venerdì 29 luglio 2011

*IL SONDAGGIO DELL'ESTATE*
































*IL SONDAGGIO DELL'ESTATE*











Nichi Vendola sostiene che il vocabolo "compagno" appartiene al
passato e dunque non lo userà più preferendogli il
termine "amico".










Filippo Ceccarelli di Repubblica sostiene che è meglio non usare nè
l'uno nè l'altro vocabolo.










Chi ha ragione?








PUOI VOTARE LINKANDO QUI:








http://www.partitosocialista.it/site/partecipa_sondaggio/432/sondaggio.aspx






































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Ivo Costamagna
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Fwd: *UN SUCCESSO OLTRE OGNI ASPETTATIVA. COSTITUITA "LA NOSTRA CIVITANOVA - AMBIENTALISTA - CIVICA - RIFORMISTA". Riparte una nuova "SCOMMESSA DI SPERANZA" per il Centro-Sinistra e la Città. Eletti il Coordinamento Cittadino ed il Coordinatore*

NELLA *FOTO* IL COORDINATORE CITTADINO, CARLO CENTIONI, ED I
COMPONENTI DEL COMITATO PROMOTORE DE "LA NOSTRA CIVITANOVA -
AMBIENTALISTA -CIVICA - RIFORMISTA" APPENA ELETTI.





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Ivo Costamagna
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*UN SUCCESSO OLTRE OGNI ASPETTATIVA. COSTITUITA "LA NOSTRA CIVITANOVA - AMBIENTALISTA - CIVICA - RIFORMISTA". Riparte una nuova "SCOMMESSA DI SPERANZA" per il Centro-Sinistra e la Città. Eletti il Coordinamento Cittadino ed il Coordinatore*




La riunione convocata per rilanciare il progetto politico originario
della lista "La Nostra Provincia", ancorato saldamente al
Centro-Sinistra e premiato dall'elettorato, e costituire, a tal fine,
l'Associazione Politica "LA NOSTRA CIVITANOVA - AMBIENTALISTA - CIVICA
- RIFORMISTA"
si è rivelata un successo oltre ogni aspettativa.




I quasi 100 presenti, in una calda sera d'estate, sono un numero
importante per quantità e qualità degli intervenuti.




Presenti il Consigliere Eletto de "La Nostra Provincia" Massimiliano
Bianchini, il Presidente ed il Segretario Regionale del PSI, Lidio
Rocchi e Luciano Vita, i Coordinatori Regionale e Provinciale dei
VERDI, Giuseppe Canducci e Andrea Del Gobbo, la relazione introduttiva
è stata svolta da Ivo Costamagna (Già Sindaco di Civitanova Marche).




Tre i punti principali della relazione di Costamagna, approvata con
voto unanime, dopo un ampio ed articolato dibattito in cui sono
intervenuti tra gli altri: Bianchini, Centioni, Sbrascini, De Vivo,
Annibali e l'Arch.Giuseppe Malaisi il quale, così come la Dott.essa
Giulia Caferri,
suppur esternamente al Coordinamento, hanno dato la
loro disponibilità a collaborare partendo dalla stesura delle proposte
programmitiche:




1) l'Associazione "La Nostra Civitanova" costituisce il punto di
convergenza tra esperienze, storie e culture affini ma diverse tra
loro ma è saldamente ancorata nel centro-sinistra riformista
civitanovese. La stessa si... "UNISCE PER UNIRE" e vuole essere uno
strumento per coinvolgere nella vita politica ed amministrativa di
Civitanova innanzitutto i giovani (numerosi i presenti) disillusi ed
indignati per la gestione scandalosa di questo "Ventennio" di Destra.
Uno strumento "biodegradabile" ed aperto ma non disponibile ai
tentativi "terzaforzisti". Non si può, infatti, scindere Marinelli da
Mobili (e Brini) perchè è un'operazione impossibile essendo il tandem
che ha guidato la città per quasi 20 anni, sono due faccie della
stessa medaglia;




2) costituzione immediata di un TAVOLO PROGRAMMATICO di "tutte" le
forze che si collocano chiaramente all'opposizione di questa Giunta.
Tra le stesse, oggi, non può esservi l'UdC. Il "laboratorio
maceratese"
va esteso a SEL, FDS ed agli altri Movimenti Civici della
Sinistra. In tale "tavolo" vanno affrontate anche le questioni poste
con la richiesta e le firme raccolte per una Commissione d'Inchiesta
sulla "Trasparenza Ammistrativa";




3) in mancanza di una convergenza spontanea, entusiasta e convinta di
tutte le forze che, sulla base delle convergenze programmatiche
costituiranno la coalizione di centro-sinistra, su di un nome per il
Candidato Sindaco, vanno fissate le regole e convocate, entro la fine
di Ottobre, le PRIMARIE DI COALIZIONE.




