giovedì 21 aprile 2011

*ELEZIONI PROV.LI MACERATA. IL PSI E' IL PRINCIPALE PROMOTORE E PARTECIPA CON I PROPRI CANDIDATI NELLA LISTA "AMBIENTALISTA - CIVICA - RIFORMISTA" ALL'INTERNO DEL CENTRO-SINISTRA ED A SOSTEGNO DEL CANDIDATO PRESIDENTE ANTONIO PETTINARI*

FACCIAMO TORNARE UN SOCIALISTA IN PROVINCIA ALLA GUIDA, FINALMENTE, DI UNA

*LISTA AMBIENTALISTA, CIVICA E RIFORMISTA*

E CON UN LOGO CHE RICHIAMA SIA I 150 ANNI DI UNITA' D'ITALIA, DELLA
CUI STORIA MIGLIORE IL PSI E' STATO GRANDE PARTE, E SIA IL TRICOLORE
INSERITO, A LIVELLO NAZIONALE, ALLA BASE DEL SIMBOLO UFFICIALE DEL
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO.

RAFFORZIAMO ANCOR DI PIU' LA GIA' LARGA CONVERGENZA CHE SI STA
REALIZZANDO CON QUESTA LISTA TRA I SOCIALISTI DELLA PROVINCIA DI
MACERATA.
FACCIAMOLO USANDO PAZIENZA ED INTELLIGENZA MA ANCHE GRANDE PASSIONE IDEALE.

RENDIAMO CONSISTENTE, VISIBILE ED IN GRADO DI INCIDERE LA COMPONENTE
LAICA, ECOLOGISTA E SOCIALISTA DI UN CENTRO-SINISTRA CHE NE HA UN GRAN
BISOGNO PER SUPERARE UNA "COMPOSIZIONE" (PD - UDC - IDV) CHE ESPRIME
VALORI, IDEE E PROGRAMMI IMPORTANTI INTORNO AI QUALI, PERO', NON SI
RITROVA UNA PARTE CONSISTENTE DEL VARIEGATO MA PRESENTE E VITALE MONDO
DELLA *SINISTRA RIFORMISTA*.

FACCIAMOLO, SOPRATTUTTO, PERCHE' UNA FORZA COME QUESTA SERVE PER
GOVERNARE MEGLIO LE ESIGENZE ED I PROBLEMI DELLA COMUNITA' PROVINCIALE
CHE GIA' CONOSCE IL CONTRIBUTO DATO DAI SOCIALISTI ALLO SVILUPPO DELLA
PROVINCIA DI MACERATA.

*ABBIAMO ESATTAMENTE 31 GIORNI DA OGGI, PROVIAMOCI E FACCIAMOLO TUTTI
INSIEME, CARI COMPAGNI !*

E' DAVVERO IL CASO DI DIRE:

*SE NON ORA, QUANDO ?*

Macerata, li 21 Aprile 2011

IVO COSTAMAGNA
(Segretario Provinciale PSI)

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www.partitosocialista-mc.org
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BOBO CRAXI: STEFANIA? UNA ROVINOSA MARCIA INDIETRO


“Stefania? Una rovinosa e deludente marcia indietro. La funzione degli ex socialisti nella destra non solo è esaurita, ma rischia di diventare parassitaria e patetica come questi paternalismi sulle barzellette e gli errori del ‘capo’. Io non ho mai visto un Craxi attaccato alla poltrona”.

Così Bobo Craxi, ha commentato le recenti smentite della sorella, Stefania Craxi, di rottura con il Popolo delle Libertà.

IL PSI LANCIA LA CAMPAGNA ‘QUATTRO FIRME PER COMINCIARE A RIFARE L’ITALIA’


‘Quattro firme per cominciare rifare l’Italia (e mille tavoli per la raccolta delle firme)’ è il nome dell’iniziativa lanciata oggi a Roma dal PSI nel corso di una manifestazione davanti a Montecitorio, presenti il segretario, Riccardo Nencini con dirigenti e militanti del partito.

La campagna di raccolta firme punta alla modifica dell’attuale legge elettorale, a cambiare il finanziamento pubblico per rendere sobria e trasparente la politica, a istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie e a innovare la legislazione sul lavoro per eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne.

Tavoli per la raccolta delle firme saranno presenti a partire dalla prossima settimana in tutte le principali città d’Italia.

martedì 19 aprile 2011

Socialismo europeo: “HIC RHODUS HIC SALTA”, CARA SEL

Socialismo Europeo:
“HIC RHODUS HIC SALTA”, CARA SEL


di Giuseppe Giudice


«Dopo il crollo del comunismo realizzato il socialismo democratico è di fatto l’unico campo di azione per una sinistra larga , popolare e di governo. Una sinistra di trasformazione sociale e di critica al capitalismo.
La deriva moderata e liberale di un pezzo qualificato ed importante della socialdemocrazia europea e la sua accettazione di ideologie in contrasto con il progetto socialista, se da un lato ha provocato forti crisi elettorali, non ha annullato la funzione determinante che la sinistra socialista ha nel campo delle forze progressiste europee ed internazionali.

La crisi sistemica del capitalismo liberista ha trascinato con sé tutte le sub-ideologie apologetiche della globalizzazione comprese quelle della III Via di Blair e del Nuovo Centro di Schroeder.

Il profondo mutamento di indirizzi politici e programmatici della SPD e del Labour inglese con Milliband (che di fatto mette in soffitta Blair) sono testimoni di un progressivo recupero della cultura socialista da parte di questi due partiti.

Del resto in Europa non esiste a sinistra una alternativa al socialismo democratico. I Verdi tedeschi e francesi sono più a destra dei socialisti; la GUE rappresenta una galassia di forze minoritarie e fortemente eterogenee tra loro. Il loro comun denominatore è l’avversione al PSE e non un progetto in positivo.
Per dare un senso alla missione storica della sinistra non si può non lavorare ad un processo di rifondazione a sinistra del socialismo democratico per ridare slancio al tema di un socialismo quale progetto emancipatorio della società dalle contraddizioni del capitalismo, e come processo di trasformazione sociale nel pieno sviluppo delle libertà e della democrazia.
Il “racconto” delle magnifiche sorti progressive del capitalismo globalizzato, sulla scomparsa del conflitto sociale, sulla società “liquida” si è mostrato per quello che è: una mistificazione ideologica.

In realtà, come qualcuno ha icasticamente affermato, oggi la lotta di classe la fanno i capitalisti contro i lavoratori. Mai il lavoro salariato ha raggiunto (con l’entrata di Cina ed India nel mercato capitalistico globale) tale vastità nella storia umana. Mai come oggi vediamo settori vasti di quello che chiamavamo “ceto medio” assimilarsi in un certo qual modo alla condizione sociale operaia.
Oggi la condizione economica e sociale di un professore, un insegnante elementare, un impiegato, un ricercatore universitario (almeno in Italia) è di fatto simile a quello di un lavoratore manuale dell’industria. Il modello neoliberista ha provocato una radicale redistribuzione della ricchezza a vantaggio del capitale, della rendita, di ristette fasce alte di professionalità.
Ma se la condizione delle fasce medio-basse si sta sempre più omogeneizzando verso la base della piramide, perché la sinistra è così debole?
Perché oggi questo vasto e plurale settore di lavoratori è frantumato, spezzettato. Nella grande fabbrica fordista si creavano solidarietà spontanee.
Oggi questo blocco sociale non si crea spontaneamente, ma intorno ad un progetto politico; intorno ad una nuova idea di socialismo. Cioè ad un modello economico e sociale alternativo nei valori e nelle finalità rispetto a quello finora dominante del capitalismo liberista.

