mercoledì 31 marzo 2010

IL COMPAGNO SOCIALISTA "ONOFRIO INTRONA" PRIMO DEGLI ELETTI IN SEL NELLA REGIONE PUGLIA.

Onofrio Introna

Non riesco a rispondere a tutti i messaggi di auguri che mi state inviando. Cosa dire: sono commosso dall'affetto che mi circonda e questa è la soddisfazione più grande. La mia vera vittoria non sono i 7.447 voti che mi rendono primo degli eletti in SEL, ma il sapere che ho altrettanti amici che mi vogliono bene. E per questo dico: AUGURI A TUTTI VOI ed un incommensurabile GRAZIEEEEEEE
 

Avanti n.9 del 4 aprile 2010

Avanti n.9 del 4 aprile 2010

*Partito Socialista newsletter del 31 Marzo 2010: I RISULTATI DEL PSI E DEI CANDIDATI SOCIALISTI NELLE 13 REGIONI*

From: newsletter@partitosocialista.it

Date: Wed, 31 Mar 2010 02:01:27 +0200

Subject: Partito Socialista newsletter del 31 marzo 2010

Proseguono le consuete omissioni di gran parte dei media

TRA I COSIDDETTI "PICCOLI" IL PSI HA ELETTO IL MAGGIOR NUMERO DI
CONSIGLIERI REGIONALI

Nonostante televisione, stampa e new media evitino accuratamente, come
consuetudine, di dare una notizia che è facilmente desumibile dopo una
rapida analisi del voto, mentre già qualcuno era pronto a intonare il
"de profundis" al Psi e al suo segretario, giova al contrario
sottolineare che Psi ha eletto il maggior numero di consiglieri
regionali tra i cosiddetti piccoli partiti del Centro-Sinistra.

E' quanto si può tranquillamente evincere dalla consultazione dei dati,
ormai pressochè definitivi, delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo.

Nelle 13 regioni in cui si è votato infatti i socialisti hanno eletto
14 consiglieri regionali contro i 13 di Sel, gli 8 della Federazione
della
sinistra, i 5 dell'Udeur, i 4 dei Verdi e i 3 ciascuno di Api e Radicali.

Va pure sottolineato il significativo dato delle comunali di Venezia
dove, a scrutinio ultimanto il Psi si attesta ad un lusinghiero 3.8%
mentre alle provinciali dell'Aquila il partito ottiene il 2.8%.


TABELLA ELETTI ELEZIONI REGIONALI

PSI 14

SEL 13

FED. SINISTRA 8
(RIFONDAZIONE+PDCI)

UDEUR 5

FED.VERDI 4

API 3

RADICALI 3

--------------


REGIONI VOTI PSI

ELETTI

PIEMONTE 0.75%

LOMBARDIA 0.3%
(5 collegi su 12)

EMILIA ROMAGNA -
Moriconi

TOSCANA -
Ciucchi

UMBRIA 4.2%
Rometti - Buconi

MARCHE 2.7%
Pieroni

LAZIO 1.35%
Romanzi

CAMPANIA -
Oliviero - Mucciolo

PUGLIA -
Introna - Pellegrino - Lo Nigro - Pastore - Calò

BASILICATA 4.7%
Vita

CALABRIA 3.8%


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*1879 -G R A Z I E - AI SOCIALISTI ED AI RIFORMISTI DELLA PROVINCIA DI MACERATA*

1879 volte GRAZIE, tante volte quanti sono i voti di ALLEANZA
RIFORMISTA, AI SOCIALISTI ED AI RIFORMISTI DELLA PROVINCIA DI MACERATA
PER:

-aver mantenuta accesa la "fiammella" del nostro ideale LIBERALSOCIALISTA;

-aver fatto ottenere ad ALLEANZA RIFORMISTA DELLA NOSTRA PROVINCIA
VOTI E PERCENTUALI *IN LINEA* CON QUELLI DELLE ALTRE PROVINCIE DELLE
MARCHE (ANCONA ESCLUSA, NATURALMENTE);

-di aver dato ad un compagno socialista, Federico Valori, i maggiori
consensi tra tutti i candidati della lista stessa.


Un RINGRAZIAMENTO particolare va ai compagni RADICALI della provincia
di Macerata per il loro pubblico sostegno che è, da un lato,
indicativo di un comune sentire e, dall'altro,
il migliore viatico per un lavoro politico convergente che, nella
nostra realtà, può e deve proseguire.


QUESTO NONOSTANTE CHE NELLA NOSTRA PROVINCIA SI SONO,
CONTEMPORANEAMENTE, CONCENTRATI ALMENO QUATTRO ELEMENTI PER NOI
OGGETTIVAMENTE NEGATIVI, DENTRO E FUORI IL PARTITO:

-siamo nella provincia del Candidato Presidente Marinelli, (io,
addirittura, nella città dove abita) l'unica provincia dove il
centro-destra ha sfiorato la vittoria su Spacca;

-è quasi "scomparsa", mi auguro non definitivamente, la bella storia
(ED I TANTI VOTI) della roccaforte SOCIALISTA DI MORROVALLE CHE,
GUARDANDO I RISULTATI ELETTORALI, NON SEMBRA, PERO', NEANCHE ESSERE
"APPRODATA" IN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'..... e si è, inoltre,
definitivamente chiuso, dopo la sua risposta negativa a Valori, ogni
rapporto tra FABIO CORVATTA, il suo "gruppo", ed il PSI (sarebbe un
gesto di coerenza, a questo punto, le sue dimissioni da referente
regionale della
Fondazione Brodolini che ha speso la sua vita ad insegnarci di... STARE
DA UNA PARTE SOLA !);

-siamo l'unica provincia, a parte Fermo, che ha dovuto conquistarsi i
voti "a mani nude" e senza mezzi, non disponendo ne di
Consiglieri e/o Assessori Regionali in carica (Ascoli ed Ancona), ne
di Assessori Provinciali o di Comuni molto grandi ugualmente in carica
(Pesaro, Ancona, S.Benedetto del Tronto);

-va, inoltre, analizzato il motivo di un DATO, ANOMALO E PENALIZZANTE
PER IL RISULTATO PERSONALE DELLE PREFERENZE DEI NOSTRI CANDIDATI,
rispetto alle altre
Provincie:
da noi IN QUASI IL 50% (OLTRE 900) DEI VOTI DI ALLEANZA RIFORMISTA NON
E' STATA ESPRESSA ALCUN PREFERENZA MENTRE LA MEDIA DELLE ALTRE 4
PROVINCIE NON SUPERA IL 15 MAX 20%.
Si tratta di un voto d'opinione e, in quanto tale, oggettivamente
attribuibile, quasi totalmente, all'elettorato socialista..