Sono stati, infine, sempre con voto unanime, eletti il COORDINATORE
CITTADINO, CARLO ALBERTO CENTIONI,
ed i membri del COMITATO PROMOTORE:




1) ALESSIANI PIETRO
2) ANNIBALI FRANCESCO
3) COSTAMAGNA IVO
4) FASANELLA LUIGI
5) FORANI STEFANO
6) FRINCONI AUGUSTO
7) GASPARI ADRIANO
8) GAROFOLO GIOVANNI
9) GAROFOLO ROBERTO
10) JIRIES AKRAM
11) LAMPA ALESSANDRO
12) PAGLIARICCI GIANFRANCO
13) RECCHI LUCA
14) ROSATI MARCO
15) SBRASCINI CESARE



Civitanova Marche, li 22 Luglio 2011




Ivo Costamagna
(Presidente Assemblea)

SOCIALISTI: L' EX MINISTRO ANTONIO GUIDI SI ISCRIVE AL PSI


“Al termine di un lungo e fraterno incontro tra Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi e l’on Antonio Guidi, - informa una nota dell’ufficio stampa del Psi - l’ex ministro della Famiglia del primo Governo Berlusconi e presidente dell’Istituto italiano di medicina sociale, ha espresso il desiderio di iscriversi al Psi.


“Proseguono – ha affermato Nencini al termine dell’incontro - le iniziative dei socialisti a difesa dei fondamentali diritti civili di chi è affetto da disabilità, da oggi anche con il prezioso contributo di Antonio”. “Esprimo poi – conclude il Segretario – profonda soddisfazione per la scelta di Guidi di essere parte della famiglia socialista. Una persona per cui nutro stima per l’azione politica e ammirazione per una personalità ricca di grande sensibilità umana”

Nencini scrive ai direttori di Repubblica, Corriere della Sera, Sole 24ore, La Stampa, Il Messaggero e Quotidiano Nazionale - LETTERA AI DIRETTORI



Caro direttore,
una seconda (nuova?) tangentopoli sta spazzando l'Italia. Colpisce soprattutto i partiti più rappresentativi e pezzi dell'alta burocrazia statale a dimostrazione che i nodi mai sciolti negli anni '90 si sono ripresentati con immutata forza, che la politica ha rinunciato alla sua funzione di strumento regolatore e braccio responsabile nel governo di una nazione, che nella penisola non vi sono decisive differenze tra le parti in gioco quando si tratta di 'questione morale'. Con un paio di sottolineature. La prima. Senza volersi infilare il saio del Savonarola, radicali e socialisti, in questo decennio, sono rimasti lontani dal fuoco. Non ricordo un amministratore socialista condannato per aver approfittato della pubblica amministrazione. Eppure sono diverse centinaia gli amministratori iscritti al PSI nei comuni, nelle province e nelle regioni italiane. E non si tratta nemmeno di fortuna. Il passato, per noi, è stato maestro di vita, abbiamo cambiato i nostri rappresentanti locali, aperto a esperienze più giovani e cancellato le correnti quando non vi erano posizioni politiche antagonistiche. Il potere gestito è decisamente minore ma il cambiamento c'è stato comunque.
La seconda. Leggo, anche di recente, di partiti che adottano codici di comportamento per moralizzare la loro vita interna. Bene. Il mio PSI – con inizio nell'estate 2008 – pose due questioni alle forze presenti in parlamento. Ridurre al medesimo livello le indennità, oggi ingiustamente diversificate, di Consiglieri e Assessori Regionali (quota Umbria-Toscana, la più bassa: risparmio di 110/120 milioni di euro). Conferire il finanziamento pubblico solo ai partiti in regola con l'art. 49 della nostra Costituzione. Un sacco di applausi poi un catacombale silenzio sugli atti che si dovevano assumere.
Noi, che lanciammo quelle proposte, ci siamo affidati alle campagne pubbliche per sostenerle. Da soli. Non sarà questa, direttore, una evoluzione della diversità della sinistra?


Riccardo Nencini

giovedì 28 luglio 2011

*UNA POSIZIONE PREVEGGENTE E CONDIVISIBILE DI NITTO PALMA "L'INDENNITA' PARLAMENTARE NON E' ESAGERATA,ALTRI SONO I TAGLI DA FARE" *


PALMA (FI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
Seduta del Senato della Repubblica del 8 Novembre 2007


(...) A questo punto vi devo dire la verità non da parlamentare, ma da cittadino, da magistrato:
commetterete un grave errore, perché sicuramente verrete incontro alla demagogia e alla propaganda, a quella forma di antipolitica non più strisciante che pare pervadere il nostro Paese, ma non renderete un buon servizio alla politica. Ma davvero voi ritenete, a fronte di una critica così serrata e continua, spesso demagogica e propagandistica, che ha per oggetto, per l'appunto, le retribuzioni dei parlamentari, che vi salverete e vi laverete la coscienza sostenendo che per cinque anni lo stipendio, l'indennità parlamentare, non verrà adeguata allo stipendio di presidente di sezione di Cassazione?



Davvero ritenete che questo passo possa in qualche modo calmare questa ondata di antipolitica? O davvero forse non aveva e non ha ragione il senatore Silvestri quando dice che in quest'Aula dobbiamo riaffermare le ragioni della politica, le ragioni del perché vi dev'essere una indennità parlamentare e di come essa dev'essere adeguata alle ragioni democratiche che si correlano all'esercizio delle funzioni di rappresentanza.



