sabato 30 gennaio 2010

*CARCERI: domani, Domenica 31 Gennaio, delegazione di RADICALI e SOCIALISTI visitano il carcere di Ascoli Piceno*

From: Radicali Italiani <Radicali_Italiani>

Date: Sat, 30 Jan 2010 18:32:03 +0100


CARCERI: delegazione di RADICALI e SOCIALISTI visitano carcere di
Ascoli Piceno, domenica 31 alle ore 10.
Alle ore 11.30 si terrà conferenza stampa sempre ad Ascoli Piceno

Domenica 31 gennaio, alle ore 10, una delegazione di Radicali guidata dal
Senatore MARCO PERDUCA e di Socialisti col Consigliere Regionale
marchigiano ANTONIO D'ISIDORO si recheranno in visita alla Casa
Circondariale di Ascoli Piceno.

Alle ore 1130 si terrà una conferenza stampa.

Al centro della visita ispettiva le condizioni drammatiche della Sanità
penitenziaria nelle Marche e il sovraffollamento delle carceri stesse.

Della delegazione faranno parte anche l'Avvocato ANDREA GRANATA,
Tesoriere di Radicali Marche e il Responsabile Gruppo P.S.I. Regione
Marche IVO COSTAMAGNA.

Nei giorni scorsi il Tesoriere Granata aveva sollecitato
un'interrogazione presso il Consiglio Regionale fatta propria e
presentata ufficialmente dal Consigliere e Presidente del Gruppo PSI
D'Isidoro sullo stato della sanità penitenziaria marchigiana.


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*COMUNICATO STAMPA: ELEZIONI REGIONALI: IN CAMPANIA LISTE SOCIALISTE, NO A PRIMARIE PD*

From: info@andreanesi.it

Date: Sat, 30 Jan 2010 09:31:22 +0100

Subject: COMUNICATO STAMPA: ELEZIONI REGIONALI: IN CAMPANIA LISTE
SOCIALISTE, NO A PRIMARIE PD

To: noisocialisti@gmail.com

COMUNICATO STAMPA

ELEZIONI REGIONALI: IN CAMPANIA LISTA SOCIALISTA, NO A PRIMARIE PD

Il direttivo regionale del Partito Socialista riunito a Napoli alla
presenza del coordinatore della segreteria nazionale Marco Di Lello su
proposta del segretario regionale Fausto Corace ha deciso di
concorrere alle prossime elezioni regionali con le proprie liste e di
non partecipare alle elezioni primarie indette dal Pd.

Il PSI della Campania si riserva la decisione se indicare un proprio
candidato Presidente o sostenere un candidato in base al programma che
sara' proposto.

p. l'Ufficio Stampa
Andrea Nesi
335.6359382


Ivo Costamagna
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*Alleanza Riformista, la vera novità delle elezioni regionali nelle Marche.*

Nasce Alleanza Riformista, la vera novità delle elezioni regionali nelle Marche.

Per saperne di più scarica il nuovo numero di *VOCE SOCIALISTA*,
periodico d'informazione Consigliare Regionale a cura del Gruppo PSI,
dal sito:

www.psascolipiceno.it

Ti ricordo che, se ancora non hai rinnovato la tessera, hai tempo SOLO
OGGI per farlo...
MUOVITI !!

Alla prossima notizia.

Saluti Socialisti e Riformisti

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI Macerata)


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giovedì 28 gennaio 2010

*UNA GLORIOSA BANDIERA TORNA A SVENTOLARE: riprendono le pubblicazioni dell'AVANTI! della Domenica*

From: Nencini <socialisti@socialisti.org>

Date: Thu, 28 Jan 2010 11:50:22 +0100

Subject: AVANTI! della Domenica

Care compagne e cari compagni,

dalla prossima settimana il Partito riprenderà le pubblicazioni
dell'AVANTI! della Domenica.

Il giornale si propone di essere soprattutto uno strumento utile per
sostenere e far conoscere l'attività del partito a livello nazionale e
locale.

Per questo sarebbe bene se tutte le realtà locali del partito
riprendessero a comunicarci le loro iniziative, gli appuntamenti,
anche inviandoci contributi di carattere politico e informativo
riguardanti il territorio.

L'unica cosa che vi raccomandiamo è la brevità dei testi.

Il materiale, che potrà essere utilizzato anche per il nostro sito
web, va inviato via mail al seguente indirizzo provvisorio
redazione@partitosocialista.it.

Presso la sede della Direzione 0668307666 potrete rivolgervi ai
compagni Emanuele Pecheux e a Carlo Correr.

Sicuri della vostra collaborazione.

Fraterni saluti.

RICCARDO NENCINI

*IL MIO (piccolo e personale) GIORNO DELLA MEMORIA E UNA DOVEROSA RISPOSTA A PEPPE GIUDICE* - di Ivo Costamagna


Esattamente 14 anni fa, il 27 Gennaio 1996, venni condannato dal
Tribunale di Macerata, per CONCORSO IN TENTATA concussione, ad 8 mesi
con la contemporanea concessione di TUTTI I "PRIVILEGI" DI LEGGE:
dalla non esecuzione della pena stessa sino alla non iscrizione in
quanto incensurato.
Già il DISPOSITIVO lasciava esterefatti per primi i miei avvocati,
DOMENICO VALORI e GUIDO BIANCHINI, e ricevetti subito la piena
solidarietà, solo per citare quelli che mi vengono in mente
(credetemi, il semplice ricordare è per me doloroso), anche dell'avv.
FELICI e dell'avv. DE SANCTIS.
Un reato che, normalmente, prevede dai 4 agli 8 anni viene, invece,
sanzionato in un modo così "attenuato" che neanche un
patteggiamento poteva ottenere.

PERCHE'??
A pensar male sembrava quasi che, nel clima giustizialista e forcaiolo
di quegli anni, si fosse voluto "MARCHIARE" il giovane e rampante
assessore regionale craxiano.
Per l'opinione pubblica, in quel momento, bastava, infatti, UN AVVISO
DI GARANZIA per sentenziare la "morte civile" di una persona che
faceva
politica, specie se SOCIALISTA , figuratevi una condanna (e la cosa,
puntualmente, avvenne).
Questo aldilà dell'entità della pena e della stessa requisitoria del
Pubblico Ministero durante la quale, lo stesso, espresse pubblico
riconoscimento della mia ONESTA' PERSONALE.
Per tentare di "capire" ci dicemmo di attendere le MOTIVAZIONI che
furono depositate 30 giorni dopo.
Leggendole, allo sbigottimento per una sentenza ingiusta, si aggiunse
un sentimento che era di rabbia e d'impotenza insieme.