Per questo scopo non serve una sinistra movimentista e confusionaria, “senza aggettivi”, che mira alla pura e semplice agitazione. A continue e ripetitive rappresentazioni della protesta. Serve una sinistra in grado di inquadrare il movimento e le lotte sociali in un progetto forte ed organico.
Il Labour- Party inglese ha organizzato con le Trade-Unions la più grande manifestazione di massa contro le politiche monetariste, restrittive e riduttrici della spesa sociale dell’Inghilterra negli ultimi dieci anni. Il PD che fa in Italia? A parte l’opporsi (ma è dovere di tutti i democratici) alle leggi ad personam di Berlusconi, cosa è in grado di dire e di proporre sui temi economici e sociali. Nulla! Perché al loro interno non sono d’accordo su nulla in tale materia. Ricordo ancora Enrico Letta, qualche hanno fa, dire: “siamo noi i veri liberisti, non Berlusconi”!!

Con un PD sradicato di fatto dalla sinistra di governo europea, oggi solo SeL è l’unica forza (sulla base dei sondaggi) intorno a cui si può immaginare di iniziare a ricostruire la sinistra. Certo SeL non è sufficiente a tale obbiettivo, che prevede un più generale processo di scomposizione e ricomposizione (come abbiamo detto tante volte). Ma oggi è l’unica forza visibile a sinistra del PD. Un passaggio esplicito di SeL al Socialismo Europeo avrebbe l’effetto di accelerare in positivo le contraddizioni interne al PD. “Hic Rhodus, hic salta” diceva il vecchio motto latino che piaceva a Marx.

Peppe Giudice


lunedì 18 aprile 2011

*DOMANI IL CONSIGLIO REGIONALE: IL PSI DELLE MARCHE ED IL CONSIGLIERE REGIONALE MORENO PIERONI CONFERMANO IL LORO *NO*, SENZA "SE" E SENZA "MA", AI DUE I RIGASSIFICATORI DELLA "RIVIERA DEL CONERO - PORTO RECANATI" E DI "FALCONARA"*


*IL PSI DELLE MARCHE ED IL CONSIGLIERE REGIONALE MORENO PIERONI CONFERMANO IL LORO *NO*, SENZA "SE" E SENZA "MA", AI DUE I RIGASSIFICATORI DELLA "RIVIERA DEL CONERO - PORTO RECANATI" E DI "FALCONARA"*

I SOCIALISTI DELLE MARCHE ED IL PRESIDENTE DEL GRUPPO PSI IN CONSIGLIO
REGIONALE, MORENO PIERONI, in relazione all'importante presa di
posizione di ben 17 Sindaci contrari alla realizzazione dei due
rigassificatori che il Governo nazionale ha previsto dinanzi alla
costa marchigiana e nell'imminenza del dibattito e del voto, nel
prossimo Consiglio Regionale di domani, Martedì 19 Aprile, sulle
Mozioni riguardanti tale argomento, ritengono doveroso puntualizzare
la posizione che assumeranno.

1) PER CONVINZIONE E PER COERENZA con la battaglia sviluppata nelle
Istituzioni di ogni livello (Comuni, Provincia, Regione) e sul
territorio, tra la gente, dove abbiamo raccolto, in un solo fine
settimana, oltre 2000 firme contrarie ad entrambi i rigassificatori, i
Socialisti ed il sottoscritto riconfermeranno, in Consiglio Regionale,
TUTTE LE MOTIVAZIONI CHE ABBIAMO ESPLICITATO SIN DALLA PRIMA MOZIONE
CHE E' STATA PRESENTATA SULL'ARGOMENTO. LA STESSA E' STATA APPROVATA
IN UNA DELLE PRIMISSIME SEDUTE DEL NUOVO CONSIGLIO, QUELLA DELL'8
GIUGNO 2010.
Motivazioni di tecniche e di sicurezza, soprattutto per quello di
Falconara, di difesa dell'ecosistema, di tutela di una zona turistica
(Riviera del Conero) tra le più importanti d'Italia e, quindi, di
tutte le attività economiche ad essa collegate.

2) Tale riaffermazione di contrarietà, intendo rassicurare i Sindaci,
il Comitato e tutti i cittadini, non sarà, da parte mia, di
circostanza o accettando... "mediazioni al ribasso" come qualcuno
potrebbe proporre.
IO, AUSPICANDO E LAVORANDO PER UNA LARGA CONVERGENZA, VOTERO'
COMUNQUE, SOLO E ESCLUSIVAMENTE, TESTI CHE RIBADISCANO, IN MODO FORTE
E CHIARO, LA SOSTANZA DELLA MOZIONE CHE HO PRESENTATO.
Nel caso che tale convergenza e chiarezza non dovesse esserci, lo si
sappia sin d'ora, io voterò la Mozione che ho presentato ed ognuno si
assumerà le proprie, pubbliche, responsabilità.

SONO, PERO', CERTO CHE IL... "BUON SENSO" PREVARRA'!

Ancona, li 18 Aprile 2011

MORENO PIERONI
(Presidente Gruppo PSI Regione Marche)

domenica 17 aprile 2011

Mezzogiorno e rinnovamento socialista: un obiettivo possibile

Mezzogiorno e rinnovamento socialista:
Un obiettivo possibile !

di Anna Falcone

Alcuni esponenti locali del Partito Socialista pensano che fare politica significhi scaldare una poltrona in una vecchia e polverosa sede di partito, disegnare trame invece che proporre soluzioni ai drammatici problemi dei calabresi, cercare di screditare con ogni mezzo chiunque di idee, invece, ne abbia e non si adegui al generalizzato sistema di potere personale, o faccia ombra con il suo consenso al monopolio imposto su un simbolo che, in altri tempi e per altre persone, significava e continua a significare ben altri valori.

Sono le stesse persone che hanno la responsabilità politica di aver ridotto il Partito Socialista a percentuali mai così basse, che ne hanno inaridito la capacità di elaborazione e proposta politica, che lo hanno asservito a logiche personalistiche e in una posizione gregaria rispetto a singoli esponenti, anche di altri partiti: i peggiori della attuale classe politica calabrese.

Sono le stesse persone che hanno decapitato le teste migliori del socialismo calabrese e chiunque non fosse allineato, le stesse che convocano le riunioni quando le decisioni sono già state prese - in altre stanze e fra pochi intimi - le stesse che non esitano ad usare ogni mezzo, compresa la calunnia e la menzogna, per attaccare ogni possibile forma di dissenso interno. Mai così diffuso.