So bene che, ad esempio, in accoglimento di un emendamento del senatore Barbato, si è aumentato lo stipendio dei magistrati, ma probabilmente quello sì è stato un errore.
Sono convinto, signori senatori, che sicuramente voterete l'articolo 8, ma nel far ciò - come dicevo prima - non salverete né laverete le vostre coscienze, non farete una operazione politica e, anzi, vi consegnerete nelle mani dell'antipolitica; sicché l'emendamento del senatore Turigliatto che oggi chiede il 50 per cento potrà essere nella prossima finanziaria seguito da altro emendamento che chiederà il 70, l'80, il 90 per cento.



Non credo possiate ritenere che l'indennità parlamentare, cioè l'indennità che sostanzialmente riguarda un deputato o un senatore, sia davvero esagerata rispetto, non so, agli emolumenti di un capo di dipartimento dell'amministrazione, di un amministratore delegato di un qualsiasi ente, di tante sacche della pubblica amministrazione che hanno retribuzioni di gran lunga superiori a quelle dei parlamentari. Se ritenete che lo sia il complesso, compreso i rimborsi spese o le spese elettorali, cioè quello che poi - scusate la volgarità - materialmente entra nelle tasche dei parlamentari, allora avete un altro sistema per agire: intervenite sulle spese elettorali, intervenite sui rimborsi spese, ma sicuramente non potete intervenire sull'indennità parlamentare, che è correlata esattamente a quelle esigenze di cui parlava il senatore Silvestri.



Dico questo perché oggettivamente corrisponde al mio pensiero e perché davvero in quest'Aula nessuno mi può tacciare di aver fatto un discorso nel mio interesse personale, avendovi già segnalato che a me resta sempre la possibilità di optare per l'indennità di presidente di sezione di Cassazione e conseguentemente di non subire gli stravolgimenti economici e democratici che voi volete in ogni caso apportare all'indennità: qui si fa politica, non consegnatevi all'antipolitica. (Applausi dai Gruppi FI e UDC).

NENCINI: OK BERSANI MA LA BINDI E' DA MANIFESTO DELLA RAZZA


“Bersani ha dichiarato di non rivendicare una diversità genetica per il PD. Condivido. Utile precisazione, soprattutto dopo l’intervista rilasciata domenica da Rosy Bindi. A dirlo è Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, commentando la lettera di Bersani al Corriere della Sera e le parole usate da Rosy Bindi su La Stampa a proposito del passato socialista del senatore Tedesco. “Una posizione, la sua – continua Nencini – obsoleta, perché fa del compromesso storico il polo di attrazione del centrosinistra italiano.Una politica destinata alla sconfitta”. “Un Dino Alfieri di questa stagione – prosegue il leader socialista - con in tasca un novello Manifesto sulla purezza della razza che fa dei socialisti gli ebrei di questo tempo. E meno male che la Bindi voleva superare vecchi steccati".

martedì 26 luglio 2011

*Lettera Settimanale di Rino Formica a Critica Sociale sulla situazione della Giustizia*



Lettera Settimanale - di Rino Formica




Riflessioni sul monito di Napolitano sulla magistratura e i poteri
costituzionali




LA POLITICA E' MORTA. LA GIUSTIZIA E' MALATA. E LA SOCIETA' SOFFRE




(All'interno, il discorso del Presidente Napolitano ai giovani
magistrati in tirocinio e il richiamo alla "crisi di fiducia" nella
giustizia). Prende nuovo e diverso corpo la questione giustizia che in
questi ultimi trent'anni è stata influenzata da interferenze
politiche. Lo scontro tra garantismo e giustizialismo vedeva in campo
due contrastanti legioni: i garantisti che si richiamavano al
principio costituzionale del giudice soggetto solo alla legge; i
giustizialisti che si appellavano ad una forzata interpretazione della
norma costituzionale per invocare il diritto del giudice a leggere la
legge in stretta connessione con l'evoluzione politica e sociale della
società. Questa discussione si sta esaurendo perchè i pregi ed i
difetti delle due interpretazioni producono assoluzioni e condanne in
tutte le aree politiche. E' in via di esaurimento il sostegno assoluto
e acritico di una parte politica ad una tendenza partigiana della
magistratura. Bene ha fatto il Presidente della Repubblica a porre la
questione giustizia come crisi della giustizia all'interno di una più
vasta crisi di sistema. Ciò vuol dire una cosa semplice: non bastano
più le sentenze per modificare le leggi, e le leggi per correggere le
sentenze. L'attuale giustizia è un elemento di freno e di
disorientamento nel processo di sviluppo e di crescita civile della
società. Parlamento e C.S.M. non possono più essere camere in
conflitto tra di loro, ma insieme devono ridisegnare i confini tra
politica, giustizia e società per correggere le disastrose invasioni
di campo prodotte dal caos politico del "nuovismo" anni novanta. Ecco
un bel tema posto dal Capo dello Stato. Spetta al Parlamento e al CSM
svolgerlo. Ne saranno capaci? Vedremo!






