mercoledì 6 gennaio 2010

NELLE MARCHE I DEMOCRATICI SCELGONO L’UDC E SCARICANO LA SINISTRA RADICALE


NELLE MARCHE I DEMOCRATICI SCELGONO L’UDC E SCARICANO LA SINISTRA RADICALE



Il segretario regionale Ucchielli:
”L’accordo con il partito di Casini è prioritario”

di Sandra Amurri

05/01/2009 - “Per il Pd è prioritario l'accordo con l'Udc” Sono queste le parole più chiare pronunciate finora dal segretario regionale del Pd marchigiano Palmiro Ucchielli che senza alcun,neppure velato imbarazzo sembra scrollarsi di dosso la sua storia di operaio-senatore del Pci e a braccia aperte accoglie l’Udc di Casini e Cuffaro.Partito che nelle Marche ha come segretario Antonio Pettinari, vicepresidente della Provincia di Macerata governata dal Pdl, strappata al centro-sinistra alle scorse elezioni, proprio grazie ai voti dell’Udc.
E “prioritario”sta a significare che il Pd ha già deciso di fare propria la richiesta, non negoziabile, dell’Udc che la coalizione uscente, Presidente Gian Mario Spacca, si liberi della cosiddetta sinistra radicale, cioè di Rifondazione, Comunisti italiani e Sinistra ecologia e libertà, che ora ha sei consiglieri regionali.Ed ecco pronto il “nuovo riformismo per il futuro delle Marche” come lo definisce Ucchielli: Udc, Pd e Idv.
Nessun timore di sorta sembrerebbe esserci per una eventuale candidatura di Massimo Rossi(“sinistra radicale”) ex presidente della provincia di Ascoli Piceno con il 55,7 % dei voti, a cui alle scorse elezioni il Pd,nonostante il sondaggio del Sole 24 ore lo desse ad oltre il 57%, ha contrapposto un suo candidato consegnando la Provincia al centro-destra in quanto, sono sempre parole di Ucchielli: "Il rapporto con la sinistra radicale l'ha già compromesso il popolo" riferendosi ai risultati della tornata elettorale del 2006. Trascurando che quei numeri rischiano di non avere più lo stesso peso con la nuova variabile che si chiama astensionismo, derivante da un calo di credibilità della politica, e il fatto che nelle Marche due province e un comune siano state conquistate dal Pdl che è divenuto così, per la prima volta, il primo partito. Rossi che aggregherebbe Rifondazione, Comunisti italiani, Sel e una miriade di associazioni che si fondano sulla partecipazione dei cittadini alle scelte del futuro dei territori, che hanno particolarmente a cuore i beni comuni, le nuove economie, il lavoro giovanile, le energie alternative, che si battono contro gli inceneritori, contro la privatizzazione dell’acqua e contro la nascita della centrale nucleare nel parco naturale della Sentina di San Benedetto del Tronto, sito, indicato dal piano del Governo Berlusconi come ottimale,in quanto vicino al mare, al porto e non sismico. E proprio su questi punti ogni accordo di programma con l’Udc risulterebbe impossibile visto che proprio il deputato marchigiano dell’Udc Amedeo Ciccanti è uno dei maggiori sostenitori in Parlamento della privatizzazione dell’acqua a cui si aggiungono l’idea di una sola famiglia possibile quella tra uomo e donna, le questioni etiche come il biotestamento e molto altro. Temi che per la verità dovrebbero allontanare anche il Pd dall’Udc , ma, evidentemente il “nuovo riformismo” è a prescindere dai valori, un metro allungabile che si adatta alla necessità di vincere senza avere a cuore “come” e “con chi”. Un’alleanza che genera malumori anche nella base dell’Idv, ritenuto dal Pd, a livello nazionale, partito estremista, anche sulle questioni della legalità e che invece nelle Marche è pronto a stare senza se e senza ma con il Partito Democratico e con il partito di Cuffaro, condannato in primo grado a 5 anni per aver favorito singoli boss e con sulla testa una richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. Malumori che sembrano essere ignorati dal deputato regionale dell’Idv, David Favia, ex Fi, ex Udeur che guarda a senso unico ad entrare nel governo della regione.

Oggi Pd e Udc si ritroveranno attorno al tavolo per sancire l’accordo ma nonostante i giochi siano ormai fatti manca all’appello la parola del Governatore uscente Spacca, accusato dall’ex vicepresidente della regione, oggi deputato del Pd, Luciano Agostini, di aver ufficiosamente appoggiato alle scorse provinciali, il candidato Massimo Rossi contro quello contrappostogli dal Partito Democratico. Per lui parla il segretario regionale del Pd Ucchielli: ”Spacca? Gli ho preparato un vagone d’oro,cosa vuole di più?” Come dire: ci mancherebbe pure che si lamentasse.