Sono le stesse persone la cui voce non si è mai sentita negli organismi nazionali e nei tavoli politici per difendere le ragioni del Sud, mai per denunciare che il Mezzogiorno è una polveriera, che i suoi figli sono fuggiti tutti, in cerca di lavoro e futuro, che l’economia è schiava di un sistema bancario vessatorio e di una classe politica che succhia risorse e idee, prima che arrivino le mafie e il pizzo.

Sono le stesse persone che predicano uguaglianza e pluralismo, ma valorizzano i giovani e le donne solo se muti e accondiscendenti, che permettono loro di esprimersi solo a comando, o solo per attaccare altri giovani o altre donne non obbedienti, non uniformati al ‘pensiero unico’. Loro, uomini e dirigenti di prima fila, non ne hanno il coraggio. Peggio, non hanno gli argomenti politici per replicare.

La democrazia interna è un principio ancora sconosciuto a troppi partiti. Colpevolmente. Le menzogne a riguardo non sono consentite: facile avere ‘l’unanimità’ in riunioni di tre persone, in cui le minoranze e chi potrebbe pensarla diversamente non viene invitato, in cui le donne vengono aggredite verbalmente, offese, calunniate alle spalle, o invece lodate solo se obbedienti e disposte a fare da cornice, magari anche a firmare ciò che non scrivono e non pensano.

Molti compagni e compagne nel Partito Socialista non partecipano più a queste ‘riunioni’ per rispetto di se stessi e della propria dignità personale. Molti si sono allontanati per questo clima di inciviltà e decadimento. Alcuni preferiscono fare del loro ideale politico testimonianza personale fuori dal partito, altri si dedicano ad un impegno forzatamente extraregionale, o nei movimenti, perché questa, semplicemente, non è politica degna di quel simbolo. Eppure anche loro sono e continuano ad essere compagni e tesserati con gli stessi diritti degli altri. Da cui non si può prescindere e che vanno recuperati al dibattito interno ed alla politica. Non si può continuare ad essere felici per chi va via. E se tanti, troppi sono andati via, o semplicemente sono stati ridotti al silenzio, questo è un fallimento politico di cui si deve chiedere conto.

Il perdurare di questi comportamenti e la sordità di certa dirigenza locale alle defezioni, alla critiche diffuse, alla richiesta di rifondazione del partito sui suoi più autentici ideali e ben altri comportamenti offendono il Socialismo, la sua Storia, la sua speranza di futuro e frustrano ogni possibilità di collegamento con il partito nazionale che altrove, fuori dalla Calabria, o dovremmo dire da alcune sue ‘aree di influenza politica’, continua a lottare per ben altre battaglie ed a ben altri livelli.

Non abbiamo visto nessuno di questi muti signorotti locali nelle manifestazioni di piazza dei lavoratori, sfilare contro il precariato, protestare insieme alle donne, difendere sui giornali o nei dibattiti pubblici lo “Statuto dei Lavoratori” ed i diritti di chi non arriva a fine mese, o di chi non potrà mai avere una casa, o un lavoro vero. Non abbiamo visto nessuno di loro partecipare ai seminari in cui si lavora a nuove idee e nuove proposte per la Sinistra Italiana. Non abbiamo visto nessuno di loro negli incontri del Partito Socialista Europeo - nemmeno in quelli dedicati alle politiche regionali - nessuno di loro nel dibattito politico vero, quello in cui si sta se si portano idee, in cui non ci sono assessorati su cui trattare o voti clientelari da far pesare.

I calabresi sono stanchi di questi tristi figuri, di questa ‘zavorra della democrazia’, del parassitismo che hanno portato nella politica meridionale, del freno che hanno significato per il Sud, per la sua economia, per la sua cultura, sono stanchi di sentirli parlare solo di strategie di potere e mai di diritti delle persone. Guai! Se si garantiscono i diritti, se liberano i cittadini dal ‘bisogno’, chi mai sarà più disposto a votare i professionisti dei ‘piaceri’?

Per fortuna per altri e per moltissimi socialisti calabresi - persone che stranamente vivono del proprio lavoro, non di prebende di segreteria e bocconi lanciati dal padrone - la politica è un’altra cosa: è militanza in piazza, elaborazione di idee, costruzione di alleanze su progetti condivisi, non su poltrone e interessi personali, è impegno civile e sociale su battaglie serie come il lavoro e la lotta alla precarietà, l’uguaglianza fra uomini e donne, la meritocrazia, il reale riscatto del Mezzogiorno. Riscatto che non ci sarà mai se non ci si libera una volta per tutte, democraticamente, con il voto libero e la schiena dritta, della peggiore classe politica di tutti i tempi. Conditio sine qua non, per liberare le energie del Sud e tornare a far politica seriamente.

L’esperienza di questi ultimi anni mi fa essere ottimista. La stima e l’appoggio di tanti compagni socialisti in Calabria, in Italia, e in Europa, la sintonia con chi lavora nei partiti e nei movimenti per una nuova Sinistra, la spinta di liberazione che viene dalle nuove generazioni e da tanti meridionali mi fanno credere che sia un obiettivo possibile. E, forse, mai così vicino.

http://www.partitosocialista.it/Portals/PartitoSocialista/images/default/Loghetti/Loghi_VARI/siwlogo.png

In memoria di Giacomo Mancini

Socialista, meridionalista, uomo scomodo e libero


domenica 10 aprile 2011

Squadroni mente sapendo di mentire !

Squadroni mente sapendo di mentire !

di Ivo Costamagna

Non si può ricorrere alla Magistratura e poi tentare maldestramente di rovesciare la Sentenza emessa dal Giudice.


E' ciò che ha fatto Gianluca Squadroni con le sue "incredibili" affermazioni agli organi di informazione. Incredibili perchè non vere anzi, per essere esatti, spudoratamente false !


Basta leggere il testo della Sentenza perchè chiunque si possa rendere conto di come stanno realmente le cose. Dopo averlo consegnato ai giornalisti durante la Conferenza Stampa, tale testo verrà pubblicato sul sito del PSI (
www.partitosocialista-mc.org) dove tutti protranno prenderne visione. Io mi limito a rettificare solo le falsità più macroscopische contenute nelle affermazioni di Squadroni e ad una valutazione.

1)
E' PROPRIO NEL "MERITO" CHE IL GIUDICE DA TORTO A SQUADRONI E LO *CONDANNA* (PAG. 8 DELLA SENTENZA, PUNTI 2 e 3);

2)
La materia del contendere è cessata (pag. 8, punto 1) non perchè, come vuol far credere Squadroni, noi abbiamo accettato di "togliere di mezzo materiale sul sito e manifesti con il nome" ma semplicemente perchè il periodo di affissione dei manifesti (10 giorni - dall'8 al 18 Marzo -) era già scaduto persino prima del suo ricorso (19 Marzo) ed il sito internet del PSI era già stato già da tempo aggiornato con altri post alcuni, comunque, riguardanti questo stesso argomento come chiunque può verificare. L'accordo di cui parla Squadroni riguarda una... FOTO sul sito !! (Secondo e Terzo Capoverso di Pag.2 della Sentenza);

3)
Nessun impegno, dopo la manifestazione di ieri, è stato assunto per il *futuro* a non "far più comparire il nome di SQUADRONI" in riferimento a questa vicenda. Ciò, infatti, avverrà a partire dalla pubblicazione che faremo della Sentenza stessa.