La libertà d'opinione trova un limite negli effetti sull'ordinamento
Costituzionale delle "funzioni esercitate e qualifiche rivestite"




I MAGISTRATI NON DEVONO FARE POLITICA. Una sentenza della Corte
Costituzionale del 2009




Con la Sentenza numero 224 del 2009 la Corte Costituzionale in
relazione al principio di parità dei diritti di libertà garantiti a
tutti i cittadini, pone un limite nella natura "delle funzioni e della
qualifica rivestita dai magistrati" che non possono essere "prive di
effetti per l'ordinamento costituzionale".
E che la libertà di
manifestazione del proprio pensiero politico trova un limite nella
"disciplina del tutto particolare contenuta nel titolo IV della parte
II (artt 101 e ss)" che comporta "l'imposizione di speciali doveri"
per salvaguardare il valore di indipendenza e imparzialità che la
Costituizione attribuisce ai Magistrati. Diamo di seguito alcuni
estratti della Sentenza:"




Magistrati per dettato costituzionale ( artt.101, secondo comma, e
104, primo comma, Cost.) debbono essere imparziali e indipendentl e
tali valori vanno tutelati non solo con specifico rlferlmento al
concreto esercizlo delle funzlonl giudiziarie, ma anche come regola
deontologica da osservarsi in ogni comportamento al fine di evitare
che possa fondalmentalmente dubltarsl della loro lndipendenza ed
imparzialità". "La Costltuzione, quindi, se non impone, tuttavia
consente che il legislatore ordinario introduca a tutela e
salvaguardia dell'imparzlalità e dell'indipendenza dell'ordine
giudlzlarlo, il dlvieto di iscrizione ai partlti politici per i
magistrati; quindi per rafforzare la garanzla della !oro soggezione
soltanto alla Costituzione e alla legge e per evltare che l'eserclzio
delle loro delicate funzioni sia offuscato dall'essere essi legati ad
una struttura partitica che importa vincoli anche gerarchici interni".
"In partlcolare, non contrasta con quei parametri l'assolutezza del
divieto, ossia il fatto che esso si rivolga a tutti i magistrati ,
senza eccezloni e quindi anche a coloro che, come nel caso sottoposto
all'attenzione della Sezione disciplinare rimettente, non esercitano
attualmente funzioni giudiziarie. Infatti l'introduzione del divieto
si correla ad un dovere di imparzialità e questo grava sul Magistrato,
coinvolgendo il suo operare anche da semplice cittadino, in ogni
momento della sua vita professionale, anche quando egli sia stato,
temporaneamente, collocato fuori ruolo per lo svolgimento di un
compito tecnico. Ne vi è contraddizione con il diritto di elettorato
passivo spettante ai Magistrati, e ciò sia per le diversità; delle
situazioni poste a raffronto (un conto è l'iscrizione o comunque la
partecipazione sistematica e continuativa alla vita di un partito
politico, altro è l'accesso alle cariche elettive), sia perchè quel
diritto non è senza limitazioni". "Il legislatore, piuttosto, è stato
spinto dall'esigenza di porre una tutela rafforzata dell'immagine di
indipendenza del magistrato, la quale può essere posta in pericolo
tanto dall'essere il magistrato politicamente impegnato e vincolato ad
una struttura partitica, quanro dai condizionamenti, anche sotto il
profilo dell'immagine, derivanti dal coinvolgimento nella attività di
soggetti operanti nel settore economico e finanziario".

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domenica 24 luglio 2011

ANNI SPEZZATI !

ANNI SPEZZATI !

di Emanuele Pecheux

Da venerdì 22 luglio la Norvegia, nazione nella quale annualmente si assegna il Premio Nobel per la pace, patria di Henrik Ibsen uno dei padri della moderna drammaturgia catatterizzata da un forte impegno sociale, ha cessato di rappresentare l'archetipo di nazione all'avanguardia nella convivenza civile. Da venerdì 22 luglio la terra dei fiordi è precipitata in un incubo biblico. La strage degli innocenti dell'isola di Utoya (i ragazzi morti ad oggi sono 85 ma il bilancio tra dispersi e feriti in condizioni disperate è destinato a salire) ci consegna una nazione investita da un' onda di morte di dimensioni impressionanti per le modalità con cui si è palesata, per la feroce e disumana determinazione dell'attore principale, soprattutto perchè la tragedia ha aperto il vaso di Pandora della psueudocultura del razzismo e della xenofobia intollerante e criminale che alligna soprattutto nel nord Europa, in alcune tra le nazioni a più alto tasso di benessere economico e sociale, generando un mostro del quale la vecchia Europa sembra non accorgersi. Sono emersi in tutta la loro grottesca pochezza il provincialismo la sconcertante inconsapevolezza che molti tra gli osservatori e politici nostrani hanno dimostrato nelle ore successive alla strage, improvvisando analisi del tutto sbagliate, fuorvianti e stravaganti. E' sufficiente scorrere una rassegna stampa nazionale di ieri per rendersi conto di quanto pochi siano coloro che hanno interpretato con consapevole lucidità i tragici fatti di Oslo. Ci voleva davvero poco per capire che Jihad islamica non c'entra un bel nulla e che la tragedia norvegese è domestica e ha avuto per protagonista un epigono, non è dato di capire quanto consapevole, di quel Vidkun Quisling, fervente nazista, che, nel 1942, rovesciando il legittimo governo socialdemocratico, favorì l'occupazione tedesca della Norvegia che divenne nei fatti la più ortodossa nazione scandinava al servizio di Adolf Hitler. L'attacco, di evidente stampo neonazista, preordinato e organizzato con scrupolo, è stato portato contro il Premier Jens Stoltenberg, leader socialista in possesso di un limpido profilo riformista e progressista e contro il suo partito, contro i ragazzi del movimento giovanile laburista che trascorrevano tra impegno e svago le loro vacanze nel Summer Camp.Stoltenberg ha ragione: i giovani socialisti norvegesi sono eroi, non fosse altro perchè le loro vite sono state spezzate mentre nutrivano la loro passione politica pacificamente e allegramente, a differenza dello sventurato
Carlo Giuliani, il cui decennale della morte violenta a Genova è stato celebrato proprio ieri, che la sua passione la coltivava in ben altri modi e che, spiace sottolinearlo, oggi, di fronte al sacrificio dei giovani norvegesi, appare come un marziano. Ieri, 23 luglio, droga e alcol hanno spezzato la giovane vita di Amy Winehouse, icona della musica pop, che i media già hanno collocato nel Pantheon degli artisti maledetti, da Janis Joplin a Kurt Cobain. Una morte annunciata e (forse) anche cercata. I ragazzi di Utoya non cercavano certo la morte: al contrario intepretavano attraverso l'impegno politico la gioia di vivere e la passione per i valori della libertà e della giustizia e i loro anni spezzati ci parlano di una tragedia che merita ben maggiore rispetto perchè le morti dei giovani, poichè per definizione sono ingiuste, purtroppo, non sono tutte uguali.