Detto questo, si poteva fare di più e meglio?

In politica, come nella vita, si deve sempre... dare di più e la sede
per individuare la strada, politico - organizzativa, migliore è quella
del prossimo Congresso del Partito.

Non possiamo, però, accettare "lezioni", ne ora ne, tantomeno, al
Congresso, da chi... OGGI CONTA, SENZA, TRA L'ALTRO, SAPER NEANCHE
CONTARE, I VOTI SOCIALISTI DOPO AVER PUBBLICAMENTE DICHIARATO CHE NON
AVREBBE VOTATO PER ALLEANZA RIFORMISTA E, QUINDI, PER IL PARTITO
SOCIALISTA.


Sino ad allora....

- GRAZIE COMPAGNI !

- VIVA IL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO !

- W ALLEANZA RIFORMISTA !

- FORZA, COMPLIMENTI ED IN BOCCA AL LUPO, COMPAGNO PIERONI !


Macerata, li 31/ 3 / 2010

IVO COSTAMAGNA
(Segretario Provinciale PSI Macerata - Responsabile Gruppo Consiglio
Regionale delle Marche)


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martedì 30 marzo 2010

Composizione consiglio regionale Marche

Composizione consiglio regionale Marche


Consiglieri proclamati Liste Circoscrizione




GIAN MARIO SPACCA Presidente della Giunta Regionale proclamato Eletto

MARCO LUCHETTI PARTITO DEMOCRATICO ANCONA

FABIO BADIALI PARTITO DEMOCRATICO ANCONA

GIANLUCA BUSILACCHI PARTITO DEMOCRATICO ANCONA

ENZO GIANCARLI PARTITO DEMOCRATICO ANCONA

ALMERINO MEZZOLANI PARTITO DEMOCRATICO PESARO E URBINO

VITTORIANO SOLAZZI PARTITO DEMOCRATICO PESARO E URBINO

MIRCO RICCI PARTITO DEMOCRATICO PESARO E URBINO

GINO TRAVERSINI PARTITO DEMOCRATICO PESARO E URBINO

SARA GIANNINI PARTITO DEMOCRATICO MACERATA

FRANCESCO COMI PARTITO DEMOCRATICO MACERATA

ANGELO SCIAPICHETTI PARTITO DEMOCRATICO MACERATA

ANTONIO CANZIAN PARTITO DEMOCRATICO ASCOLI PICENO

PAOLO PERAZZOLI PARTITO DEMOCRATICO ASCOLI PICENO

PAOLO PETRINI PARTITO DEMOCRATICO FERMO

ROSALBA ORTENZI PARTITO DEMOCRATICO FERMO

PAOLO EUSEBI ITALIA DEI VALORI ANCONA

LUCA ACACIA SCARPETTI ITALIA DEI VALORI PESARO E URBINO

PAOLA GIORGI ITALIA DEI VALORI MACERATA

MORENO PIERONI ALLEANZA RIFORMISTA ANCONA

LUCA MARCONI UNIONE DI CENTRO MACERATA

SANDRO DONATI ITALIA DEI VALORI ASCOLI PICENO

DINO LATINI ALLEANZA PER L'ITALIA ANCONA

VALERIANO CAMELA UNIONE DI CENTRO ASCOLI PICENO

MAURA MALASPINA DETTA ANTONELLA UNIONE DI CENTRO FERMO

ADRIANO CARDOGNA VERDI ANCONA



ERMINIO MARINELLI Candidato coalizione seconda classificata

GIACOMO BUGARO IL POPOLO DELLA LIBERTA' ANCONA

DANIELE SILVETTI IL POPOLO DELLA LIBERTA' ANCONA

GIOVANNI ZINNI IL POPOLO DELLA LIBERTA' ANCONA

MIRCO CARLONI IL POPOLO DELLA LIBERTA' PESARO E URBINO

ELISABETTA FOSCHI IL POPOLO DELLA LIBERTA' PESARO E URBINO

GIANCARLO D'ANNA IL POPOLO DELLA LIBERTA' PESARO E URBINO

FRANCESCO MASSI IL POPOLO DELLA LIBERTA' MACERATA

FRANCESCO ACQUAROLI IL POPOLO DELLA LIBERTA' MACERATA

GIULIO NATALI IL POPOLO DELLA LIBERTA' ASCOLI PICENO

UMBERTO TRENTA IL POPOLO DELLA LIBERTA' ASCOLI PICENO

FRANCA ROMAGNOLI IL POPOLO DELLA LIBERTA' FERMO

GRAZIELLA CIRIACI IL POPOLO DELLA LIBERTA' FERMO

ROBERTO ZAFFINI DETTO ZAFFO LEGA NORD PESARO E URBINO

ENZO MARANGONI LEGA NORD MACERATA



RAFFAELE BUCCIARELLI RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI ANCONA

MASSIMO BINCI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' ANCONA

REGIONALI. NENCINI: BUONI RISULTATI. IL PARTITO E' RADICATO E DIFFUSO

“Il Psi con i risultati più che buoni di Marche, Umbria, Basilicata, Calabria e la positiva prova delle altre regioni, conferma di essere un partito vitale e pienamente radicato in tutto il territorio nazionale”.

E’ il commento del segretario del Psi, Riccardo Nencini, a scrutini avviati a conclusione.

“Questo risultato, ottenuto nonostante la censura attiva dei principali mezzi di informazione e soprattutto della Tv pubblica, ci conforta e ci spinge a proseguire sulla strada del rinnovamento e della difesa dei più deboli, della giustizia e della modernizzazione del Paese, sempre nel solco delle alleanze di centrosinistra, - conclude Nencini - in Italia come in Europa e nel resto del mondo”.