Squadroni non solo tenta di rovesciare la verità ma ... "omette di depositare (persino al Giudice) il relativo bando di selezione privata" sulla cui base è stato assunto all'Atac (Pag.7, riga 10 e 11 della Sentenza). ...Ed era questo, in fondo, che gli chiedavamo dall'inizio di questa vicenda per permettere all'opinione pubblica, agli elettori, di valutare non la legittimità ma L'OPPORTUNITA' !


Quanto poi al fatto che Squadroni si dichiari "molto soddisfatto" di... ESSERE STATO CONDANNATO E DI DOVER PAGARE... che volete... "de gustibus non disputandum".


Civitanova, li 10 Aprile 2011


Ivo Costamagna
(Coordinatore Segreteria Regionale PSI)

Dove va la sinistra socialista ?

Dove va la Sinistra Socialista ?

di Carlo Felici

Nella sinistra socialista è attivo un fermento che ha portato ad un serrato confronto su alcune candidature e all’elaborazione di un importante documento in seguito alla riunione avvenuta di recente a Reggio Emilia. Non sappiamo se e come tale percorso potrà sfociare in un’azione decisa e tanto meno se ciò porterà, come alcuni sembrerebbero lasciar pensare, nelle elezioni amministrative milanesi, ad un'ulteriore lista, trasversale dove l'area socialista sia fortemente presente e dove i compagni possano "contarsi" anche tra di loro.

Indubbiamente alcune affermazioni dei suoi esponenti più di spicco lascerebbero presagire un’azione decisa, dice infatti Bartolomei: “Il senso di responsabilita' della Sinistra Socialista non puo' continuare all'infinito , e non puo' reggere di fronte alle soluzioni disastrose adottate dal partito alle comunali di Milano o alla Provincia di Macerata, dove si arriva addirittura a rifiutare l'appoggio, con una nostra autonoma lista di partito, ad un nostro compagno, proposto candidato presidente da SeL e dalla Federazione della Snistra, per finire a sostenere un candidato presidente UDC con una lista di alleanza Laico -Riformista.”

Ma ci chiediamo: a che cosa porteranno tali dichiarazioni? A quali decisioni? A quale prassi concreta?

Nel desolante panorama politico odierno una seria alternativa richiede coesione e sostegno ad un leader che possa effettivamente rappresentare le istanze più credibili ed innovative. A noi pare tuttora che questo leader sia Nichi Vendola.

Lo abbiamo visto anche ieri, in occasione della grande manifestazione sul precariato, quando ha sottolineato che al dualismo generazionale indotto per far credere che l’alternativa alla mancanza di diritti per le nuove generazioni sia solo lo scippo di quelli acquisiti dalle vecchie, si deve piuttosto contrapporre efficacemente il dualismo sempre più vasto e dirompente tra coloro che sono privilegiati dal possesso di immense risorse finanziarie, e coloro che invece sono tartassati e costretti a varcare in massa la soglia della povertà.

Tassare i più forti e detassare i più deboli è il minimo che si possa fare in un sistema in cui si vogliono ottenere maggiori risorse finanziare da investire per servizi essenziali e per il lavoro dei giovani. Ma, evidentemente, questa tassazione non deve avvenire come in passato, quando anche con governi di centrosinistra, ci si è limitati a tartassare la parte più “abbiente” della popolazione, lasciando intatti i privilegi dei veri potentati economici e continuando a sperperare milioni di euro in guerre, armi e progetti inconcludenti. Il risultato è stato infatti che quella parte della popolazione è stata sospinta verso un livello di vita più povero ed ha negato poi il suo consenso elettorale al centrosinistra. Quindi attenti alla demagogia autolesionista che ha come unico effetto il propagandare chi già si trova al potere.

La questione in Italia è che un immane apparato in cui regna sovrana la corruzione sottrae immense risorse allo Stato o le devia a favore di organismi criminali; quindi la prima cosa, se si vuole avere una garanzia di non tassare prima per sperperare poi, è quella di investire in un settore cruciale come quello della giustizia, da tempo falcidiato e impoverito di risorse, come d’altronde quello della scuola e quello dell’ordine pubblico. Sappiamo bene come anche governi di centrosinistra abbiano finanziato le scuole private e come oggi, gli stessi poliziotti e carabinieri, che qualcuno avrebbe voluto sostituire con ronde ed eserciti regionali, paghino di tasca propria pezzi di ricambio e benzina per le loro auto.

Non basta dire tassiamo i ricchi e detassiamo i poveri, bisogna anche saper dimostrare come si possono e si vogliono utilizzare le risorse economiche disponibili, per un efficace sviluppo, e senza doverle sprecare e regalare agli apparati camorristi e mafiosi di sempre.

In un panorama politico in cui l’alternativa parlamentare è ridotta ad una sorta di navigazione a vista e in cui i personaggi più rilevanti sarebbero per il PD un Bersani che, tra l’altro non si sa bene se sia a favore o contro le centrali nucleari, almeno secondo le rivelazioni di Wikileaks http://notiziegenova.altervista.org/index.php/te-lo-nasondono/2437-wikileaks-rivela-la-vergogna-bersani-sul-nucleare, un Casini che evidentemente non ha mai smesso di essere il principale referente degli interessi della curia vaticana, e un Ferrero che continua a parlare di imperialismo in un’epoca in cui non esiste più impostazione politica perché gli interessi militari sono direttamente coniugati con quelli economici, e non da parti politicamente contrapposte come durante la guerra fredda, ma mediante un unico gotha finanziario ed economico che agisce su scala globale, ebbene, in tale contesto, Nichi Vendola ci appare tuttora come l’unico personaggio politico dotato di una sua credibilità ed efficacia non solo persuasiva ma soprattutto concretamente argomentativa.

Sappiamo che il destino (ahimè assai misero per un Paese in cui il Socialismo si è accompagnato per più di un secolo allo sviluppo del progresso, della civiltà e della democrazia) dell’unico partito socialista, di nome, rimasto, è legato alle cosiddette “geometrie variabili” un eufemismo che cela soltanto piccoli interessi localistici clientelari e di botteguccia, tanto “variabili” che ormai comportano che i “socialisti” possano tranquillamente essere non solo in lista con il PD, ma pure con aggregazioni di centrodestra, cosa che comunque qualcuno pratica da tempo, prediligendo il salto della quaglia già dalle regionali. Un orizzonte piuttosto ristretto, che appare retaggio più che altro di una “schizofrenia variabile” e che sicuramente immiserisce la cultura, i valori e le prospettive del socialismo italiano, fino al punto da rendere del tutto screditati coloro che ancora si ostinano a voler essere e non solo a chiamarsi socialisti.