sabato 23 luglio 2011

Giustizia. Monito di Napolitano-



*Discorso del Presidente della Repubblica nell'incontro al Quirinale
con i magistrati ordinari in tirocinio svoltosi Giovedi 21 Luglio
2011*

PER UN PROFILO FUNZIONALE E RAZIONALE DELLA GIUSTIZIA


"Debbo purtroppo tornare oggi a denunciare il funzionamento gravemente insufficiente del "sistema giustizia" e la crisi di fiducia che esso determina nel cittadino destinato, come titolare di bisogni e di diritti, a farvi ricorso". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'incontro al Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio nominati con il decreto ministeriale dell'agosto del 2010, che si accingono a compiti di grande rilievo "con quell'entusiasmo e, assieme, con quella responsabile consapevolezza che trapelano oggi dai vostri volti".

Per il Capo dello Stato "in una fase di seria difficoltà sia per il consolidamento degli equilibri della finanza pubblica sia per il conseguimento, parimenti indispensabile, di un più elevato ritmo di crescita economica in tutto il paese, occorre riconoscere e affrontare senza fatali ulteriori incertezze, lentezze e false partenze, le strozzature che dal lato del sistema giustizia maggiormente pesano sullo sviluppo complessivo del paese. I tempi e le pesantezze del funzionamento della giustizia sono parte della generale difficoltà del risanamento dei conti pubblici, dell'abbattimento dell'ormai insostenibile stock di debito pubblico, e fanno ostacolo a un'intensificazione dell'attività d'impresa e degli investimenti, in particolare modo di quelli esteri".





Alcuni passaggi dagli interventi al CSM del 2007 citati dal Presidente

PRECEDENTI INVITI ALL'EQUILIBRIO TRA I POTERI COSTITUZIONALI




In relazione ai riferimenti fatti dal Presidente Napolitiano a suoi precedenti inteventi in materia di giustizia contenuti nel discorso pronunciato nel corso dell'incontro con i giovani Magistrati in tirocinio, pubblichiamo alcuni passaggi ripresi dai discorsi tenuti nelle citate sedute del CSM del 2007

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mercoledì 20 luglio 2011

*RIPARTE UNA "SCOMMESSA DI SPERANZA" A CIVITANOVA MARCHE: Giovedì 21 Luglio, ore 20.15 - ONESTA' - PASSIONE - COMPETENZA - TRASPARENZA* - Invito


*RIPARTE UNA "SCOMMESSA DI SPERANZA" A CIVITANOVA MARCHE: Giovedì 21
Luglio, ore 20.15 - ONESTA' - PASSIONE - COMPETENZA - TRASPARENZA* -
Invito


Giovedi 21 Luglio, ore 20,15, presso la Sala del
*BIJOUX CAFE' RESTAURANT*, Via Zavatti,1 (Zona Stadio - Supermarket
SMA),
a Civitanova Marche,


*INCONTRO APERTO *
DI SIMPATIZZANTI ED ELETTORI DELLA LISTA
"LA NOSTRA PROVINCIA Ambientalista -Civica - Riformista"
che, per le Elezioni Comunali,
MANTENEDO LO STESSO SIMBOLO,
si "trasformerà" in:


*LA NOSTRA CIVITANOVA Ambientalista - Civica - Riformista*

Si discuterà di Programmi, Alleanze, Primarie e Candidato Sindaco.

* SI NOMINERANNO IL COMITATO PROMOTORE ED IL COORDINATORE CITTADINO
DELLA LISTA *


Saranno presenti:

MASSIMILIANO BIANCHINI,
MORENO PIERONI,
GIANLUCA CARRABS,
LIDIO ROCCHI,
LUCIANO VITA.



VERRA' OFFERTO UN * BUFFET *
per una pizzata di mezza estate e per dare il nostro contributo per
*RAFFORZARE ED UNIRE IL CENTRO-SINISTRA* in Regione, in Provincia ed a
CIVITANOVA MARCHE.