Cito solo due "perle":

1)venivo condannato, in un processo in cui, d'altronte, mai si era
parlato di denaro, ne per me ne per il partito, per... UNA FRASE CHE
AVREI PRONUNCIATO IN UN RISTORANTE (nel 1991 !!) CON... "DOLO D'IMPETO"
(una fattispecie, in Fatto ed in Diritto, INCOMPATIBILE con ciò di cui
venivo accusato);

2)le mie dichiarazioni in cui negavo di aver pronunciato la frase
"incriminata" (minaccia della revoca di un incarico all'Ing.Vitale)
non venivano ritenute credibili in quanto io ero (testuale):

"SOCIALISTA PER SUA STESSA AMMISSIONE".

Vi risparmio il... "resto" delle motivazioni di una sentenza che,
però, ha fatto durare quel procedimento, complessivamente, 13
(TREDICI) ANNI !
TANTI NE SONO SERVITI, INFATTI, PER POTER VEDER RICONOSCIUTA, DOPO
ESSERE STATO ANCHE... COLPEVOLE DI CONCORSO DI REATO CON DUE PERSONE
GIA' DICHIARATE INNOCENTI, CON ALTRA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO
DI PERUGIA, DOVE LA RICHESTA DELLA MIA ASSOLUZIONE VENNE FORMULATA,
ADDIRITTURA, DA PARTE DEL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA

(PERCHE' *IL FATTO NON SUSSISTE*),

E PASSANDO PER L'ANNULLAMENTO DA PARTE DELLA SUPREMA CORTE DI
CASSAZIONE, LA MIA COMPLETA INNOCENZA E, QUINDI, RISTABILITE VERITA' ED ONESTA'.

Dalle altre "imputazioni" (elencate nella "TABELLA" della foto) sono
SEMPRE STATO PROSCIOLTO IN ISTRUTTORIA (CHE POTEVA, PERO', DURARE SINO
A 2 ANNI), SENZA ALCUN ALTRO PROCESSO, SPESSO SU RICHIESTA DELLA
STESSA PUBBLICA ACCUSA, PER "MANIFESTA INFONDATEZZA".

Tutte insieme mi hanno, però, lo confesso, proprio come la tabella
della foto, spinto... "sull'orlo del precipizio" e, comunque, hanno
prodotto danni irreparabili alla salute di mio padre, morto dopo 10
anni di dialisi in cui è entrato, senza mai aver avuto malattie
precedenti, nei 6 mesi successivi alla sentenza di primo grado, al mio
matrimonio, alla mia attività ed a tutta la mia famiglia, a partire da
mia madre, che, per sostenermi nelle spese necessarie per potermi
difendere, ha dovuto vendere l'unico patrimonio di proprietà: la
"storica" casa, una delle prime di Civitanova, dei GINEVRI in Piazza
XX Settembre, dove anch'io sono nato e cresciuto.

Ho raccontato, nel "Giorno della Memoria", questa sorta di "calvario"
politico e personale, per arrivare a due conclusioni:

1) NONOSTANTE TUTTO CIO', NESSUN VITTIMISMO!

RINGRAZIO DIO DI AVERCELA FATTA, PRIMA, A RESISTERE E, POI, AD AFFERMARE
VERITA' ED ONESTA' !

Lo dovevo a chi, nella mia famiglia, umile ma sempre onesta, aveva
ricoperto prima di me importanti ruoli pubblici e, soprattutto, a mio
figlio Mario a cui la più importante eredità che posso lasciare è
quella stessa che ho ricevuto io: essere bene accolto dalla gente per
il nome che porta, poi spetterà a lui dimostrare ciò che vale.

Lo dovevo anche alla mia città, Civitanova, ed alla Comunità
Socialista, quella del PSI, dell'intera Provincia di Macerata che in
me
avevano riposto fiducia e speranze.
Posso aver, da politico e da ammistratore, compiuto degli errori ma
adesso sanno che ho sempre agito in buona fede, per aiutare la povera
gente ed in completa onestà.

Tanti altri socialisti non hanno avuto la mia stessa "fortuna" ed,
ugualmente innocenti, non ce l'hanno fatta.

Contro di noi, contro tutti noi, dall'ultimo militante socialista
discriminato sul posto di lavoro sino a BETTINO CRAXI, si è abbattuta,
per usare le parole del PRESIDENTE NAPOLITANO, con una DUREZZA SENZA
EGUALI, una sorta di... PULIZIA ETNICA !

2)PEPPE GIUDICE scrive e questo sito lo ospita perche vogliamo essere
davvero "APERTI" ad ogni espressione del disperso mondo SOCIALISTA,
LAICO, ECOLOGISTA E RADICALE.

A tutto questo nostro mondo ma non ai COMUNISTI, sconfitti dalla
storia, che io rispetto nella loro, ormai, sconcertante utopia ma dai
quali... SONO ALTRO.

Non ANTI ma COMUNISTA proprio come diceva RICCARDO LOMBARDI !

SONO *ALTRO* DA "QUESTA" SEL CHE, AD OGGI, PURTROPPO, TUTTO E'
DIVENUTA TRANNE CHE... SOCIALISTA E RIFORMISTA.

SONO *ALTRO* ANCHE DA "QUESTO" VENDOLA CHE CONTINUO A STIMARE ED A
CONSIDERARE UN VERO LEADER MA CHE NON POTRA' ESSERE IL MIO LEADER SINO
A QUANDO, COME L'ALTRA SERA A "PORTA A PORTA", TORNA INDIETRO E SI
AUTODEFINISCE... "ORGOGLIOSAMENTE COMUNISTA".

ECCO PERCHE' E' INACCETTABILE LA TUA AFFERMAZIONE, CARO PEPPE, SULLA
INUTILITA' DEL PSI.
DICO QUESTO NON CERTO PER NOSTALGIA MA PERCHE' IL COMPITO DEL PSI NON
SOLO ESISTE MA, FORSE, E' SIN TROPPO GRANDE PER UN PICCOLO PARTITO.