In tale contesto la lotta della sinistra socialista ci appare tanto gloriosa, per la perpetrazione dei valori di cui ha voluto coerentemente essere portatrice, quanto eroica, poiché in controtendenza sia rispetto al panorama di un partito senza più una linea e che, per mezzo del suo segretario si dichiara apertamente favorevole ad alleanze neocentriste, sia al contesto di una sinistra sempre più condizionata da un PD come partito-contenitore dotato però di una “massa critica” tale da costringere gli altri ad orbitargli intorno indissolubilmente. Pur tuttavia ci chiediamo, credo legittimamente, a quale approdo tale lotta possa arrivare, e quale leader possa efficacemente sostenere. Quello che all’inizio sembrava infatti un sostegno a Vendola senza tante esitazioni, col tempo, ci appare infatti essersi affievolito non poco. Si era statuito nell’art.8 del manifesto fondativo della Lega dei Socialisti quanto segue: “Riteniamo che ci siano forze nei Partiti della sinistra – ad incominciare da SEL e dalle posizioni di Vendola – con le quali, nelle rispettive autonomie organizzative, intendiamo collaborare e con le quali verificare il comune intento del rinnovamento della politica, degli schieramenti, dello sviluppo di una società socialista.”.

Di recente però alcune dichiarazioni di Bartolomei e di Andreini ci hanno lasciati un po’ interdetti, il primo infatti, in un suo intervento, prendendo spunto da una dichiarazione di Vendola, a favore della candidatura della Bindi, e che aveva solo una funzione di smascheramento nel contingente alcune velleità proprio del PD di emarginarlo ed escluderlo dalle primarie ha asserito che: “Questa nuova linea non disegnando piu' per Sel il compito di tentare di soppiantare politicamente il PD attraverso il tentativo della sua scomposizione, tagliandogli la strada a destra ed a sinistra con l'adesione al PSE da una parte e la contemporanea occupazione totale del ruolo di sostegno alla CGIL dall'altra, rende purtroppo assolutamente superfluo ed irrilevante dal punto di vista politico per Vendola il giusto proposito, spesso adombrato negli ultimi tempi, della adesione al PSE come scelta di approdo ideale, conclusiva di un percorso di maturazione come forza di governo di tipo europeo, e come fattore destinato a evidenziare la grande contraddizione irrisolta del processo formativo del Partito Democratico.”

Si è imbastito un discorso piuttosto soggettivo e senza riscontri effettivi, non tanto forse per rilevare una sostanziale svolta da parte di Vendola, ma per rimarcare probabilmente una cambiamento nel non volerlo più sostenere, dato che lo stesso Vendola, nel merito della questione è stato chiarissimo: "mi chiedo cosa c'entrino Monti o Montezemolo, ecco perché abbiamo lanciato la proposta di Rosy Bindi. Non capisco perché proporre il presidente del Pd significhi fare strumentalizzazione o provocare. Al Pd dico che se il vostro schema vale non c'è tecnocrate che tenga, è la politica che deve svolgere il suo ruolo: sul tema del liberismo non ci avrete mai". E lottare contro il neoliberismo resta tuttora quanto di più socialista si possa fare in Italia e nel mondo.

E poi abbiamo letto anche la dichiarazione di un altro esponente della sinistra socialista: Andreini, il quale afferma: “Vendola, senza affrontare nel merito le ragioni che portarono alla sconfitta totale del comunismo nel mondo, delineò una nuova narrazione, per il nuovo secolo che considerava il socialismo e le sue realizzazioni, non come il valore fondante del nuovo soggetto politico in costruzione, ma al pari del comunismo e dell’ambientalismo come uno dei semplici valori fondanti della nuova forza politica.”

Precisiamo che è lo stesso Andreini che accolse lusingato e con entusiasmo la lettera di Vendola ai Socialisti in occasione della loro prima riunione fondativa di quello che avrebbe dovuto essere il movimento delle leghe socialiste, quando Nichi scrisse: “Non solo noi, quindi, ma direi l’Europa tutta e l’intero nostro paese hanno bisogno del socialismo italiano. Mi riferisco in particolare alle grandi narrazioni che hanno attraversato più di un secolo di storia, dal 1892, dalla nascita del Partito socialista italiano e ancora prima, dalla nascita delle Leghe, delle Case del popolo, delle Società di mutuo soccorso, delle Società operaie, che sono state determinanti per inventare la grande idea di solidarietà e di comunità. La filantropia socialista, l’umanesimo socialista sono stati protagonisti di un’educazione sentimentale verso l’accoglienza degli altri, il rispetto e la tolleranza nei confronti dei diversi.”

Cosa è successo nel frattempo?

La sinistra socialista non vede più in Vendola il suo principale referente politico come leader di una vera alternativa in Italia? Lo dica chiaramente, così come ci indichi chi, al suo posto, se ne esiste uno, dovrebbe candidarsi a tale ruolo.

Il processo costitutivo della Lega dei Socialisti rischia di arenarsi senza dargli un ulteriore e fecondo terreno di crescita, con una struttura federativa che includa più realtà del socialismo italiano raccordate in un unico progetto di rilancio ed attualizzazione dei suoi valori nell’ambito della sinistra. Il convegno di Livorno, per la sua partecipazione e la sua rilevanza politica e mediatica ci ha dimostrato che questa strada è percorribile. Bisogna quindi intraprenderla, a questo punto non più vincolati da nomi o da appartenenze specifiche ma con la sola volontà di andare avanti uniti verso l’obiettivo comune.


sabato 9 aprile 2011

Due pesi e due misure.

Due pesi e due misure

di Pierluigi Camagni

Mentre compagne e compagni, in tutta Italia, si mobilitano per marcare e ampliare la presenza socialista, presentando liste di partito alle prossime amministrative o, come è avvenuto con la coraggiosa scelta dei compagni pugliesi, decidendo di ricostruire una autonoma presenza socialista nel loro Consiglio Regionale, ben altre e contrastanti scelte vengono fatte.

A Milano – sicuramente non piccolo borgo per cui invocare l’autonomia territoriale – un membro della Segreteria Nazionale, dopo aver commesso l’errore di sottovalutare la candidatura di Giuliano Pisapia, e dopo esser stato tentato anche dalla presentazione di una lista laica, liberale e socialista nel terzo polo, decide di candidarsi nella lista del PD.

Vanificando così il lavoro delle molte compagne e compagni che, avendo innanzitutto sostenuto Pisapia sin dall’inizio, con l’operato delle tante realtà associative socialiste presenti a Milano – Lega dei Socialisti Lombardia, Circolo Rosselli, Circolo la Riforma, Club Porto Franco tra tutte - , hanno provato a dar vita ad una lista che rappresentasse chiaramente la grande tradizione del socialismo municipale ambrosiano.

La Sinistra Socialista ha, in tal senso, presentato un proprio documento al CN del 3 aprile scorso.

Documento sottoscritto da 16 tra membri della Segreteria, della Direzione e del CN presenti, ma che ora sta raccogliendo ben più ampio consenso, avendo raggiunto una trentina di adesioni tra i membri del CN e svariate adesioni di quadri di partito in tutta Italia.

Ora, però, la Segreteria Nazionale ci deve spiegare – visto che non sono stati convocati organismi per discutere tale documento – quale sia la posizione non solo sulle elezioni milanesi, ma se vi siano cambiamenti nella linea politica del partito rispetto al mandato espresso dal documento finale del Congresso di Perugia.