L'insostenibile leggerezza dell'esserne ancora convinti

L'insostenibile leggerezza dell'esserne ancora convinti

di Carolus Felix

Anche queste elezioni stanno per essere archiviate, riflettendo a caldo sul loro esito, possiamo rilevare alcuni dati importanti.
Il primo è l'astensionismo, trasversale che ha penalizzato non soltanto uno schieramento, ma tutti i partiti, dimostrando la progressiva disaffezione degli italiani per una politica che li riguarda sempre meno e da cui traggono sempre minori vantaggi di ogni sorta, sia di carattere generale che personale. Direi che il 20, 30, talvolta persino il 40% di astenuti, dimostra ampiamente che per masse sempre più numerose di compatrioti, questo sistema ha bisogno di una vera e propria rivoluzione istituzionale, politica e sociale, per poter tornare ad essere maggiormente credibile. Il secondo dato è l'avanzamento della Lega nel centro oltre che nel nord; la Lega capitalizza un consenso basato su una politica del doppio binario che spesso coincide con il tutto e il suo contrario. Ad esempio, votare per le centrali nucleari e per l'acqua da privatizzare e poi negare l'attuazione di tali misure nelle regioni in cui essa governa. E' in fondo una politica che ha un obiettivo preciso che è in fase di progressiva attuazione: l'erosione dei consensi al partito di Berlusconi in tutto il nord per contendergli il controllo delle regioni in cui l'assetto produttivo e anche la fonte delle sue ricchezze è maggiore, e quindi ottenere sempre maggiori vantaggi in termini di autonomia e di utilizzo delle risorse economiche nazionali a favore prevalentemente delle regioni da essa controllate. Il terzo dato è che il PD non ottiene alcun significativo risultato e anzi, perde alcune regioni proprio perché sbaglia per l'ennesima volta le candidature: la Bresso al posto di Chiamparino, il candidato "sceriffo" De Luca per niente popolare anche nel centrosinistra, figuriamoci se in grado di sottrarre consensi al centrodestra. Il PD dimostra ancora una volta, dalla sua nascita, una tendenza perdurante: non riesce a sottrarre consensi al suo principale antagonista e continua a farsi erodere i suoi da Di Pietro che consolida le sue posizioni. E' dunque un partito che non riesce, nonostante l'elezione di Bersani, a produrre alcuna novità e quindi ad essere credibile nella costruzione di una concreta alternativa su scala nazionale. Il quarto dato, significativo, è la vittoria di Vendola, vicino al 50% dei consensi, un successo molto importante e doppio, considerando tutto ciò che lo ha preceduto. Una lunga campagna mediatica di diffamazione e denigrazione, con l'arruolamento dei più disparati pennivendoli della variegata compagine del servilismo giornalistico italiano, con le bordate e gli agguati e gli attacchi degli stessi alleati del centrosinistra, tutti sistematicamente respinti sino alle primarie, che lo stesso Nichi ha dimostrato di aver saputo superare di slancio e con pura poesia. L'insostenibile leggerezza dell'essere convinti di un progetto concretamente alternativo, fatto di vere iniziative a favore della gente e specialmente di quella più svantaggiata, gli hanno fatto vincere la guerra, nonostante ogni battaglia sembrasse potesse essere sempre sull'orlo della sconfitta, o giocata sul filo del rasoio, su di una ostinata "spes contra spem" Nichi ha aperto un "foco de guerrilla" nel meridione e lo ha consolidato, una guerrilla a suon di versi scherzosi, strette di mano, abbracci, baci, condivisione, comizi, e soprattutto cose, fatti concreti che hanno convinto, "arruolato" consensi che potranno ulteriormente crescere. E soprattutto con il suo piglio rivoluzionario e gentile ha scompaginato lo schieramento avversario, dimostrando che la pazienza e l'attesa al varco sulle decisioni cruciali risulta vincente rispetto agli accordi di vertice clientelari, predefiniti e soggetti alla logica padronale. Persino lo schieramento a lui avverso di fronte a questa apertura disarmante si è diviso ed è stato sconfitto. Nichi Vendola ora ha bisogno di un vero partito che abbia una base teorica su cui fondarsi e su cui impostare un racconto alternativo, sia per sfuggire al rischio del populismo, sia per evitare la personalizzazione di Sinistra Ecologia e Libertà: l'alleanza di forze politiche di cui, per ora, è solo il portavoce. Il suo nome ha giovato alla causa ma non ha portato un incremento significativo dei consensi, su scala nazionale a SEL che, comunque, si consolida al 3%, su posizioni analoghe a quelle delle precedenti elezioni europee, in cui erano presenti al suo interno anche il PSI e i Verdi. Questi ultimi scontano miseramente la loro defezione, non avendo ottenuto consensi degni di essere menzionati. Sono ormai vuoti, partitini "a perdere" In Italia continua a mancare un partito di solida tradizione socialista che possa aggregare i consensi e costituire da base di lancio per la costruzione di una seria alternativa politica su scala maggioritaria e nazionale, come nel resto d' Europa o in Sudamerica. Questo partito può essere però validamente SEL, se trova con Vendola, ma non solo, una solida base teorica ed un radicamento nel territorio che possa portarlo a competere su questioni cruciali come lavoro, acqua, servizi pubblici, scuola, bisogni concreti della gente, fino a contrastare altri partiti che si stanno radicando, anche se in maniera del tutto ambigua. (come la Lega appunto che su scala locale nazionale dice e fa tutto, e contemporaneamente il contrario di tutto su base locale). Vendola ha dimostrato invece che si può fare nel territorio il contrario di quello che viene imposto a suon di decreti dal governo e proseguire in piena coerenza, fino a farsi riconoscere, ad esempio, la validità della politica energetica e rinunciare a costruire centrali nucleari in Puglia. Ma estendere questo modus operandi su scala nazionale non sarà facile, per cui sarà opportuno che egli si dedichi in questi tre anni a "ramificarsi" e radicarsi bene da sud a nord, almeno se nutre ambizioni più grandi, come merita. Per quanto mi riguarda, credo che l'impegno futuro dei socialisti che desiderano far crescere una speranza concreta di "fare futuro" in Italia, senza regredire continuamente nel berlusconismo e nel municipalismo leghista, debba essere rivolto prevalentemente a sostenere SEL e l'impegno di Vendola, senza ulteriori ambiguità. Ultimo dato: la vittoria sul filo di lana della Polverini, che comunque, da quando sono emersi i primi dati che la vedevano alla pari con la sua avversaria, aveva già dimostrato di avere vinto, essendo costretta a correre zoppa, e non per colpa sua, evidentemente, ma per colpa di chi probabilmente nel PDL non aveva tanto gradito la sua candidatura "finiana", causando, non so quanto involontariamente, quell' "incidente di percorso" che aveva portato all'esclusione del simbolo del PDL nelle liste di Roma e provincia. Il suo miracolo, la Polverini, se saprà ben guardarsi intorno, si renderà conto di averlo compiuto più verso i suoi alleati che contro i suoi avversari. Una lode infine alla Bonino, per la sua correttezza e per la sua riservatezza, oltre che per il coraggio di essere scesa in campo, quando nessuno ha osato farlo nel centrosinistra, per il solito Horror vacui, o per meglio dire a causa dell'incapacità del PD di saper scegliere l'ennesima candidatura vincente. Ultimamente infatti in quel partito, sembra si sia più esperti nel sabotare eventuali candidati vincenti, che nel saperli scegliere. I nipotini di Berlusconi dovranno dunque rassegnarsi, non farà il nonno come ora fa, volente o nolente, Prodi. Berlusconi sarà infatti ancora onerosamente occupato a tenere sulle ginocchia milioni di italiani e a dondolarli per almeno qualche altro annetto in più. Anche se i flaconi di Viagra li terrà sotto chiave e li dispenserà cautamente soltanto il "senatur".