E' LO STESSO COMPITO CHE VORRESTI ASSOLVERE TU ADDIRITTURA CON UNA
PICCOLA ASSOCIAZIONE, "SOCIALISMOeSINISTRA, "SPARANDO", PERO', SUL PSI
E, QUINDI, SULL'UNICA CASA SOCIALISTA ITALIANA RICONOSCIUTA DAL
PARTITO SOCIALISTA EUROPEO: PORTARE SEL, VENDOLA E, MAGARI, LA
MAGGIORANZA DEL PD A DIVENTARE REALMENTE SOCIALISTI SI PUO' TENTARE DI
FARLO SOLO RIUNENDO LE FORZE CHE SOCIALISTE LAICHE E RIFORMISTE LO
SONO GIA' E NON CERTO DIVIDENDOLE, RAFFORZANDO E NON CERTO INDEBOLENDO
IL PSI !!

Attenti compagni, il rischio che vedo per voi è proprio quello che
RICCARDO LOMBARDI, anche se minoranza del PSI, ha evitato per tutta la
sua vita: finire, avallando scissioni, per diventare un...
INDIPENDENTE DI SINISTRA anche se nel PCI del 30%.

VOI FINIRESTE PER DIVENTARE GLI "INDIPENDENTI EX-SOCIALISTI" IN UNA
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' DEL, SE VA BENE, 2% !!

PENSATECI, ISCRIVETEVI AL PSI E DECIDIAMO INSIEME, AL CONGRESSO DI
PRIMAVERA, DOPO LE ELEZIONI REGIONALI, LA STRADA MIGLIORE... QUELLA
SOCIALISTA!

Fare questo servirà a SEL, a VENDOLA, a questo PD che si
è "ammanettato" di nuovo a DI PIETRO, a tutto il centro-sinistra ma,
soprattutto, E' UTILE ALL'ITALIA e, nel nostro caso, E' UTILE ALLE
MARCHE!

PROVIAMOCI, COMPAGNI !!


Ancona, li 27 Gennaio 2010

Ivo Costamagna
(Coord. Regionale PSI Marche - Segretario Provinciale PSI Macerata)

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*INVITO a partecipare alla Conferenza Stampa di presentazione della lista ALLEANZA RIFORMISTA che si terrà Venerdi 29 Gennaio, ore 11.00, presso l'Hotel City di Ancona*

COMUNICATO - INVITO

Venerdì 29 gennaio, alle ore 11.00, presso l'Hotel City di Ancona,

il Partito Socialista Italiano, i Repubblicani Europei e la Democrazia
Cristiana Marche

presentano il SIMBOLO ed il PROGRAMMA che hanno concordato per la
competizione delle elezioni regionali.

Alla presentazione, oltre ai segretari regionali Massimo
Seri, Fabrizio Belfiore e Giorgio Piombini, saranno presenti dirigenti
regionali dei tre partiti.

E' prevista la partecipazione della Sen. Luciana Sbarbati, Segretario
Nazionale dell'MRE.

Per l'occasione si invitano tutti i militanti ed i simpatizzanti a
partecipare a questa importante manifestazione di avvio della campagna
elettorale della lista
*ALLEANZA RIFORMISTA per SPACCA PRESIDENTE*

Per contatti:
Manuela Lenci
3356387803

E-mail: manuela.lenci@virgilio.it

Segreteria Gruppo Misto
Resp. Ivo Costamagna
3470935909
E-mail: ivocostamagna@gmail.com
Assemblea legislativa Consiglio Regione Marche
Assistente Manuela Monti
071/2298414 Fax 071/2298222

Ivo Costamagna
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mercoledì 27 gennaio 2010

Il senso politico della vittoria di Vendola per i Socialisti.

Il senso politico della vittoria di Vendola per i Socialisti

di Giuseppe Giudice

La vittoria di Vendola alle primarie era prevedibile. Già il fatto che D’Alema ed il PD siano stati costretti ad accettare le primarie rappresentava una vittoria per il presidente pugliese. Ma la schiacciante maggioranza con cui gli elettori delle primarie hanno premiato Vendola fa da effetto moltiplicatore alle gravi contraddizione del PD nazionale, ben oltre i confini pugliesi. Ed oggettivamente rafforza il progetto di SEL in quanto essa si sta dimostrando come quella sinistra (sia pur in stadio embrionale) che è in grado di mettere a nudo i forti limiti strutturali del PD, in quanto progetto politico moderato che pretende di dare rappresentanza agli elettori progressisti e di sinistra. Non è un mistero che D’Alema alle europee “facesse il tifo” per la lista comunista di Ferrero. Era quella una sinistra di pura testimonianza, rinchiusa in se stessa, politicamente inoffensiva, che non recava danno al PD in quanto permetteva ad esso di proporsi falsamente come il rappresentante di tutta la sinistra di governo. E’ l’anomalia “SEL” che ha sconvolto i giochi fatti a tavolino. Ha costretto il PD a confrontarsi con una sinistra innovativa e che si propone, in prospettiva, una vocazione maggioritaria. Da tale vicenda ne esce duramente sconfitto D’Alema, ma anche Di Pietro e Ferrero non ne escono bene. Il primo perché oggi trova un serio ostacolo sulla possibilità di spostare verso l’antipolitica ed il qualunquismo il dissenso interno al PD. Del secondo abbiamo già parlato. Ma c’è un altro ad essere duramente sconfitto: è Nencini. La pretestuosa rottura con SEL (ispirata probabilmente da D’Alema e dal PD) ha spinto il PS nel più totale isolamento politico, con un ectoplasma di partito che è ormai una pura somma non politica di federazioni regionali allo sbando. Oggi quindi, più che mai, è necessaria una azione politica e di elaborazione forte da parte dell’area Socialista che vede in SEL il primo mattone per costruire una nuova forza della sinistra, collocata nettamente più a sinistra del PD. Il convegno del 1 Febbraio a Roma costituisce un momento essenziale per lanciare un messaggio forte e chiaro. Il PSI di Nencini è oggi un partito che non serve a nessuno, tantomeno ai socialisti. Gli avvenimenti recenti probabilmente non faranno che accrescere il dissenso dei militanti dal nullismo di questa classe dirigente. Questo dissenso lo dobbiamo trasformare in proposta attiva da portare nel processo costituente di SEL. UN MOVIMENTO DEI SOCIALISTI PER LA SINISTRA NUOVA è la strumento che mettiamo a disposizione. Anche perché SEL ha bisogno dell’apporto di idee, di passione, di militanza e di elaborazione di quei Socialisti che non hanno mai rinunciato ad essere se stessi.