Ciò anche perché le situazioni anomale non sono isolate e non riguardano solo Milano.

Due tra tutte.

Non si comprende perché, a Macerata, il partito debba sostenere la coalizione guidata dal candidato dell’UDC, fino a poco tempo fa vice-presidente della Giunta di centro-destra, mentre Sinistra Ecologia e Libertà non solo ha fortemente chiesto la presenza di una lista socialista, con il simbolo di partito, in una coalizione alternativa di sinistra – comprendente anche verdi e radicali - , ma ha anche lanciato la candidatura di un compagno socialista, Francesco Acquaroli, alla presidenza della provincia.

Quella stessa UDC, tra l’altro, che ricorre alla “via giudiziaria” denunciando il compagno Ivo Costamagna, Segretario della Federazione di Macerata, dopo che il PSI aveva contribuito a scoperchiare il calderone di una vergognosa cupola affaristica nella città di Civitanova Marche.

Non si comprende, ancora, perché il partito, a Trieste, dopo aver sostenuto alle primarie un candidato alternativo a quello del PD, che pure ha vinto la consultazione, non ne tragga le conseguenze presentando una lista comune con le altre forze della sinistra.

Ciò, naturalmente se ragioniamo nell’ottica dell’utilità elettorale, se invece si vuol usare Trieste per una battaglia identitaria è altro discorso.

I compagni giuliani e i compagni della SInistra Socialista, lì ben presenti, naturalmente sosterranno con impegno e responsabilità la lista di partito che si presenterà - vista anche l'indisponibilià, che resta un grave errore, di altri ad una lista comune della sinistra - ma ciò che non si capisce è perché il principio per cui “l’importante è eleggere un socialista” – anche se in liste altrui – deve valere a Milano e non a Trieste.

Come si capisce, identità e autonomia – che è cosa diversa dall’autosufficienza – sono vissute un po’ a macchia di leopardo e paiono essere una coperta, ormai molto larga, che ognuno tira dalla propria parte.

Ciò che manca è una chiara e precisa linea politica che, partendo dal nazionale, pur nel rispetto delle singole federazioni, investa e motivi le realtà locali in un comune quadro complessivo che non sia la sopravvivenza di qualche singolo mandarino.

La Sinistra Socialista, in CN, nelle Marche, a Trieste, in Lombardia – e ho citato queste situazioni non a caso, visto la nostra presenza - ha mostrato, non solo capacità di elaborazione e proposta politica, ma anche responsabilità.

Chiediamo, però, alla Segreteria e a tutto il partito, chiarezza e condivisione.

Diversamente, questo è un prezzo politico che non possiamo essere i soli a pagare.


Pier Luigi Camagni

Consiglio Nazionale PSI



venerdì 8 aprile 2011

*Orari di messa in onda dello "Speciale" sulla Conferenza Programmatica Regionale PSI Marche su TELEADRIATICA-7GOLD*


From: Teleadriatica <info@teleadriatica.com>

Date: Thu, 7 Apr 2011 09:56:57 +0200

Subject: Orari messa in onda Speciale Conferenza Programmatica


Inviamo gli ORARI di messa in onda dello *SPECIALE* di approfondimento
relativo alla Conferenza Programmatica del PSI svoltasi c/o l'Hotel
Grassetti

Cordiali saluti
Teleadriatica - 7GOLD Marche
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ORARI TRASMISSIONE DELLO "SPECIALE":

*SABATO 9 APRILE ALLE ORE 13.00*

*DOMENICA 10 APRILE ALLE ORE 13.00*

*LUNEDI' 11 APRILE ALLE ORE 13.00*


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www.partitosocialista-mc.org
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giovedì 7 aprile 2011

*I 24 COLLEGI DELLA PROVINCIA DI MACERATA*


Elezioni provinciali: delimitati i collegi, ridotti a 24


Ufficializzati i collegi uninominali per le elezioni del Consiglio
provinciale di Macerata previste per la prossima primavera. Il relativo
decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano,
controfirmato dal Ministero dell'Interno, Roberto Maroni, è stato
pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale. In base ad esso, appena il Governo avrà fissato la
data delle elezioni, prenderà avvio il procedimento elettorale e
quindi anche la fase di presentazione delle candidature.

Il territorio provinciale è stato suddiviso in 24 collegi, pari al numero
dei consiglieri da eleggere; sei in meno rispetto alle elezioni del 2004 e
del 2009. La riduzione generalizzata del 20% del numero dei
consiglieri delle Province era stata decisa già un anno fa dal Governo
con il decreto legge del 25 gennaio.

*Ecco come sono stati definiti territorialmente i collegi:*

Collegio 1 - Camerino, comprende i comuni di Acquacanina, Bolognola,
Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Monte Cavallo,
Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Ussita, Visso.

Collegio 2 - Castelraimondo, comprende i comuni di Castelraimondo,
Fiuminata, Gagliole, Pioraco, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti.

Collegio 3 - Cingoli, comprende i Comuni di Apiro, Cingoli, Poggio S.
Vicino.

Collegio 4 - Civitanova I°, comprende le zone est (quella più vicina al
mare) e sud di Civitanova, fino al confine con Porto Sant'Elpidio.

Collegio 5 - Civitanova II°, comprende il centro e la zona nord-ovest
Civitanova.

Collegio 6 - Civitanova III°, comprende la parte ovest di Civitanona Marche,
fino ai confini con Porto Sant'Elpidio, Montecosaro e Potenza Picena.

Collegio 7 - Corridonia I°, comprende la quasi totalità del territorio di
Corridonia.

Collegio 8 - Corridonia II°, comprende la rimanente zona del territorio di
Corridonia, tra cui le frazioni Ospedale vecchio, Cremone, Fonte Argento,
Fermoni ed inoltre i Comuni di Mogliano e Monte San Giusto.

Collegio 9 - Macerata I°, comprende la parte nord ovest della città, tra cui
Collevario e del territorio comunale fino a Sforzacosta.

Collegio 10 - Macerata II°, comprende il centro storico di Macerata e la
zona semicentrale sud-ovest fino alla ferrovia.

Collegio 11 - Macerata III°, comprende la zona nord est del territorio fino
a Villa Potenza e l'intero Comune di Montecassiano.

Collegio 12 - Macerata IV°, comprende la zona sud e sud est, oltre la
ferrovia, fino alla frazione di Piediripa.

Collegio 13 - Matelica, comprende i Comuni di Esanatoglia e Matelica.

Collegio 14 - Morrovalle, comprende i Comuni di Montecosaro e Morrovalle.

Collegio 15 - Potenza Picena, comprende l'intero territorio di Potenza
Picena.

Collegio 16 - Recanati I° , comprende circa i due terzi del territorio di
Recanati, tra cui la città (esclusi i rioni Castelnuovo e Le Grazie).

Collegio 17 - Recanati II°, comprende parte del territorio di Recanati con
le frazioni Mattonata, S. Croce, Sambucheto, Saletta, Montefiore ed i Comuni
di Montefano e Montelupone.