ALCUNE CONSIDERAZIONI A CALDO - di Pierluigi Camagni

ALCUNE CONSIDERAZIONI A CALDO

di Pierluigi Camagni

Dopo i risultati elettorali, soprattutto come gli attuali che vanno comunque in direzione non certamente come quella auspicata, per lo meno non appieno, non sono uso pensare che gli elettori hanno sbagliato (in questo caso votando ancora un centro-destra che ha poco rispetto dello stato di diritto e che poco ha fatto di concreto a parte interessarsi dei problemi del premier e proprio leader), ma cerco di capire dove abbiamo sbagliato NOI. Perchè di fatto abbiamo ancora una volta sbagliato, e dico abbiamo come sinistra nel suo complesso. Poi sentiremo dire che questo non è vero, che c'è una inversione di tendenza, ecc. ecc., ma il dato di fatto è che la sinistra continua a non saper interpretare le esigenze dell'elettorato. Non solo non riesce neppure a proporre un programma per il futuro che possa essere di interesse. Non a caso l'astensionismo, diversamente da quanto avvenuto in Francia, non favorisce il centro-sinistra, ma il centro-destra, proprio perchè, per le considerazioni di cui sopra, grossa fetta di chi non va a votare è rappresentata da elettori di sinistra. Non solo, un fortissimo rischio viene se la sinistra si lascia coinvolgere nell'antipolitica, e lo dico alle compagne e ai compagni, ad esempio, del popolo viola, che ho imparato ad apprezzare nelle ultime manifestazioni. In contesto in cui si dice che la politica è tutto uno schifo, statene certi, è storicamente dimostarto, chi vince sarà la destra. Non dimentichiamo che Berlusconi è nato proprio sfruttando le contestazioni di mani pulite, con le sue televisioni costantemente fuori ai palazzi dei tribunali. Quella che dobbiamo costruire INSIEME, è una alternativa POLITICA al centro-destra. E in questo contesto, i problemi della sinistra continuano ad essere, da tre anni a questa parte, sempre quelli: IRRISOLTI. Sono quelli che, già nel febbraio dello scorso anno, il professor Lazar, in un'intervista all'Espresso, evidenziava in cinque punti. Il primo, la leadership: troppi presunti leader in contrasto tra di loro e ASSENZA del NUOVO, vedasi le sconfitte di Penati o di Loiero; così, a tuttoggi, se di leader e novità si deve parlare, vedo solo NICHI VENDOLA. Il secondo, la strategia: bisogna fare una scelta chiara tra opposizione dura o opposizione moderata, perchè, diversamente, si perde sia l'elettorato di sinistra e non si conquista l'elettorato moderato. La risposta in tutta Europa, tranne che in Italia, è stata la riscopertà da parte dei partiti socialisti e socialdemocratici della propria identità di SINISTRA. L'ha fatto l'SPD in Germania, l'ha fatto il Partito Socialista Francese (che non a caso ha vinto le elezioni) ed anche il Labour di Gordon Brown. Il terzo, le alleanze: se si vuole è un corollario del secondo, bisogna decidere se guardare a sinistra o al centro. E' l'errore che continua nel PD, anche con la segreteria Bersani, si vedano le vicende che hanno portato alle primarie in Puglia e all'alleanza con l'UDC. Anche qui, non a caso, la sinistra che vince in Francia è una sinistra che sceglie un'alleanza AMPLIA e PLURALE a SINISTRA. Il quarto, la socilogia elettorale: diceva Lazar «Votano il PD le persone che sceglievano il PCI un tempo, del centro Italia, legate a categorie precise del settore pubblico, istruite, che abitano nelle grandi città, hanno più di 50 anni e non vanno a messa.» Occorre recuperare il contatto con i ceti popolari che, come magari al Nord, si sentono non presidiati e si abbandonano a tentazioni leghiste. Con l'avvertenza però che i tempi sono cambiati e quel ceto medio che una volta votava a sinistra, si va sempre più assottigliando, con un indice di disparità economica che, in Italia, è tra i più alti d'Europa e dell'area OCSE, e dove la crisi finanziaria prima e le politiche ultra-liberiste del governo di centro destra (che liberali non sono, nonostante Belusconi rivendichi anche questa tradizione insieme a quella socialista, favorendo banche e multinazionali) ha messo ancora più in ginocchio. Il quinto, l'identità: vuole il PD essere un partito di sinistra? Si sono perse le elezioni in Abruzzo, poi in Sardegna, poi le europee, ora queste regionali, cosa dobbiamo aspettare ancora per affrontarle? Mi scuso con chi ha già commentato, ma vorrei aggiungere ancora qualcosa. La prima: non ho mai amato e continuo a non amare questo bipolarismo, ma mi sembra evidente che bisogni farci i conti. Chi ha provato a porsi fuori, non ha avuto alcun risultato. L'UDC, in definitiva, non convince e continua a prendere gli stessi voti sia che si presenti da sola, sia che si presenti con una o con l'altra delle coalizioni, senza essere determinante. Perde nelle regioni in cui la coalizione in cui si colloca è perdente e vince nelle regioni in cui si colloca in una coalizione che, comunque, sarebbe vincente. L'elettore ha bocciato anche la politica dei tre forni. Attenzione, però, ho parlato di BIPOLARISMO e NON BIPARTITISMO, cui Berlusconi e Veltroni ai tempi ci volevano condurre. Quello agli elettori non piace e, non a caso, nelle coalizioni premiano non i grandi partiti ma i partiti fortemente identitari e con una precisa proprosta politica (vedi, in tal senso, anche quello detto da Lazar). La seconda: ribadisco che a sinistra non vedo in termini di leadership, novità, proprosta politica nulla di nuovo e proponibile che non sia NICHI VENDOLA, ma bisogna anche dire che SEL non può ridursi alla Puglia e al sud. In Lomdardia, ma è un dato comune a tutto il nord e non solo, SEL ottiene l'1,4% contro il 2% delle europee e, anche se elegge un consigliere (a proposito, i miei più sinceri e affettuosi auguri all'amica e compagna Chiara Cremonesi), non si può certo dire che ottiene un buon risultato. Vero è che alle europee nella lista di SEL erano presenti anche verdi e socialisti che ora, presentatisi da soli, prendono rispettivamente lo 0,8% e lo 0,3%, ma questo fa pensare ancora di più anche agli errori commessi nel decidere le alleanze. Resta il fatto di un messaggio che al nord non convince, nonostante il traino, comunque importante, del "marchio" Vendola. Allora, a mio avviso, ha ragione Nichi quando dice: "sogliamoci tutti" e diamo avvio ad un nuovo cantiere della sinistra, perchè è fallito quello del PD, ma anche altri non sono messi benissimo. Torniamo alle criticità di Lazar, per provare a vincere, occorre: un FORTE LEADER (ribadisco, vedo solo VENDOLA), una forte IDENTITA' e una forte UNITA', che non significa partito unico, a SINISTRA e di sinistra (come fatto in Francia), un conseguente PROGRAMMA fortemente caratterizzato con al centro i grandi temi della sinistra (che rimangono anche quelli che preoccupano i cittadini), primo tra tutti il LAVORO.