PEPPE GIUDICE


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martedì 26 gennaio 2010

*Documento politico-programmatico della lista ALLEANZA RIFORMISTA per SPACCA PRESIDENTE*

*ALLEANZA RIFORMISTA*

LAICITA' - SOLIDARIETA' - MODERNITA'


LAICITA' - SOLIDARIETA' - MODERNITA' sono la sintesi del programma
dell'Alleanza Riformista per le Marche, per un centro-sinistra
democratico a garanzia dello sviluppo e della modernizzazione della
nostra regione, nel pieno recupero delle radici dell'identità
marchigiana.

Votare per l'Alleanza Riformista e per Spacca presidente significa
riscoprire il ruolo della Politica.

Chi voterà per noi sa per chi e per cosa vota:

* una cultura di governo laica e democratica,

* una regione europea, moderna, solidale, costruita sul lavoro come priorità,

* una regione dinamica, in rete, autonoma nel fabbisogno energetico,
integrata nel sistema logistico europeo,

* il rigore nella spesa pubblica a garanzia di servizi pubblici
efficienti e di qualità (sanità e trasporti),

* il buon governo basato sulla programmazione, la trasparenza delle
scelte, la competenza,

* una politica economica fondata sul mercato inteso come strumento e
non come valore che interpreti i bisogni di crescita e solidarietà per
un nuovo welfare delle pari opportunità,

* la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale,

* una scuola pubblica di qualità che valorizzi il merito,

* l'autonomia della scienza e della ricerca,

* la difesa della libertà individuale all'interno di un sistema di
sicurezza collettiva.

On. RICCARDO NENCINI
(Segretario Nazionale PSI)

Sen. LUCIANA SBARBATI
(Segretaria Nazionale MRE)

On. ANTONIO SATTA
(Segretario Nazionale UPC)

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NASCE ALLEANZA RIFORMISTA

ALLEANZA RIFORMISTA: IL SIMBOLO RAPPRESENTA LA NOSTRA STORIA MIGLIORE,


QUELLA BASATA SULLA *LAICITA’*, SULLA *SOLIDARIETA’* E SULLA *MODERNITA’*.

ORA TOCCA A TUTTI NOI RIEMPIRLO DI ENTUSIASMO E DI CONSENSI PER COSTRUIRE UNA “PROSPETTIVA D’AVVENIRE!”

Ivo Costamagna

(Segreteria Regionale PSI Marche – Segretario Provinciale PSI Macerata)




NASCE ALLEANZA RIFORMISTA

Valerio Cionna
──────────────
Gruppo Consiliare "Misto"
Assemblea Legislativa delle Marche
071 2298277
071 2298589




Vendola: la vittoria dei cittadini e della politica fatta come si deve

Vendola: la vittoria dei cittadini
e della politica fatta come si deve!!!


di Anna Falcone*

La vittoria di Nichi Vendola in Puglia non è un risultato locale, ma un importante segnale di cambiamento politico a livello nazionale. Il popolo delle primarie ha premiato in Puglia non una generica Sinistra, ma il lavoro di un uomo coerente con i valori che professa, i risultati di una amministrazione innovativa, la distanza presa e dimostrata da “inciuci” e interessi personali. È però, e soprattutto, la vittoria dei cittadini sugli accordi di palazzo e i giochi di potere, il rifiuto di quel malcostume politico che ammette qualsiasi alleanza pur di agguantare il potere, prima e a prescindere dai programmi, prima e a prescindere dalla credibilità degli uomini che dovrebbero realizzarli. E’ una strategia miope che ha distrutto la credibilità e la prospettiva di certa Sinistra e che oggi, in un momento in cui l’Italia vuole e deve cambiare, non può più avere alcun seguito, alcuna legittimazione di “necessità”. I cittadini lo hanno già compreso, mi auguro lo comprendano, e subito, anche le Segreterie nazionali: la Sinistra può vincere solo dandosi obiettivi coerenti con i suoi valori e affidandone la realizzazione a uomini e donne capaci, onesti e lontani dalle vecchie logiche del potere politico ad ogni costo. Oggi il consenso non è più frutto della somma di tante miserie, ma del coraggio e delle capacità anche solo di uno, sostenuto da tanti uomini e donne liberi.

*Donne Partito Socialista Italiano

lunedì 25 gennaio 2010

DI PIETRO SEMPRE SOTTO INCHIESTA


Colpo di scena: Antonio Di Pietro ha denunziato:” C’è un dossier su di me, vogliono far credere, utilizzando alcune foto del tutto neutre, che io sia al soldo dei servizi segreti deviati e della Cia con per abbattere la Prima repubblica”.

Come dire: mette le mani avanti, preoccupato che ci possa essere qualcosa su di lui che faccia rumore, o, meglio dire, scandalo. Così da perdere quella credibilità di fronte ai fan e agli elettori conquistati da Pm di Mani pulite e nelle battaglie da leader politico. Da magistrato a capo dell’Idv, ha impersonato una sorta di San Giorgio che combatte contro il drago, come nel quadro di Raffaello. Va da sé che lui è il “Cavaliere eroico” e il drago il malaffare.

Voci vecchie che si rinnovano sul suo conto, quindi, nulla di nuovo sotto il cielo della politica dipietresca. Sebbene i suoi avversari stiano scavando a fondo per saperne di più, con quale risultato non sappiamo. Intanto, Di Pietro non sta tranquillo, sotto campagna elettorale questa vicenda, poi, non porta bene, sotto l’aspetto dei voti.

D’altro canto,conosciamo la vita del leader dell’Idv, grazie a Filippo Facci che ha scritto, per due volte, una voluminosa biografia, non autorizzata.

In base alla narrazione, potremmo dire che sappiamo abbastanza, ma non tutto, per poter dire che conosciamo di lui morte vita e miracoli.

Già all’inzio dello scontro giudiziario tra Bettino Craxi e Antonio Di Pietro vennero fuori notizie su suo conto, mai, per la verità, appurate. In un corsivo sull’Avanti! – firmato dal segretario del Psi, con il consueto pseudonimo “Ghino di Tacco” – attaccò in Pm Di Pietro: “Non è tutto oro, quello che luccica; col tempo scopriremo che quel giudice di cui si sente tanto parlare è tutt’altro che l’eroe che crede la gente”. Questo attacco, cui fece seguito il giudizio riferito da Rino Formica circa il “poker d’assi” che Craxi aveva mostrato in una direzione del suo partito su Di Pietro.

