mercoledì 27 gennaio 2010

Il senso politico della vittoria di Vendola per i Socialisti.

Il senso politico della vittoria di Vendola per i Socialisti

di Giuseppe Giudice

La vittoria di Vendola alle primarie era prevedibile. Già il fatto che D’Alema ed il PD siano stati costretti ad accettare le primarie rappresentava una vittoria per il presidente pugliese. Ma la schiacciante maggioranza con cui gli elettori delle primarie hanno premiato Vendola fa da effetto moltiplicatore alle gravi contraddizione del PD nazionale, ben oltre i confini pugliesi. Ed oggettivamente rafforza il progetto di SEL in quanto essa si sta dimostrando come quella sinistra (sia pur in stadio embrionale) che è in grado di mettere a nudo i forti limiti strutturali del PD, in quanto progetto politico moderato che pretende di dare rappresentanza agli elettori progressisti e di sinistra. Non è un mistero che D’Alema alle europee “facesse il tifo” per la lista comunista di Ferrero. Era quella una sinistra di pura testimonianza, rinchiusa in se stessa, politicamente inoffensiva, che non recava danno al PD in quanto permetteva ad esso di proporsi falsamente come il rappresentante di tutta la sinistra di governo. E’ l’anomalia “SEL” che ha sconvolto i giochi fatti a tavolino. Ha costretto il PD a confrontarsi con una sinistra innovativa e che si propone, in prospettiva, una vocazione maggioritaria. Da tale vicenda ne esce duramente sconfitto D’Alema, ma anche Di Pietro e Ferrero non ne escono bene. Il primo perché oggi trova un serio ostacolo sulla possibilità di spostare verso l’antipolitica ed il qualunquismo il dissenso interno al PD. Del secondo abbiamo già parlato. Ma c’è un altro ad essere duramente sconfitto: è Nencini. La pretestuosa rottura con SEL (ispirata probabilmente da D’Alema e dal PD) ha spinto il PS nel più totale isolamento politico, con un ectoplasma di partito che è ormai una pura somma non politica di federazioni regionali allo sbando. Oggi quindi, più che mai, è necessaria una azione politica e di elaborazione forte da parte dell’area Socialista che vede in SEL il primo mattone per costruire una nuova forza della sinistra, collocata nettamente più a sinistra del PD. Il convegno del 1 Febbraio a Roma costituisce un momento essenziale per lanciare un messaggio forte e chiaro. Il PSI di Nencini è oggi un partito che non serve a nessuno, tantomeno ai socialisti. Gli avvenimenti recenti probabilmente non faranno che accrescere il dissenso dei militanti dal nullismo di questa classe dirigente. Questo dissenso lo dobbiamo trasformare in proposta attiva da portare nel processo costituente di SEL. UN MOVIMENTO DEI SOCIALISTI PER LA SINISTRA NUOVA è la strumento che mettiamo a disposizione. Anche perché SEL ha bisogno dell’apporto di idee, di passione, di militanza e di elaborazione di quei Socialisti che non hanno mai rinunciato ad essere se stessi.

PEPPE GIUDICE


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9 commenti:

  1. difficile non essere d'accordo con questa analisi, mi permetto di notare che già durante le primarie per eleggere il segretatio del Pd avevo commentato i favori verso Bersani con la formula "moriremo d'alemiani?". è chiaro che Nencini si è fatto guidare da una opzione del tutto diversa da SeL, quella di Bersani (D'Alema non credo si sia neppure scomodato, lui curava solo Casini e la promessa di fargli fare il premier). i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Vendola li ha cucinati a dovere, mandando al vento il loro tatticismo esasperato: prima contestare da sinistra Veltroni eppoi spostare l'asse sulla palude del centro, con il fascino togliattiano del moderatismo, che con il riformismo c'entra davvero poco e niente. e i socialisti? uniti solo ad Hammemet e mobilitati per qualche via in più. poi gli uni con la chiesa e gli altri a stendere i tappeti rossi a Casini (ma popolari e socialisti in Europa non sono alternativi?). Per il futuro ho un sogno: rinasce la Rosa Socialista Liberale ferma nel pugno: due leader Bonino e Vendola.

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  2. Caro signor Giudice, una volta una persona mi disse che più di leggere gli oroscopi, bisognava conoscere e studiare i cognomi che avevano le persone. I cognomi, infatti, regalavano verità che gli stessi oroscopi (tra l'altro elaborati su calcoli fuorvianti) si sarebbero solo sognati. Mentre contesta i comunisti di Ferrero e l'IDV di Di Pietro, usa, invece, termini cari ai comunisti e ai dipietristi. Lei ha le sue opinioni, io le mie, per le lezioni c'è sempre tempo e il tempo spesso è galantuomo.
    Cordialmente
    Gianluca Gelsomino

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  3. La nota del Compagno "Peppe Giudice" e' sicuramnte un'analisi giusta e condivisibile senza se e senza ma....e condivido pienamente il commento del Compagno Carlo Magnani.