lunedì 29 marzo 2010

REGIONE MARCHE - SPECIALE ELEZIONI REGIONALI 2010

WEB TV
Vai alla diretta speciale elezioni 2010

È in corso la diretta streaming video dall'aula del Consiglio.

Puoi seguire i commenti ed le interviste agli ospiti della WEB TV oltre ai risultati delle votazioni in tempo reale.

Tutti i risultati in tempo reale

*SUL NOSTRO SITO E' POSSIBILE SEGUIRE, IN TEMPO REALE, GLI AGGIORNAMENTI DEI RISULTATI DELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE*

CLICCARE SUI *LINK* PER SEGUIRE, IN TEMPO REALE, I VARI AGGIORNAMENTI
SULL'ESITO DELLO SCRUTINIO DELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO
REGIONALE DELLE MARCHE


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1) Sito Elezioni Regionali
(Voti liste circoscrizione di Macerata):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/R11044L.htm4)

2) Sito Elezioni Regionali
(preferenze Alleanza Riformista):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/prefY11044.htm#000065)

3)Sito Elezioni Regionali
(Voti totali coalizione e liste):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/R11.htm6)

4)Sito Elezioni Regionali
(voti liste totali):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/R11L.htm7)

5)Sito Elezioni Regionali
(attribuzione seggi):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/Rseggi.htm8)

6)Sito Elezioni Regionali
(composizione Consiglio Regionale):

http://scrutinio.elezioni.marche.it/elett/elezioni/regionali/regio100328/Rconsiglio.htm

domenica 28 marzo 2010

*COME VOTARE: fai una X sul simbolo di ALLEANZA RIFORMISTA e, accanto, scrivi VALORI*

COMUNICATO ORGANIZZATIVO N. 8

Macerata, li 28 Marzo 2010

IVO COSTAMAGNA
(Segretario Provinciale PSI Macerata - Coordinamento Regionale
Alleanza Riformista)

--
www.partitosocialista-mc.org
--

*Video conferenza dei RADICALI della provincia di Macerata per invitare al voto per VALORI e per ALLEANZA RIFORMISTA*

Date: Sat, 27 Mar 2010 23:42:21 +0100

Subject: Video conferenza Radicali per Valori

--------------

Ciao Ivo,

questi sono i LINK di Facebook e di Youtube
della Video Conferenza dei Radicali della provincia di Macerata per
invitare al voto per VALORI e per ALLEANZA RIFORMISTA


http://www.youtube.com/watch?v=DX5yA4uwDxQ


http://www.facebook.com/v/1375392755502


La qualità del filmato non è eccelsa ma con questo poco tempo non sono
riuscito a fare di meglio.


A presto ed in bocca al lupo!