In seguito, anche il settimanale “Il Sabato”, con una inchiesta minuziosa narrò chi era e chi aveva frequentato. Tra i suoi “compagni di merenda” o di “bisbocce”: molti politici che avevano il potere a Milano e in Lombardia e alcuni imprenditori. Non va dimenticato, inoltre, l’intervista di Filippo Facci a Paolo Pillitteri che fu uno che lo conosceva bene, per aver passato con Di Pietro molte serate “cameratesche”. In quelle serate molto si parlava e si sparlava, così come si fa in serate allegre tra amici, molto simili a quelle raccontate nel film “Amici miei” di Mario Monicelli, così il Pm era al corrente, inconsapevolmente, di mille segreti politici.

E, comunque, subito dopo, lasciò in modo misterioso la magistratura, – una vicenda che dovrebbe spiegare in modo che si possano diradare le nebbie su di lui – ed ebbe, per la legge del contrappasso, i suoi guai giudiziari e anche stavolta vennero fuori fatti che non lo faceva brillare come l’Eroe di Mani Pulite. Nel 1995, venne indagato dal sostituto procuratore di Brescia Fabio Salamone, ipotizzando reati di concussione e abuso d’ufficio in seguito a dichiarazioni rese dal generale Cerciello, ma il giudice per le indagini preliminari archiviò il procedimento.

Sicché, una vita che ha luci e ombre e su queste ombre sono nascoste storie, come dire, indicibili e inconfessabili. Storie sovrapposte di un personaggio circondato da un alone di misteri e segreti. Tra queste storie ci potrebbe anche stare quella che ha rilevato il medesimo Di Pietro: la sua doppia vita: di magistrato e di agente dei servizi.

E, comunque, se queste dovessero essere svelate, sarebbero gravi per il ruolo giocato quando era Pm di Mani pulite, ragion per cui, la magistratura dovrebbe indagare.

Il problema, in verità, va di là dalla magistratura ordinaria e, comunque, investe, direttamente, anche il Parlamento, per cui la costituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta su Tangentopoli sarebbe l’unico strumento per rivelare fatti e misfatti che hanno permesso la fine del vecchio regime e la nascita del nuovo.

Bettino Craxi, e non solo lui, si batté per la farla costituire, ma senza fortuna. Epperò, coloro che combattano il giustizialismo e il dipietrismo politico ogni giorno, da questo orecchio non sentono. Mentre sarebbe opportuno istituirla sulla base delle cose dette dallo stesso Di Pietro, cioè sulle voci che circolerebbero su di lui, in quanto agente dei servizi con il compito di abbattere il vecchio regime. Paradossalmente, l’istituzione della Commissione servirebbe anche al leader dell’Idv per far sì che le ombre su di lui spariscano una volta per tutte.

C’è stato o no un Pm alla Procura di Milano che ebbe il compito di abbattere la Prima repubblica? Che, peraltro, usò la giustizia nell’ottica dei due pesi e due misure.

Finche non si farà chiarezza su quegli avvenimenti non ci sarà pace. Disse Craxi: ”Se la Seconda repubblica si costruisce sulla menzogna franerà”.


EMMA : SE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE INVENTARLA


Se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Emma Bonino è la candidata alla presidenza della regione Lazio per la coalizione di cui fa parte il Partito democratico e tutte quelle forze che sono all’opposizione, compresa l’Idv di Pietro e questa presenza è un neo per una garantista a prova di bomba come lei. Nonché Bonino è la capolista della “Lista Bonino – Pannella” della Lombardia il cui candidato presidente è Cappato.

Per questo diverso modo di candidarsi, ha sollevato polemiche nel Pd. In primo luogo, come se i Radicali volessero con questa operazione massimizzare il loro risultato a livello nazionale; in secondo luogo, le critiche della base democratica rivolte ai vertici democratici che hanno scelto la leader Radicale, quando il Pd aveva da scegliere come voleva e poteva. Altri ancora si interrogano: per caso Bonino è l’agnello sacrificale,dal momento che il gruppo dirigente Pd ha valutato la sconfitta in modo imprescindibile, per colpa dello scandalo Marrazzo? In tal modo, il peso dell’insuccesso starebbe sulle spalle di lei e lo stato maggiore democrat se la passa franca.

Come si vede,la candidatura sta facendo discutere, nel bene e nel male. Di certo, non passa inosservata, non foss’altro per quello che ha rappresentato nel panorama politico italiano. Oltretutto due sfidanti: Bonino a sinistra e la Polverini a destra. Una competizione inedita al femminile.

Onestamente, non avremmo mai pensato che Bersani avesse tanto coraggio per presentare un personaggio scomodo a tutto tondo, di cultura laica, politica di rango, con una biografia segnata da lotte per l’emancipazione della donna e per i diritti civili. Lotte che scioccano l’opinione pubblica, sennò che lotte sarebbero. Come si sarebbe potuta approvare, senza le battaglie del suo partito, la legge 194 /78 sulla interruzione sulla gravidanza ( prima del 1978, l’interruzione volontaria di gravidanza , in qualsiasi sua forma, era considerata dal Codice penale italiano un reato), senza una campagna referendaria accompagnata da atti forti, arrivando persino all’ autodenuncie alle autorità di polizia per aver praticato aborti. Fu una campagna condotta negli anni Settanta con azioni nonviolente da parte del segretario del Partito radicale, Spadaccia, Faccio e Bonino. Per questo i tre abortisti pagarono di persona, con l’arresto.

Inevitabilmente i gruppi imprenditoriali della sanità sono ostili alla Bonino, così come la Chiesa.

Proprio su questo terreno gli avversari interni ed esterni la stanno combattendo, attraverso una campagna di diffamazione che dimostra quanto peso hanno le forze oscurantiste sulla politica italiana.

Nondimeno i problemi sollevati dalle forze cattoliche le cui critiche sono incentrate sul cultura laica di Emma e ciò era prevedibile in un Paese dove la Chiesa ha, piaccia o no, un peso politico determinante, che si riflette negli schieramenti di destra e di sinistra.