Collegio 18 - Recanati III°, comprende la parte del comune di Recanti verso
nord-est, le contrade Musone, Chiarino e tutto il territorio del Comune di
Porto Recanati.

Collegio 19 - San Ginesio, comprende i comuni di Belforte del Chienti,
Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San
Ginesio, San Ginesio, Urbisaglia.

Collegio 20 - San Severino Marche, comprende l'intero territorio di San
Severino.

Collegio 21 - Sarnano, comprende i comuni di Gualdo, Loro Piceno, Monte San
Martino, Penna San Giovanni, Petriolo, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano.

Collegio 22 - Tolentino I°, comprende la parte del territorio di Tolentino
verso est, tra cui la zona di viale Repubblica, ma anche le contrade Bura,
Santa Lucia, San Giuseppe, Rambona, Acquasalata, Colmaggiore, Salvito,
Casone, Collina e l'intero Comune di Pollenza.

Collegio 23 - Tolentino II°, comprende la restante parte del comune di
Tolentino, a sud della ferrovia ivi comprese le contrade Pianibianchi, Le
Grazie, San Martino, Regnano, Paterno, Ributino, Pace, Divina Pastora,
Cisterna ed Abbadia di Fiastra.

Collegio 24 - Treia, comprende i comuni di Appignano e Treia.


dalla *Provincia di Macerata*
*www.provincia.macerata.it* <http://www.provincia.macerata.it/>

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Il giudice chiama Costamagna Lui rilancia: "Inizia fase due"

Va avanti l'esposto presentato da Carusone, segretario Udc. Il cartello della sinistra raccoglie 800 firme e annuncia che farà altri nomi !

Battaglia sul caso parentopoli: la coalizione che vuole una commissione di indagine per verificare i termini di alcune assunzioni in Comune annuncia il passaggio alle 'fase due'. Nonostante le denunce piovute su Ivo Costamagna e sui vertici del Psi, per primi a sollevare la questione, il polo composto da Socialisti, Federazione di sinistra, Verdi, Radicali italiani, Sinistra Ecologia e Liberta', Citt@Verde e Cultura Legalità annuncia «di essere in condizioni di allungare la lista dei nomi» della parentopoli. E di volersi dedicare "a quanto accade al mercato ittico", anticipano Tommaso Corvatta (Federazione della Sinistra ) e Amedeo Regini (Citt@Verde) rispetto alla società pubblico-privata.

Intanto sono salite a 800 le firme raccolte ogni fine settimana al gazebo allestito in piazza per rimpolpare la petizione che chiede l’istituzione di un organismo comunale che chiarisca alcune assunzioni nelle aziende partecipate dal Comune. E la vicenda avrà presto un palcoscenico giudiziario, il 31 marzo al tribunale di Macerata. Questa la data fissata dal giudice a cui si è rivolto Antonio Carusone, segretario cittadino dell’Udc, che ha avviato un’azione legale sul piano civile e penale. Nell’elenco associato alla parentopoli c’è ibfatti anche il nome della moglie e lui, attraverso lo studio legale Arzilli e Pacioni di Macerata, ha citato i vertici del Psi regionale, provinciale e cittadino. Inoltre, sulla base dell’articolo 700 del codice di procedura civile sul procedimento d’urgenza – ha fatto istanza al giudice perché ordinasse, senza ascoltare le parte citate, la copertura dei manifesti affissi in città, l’oscuramento del sito internet del Psi, lo stop alla raccolta di firme e 50 mila euro di risarcimento per danni morali.

"Richieste respinte dal giudice - commenta Costamagna leggendo l’atto giudiziario che gli è stato notificato - che ha invece deciso di convocare la parti, e quindi di ascoltarci». Costamagna, segretario provinciale Psi, sarà difeso dallo studio Valori. «Quello che chiedono i legali di Carusone - aggiunge - è una assoluta novità nazionale. Abbiamo fatto ricerche di giurisprudenza e nessuno aveva mai osato tanto. Non capisco per quale ragione non spieghi in contraddittorio come è avvenuta la selezione privata per l’assunzione all’Atac. Registro però un salto di qualità; il giustizialismo di destra. Non ci fermeremo, vedrete la fase due delle nostre iniziative mirate alla richiesta di trasparenza. Ed è giunto il momento che anche il Pd, finora assente in questa battaglia, batta un colpo".


*RIPETIAMO SABATO, 9 APRILE, ORE 16 - 20 ,PIAZZA XX SETTEMBRE CIVITANOVA MARCHE,LA RACCOLTA FIRME PER LA COMMISSIONE D'INDAGINE SULLA *TRASPARENZA*

Federazione della Sinistra, Federazione dei Verdi, PARTITO SOCIALISTA ITALIANO, Radicali Italiani, Sinistra Ecologia Libertà, Citt@Verde, Cultura Legalità Progresso, Riformisti per Civitanova,

INVITANO TUTTI COLORO CHE, PARTITI, ASSOCIAZIONI E CITTADINI, INTENDONO SOSTENERE LA BATTAGLIA PER RECUPERARE LA NECESSARIA "TRASPARENZA" NELL'ATTIVITA' POLITICA ED AMMINISTRATIVA DI CIVITANOVA MARCHE A "SCENDERE IN... PIAZZA", SABATO 9 APRILE, DALLE ORE 16.00 ALLE ORE 20.00, IN PIAZZA XX SETTEMBRE (Gazebo accanto Edicola), PER UNIRSI A NOI E RACCOGLIERE LE FIRME PER RICHIEDERE UNA COMMISSIONE D'INDAGINE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CIVITANOVA MARCHE SUI SEGUENTI TEMI:

1) Gestione Enti Partecipati (Atac, Azienda Teatri e Farmacie Comunali);

2) "Parentopoli" (situazione assunzioni e criteri per consulenze esterne);

3) Situazione Polveri Sottili (PM10) nell'aria di Civitanova Marche.

Si tratta di questioni che attengono alla vita quotidiana di ognuno: il "buco economico" prodotto all'Atac in questi ultimi anni fa AUMENTARE LE BOLLETTE DELL'ACQUA E DEL GAS DI TUTTI NOI, le assunzioni e le consulenze esterne poco "trasparenti" rischiano di TOGLIERE AI GIOVANI ANCHE QUEL POCO LAVORO CHE POTREBBE ESSERCI, il livello elevato di presenza nell'aria di Civitanova di Polveri Sottili costituisce una minaccia, grave e costante, per la SALUTE DI OGNUNO DI NOI !

Alla Giunta di Civitanova abbiamo chiesto di CHIARIRE, in modo comprensibile a tutti i cittadini, come stanno le cose in tali, fondamentali, questioni. Anzichè rispondere come è suo dovere per consentire ai cittadini di: *CONOSCERE PER DELIBERARE* e, quindi, di poter votare con cognizione di causa, la GIUNTA CI HA QUERELATO !

Se con UN'ARROGANZA senza precedenti nella storia democratica di Civitanova pensavano di INTIMIDIRCI, non ci sono riusciti !