FRANCESCO CICLOSI

venerdì 26 marzo 2010

*STASERA, VENERDI 26, GRANDE CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE DI ALLEANZA RIFORMISTA: ore 21.00 FESTA al Dancing "Vecchio Mulino" di Casette Verdini- Pollenza (PARTECIPERA' Presidente SPACCA) - ore 22.00 Comizio di FEDERICO VALORI in Piazza a Tolentino*

COMUNICATO ORGANIZZATIVO N. 7

Macerata, li 26 Marzo 2010

IVO COSTAMAGNA
(Segretario Provinciale PSI Macerata - Coordinamento Regionale
Alleanza Riformista)

--
www.partitosocialista-mc.org
--

*Il servizio sulla Conferenza Stampa dei RADICALI della Provincia di Macerata andrà in onda nel TG di TV CENTROMARCHE - ITALIA7 di STASERA, Venerdì 26/3, alle ore 19.30*

Comunicato organizzativo n.6
--

Per il testo del Comunicato stampa dei Radicali di Macerata vai su:

www.partitosocialista-mc.org

--
Ivo Costamagna

*Comunicato stampa dei RADICALI della Provincia di Macerata*


From: "andreagranata@virgilio.it" <andreagranata@virgilio.it>

Date: Fri, 26 Mar 2010 10:05:11 +0100 (CET)

Subject: comunicato stampa
dei Radicali della provincia di Macerata
--------------

I Radicali Italiani per voce del Senatore Radicale Marco Perduca,
coordinatore della lista Bonino-Pannella per le Marche, hanno già
espresso la loro posizione che è quella di non dare indicazioni di
voto per le elezioni regionali, salvo riconoscere che: "ci sono altri
candidati alla Presidenza ed al Consiglio coi quali in passato i
Radicali marchigiani hanno potuto portare avanti iniziative locali,
ciascuno sa quindi già - in esperienza e coscienza - chi votare".

Tutto ciò premesso, un nutrito gruppo di esponenti radicali, dei quali
fanno parte molti candidati della lista Bonino-Pannella, per le
elezioni regionali nelle Marche, nel collegio circoscrizionale della
Provincia di Macerata, hanno scelto di offrire il loro appoggio
personale a FEDERICO VALORI candidato della lista ALLEANZA RIFORMISTA
e, comunque, iscritto al Partito Radicale Transnazionale.

Questa decisione è maturata negli ultimi giorni, a seguito della
clamorosa esclusione della lista Bonino-Pannella dalla competizione
elettorale marchigiana, tenendo in grande considerazione la comunanza
di intenti e gli innumerevoli punti di contatto con l'azione politica
esercitata dai socialisti ai quali si riconosce di aver continuato
(dopo l'esperienza della Rosa nel Pugno) a perpetrare il loro impegno
politico partendo dal riferimento, principale e prioritario, alla
LAICITÀ DELLO STATO; impegno che si è tradotto anche in atti politici
concreti.

Tra questi si ricordano la presentazione delle proposte per
l'istituzione dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti e per il registro
delle coppie di fatto, nonché la Proposta di Legge Regionale (Agosto
2009), per il "Sostegno ai genitori separati, anche conviventi, in
situazione di difficoltà" e 'interrogazione al consiglio regionale
(Gennaio 2010), sulla "situazione sanitaria delle carceri marchigiane"
che si è tradotta nella conseguente visita ispettiva, al supercarcere
di Ascoli Piceno, guidata dal Senatore Radicale Marco Perduca.

A tal riguardo recepiamo il pubblico impegno che il candidato Federico
Valori ha assunto, dichiarandosi intenzionato a difendere e promuovere
nel nuovo Consiglio Regionale le tematiche proprie dell'area radicale
come l'istituzione dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti, finalizzata
consentire a tutti i cittadini marchigiani di conoscere, anche tramite
Internet, chi sono, quanto guadagnano, quanto costano, quanto e come
lavorano gli eletti alla Regione; nonché l'istituzione del registro
per il Testamento Biologico.

Macerata, li 26 Marzo 2010

CHIARA CAMPAGNOLI

FRANCESCO CICLOSI

MARCELLO DICHIARA

FRANCESCO FOSSI

ANDREA GRANATA

SIMONE MENGHINI

giovedì 25 marzo 2010

*IL COMPAGNO UGO INTINI "LANCIA" LA CANDIDATURA DI FEDERICO VALORI VERSO LA CONFERMA AL COMUNE DI MACERATA E L'ELEZIONE IN REGIONE - Oggi, Giovedi 25 Marzo, alle ore 15.00, presso il Bar Pierino di Macerata, Conferenza Stampa con Valori dei RADICALI DELLA PROVINCIA DI MACERATA*

Più di ogni altro discorso valgono le parole di Ugo Intini, sempre restio a fare e ricevere complimenti, mentre eravamo in auto e lo stavo accompagnando da Macerata a San Benedetto del Tronto:

"FAI I MIEI COMPLIMENTI A VALORI, E' UN VERO DIRIGENTE POLITICO.

DI' AI COMPAGNI DI FARE TUTTO IL POSSIBILE PER ELEGGERLO IN REGIONE.

LO MERITATE VOI COME FEDERAZIONE DI MACERATA PER IL GRAN LAVORO DI QUESTI 15 ANNI DIFFICILI E LO MERITA LUI".
----

Ci auguriamo che questo invito di Intini venga raccolto dai compagni RADICALI della Provincia di Macerata.

Gli stessi hanno indetto, infatti, per oggi, Giovedi 25 Marzo alle ore 15.00, presso la sala riunioni del Bar Pierino di Macerata, una Conferenza Stampa.

Sarebbe la logica, ma quantomai importante, prosecuzione di un lavoro politico ed istituzionale comune, tra Socialisti e Radicali, sviluppato in questi ultimi anni in provincia di Macerata.

Vi informeremo, in tempo reale, sui contenuti della stessa Conferenza Stampa.

Ivo Costamagna

mercoledì 24 marzo 2010

STAINO

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Avanti n.8 del 28 marzo 2010

Anniversario Fosse Ardeatine, Napolitano: "Penso solo a tenere unito il Paese"

Anniversario Fosse Ardeatine, Napolitano:
"Penso solo a tenere unito il Paese"

Roma, 24 marzo 2010 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presenzia al Mausoleo delle Fosse Ardeatine la cerimonia in ricordo delle 335 vittime dell'eccidio nazista di cui ricorre oggi l'anniversario. Con il capo dello Stato, presenti anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il vice governatore del Lazio Esterino Montino, la candidata del centrodestra alle Presidenza della Regione Renata Polverini, il capo di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna e il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.