* E' IMPORTANTE LA TUA PRESENZA *



IVO COSTAMAGNA


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*Dichiarazione Òn. Angelo Sollazzo (PSI): "Costi della Politica o Politica per censo ?" *





*SOLLAZZO (PSI): Politica per censo*.



Concordiamo sulla necessità di una vera riduzione dei costi della
politica -
ha dichiarato Angelo Sollazzo,
della Segreteria Nazionale
del
PSI: -
Non è più tollerabile un Parlamento di mille unità, il mantenimento
delle Province, enti del tutto inutili, e dei Comuni al di sotto dei
cinquemila
abitanti.


Parimenti gli emolumenti agli eletti non possono essere di dimensioni
doppie rispetto a quelli degli altri rappresentanti popolari dei
Paesi
dell'Europa, di pari sviluppo rispetto all'Italia.


La casta, però, non è solo
quella dei politici, ma anche dei top-managers, dei giornalisti famosi, dei
magistrati, dei rettori delle università e di altri ancora.


Si riducano drasticamente i 500mila cittadini che, direttamente o in via
indiretta, vivono di politica, si cancellino le migliaia di consulenti,
spesso inutili, che girano attorno agli eletti e nei posti di potere. Si
risparmi il miliardo per la guerra in Libia, i 3 miliardi per le missioni
all'estero, si rinunci alla spesa di 27 miliardi per l'acqusto di 121
cacciaborbandieri, di 100 caccia e di 110 elecotteri da combattimento, (non
si sa per combattere chi). Si facciano pagare le tasse al Vaticano, e si
eliminino le agevolazioni di ogni tipo.


Detto ciò bisogna, però , essere chiari su un aspetto. Per gestire in
modo decente la cosa pubblica, si ha bisogno di professionisti e non
di
dilettanti della politica, che tanto danno hanno arrecato in questi ultimi
quindici anni.
La favola della società civile va rivista nel senso dei meriti e della
preparazione e non per coloro che più sono digiuni di politica e
maggiormente avrebbero titolo per alti incarichi.


La politica deve avere il giusto costo, diversamente si ritorna al
secolo scorso. Dopo l' unità d'Italia si votava per censo e si poteva
essere eletti solo si si avevano alle spalle cospicue proprietà.
I poveri e le donne erano banditi dalla gestione della cosa pubblica. Se
vogliamo evitare che a Berlusconi succedano altri Berlusconi, è
necessario pretendere una certa produttività agli eletti, ma garantire
loro la giusta
remunerazione in media con quelle europee.


Un avvocato, un medico ovvero un ingegnere, che interesse avrebbero a
scendere in campo, se il proprio emolumento finale dovesse essere
inferiore a quello garantito dalla professione?
Allora la politica resterebbe di appannaggio dei ricchi e dei
ricchissimi alla faccia della democrazia rappresentativa.


Fa specie che su questo tema la sinistra, forse infettata da demagogia e
populismo, tace.


On. ANGELO SOLLAZZO
(Segreteria Nazionale PSI)

lunedì 11 luglio 2011

Carusone (UDC) ritira il contenzioso legale per Parentopoli e rimette la querela contro Costamagna (PSI)


Ritirata la querela nei confronti del segretario Psi Ivo Costamagna dopo che lo scoppio del caso parentopoli aveva mandato su tutte le furie gli amministratori locali, che in molti avevano risposto demandando ad avvocati e tribunali il contenzioso. A dare notizia della remissione della querela è una nota congiunta a firma di Costamagna e di Antonio Carusone.


Le parti hanno convenuto di abbandonare il contenzioso legale scaturito dall’iniziativa politica promossa appunto dal Psi sulle presunte parentopoli all’interno dell’amministrazione: “vi è stato da un lato il riconoscimento della legittima iniziativa politica del PSI – si legge nella nota – esclusivamente rivolta ad una richiesta di trasparenza amministrativa sulle assunzioni nelle Aziende partecipate dal Comune, trasparenza che avrebbe consentito ai cittadini di conoscere e quindi liberamente valutare; dall’altro si è ribadito il fatto che mai nessuna contestazione è stata avanzata sulla correttezza formale e procedurale del concorso sostenuto dalla Sig.ra Vita Paola per la sua assunzione nell’ambito dell’Azienda ATAC Spa riconoscendo anche che il Carusone nello stesso periodo non aveva nessun incarico né politico né amministrativo.


Sulla base di tali presupposti tutti i giudizi in essere sono stati abbandonati e definiti con reciproca soddisfazione delle parti”.