Ciononostante, Bersani ha puntato sulla leader radicale, andando controcorrente rispetto alla tradizione culturale comunista in cui la questione cattolica ha avuto una centralità strategica e a quella degli ex Dc,il cui cattolicesimo si coniuga con la politica.

Aver puntato sulla Bonino, dovrebbe aver un significato politico nel prossimo futuro, se non l’avesse, avrebbero ragione chi la considera, comunque vada, una scappatoia.


domenica 24 gennaio 2010

PRIMARIE: PUGLIA; EUFORICO COM.VENDOLA,VITTORIA SCHIACCIANTE

PRIMARIE: PUGLIA; EUFORICO COM.VENDOLA,
VITTORIA SCHIACCIANTE !!!

http://www.sinistraeliberta.eu/wp-content/themes/sel2010/images/anomaliagentile.jpg
(ANSA) – BARI, 24 GEN – Sembra schiacciante la vittoria di Nichi Vendola (SeL) su Francesco Boccia (Pd) nelle primarie del centro sinistra in Puglia: lo dicono – al momento – i primi dati, non ufficiali, che stanno arrivando nella ‘Fabbricà di Nichi, in via De Rossi, a Bari. Il clima della sede del comitato di Vendola è di euforia, a stento contenuta. Fuori dal comitato sono in attesa numerosi sostenitori. Vendola è chiuso in una stanza e al momento non vuole parlare con i giornalisti e con i suoi sostenitori. Taranto, che è il Comune più grande che abbia sinora finito la conta, ha registrato – secondo i dati del comitato vendoliano – una percentuale del 65% per Vendola. In provincia di Foggia, in 28 Comuni su 57, si registrano 4097 voti in favore di Vendola e 2926 per Boccia. E anche a Gallipoli, dove per anni è stato eletto Massimo D’Alema, sostenitore di Boccia, il risultato è nettamente favorevole al presidente uscente della Puglia: Boccia ha avuto 204 voti, Vendola 684.
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*REGIONALI/CAMPANIA. UN SOCIALISTA, MARCO DI LELLO, CONTRO UN EX SOCIALISTA, STEFANO CALDORO: NASCE IL GRUPPO DI SOSTEGNO ALLA SFIDA*

From: info@andreanesi.it
Date: Sun, 24 Jan 2010 16:11:08 +0100

Subject: REGIONALI/CAMPANIA: UN SOCIALISTA CONTRO UN EX SOCIALISTA:
NASCE IL GRUPPO DI SOSTEGNO ALLA SFIDA

To: coord.naz.organizzazione@partitosocialista.it


COMUNICATO STAMPA

REGIONALI/CAMPANIA: UN SOCIALISTA - MARCO DI LELLO - CONTRO UN EX
SOCIALISTA, STEFANO CALDORO: NASCE IL GRUPPO DI SOSTEGNO ALLA SFIDA

http://www.facebook.com/pages/REGIONALI-CAMPANIA-2010-UN-SOCIALISTA-CONTRO-UN-EX-SOCIALISTA/296904590188?created&v=wall

Ivo Costamagna
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www.partitosocialista-mc.org
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NO AL PIEMONTE PROVINCIA PADANA !

REGIONALI. PIEMONTE. DI LELLO:
NO AL PIEMONTE PROVINCIA PADANA

24/01/2009 - "Non posso credere che la regione che e' stata la culla d'Italia dopo 150 anni possa diventare una provincia della fantomatica Padania" cosi' Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Partito Socialista concludendo a Torino i lavori di presentazione della lista che vede uniti, Sinistra Ecologia e Liberta' ed il PSI. Alla manifestazione, cui hanno preso parte la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, Pia Locatelli, Titti Di Salvo, Luca Robotti e Luigi Ricca, Di Lello ha poi sottolineato come "ogni voto il 28 marzo sara' un voto per il Piemonte ma anche un investimento per il futuro per una nuova sinistra riformista in Italia, per cominciare a costruire oggi un'alternativa di governo domani"

sabato 23 gennaio 2010

*Chiaravalle - 23 Gennaio 2010: Pieno accordo per una lista comune tra Socialisti e Repubblicani alle Elezioni Regionali - LAICITA', SOLIDARIETA', MODERNITA' le tre parole "simbolo" del programma della LISTA RIFORMISTA*

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL4MsVglHMKkyvu1U6PIPqFvYtPm7nBurcx6-UirjmOqSZh0A8I5L5LLw2YsxC5jm51A93dmx6LpZxAaGQwODN6CbOIPuFvYuYE1CeF50v-YNMvUskdgniXGOoMgzGnbat5rdOkqyAd0Y/s1600/23012010(001)-715800.jpgIl PSI e l'MRE (Movimento Repubblicani Europei) hanno siglato stamattina l'accordo per la presentazione di una lista comune alle prossime Elezioni Regionali del 28-29 Marzo 2010.

La SINISTRA RIFORMISTA trova una sintesi, necessaria al centro-sinistra ed utile alle Marche, sulla base di "tre parole d'ordine" che caratterizzeranno le comuni proposte programmatiche:

*LAICITA', SOLIDARIETA', MODERNITA'*.

Sono esattamente i punti dove, nelle Marche e non solo, si è arenato il progetto politico di Sinistra e Libertà:

1)assoluta mancanza di uno spirito SOLIDALE ma un continuo tentativo di affermare, in salsa.. "mentrastiana", un, tra l'altro, malcompreso concetto di "EGEMONIA GRAMSCIANA";

2)aldilà delle affermazioni di principio e della reale adesioni dei più giovani, il permanere di una riserva mentale, tipica della storia della "CHIESA COMUNISTA", verso la piena affermazione del concetto di LAICITA' (valga per tutte l'incredibile vicenda delle dimissioni, richieste da Duca, dell'assessore MASSONE del Comune di Ancona, EZIO GIANCARLI);

3)Quanto alla MODERNITA' basta leggere le proposte programmatiche per le Marche di SL (TRASFORMATASI IN SEL DOPO "L'EPURAZIONE" DEL PSI e dei VERDI) per capire che lo schema è quello, purtroppo, dei famigerati... PIANI QUINQUENNALI !

Ecco perchè toccava per primi a noi, ai Socialisti del PSI, RILANCIARE LA SFIDA PER COSTRUIRE UNA FORZA DAVVERO RIFORMISTA ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA.