Il presidente Napolitano, affiancato dal ministro La Russa, ha deposto una corona d'alloro all'ingresso delle Fosse Ardeatine, osservando un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime.

Quindi, dopo il 'Silenzio' suonato dal picchetto dei Lancieri di Montebello, è iniziato il mesto appello della 335 vittime dell'eccidio nazista.

La cerimonia si è chiusa con una duplice funzione religiosa, cristiana ed ebraica. Monsignor Franco Sartori ha letto il Salmo 22 'Il Signore è il mio pastore' e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni il Salmo 130 'Dalle profondità ti ho chiamato, Signore'.

"Ho il dovere come si sa e come sta scritto nella Costituzione di rappresentare l'unità nazionale. Non penso ad altro che a tenere unito il Paese". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della sua visita al Mausoleo delle Fosse ardeatine.

Il capo dello Stato si è soffermato brevemente con i giornalisti ed è stato salutato da alcune scolaresche presenti alla cerimonia e ha osservato che "i giovani partecipano come mai avvenuto prima".

Le dodici tombe rimaste ancora senza nome al mausoleo delle Fosse Ardeatine potranno finalmente veder cancellata la scritta 'Ignoto' che ancora le identifica. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa -a quanto apprende l'ADNKRONOS da fonti del dicastero- ha infatti deciso di affidare al Ris dei carabinieri l'effettuazione dell'esame del Dna per risalire alla loro identità.

Si conoscono, infatti, i dodici nomi vittime dell'eccidio nazista che causò 335 morti, ma finora è stato impossibile collegarli alle dodici tombe che ad oggi sono ancora senza nome.

La complessa operazione di identificazione sarà effettuata con risorse del ministero della Difesa, sperando di risolvere così una questione che si trascina oramai da troppi anni.

*Anche a noi la «Gauche plurielle»*

La vittoria dei Socialisti francesi è sicuramente una boccata di aria fresca
in Europa e anche per noi, dato che l'Italia non è mai stata del tutto
indifferente, nel corso della sua storia, alle vicende francesi.

Il successo della gauche francese è certamente anche una bella
"sberla" per tutte le prefiche paludate che non molto tempo fa
diffondevano le loro giaculatorie sulla morte imminente del Socialismo
in Europa. Beh, cari pennivendoli, il
Socialismo europeo è vivo e vitale, *nonostante il disperato e reiterato
tentativo di occultarlo qui in Italia.* Però è anche, almeno quello
francese, un socialismo che sa rinnovarsi e trovare una nuova formula
per affermarsi
ed essere ancora credibile.

E' stata infatti l'alleanza fra socialisti e verdi (Europa Ecologie,
ben al 16%) a consegnare alla sinistra francese unita il complessivo
53,85% dei voti, al secondo turno delle regionali.

Allora, cari compagni, questa «Gauche plurielle» non vi ricorda
proprio nulla? Non vi fa venire in mente, forse anche solo per
assonanza, il progetto orginario, quello di Bagnoli, di Sinistra
Ecologia e Libertà?

Martine Aubry celebra giustamente un socialismo unitario ma plurale,
che incalza la destra su questioni concrete, che la stessa destra ha
dimostrato di non sapere né di volere affrontare. I francesi non si
fanno certo intimidire né impaurire, hanno valutato e scelto per
cambiare
radicalmente, l'Alsazia in Francia è ormai l'unica roccaforte rimasta al
centrodestra.

Martine Aubry ha detto con chiarezza che "i francesi hanno respinto
una politica ingiusta, fatta di regali fiscali per i più privilegiati
a detrimento della lotta alla disoccupazione e al sostegno al settore
pubblico" E da noi non sta accedendo forse lo stesso? I condoni
fiscali di Tremonti, da perfetto "scudiero" dei grandi speculatori, i
suoi
tagli al settore pubblico, a partire dalla scuola, la precarizzazione
inarrestabile del futuro delle nuove generazioni italiane, non gridano
forse giustizia anche e soprattutto da noi in Italia?

Specialmente considerando
che queste sciagurate politiche neoliberiste durano da circa 15 anni,
anche in virtù del collateralismo di un Partito che si definisce
democratico, che è stato al governo, ma che non ha mai parlato di
Socialismo né ha mai messo in pratica i suoi valori, anzi ha cercato
di fare di tutto pur di rimuoverli definitivamente dall'orizzonte
politico italiano.

In Francia fanno presto a
cambiare, dovremmo imparare anche noi, e sapere applicare tale lezione
nelle urne alle prossime elezioni, soprattutto in vista di una nostra
"sinistra plurale" che parli la lingua del SOCIALISMO europeo e la
sappia tramutare in
azioni concrete, per una vera alternativa, che ci restituisca presto la
dignità e il rispetto che uno Stato come l'Italia meriterebbe di avere in
Europa.

Dobbiamo, possiamo, vogliamo dunque avere anche noi presto una «Gauche
plurielle», per il nostro Socialismo, per la nostra Ecologia e per la
nostra Libertà.


CARULUS FELIX

--
www.partitosocialista-mc.org
--

martedì 23 marzo 2010

La Sinistra del Fare, la Sinistra del ... Futuro ! Le Marche che verranno !


La Sinistra del Fare, la Sinistra del ... Futuro !
Le Marche che verranno !

di Manfredi Mangano

In primis devo scusarmi nuovamente per l'assenza prolungata, è stata una settimanaccia ! Vi devo però di nuovo ringraziare, sul blog abbiamo sfondato quota 600 e marciamo a ritmi di 15-30 visite al giorno ! Magari saremo "blog pieno e urne vuote", però per me è comunque una grande iniezione di entusiasmo ... vi comunico inoltre che sui muri della nostra cara città ci sono ora ufficialmente attaccati i miei manifesti ! Ditemi cosa ve ne pare ;)

E veniamo ora alla ciccia, che quest'oggi, complice anche l'imminente arrivo della nostra scadenza, si preannuncia ben corposa. Con voi voglio infatti ragionare, quest'oggi, su alcuni cenni di una possibile "nuova direzione" per le nostre Marche, e più in particolare per la nostra Fabriano.