CIVITANOVA, SI CONCLUDE LA QUERELLE COSTAMAGNA-CARUSONE



Ivo Costamagna, per conto delle organizzazioni territoriali (cittadina, provinciale e regionale) del PSI, ed il Sig. Antonio Carusone hanno convenuto di abbandonare il contenzioso legale scaturito dall’iniziativa politica promossa appunto dal Psi su tematiche riguardanti l’Amministrazione della cosa pubblica a Civitanova Marche. Vi è stato da un lato il riconoscimento della legittima iniziativa politica del PSI, esclusivamente rivolta ad una richiesta di trasparenza amministrativa sulle assunzioni nelle Aziende partecipate dal Comune, trasparenza che avrebbe consentito ai cittadini di conoscere e quindi liberamente valutare; dall’altro si è ribadito il fatto che mai nessuna contestazione è stata avanzata sulla correttezza formale e procedurale del concorso sostenuto dalla Sig.ra Vita Paola per la sua assunzione nell’ambito dell’Azienda ATAC Spa riconoscendo anche che il Carusone nello stesso periodo non aveva nessun incarico né politico né amministrativo. Sulla base di tali presupposti tutti i giudizi in essere sono stati abbandonati e definiti con reciproca soddisfazione delle parti

Commento di Ivo Costamagna:
Mi dispiace che si faccia diventare una battaglia politica e morale, a cui, voglio ricordarlo, hanno aderito FDS, SEL, PSI, VERDI, RADICALI, CITTA’ VERDE, “CULTURA LEGALITA’ PROGRESSO” e “LA NOSTRA PROVINCIA” in una “querelle” personale tra me e Carusone (Segretario Cittadino UDC). Leggendo il vostro articolo mi accorgo che è stata CENSURATA “CHIRURGICAMENTE” la parte più significativa del comunicato e, cioè, quella in cui si chiarisce che… E’ CARUSONE CHE HA *RITIRATO* LA QUERELA CHE AVEVA PRESENTATO CONTRO DI ME ED IL PSI. Punto. Nessuna “QUERELLE” quindi ma un’altra “tappa” vittoriosa in una dura, difficile ma necessaria iniziativa politica condotta da tutta la Sinistra Civitanovese per la “TRASPARENZA AMMINISTRATIVA”. La stessa proseguirà con la RACCOLTA FIRME (GIUNTA QUASI A QUOTA MILLE) per la PETIZIONE POPOLARE in cui si richiede L’ISTITUZIONE DI UNA *COMMISSIONE D’INDAGINE DEL CONSIGLIO COMUNALE* SU: 1) SITUAZIONE GESTIONE ENTI PARTECIPATI (Atac, Azienda Teatri, Farmacie Comunali); 2) “PARENTOPOLI” (situazione assunzioni e consulenze esterne); 3) SITUAZIONE POLVERI SOTTILI (PM10). Sono certo, perchè li considero in buona fede, che… “BATTI E RIBATTI” il chiodo entrerà ed anche il PD ADERIRA’!! Questo con buona pace dell’UDC che oggi il PD “RINCORRE” in modo, a nostro avviso, politicamente sbagliato. Concludo con un suggerimento agli amici di Civitanovalive che stanno, meritatamente, assumendo spazio ed autorevolezza nel panorama informativo locale: evitate, in questo “inseguimento” dell’UDC, di assumere lo stesso ruolo del… TG1 di MINZOLINI come, purtroppo, è avvenuto in questo caso. Con la franchezza e l’amicizia di sempre. Ivo

domenica 10 luglio 2011

RICERCA ISPO: “IL MERCATO POTENZIALE DEL PSI”




La ISPO (Istituto di Studi per la Pubblica Opinione) diretta dal Prof. Renato Mannheimer, nel maggio del 2011, ha condotto un sondaggio d’opinione a livello nazionale, dal titolo “Il mercato potenziale del PSI”, prendendo in esame un campione rappresentativo della popolazione adulta residente in Italia. La ricerca è rivolta a far affiorare dati sui possibili elettori dello storico partito, che negli ultimi tempi - e più precisamente dall’anno in cui la guida è passata a Riccardo Nencini - ha vissuto una forte “rinascita” in termini di credibilità, reputazione, organizzazione.


Seppur fortemente ridimensionato - all’indomani del crollo dovuto alla vicenda Tangentopoli- il partito può posizionarsi (secondo quanto rivela la ricerca) in un ottica di tipo propositivo, soprattutto in un periodo politico di grande confusione per il Paese, che rileva un numero sempre più elevato di elettori che - non sapendo chi votare o essendo propensi a non recarsi alle urne - potrebbero sentire la necessità di credere ed essere rappresentati da un partito come il PSI, che, essendo tra i più antichi che l’Italia abbia conosciuto, si riproponga in ottica sempre più “nuova”. I risultati della ricerca sono chiari e non lasciano margini di fraintendimento.


Rispetto alle caratteristiche del PSI, si riscontrano alte percentuali di intervistati che si reputano perplessi riguardo l’attuale influenza del partito sulla politica nazionale, mentre sanno che in passato il PSI è stato utile per l’Italia. Ma c’è una parte di intervistati, riconducibili all’area di centrosinistra, che associano al PSI le caratteristiche di affidabilità e di internazionalità. Sono i giovanissimi a non saper indicare il posizionamento politico del PSI, ma quelli consapevoli della sua appartenenza al centrosinistra sono gli elettori proprio di questo schieramento.


Per quanto riguarda la leadership del partito, c’è una buona parte dell’elettorato che dichiara di sapere chi è il Segretario, ma di non associarlo al Partito Socialista (Nencini è piuttosto riconducibile alla sua relazione con il mondo del ciclismo, alle numerose pubblicazioni come scrittore e autore di saggi storici, all’attuale incarico che lo vede impegnato nella regione Toscana e al suo legame con la scrittrice Oriana Fallaci).
La conoscenza di Riccardo Nencini è più forte tra gli elettori del centrosinistra che hanno un titolo di studio alto.