Mentre nel Pdl è buio pesto sulla scelta della candidatura, a meno che An non ceda sul nome, proposto dal segretario del partito Remigio Ceroni, vicino a Bondi e Dell’Utri, di Otello Lupacchini, magistrato di origine marchigiana titolare di inchieste sulla banda della Magliana, sull’omicidio Amato, Calvi, Hunt e D'Antona e sulle stragi di Bologna e di via Prati di Papa. A riprova che, semmai, le toghe non sono solo “rosse” .


4 commenti:

  1. Anche qui', ad un militante Socialista, sorge spontanea una domanda !!!!
    I Socialisti, (Naturalmente quelli del PSI)nelle Marche cosa faranno ?

    Sandokan

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  2. LETTERA DEL COMPAGNO "RINO FORMICA"
    A RICCARDO NENCINI

    Caro Riccardo,

    l’Appello alla legalità democratica contro il giustizialismo è acqua fresca.

    Ripetere nella bella lingua toscana di Dante ciò che dice in vernacolo romagnolo Bersani non è una grande iniziativa politica.

    Quando parlate della Unione di Prodi allargata all’UDC fate finta di non accorgervi che Casini parla di fine del bipolarismo.

    Su questo punto si romperà la testa in Puglia il furbo D’Alema.

    Casini respinge Vendola perchè vuole un rassemblement di centro allargato al PD.

    Tutto si potrà chiedere al PD meno che di avere una coalizione alla sua sinistra: deve già fronteggiare l’emorragia operaia nel nord!

    Fraterni saluti.

    Rino Formica

    PS.: Perchè l’appello dimentica che mezzo PD ha aderito alla manifestazione?

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  3. Caro Peppe - Sandokan,

    questa è la conseguenza, per SEL, di aver abbandonato, anche nelle Marche, il progetto originario, Laico e Riformista, di Sinistra e Libertà rifluendo, di fatto, nella sinistra massimalista ed estremista di cui l'attuale coordinatore regionale, Edoardo Mentrasti, è un rappresentante orgoglioso e dichiarato quanto antisocialista.

    Non so se sia credibile quanto scrive "Il Fatto" di Travaglio (pochissime cose scritte li lo sono) riguardo all'uscita di SEL e Rifondazione Comunista dalla coalizione di centrosinistra.
    Io, sicuramente, non me lo auguro.

    Ci siamo impegnati, come PSI delle Marche ed, in particolare, quello di Macerata, come i compagni sanno, in ogni modo possibile per evitare questa DERIVA ESTREMISTA di SEL arrivando a proporre un "patto federativo" e liste comuni alle Elezioni Regionali che sono state, però, rifiutate anche dall'ex coordinatore Stelvio Antonini.

    COSA FARA' IL PSI?

    Rappresenterà, NELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA, quella SINISTRA LAICA, RIFORMISTA E LIBERTARIA com'è naturale che sia per i SOCIALISTI e come speravamo potesse diventare SEL.

    Lo farà chiedendo a tutti i compagni PIU' RAPPRESENTATIVI di CANDIDARSI nella lista socialista ed aprendo il più possibile la stessa a chi, non riconoscendosi in questo PD, ritiene necessaria una visibile e consistente presenza della SINISTRA DI GOVERNO nella coalizione.
    Questo anche attraverso la verifica di un possibile accordo politico -elettorale con forze e movimenti affini per storia, cultura e programmi.

    E' una sfida molto impegnativa per vincere la quale è necessario che TUTTI I SOCIALISTI STIANO CON I SOCIALISTI NEL PSI !!

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  4. Sinistra e Liberta', probabilmente scegliera' la terza via con un altro candidato presidente....
    naturalmente se Ucchielli continuera' a fare il prezioso e la corte all' UDC !!!
    Ma Il segretario Regionale del PD non si pone affatto il problema SeL e tantomeno il Problema PSI....
    infatti nei suoi programmi di alleanze non lo nomina affatto ed il caso vuole che parla solamente di PD,IDV e UDC.....Allora un militante Socialista si ridomanda per l'ennesima volta....Dobbiamo ancora andare avanti con la Casa dei riformisti, inventata da Nencini,condizionati nelle varie regioni dal progetto ormai chiaro di Casini e quindi elemosinare al PD qualche posizione, come abbiamo Sempre fatto....( questa volta sara' la fine definitiva del partito, sostituito da una fondazione, gia' pronta) Oppure,visto che ci riempiamo la bocca di autonomia, dobbiamo cambiare strategia facendo in modo che la Sinistra Italiana sia contraddistinta dal Socialismo ?

    Forse Il Compagno Formica ha colto nel segno....intuendo veramente il gioco di Casini...penso sia il caso di Ascoltarlo !!!!

    Sandokan

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