SD ed MpS sono tornate, ad oggi, di fatto, alla... Federazione dei Comunisti AVENDO RIFIUTATO, PER ISCRITTO, LA NOSTRA PROPOSTA DI UNA FEDERAZIONE, NELLE MARCHE, TRA SEL e PSI.

Una sconfitta anche per il sottoscritto ma QUESTI SONO I FATTI: sono prevalse le VECCHIE... "logiche"!

Dovevamo "rilanciare" e lo abbiamo fatto: RITROVANDO L'UNITA' DEL PSI, A PARTIRE DAGLI ATTUALI RAPPRESENTANTI IN REGIONE, E CHIEDENDO, COME VERRA' FATTO NEI PROSSIMI GIORNI, A TUTTI I COMPAGNI PI,U' RAPPRESENTATIVI, A PARTIRE DAGLI AMMINISTRATORI, DI STARE IN LISTA, DI CANDIDARSI.

Questo anche sulla base di una NUOVA LEGGE ELETTORALE che rende molto più incerto il collegio provinciale dove scatterà il primo seggio. Senza falsi trionfalismi ma considerando anche l'importante apporto che verrà dagli amici di COMUNITA' DEMOCRATICA, l'obiettivo dichiarato della lista è, però, quello di ELEGGERE 2 CONSIGLIERI REGIONALI.

Un clima molto positivo, quindi, ed anche una gran bella sede, non solo per l'ampiezza dei locali.

Si ritrovano Socialisti e Repubblicani: una lunga storia politica spesso "intrecciata", sicuramente la Storia migliore di chi ha, da 150 anni, dall'UNITA' D'ITALIA in poi, sempre lottato per... GIUSTIZIA, LIBERTA' E DEMOCRAZIA REPUBBLICANA !!

Per me, a livello personale e familiare, è, addirittura, il... "fiume che risale alla sorgente".

Mio nonno, Ivo Costamagna, è stato Vice Sindaco di Civitanova, dal 1944 al 1948, per il PARTITO D'AZIONE prima e, subito dopo, per il PRI ed, in seguito, per 10 anni, fu Presidente della locale sezione della SOCIETA' OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO, "Giuseppe Garibaldi".
Lui era, a sua volta, figlio di Luigi Costamagna, PRIMO SINDACO SOCIALISTA (PSI) DI CIVITANOVA DAL 1919, CACCIATO ED UCCISO DAI FASCISTI IL 21 NOVEMBRE 1922...........!

A CHIARAVALLE, LA CITTA' DI MARIA MONTESSORI, L'INCONTRO SI E' SVOLTO SOTTO "LO SGUARDO ATTENTO E SEVERO" DI... GIUSEPPE MAZZINI E DI GIUSEPPE GARIBALDI.

Come potete vedere nella foto, alle spalle del sottoscritto e della Sen. Luciana Sbarbati, ci sono, infatti, due grandi quadri di Mazzini e Garibaldi ed una teca con dentro la GIUBBA ROSSA DI UN GARIBALDINO!

Ecco perchè è quanto mai valido lo slogan:

*IL NOSTRO FUTURO HA RADICI ANTICHE*

COMPAGNI, DA QUI ABBIAMO INIZIATO E DA QUI DOBBIAMO RIPARTIRE !!

Chiaravalle, li 23 Gennaio 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI Macerata)


*Comunicato congiunto centro-sinistra su rigassificatore di Porto Recanati*

*Comunicato congiunto su rigassificatore di Porto Recanati*

Le forze politiche del centrosinistra portorecanatese vogliono una volta per tutte esprimere la loro preoccupazione e la loro contrarietà in merito alla possibile realizzazione del rigassificatore.

Al di là delle complicate valutazioni di carattere tecnico e delle semplici posizioni prese "a prescindere", riteniamo tutti che la collocazione di un impianto industriale di tale portata al largo della nostra costa sia dannosa per la nostra città e per tutta la Riviera del Conero.

Pensiamo, quindi, che vadano prese in seria considerazione tutte le eventuali ripercussioni socio-economiche che tale installazione comporterebbe. Siamo fortemente convinti che il turismo rappresenti la principale risorsa economica e il miglior investimento per il futuro. Rimaniamo, inoltre, sempre più sconcertati di fronte alla posizione, subdola e irresponsabile, dell'attuale Amministrazione Comunale e ci chiediamo con sgomento su che base e con quali valori essa calcoli lo sviluppo del nostro territorio e della nostra città.

Porto Recanati, li 23 Gennaio 2010

Rifondazione Comunista, PdCI (Federazione della Sinistra)

Verdi

Italia dei Valori

Partito Democratico

Partito Socialista Italiano

Sinistra Ecologia Libertà

venerdì 22 gennaio 2010

I GIORNI DI CRAXI. L'AFFETTUOSO OMAGGIO DEI SOCIALISTI

I GIORNI DI CRAXI.
L'AFFETTUOSO OMAGGIO DEI SOCIALISTI
A Roma e Hammamet


22/01/2010 - "Anna Craxi era contenta. L'avevo invitata, ma vederla in mezzo a noi è stata una bella sorpresa." Con queste parole il Segretario del partito, Riccardo Nencini ha espresso la felicità e l'orgoglio di tanti dirigenti e militanti del PSI che hanno ricordato Bettino Craxi in Italia e al cimitero di Hammamet dove riposano le sue spoglie, cerimonia alla quale ha partecipato anche la vedova. "Mio marito è stato per tanti anni segretario del partito che porta questo nome" ha detto Anna Craxi" e sono contenta di vedere tante bandiere rosse"
Le manifestazioni per il decennale della scomparsa del leader socialista erano iniziate a Roma con il convegno "Dalle riforme alle riforme" al quale hanno partecipato Casini, Letta ed Intini. Il 19 gennaio, giorno della scomparsa del leader socialista avvenuta nel 2000, una folta delegazione del partito, guidata da Nencini e dalla presidente del CN Pia Locatelli ha reso omaggio alla tomba al cimitero di Hammamet e successivamente ha animato il convegno "Craxi, il socialista" presso l'hotel Riu. Intanto a Roma, alle 17.00, ora della morte di Craxi, una delegazione della Fgs guidata dal Segretario Luigi Iorio ha inscenato una fiaccolata di fronte all'Hotel Raphalel, residenza romana del defunto leader socialista.