E' chiaro che il modello della monocultura industriale fabrianese ha fallito. Allo stesso modo, hanno fallito più generalmente i nostri grandi imprenditori locali, lesti a organizzare cordate per la CARIFAC ma non altrettanto a innovare i loro prodotti, e quindi in larga parte travolti dalla crisi (chiaro segno sono gli altri rami della famiglia Merloni, Ariston e con più difficoltà MTS, che avendo largamente investito sulla modernizzazione dei prodotti, hanno superato finora quasi agevolmente la bufera). Ecco perchè sono estremamente felice che nel nostro panorama economico locale siano entrati due soggetti come la China Machi Group e VenetoBanca. Diceva l'economista Schumpeter che quando un imprenditore smette di inventare, e le sue creazioni si diffondono nel sistema economico, allora inizia la crisi, fino a quando qualcun'altro non arriva con idee più nuove. Questo è esattamente ciò che ci è successo, complice anche l'isolamento in cui la cappa protettiva targata Merloni ci ha tenuti finora.

Ecco perchè abbiamo un disperato bisogno di energie, pratiche imprenditoriali, modelli nuovi. Perciò, ben venga l'asse "Marco Polo" nel sistema economico cittadino. E ben venga anche una strategia di collaborazione con le Università cinesi, come quella avviata dall'Università di Camerino, dall'Università di Macerata e in passato anche dalla sede fabrianese dell'Università di Ancona: se i cinesi vengono da noi a fare innovazione, direi che non possiamo che cogliere l'occasione, e cercare di "mettere in rete" il nostro sistema universitario e di ricerca, di fronte a un mercato potenziale di queste dimensioni.
Una forma di collaborazione, peraltro, eventualmente allargabile anche alle imprese "straniere", seguendo nuovamente l'esempio dell'Università di Camerino, con la sua strategia di collaborazioni imprenditoriali e di imprese controllate dall'Ateneo che permette di mettere a frutto il settore ricerca e di aumentare le disponbilità economiche dell'Università stessa.

L'altra grande ragione per cui considero strategico l'arrivo di questi due gruppi è la loro dimensione geoeconomica: il China Machi Group produce sopratutto per il mercato balcanico e nord africano; VenetoBanca ha una dimensione adriatica che tocca anche i paesi balcanici, e la Regione ha investito pesantemente nelle infrastrutture portuali, aeroportuali e nella cooperazione allo sviluppo con queste aree geografiche. Come evidenziato dal video di LIMES che ho postato qualche tempo fa, il Mediterraneo ha tutte le carte in regola per essere la "nostra Cina", se lo sapremo sfruttare. Ben venga perciò l'inserimento della nostra regione in questa dimensione geopolitica e geoeconomica, è una sfida che possiamo e dobbiamo vincere.


Ma ciò non toglie che non possiamo ricadere di nuovo nella tentazione del "papà", sia esso papà Merloni o papà Mao. E' fondamentale diversificare il nostro sistema economico locale, incoraggiando la crescita del terziario e del terziario avanzato, e innovando le forme e i prodotti del settore industriale.


In quest'ottica, ritengo fondamentali:


-Il potenziamento della rete ferroviaria regionale, per decongestionare il sistema viario, per creare nuovi posti di lavoro, per assicurare collegamenti più efficienti e per rendere conveniente investire in zone ad oggi marginalizzate o in crisi della regione, come Urbino, Fabriano, o il Maceratese / Ascolano. In particolare, Fabriano, per la sua posizine geografica, può ambire a diventare uno snodo commerciale importantissimo, piazzata com'è sulla direttrice per Roma. Vanno perciò potenziate le reti Fabriano-Ancona, Fabriano-Civitanova e Fabriano-Pergola, e riaperta una linea Pesaro-Urbino da connettere con quest'ultima.


-Il potenziamento al massimo delle loro potenzialità delle nostre infrastrutture portuali, come avviato dal nostro assessore Lidio Rocchi, per inserirci nei mastodontici traffici commerciali del Mediterraneo.


- Il superamento definitivo del "digital divide" in tutta la Regione, a cui nella provincia di Ancona sta lavorando il nostro assessore Antonio Gitto. Internet, oltre a configurarsi come un "diritto di terza generazione", è anche un prerequisito fondamentale per la creazione di uffici e infrastrutture amministrative / produttive: in tal senso, rendere Fabriano una città "Wi Fi" potrebbe rilanciare il centro città oramai svuotato di attività commerciali. E' inoltre fondamentale colmare una volta per tutte il "buco Internet" delle nostre frazioni, anche qui per rilanciarne la funzione economica.


-La realizzazione, tramite l'Euroregione Adriatica a cui le Marche partecipano, di legami sempre più stretti tra le regioni del nostro Mare.


-Un chiaro e deciso investimento sul turismo e sulle attività culturali, in particolare nella negletta Fabriano, col sostegno alle associazioni culturali, e la creazione di "sistemi turistici integrati" tra l'interno e la costa, o tra le diverse aree dell'interno, mettendo in collaborazione tra loro le bellezze del nostro territorio. A questo va tuttavia affiancato un rilancio della nostra rete di trasporto pubblico locale, che particolarmente nell'area montana della provincia di Ancona è molto carente.


- Un potenziamento dei nostri legami con l'Europa: il Presidente Spacca si è impegnato a vincere la sfida dei bandi di eccellenza dell'Unione Europea, ma per farlo è necessario far entrare Bruxelles nella vita quotidiana, e abituare i nostri giovani e i nostri imprenditori a "pensare Continente". Propongo perciò alla Regione la realizzazione di un piano che permetta quantomeno a tutti i maggiori centri informagiovani marchigiani di dotarsi di un Punto Eurodesk, in cui imprese e cittadini possano interfacciarsi con le opportunità offerte dall'Unione.


Che ne pensate ? Come sempre, discutiamone su manfredimangano.splinder.c om !

A presto !