italia tutta.
    Per quanto riguarda, invece, cosa dovremmo fare noi quattro gatti socialisti nella provincia di Macerata (anche se a differenza di Giulio, te non ricordi gli ultimi dati elettrali amministrativi provinciali ben oltre il 4%. Giulio sì, se lo ricorda e quando ogni tanto si assopisce, siamo sempre li pronti a rcordarglielo. Simpatici vero?) proverò a convincere questi quattro gatti a non portare ancora acqua ad un mulino che non solo macina male, ma che non perde mai occasione di dimostrare la sua ingratitudine.
    Lavorando in Comunità Montana, sai benissimo quanto io sia tenace,
    quindi, caro Enrico, AD MAIORA.

    Sulla nostra Storia, lascia perdere, noi ci teniamo la nostra e voi...A proposito, che storia avete? Quella ...ho capito. Siete costantemente in cerca di identità. Bè, capita quando si è orfani o peggio, quando si uccidono i Padri!

    Con la stessa simpatia e stima di sempre
    Gianluca

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  7. CARISSIMO ENRICO
    MA CON LE TUE AFFERMAZIONI FAI ANCORA CAPIRE MEGLIO PERCHE'VELTRONI HA PERSO QUESTE ELEZIONIE NON STA FACENDO PER NIENTE OPPOSIZIONE ANZI SI E' INVENTATO IL GOVERNO OMBRA,E' TUTTO UN DIRE, SI SBAGLIA ANCHE SUI NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE.
    POI IN MERITO ALLA COMUNITA' MONTANA DI SAN SEVERINO SI E' POTUTO VEDERE CHIARO IL COMPORTAMENTO DELLE VARIE COMPONENTI, E LA FINE CHE SI E' FATTO.
    OLTRE A QUESTO MI CONGRATULO CON GIANLUCA PER LA SUA RELAZIONE DEI FATTI..
    SALUTI F.

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