“Socialisti per la nascita di una nuova sinistra”

“Socialisti per la nascita di una nuova sinistra”

1° Febbraio, data importante per l’avvio ufficiale di un movimento dei “socialisti per la nascita di una nuova sinistra”

di Giuseppe Giudice

Il convegno del 1 Febbraio a Roma che sancirà di fatto la nascita del movimento dei socialisti per una nuova forza politica della sinistra italiana, rappresenta un appuntamento di grande rilevanza politica per quei socialisti che, iscritti o non al PS, vedono il futuro della nostra grande tradizione politica nell’impegno attivo per costruire una nuova forza politica della sinistra di cui il pecorso di SEL (all’interno del quale intendiamo essere presenti) non è che il primo e significativo passo.
Colgo qui l’occasione per ringraziare i cari compagni Franco Bartolomei, Giorgio Pesce, Sergio Ferrari e Renzo Penna che in qualità di responsabili delle associazioni “socialismoesinistra” e “Labour-Riccardo Lombardi” sono i promotori di tale iniziativa che è assolutamente necessario sostenere per ridare voce alla speranza socialista.
La nascita del PD con il suo carattere decisamente moderato, connesso al suo rifiuto di aderire al socialismo europeo, segna da un lato il pieno fallimento della classe dirigente post-comunista che nel suo tenace rifiuto di far pienamente propria l’eredità migliore del socialismo italiano lo ha condotto alla liquidazione della sinistra italiana sugellata dall’abbraccio fatale con il centro postdemocristiano, dall’altro rimarca con forza l’esigenza di far rinascere una sinistra di ispirazione socialista, libertaria e popolare, interprete di un riformismo forte e radicale che punta a modificare strutturalmente l’attuale modello economico e sociale segnato drammaticamente dalla profonda crisi del capitalismo liberista.
Il nostro recupero della tradizione socialista è quindi nel segno di una riattualizzazione del socialismo riformatore di Lombardi, Santi e Brodolini (quello che realizzò le grandi riforme di struttura degli anni 60) per un progetto di società alternativo a quello delle varie destre (sia quella populista che quella tecnocratica – in parte presente quest’ultima anche nel C.S.) basato sulla centralità del valore sociale del lavoro, sui principi di giustizia sociale e su una programmazione democratica dello sviluppo che da un lato punti alla regolazione e controllo sociale del mercato, e dall’altro si faccia carico dei drammatici problemi della sostenibilità ecologica (aggravati dalle ferite imposte dalla globalizzazione liberista) verso un equilibrio alternativo nel rapporto tra produzione ed ambiente naturale. Una sinistra, inoltre che basi la sua identità sul nesso inscindibile tra diritti sociali e diritti di libertà individuali e collettivi.
E’ evidente che la nostra idea di socialismo democratico si pone in netta discontinuità rispetto alle derive liberiste, moderate e di destra che hanno caratterizzato parte delle socialdemocrazie europeee degli anni 90 e dei primi anni di questo secolo (e che ne hanno determinato la crisi). E si pone in netta discontinuità ed anzi con forti accenti critici rispetto alla esperienza dell’Ulivo che in pratica ha applicato nel nostro paese il modello liberista-Thatcheriano (sia pure con deboli correttivi) in condominio con la destra berlusconiana.
In definitiva credo che ci si debba riconoscere in quel movimento che è finalizzato a rifondare da sinistra il socialismo democratico europeo, un movimento che oggi interessa sia partiti interni al PSE (come i compagni francesi) che esterni (come la Linke di Lafontaine).
La via per far rinascere la sinistra, una sinistra che possa essere in grado di rappresentare potenzialmente vasti strati di società, è questa. Non è certo quella del moderatismo e della fuoriuscita da destra dalla socialdemocrazia (come il PD), né in una sinistra comunista identitaria e minoritaria, incapace di metabolizzare le dure lezioni della storia e che si caratterizza né più né meno come una federazione di Riserve Indiane, politicamente impotenti ed inutili.
La presa di Napolitano su Craxi rappresenta la fine di un’epoca. Tra di noi vi sono critici molto severi del craxismo. Ma la lettura dominante, nella II Repubblica, era quella di considerare Craxi ed il PSI degli anni 80 non come un fenomeno politico (da criticare o meno politicamente) ma quale fatto prevalentemente criminale. La conseguenza immediata di tale lettura, che è stata fondativa della II Repubblica, è la demonizzazione dei socialisti e della intera nostra tradizione politica, anche quella più lontana da Craxi. Per cui non solo Craxi, ma anche Lombardi, Nenni, Saragat, Basso, Santi e via discorrendo furono oggetto di una “damnatio memoriae”. Per cui la sinistra veniva unilateralmente identificata con quella comunista togliattiana e berlingueriana.
Di questa “damnatio memoriae” furono responsabili i post-democristiani che per rifarsi una verginità sostennero attivamente l’idea di Craxi come capro espiatorio. I post-comunisti non si opposero di certo. Anzi utilizzarono i post-dc ed i poteri forti per accreditarsi. La cancellazione della parola socialista provocò di fatto la fine di ogni cultura di sinistra tra i post-comunisti (il togliattismo era inservibile perché condannato dalla storia) ed ha aperto pienamente la strada l’egemonia di un liberismo di terza o quarta mano.
La presa di posizione di Napolitano fa crollare questo castello di sistematica deformazione della verità, in quanto relega Craxi al giudizio storico e libera di fatto la tradizione socialista dalla maledizione.

Ma tale “ricollocazione” di Craxi non significa affatto che si possa riabilitare il craxismo sia come modo degenerato di gestire il partito ed il potere (del resto lo stesso Craxi ha fatto una dura autocritica su questo punto) sia come neo-ideologia apologetica della modernizzazione (che appartiene a Martelli ed Amato non a Craxi ) che ha rappresentato una chiara fuoriuscita dal socialismo. Del resto il craxismo (comunque lo si voglia giudicare) è fenomeno prodotto da una fase storica precisa non riproducibile. E lontana. Il socialismo democratico di oggi si presenta quale alternativa al modello di modernizzazione imposto dalla globalizzazione liberista e dei suoi valori. Per una idea alternativa di modernità intesa quale civilizzazione democratica, giustizia sociale emancipazione del lavoro e centralità della libertà e dignità di ogni persona.

Il socialismo di Riccardo Lombardi, Olof Palme ed Oskar Lafontaine!

Peppe Giudice

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