Adesso il "giudizio" spetta al Popolo Sovrano ed alla capacità che riusciremo a dimostrare non solo creando una credibile alternativa di governo a questa Destra che, da quasi un Ventennio, ha in mano Civitanova ma, prima ancora, RIUSCENDO A TORNARE AD INDIGNARCI !!!

Ivo Costamagna


NENCINI DISTRIBUISCE DAVANTI ALLA CAMERA LA SINTESI DELL'ULTIMO DISCORSO DI MATTEOTTI


Per protesta contro il voto sul conflitto di attribuzione, i socialisti, a cominciare dal suo segretario Riccardo Nencini, distribuiranno oggi, a partire dalle 12, 30, fuori da Montecitorio, una sintesi dell’ultimo discorso di Matteotti mentre l’Avanti! della domenica uscirà con una edizione straordinaria listata a lutto. “Una maggioranza parlamentare obbligata a credere, e a votare, una bugia del Presidente del consiglio per sostenerlo nella sua battaglia contro la giustizia nel processo Ruby, - ha detto Nencini - è un Parlamento privato di ogni dignità e svuotato della sua anima democratica.

E’ un Parlamento asservito ai voleri del capo del governo, ridotto a simulacro di se stesso, come quello che c’era nel 1924 prima che Giacomo Matteotti pronunciasse il suo ultimo discorso.
Il nostro è un appello alla dignità dei deputati. Non ingoiate questo rospo – conclude il leader socialista - perché anche se siete stati ‘nominati’ da Berlusconi, siete stati votati per rappresentare in piena libertà e autonomia, senza vincolo di mandato come recita Costituzione, il popolo italiano”. "Avevamo chiesto ai deputati della maggioranza un sussulto di dignità: prendiamo atto con tristezza che non c'è stato". Così Marco Di Lello, coordinatore della segreteria nazionale del Partito socialista, dopo aver appreso l'esito della votazione in aula .

“Un parlamento di nominati che dichiara Ruby nipote di Mubarak e vuole processare la magistratura è un parlamento che non merita di rappresentare il popolo italiano: a questo punto prima si vota meglio è, anche perché, come visto ancora oggi, una vera maggioranza politica alla Camera non c'è più da oltre tre mesi. L’Avanti! della domenica - ha concluso Di Lello - ha titolato ‘Non ingoiate il rospo!’ e invece, purtroppo, lo hanno ingoiato con tutto il fango dello stagno".

sabato 2 aprile 2011

APPELLO - I SOCIALISTI STANNO DA UNA PARTE SOLA !

I SOCIALISTI STANNO DA UNA PARTE SOLA !


di Manfredi Mangano*

Carissimi Compagni,

la LEGA DEI SOCIALISTI MARCHE (Giacomo Brodolini) e' l'emanazione locale della LEGA DEI SOCIALISTI, legata all'associazione SOCIALISMO E SINISTRA e al NETWORK NAZIONALE PER IL SOCIALISMO EUROPEO. Molti di noi sono iscritti al Partito Socialista Italiano, altri ad altre formazioni Politiche di Sinistra, altri condividono il nostro ambizioso progetto senza nessuna militanza.

Ma qual'e' il nostro obiettivo ?

Vogliamo RICOSTRUIRE (una volta per tutte) UNA GRANDE FORZA SOCIALISTA AUTONOMA, legata alla storia del Socialismo Italiano e alle organizzazioni Socialiste Europee e Mondiali, SCOMPONENDO E RICOMPONENDO LA SINISTRA NEL SOCIALISMO, in pratica vogliamo arrivare come accadde in Francia nel 1971, con tutti i passaggi necessari, ad una "EPINAY ITALIANA", un grande « congrès d'unification des socialistes » .

Ci rivolgiamo a questa CONFERENZA PROGRAMMATICA DEL PARTITO SOCIALISTA MARCHIGIANO, innanzitutto augurando BUON LAVORO e salutando gli intervenuti, con un APPELLO, considerando che ci troviamo in Provincia di Macerata, sede di una tornata elettorale per il 15 e 16 Maggio !

Abbiamo la possibilita' di iniziare una Epinay Maceratese, perche' non farlo ?

Nella passata giunta regionale, in solo un anno e mezzo i Socialisti marchigiani hanno lasciato il segno, con proposte e sopratutto fatti coraggiosi in settori cruciali per la nostra Regione, come i porti, le grandi infrastrutture di comunicazione, il turismo, l'in, ternazionalizzazione delle imprese.
Oggi, come ha ricordato il compagno Pieroni, il nuovo governo delle Marche, stretto com'è tra i fantasmi del PD, gli appetiti di una Italia dei Valori dominata da esponenti provenienti dalla destra e portatori di interessi clientelari, i ricatti di una UDC in forte difficoltà politica ed elettorale, il contributo dei Socialisti non viene ascoltato, e il Presidente Spacca si accontenta di vivacchiare stancamente.

Il Laboratorio Marche, purtroppo, a Macerata ha fatto un passo in più, un passo indietro: dopo che il PD ha rifiutato qualsiasi passaggio di primarie di Coalizione, la candidatura è stata offerta a un esponente dell'UDC che fino a pochi mesi prima era il vicepresidente della giunta provinciale di centrodestra, perfettamente a suo agio in una squadra che includeva anche esponenti de La Destra e della Lega Nord.

Qualsiasi aggancio a questa situazione sarebbe non la coerente difesa di una linea autonomista e riformista, ma la triste accettazione del ruolo di un cespuglio resuscitato dal PD solo al momento di portare voti.... per poi essere inesorabilmente ignorato !

I Socialisti della provincia di Macerata meritano di più: merita di più il loro coraggio, che li ha portati di recente a scoperchiare il calderone di una vergognosa cupola affaristica nella città di Civitanova Marche. Merita di più la loro forza, mostrata ogni giorno alla guida di città importanti come Camerino e Morrovalle, e dal consenso che i compagni ogni giorno conquistano sul territorio per il loro nome e le le loro battaglie. Merita di più la loro Storia, una Storia che porta il nome orgoglioso di Giacomo Brodolini, il padre dello Statuto dei Lavoratori.

A questo punto abbiamo una scelta di vera Alternativa ! Il Compagno FRANCESCO ACQUAROLI, UN SOCIALISTA DI RAZZA che guidera la coalizione di Sinistra ! Perchè non sostenerlo col nostro simbolo, la nostra lista, il nostro orgoglio, lasciando da parte i rancori del passato ? Perche' non essere come Socialisti... Protagonisti e non Cespugli ? Perche' non iniziare proprio da Macerata quel grande progetto di scomposizione e ricomposizione della Sinistra nel Socialismo ?

I SOCIALISTI, ci insegnava il compagno Giacomo Brodolini, STANNO DA UNA PARTE SOLA. La parte del LAVORO, DELLA SOLIDARIETA', DEL PROGRESSO. Una parte che può essere solo quella del COMPAGNO ACQUAROLI ! Auspichiamo che ci sia anche Il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO !


Manfredi Mangano, per la Lega dei Socialisti delle Marche - Giacomo Brodolini

SALUTI SOCIALISTI
Lega dei Socialisti - Marche *
Direzione Nazionale FGS *
Consiglio Nazionale PSI *