    L'assurdo e diciamo anche il paradossale e'ritrovare fra i commensali di questo blog (guarda caso proprio in attesa delle imminenti elezioni regionali)
    vecchi membri che lo avevano abbandonato in tempi non sospetti, per motivi magari di inappetibilita'!!!

    Comunque, permettersi DA CERTI PULPITI di giudicare e magari cercare di dare lezioni di Socialismo al Compagno "Peppe Giudice" senza conoscerlo e oltretutto senza conoscere il Socialismo, e' veramente fuori da ogni regola, non dico politica, ma di normale e civile convivenza dialettica !!!

    Vorrei Ricordare che il Compagno Peppe Giudice ha militato nella FGS prima e nel PSI poi fin dal 1973,(Classe 1956) subito dopo la disfatta,prima della prima riunificazione nello SDI, insieme ad altri Compagni,(per citarne alcuni conosciuti anche nella nostra zona) Valdo Spini, Sandro Scipioni, Dario Conti, ha dato vita alla rete della cosiddetta "Sinistra Socialista" nominata "LABURISTI" ricoprendo l'incarico di Coordinatore della BASILICATA !!!! Sicuramente i nomi sopra citati lo ricorderanno !!!

    Mi fermo qui', anche se la mia passione mi istiga magari a commentare anche il Post di risposta di COSTAMAGNA e i conseguenti commenti......ma a conti fatti, considerando il mio eventuale commento, non basterebbe il BLOG ma sarebbe utile addirittura scrivere un LIBRO.....

    DI BARZELLETTE !!!!

    Un saluto Cordiale,

    PEPPE

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  4. Rispetto la storia di tutti e pretendo che anche gli altri rispettino la mia. Detto questo.
    Suona veramente strano che certi compagni che in ogni dove e in qualsiasi momento si vantano di essere dei decani del partito socialista possano attaccare coloro che si difendono da queste testuali parole "Il PSI di Nencini è oggi un partito che non serve a nessuno, tantomeno ai socialisti. Gli avvenimenti recenti probabilmente non faranno che accrescere il dissenso dei militanti dal nullismo di questa classe dirigente."
    Ecco, mi sembravano un pò pesanti. Non volevo offendere nessuno e mi scuso col compagno Giudice se si è sentito offeso.

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  5. "Il PSI di Nencini è oggi un partito che non serve a nessuno, tantomeno ai socialisti"
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    Il Commento di Peppe Giudice puo' sicuramente indignare legittimamente qualche Compagno Socialista e del PS....anche se ripeto, Nencini stesso conosce molto bene Peppe e sa perfettamente a che cosa si riferisce e perche'!!!!

    Ma l'anomalia e ben diversa.....
    Puo' essere una indignazione
    legittima all'interno del PS e del Mondo Socialista, non all'esterno e tantomeno di chi con il Socialismo non ha nulla a che fare e contunua a dimostrare praticamente la sua estraneita'!!!

    Non e'sicuramente una tessera che puo' dimostrare il contrario !!!

    Saluti,

    PEPPE

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  6. La presenza di certe persone nel Partito Socialista e contemporaneamente anche nell'antipartito socialista, spiega la sua debolezza. Un Partito è tale solo se c'è un minimo di filtro all'entrata. Detto questo faccio i miei complimenti al segretario Costamagna che ha ripulito e il PSI provinciale da persone che nulla hanno a che fare con la cultura socialista. Che hanno, con loro comportamento, allontanato compagni dal Partito stesso. Certe persone, non solo sono dannose per il socialismo, per il Partito, ma addirittura per l'interro centro sinistra, in quanto mettono in condizione compagni O AD ABBANDONARE LA POLITICA O PEGGIO... Per fortuna che c'è qualcuno che prova a resistere.

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  7. Effettivamente e'vero...Un Partito è tale solo se c'è un minimo di filtro all'entrata !!!

    Il Compagno Costamagna e'riuscito a fare un lavoro di pulizia all'interno del PSI veramente impagabile !!!

    Ma non mi stanchero' mai di ripetere che queste problematiche interne sono dei Socialisti, non degli estranei, ANCHE SE SANNO RESISTERE!!!

    Venceremos!

    PEPPE

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  8. E' socialista chi fa cose socialiste, è liberale chi fa cose liberali, è clericale chi supino accetta i dettami del clero, è laico chi pratica e fa cose laiche, è un comunista chi è (anche) nemico dei socialisti. E' un segretario provinciale colui che ripulisce la sua federazione, ma lo è ancor di più colui che la PROTEGGE DA TALI METASTASI TUMORALI.
    Venceremos !

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  9. Analisi perfetta, anzi...esatta !!! Non fa' una grinza !!!

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