Il dato rilevante, su cui si concentra il focus della ricerca, riguarda l’individuazione dell’elettorato potenziale del PSI, quelli cioè che intravedono la reale utilità del partito anche oggi e che si posiziona attorno ai giovani tra i 25 e i 35 anni, perlopiù eruditi (diplomati per il 19% e laureati per il 21%). L’area di “attenzione” verso il PSI oscilla intorno all’11%.
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Una maggiore comunicazione del partito, rispetto a posizionamento, “rilancio” della figura del leader e campagne pubblicitarie, forse potrebbe attrarre l’interesse di elettori soprattutto indecisi o delusi dall’offerta politica attuale. L’uso di internet ha ridisegnato profondamente le modalità di interazione tra gli individui, determinando una radicale trasformazione del modo che le persone hanno di restare in contatto tra loro, condividere e produrre informazioni: la diffusione di internet genera, in questo senso, nuove dinamiche di creazione del consenso politico. Il PSI intende posizionarsi in un’ottica “innovatrice”, sfruttando le potenzialità della rete e del “social networking”.

SEGRETERIA PSI. NENCINI: SEGUIRE LA STRADA MAESTRA DI CHI NON RINUNCIA ALLA PROPRIA IDENTITA'


Aprendo i lavori della segreteria nazionale Riccardo Nencini ha affermato che "Un Italia travolta dal perdurare di quattro crisi (politica, istituzionale, economica e sociale) e l'avvicinarsi delle elezioni politche ci inducono ad accelerare la riorganizzazione interna e ad affrontare con decisione il nuovo scenario politico italiano.


Le elezioni mministrative scorse ci hanno consegnato un partito in piedi ma con alcune aree da irrobustire, soprattutto al Nord.


Assistiamo a movimenti interessanti: ci sono compagni di un tempo - dalla politica e dal sindacato che vogliono tornare con noi (in Sicilia, in Piemonte, nel Lazio) ed esponenti del mondo culturale ed accademico che partecipano attivamente a nostre iniziative.


Dovremo anticipare i tempi .- proseguito Nencini - e correggere i modi del tesseramento al partito mentre metteremo in campo iniziative "mordi e fuggi" - da partito garibaldino - per il mese di luglio: rilancio delle quattro campagne socialiste, iniziative sulla manovra economica del governo, Feste Socialiste in tutte le regioni, Festa nazionale a Bologna all'inizio di settembre.


Con le nostre campagne - ha sottolineato il segretatrio - sosterremo anche la raccolta di firme referendarie per l'abrogazione dell'attuale legge elettorale.
Al contempo, anticiperemo la preparazione delle elezioni amminiztrative 2012 (a partire da Genova e L'Aquila).


Dobbiamo ispirarci a quel "socialismo liberale" che in tutta Europa sta rimontando una difficile china, confidando nella chiarezza della nostra posizione - asse riformista tra la sinistra di governo e il partito di Casini per vincere le elezioni e governare l'Italia - e lavorando, qui e ora, per riportare i socialisti nel Parlamento della Repubblica - ha concluso Nencini - seguendo la strada maestra di chi non intende rinunciare alla propria identità

L.ELETTORALE. NENCINI: IL PSI CONTINUA LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM


"La tregua proposta da Passigli sul referendum elettorale ha un senso solo se si coinvolgono tutte le opposizioni". Lo ha dichiarato il segretario del Psi, Riccardo Nencini, commentando le dichiarazioni apparse su La Repubblica. "O si trova una soluzione valida per tutti che consenta ai cittadini di scegliersi gli eletti, - ha proseguito - oppure e' meglio continuare a percorrere la strada del referendum. Se la tregua significa non cambiare nulla, perche' anche nel Pd c'e' chi la pensa come Berlusconi e vuole tenersi la legge 'porcata' che c'e', noi continueremo a raccogliere le firme, moltiplicando gli sforzi e - ha concluso Nencini - cercando anche nuovi alleati".
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venerdì 1 luglio 2011

INTERNAZIONALE SOCIALISTA. IL SOSTEGNO DEL PSI A GEORGES PAPANDREOU




Atene. In un incontro tenutosi a margine del Consiglio dell’Internazionale Socialista che si sta celebrando in questi giorni ad Atene, Bobo Craxi, Responsabile Esteri del Partito socialista italiano e Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista donne, a nome dei socialisti italiani hanno espresso al primo ministro greco e presidente dell’Internazionale socialista, Georges Papandreou, “il sostegno e la solidarietà per l’impegnativa azione di Governo, intrapresa per far fronte a una crisi economica interna che comporta gravi rischi di epidemia in tutta l’Unione europea”.

“Le destre, in Europa, hanno agevolato e cavalcato le speculazioni finanziarie e, oggi, soffiano sul fuoco della rivolta popolare per cercare di distruggere le conquiste fondamentali ottenute proprio dai socialisti europei e di tutto il mondo. Papandreou”, ha concluso Bobo Craxi, “ha salvato i salari dei lavoratori e sta cercando di salvare la Grecia: gli italiani, per nostro tramite, si sentono vicini al Governo greco”.