mercoledì 24 marzo 2010

*Anche a noi la «Gauche plurielle»*

La vittoria dei Socialisti francesi è sicuramente una boccata di aria fresca
in Europa e anche per noi, dato che l'Italia non è mai stata del tutto
indifferente, nel corso della sua storia, alle vicende francesi.

Il successo della gauche francese è certamente anche una bella
"sberla" per tutte le prefiche paludate che non molto tempo fa
diffondevano le loro giaculatorie sulla morte imminente del Socialismo
in Europa. Beh, cari pennivendoli, il
Socialismo europeo è vivo e vitale, *nonostante il disperato e reiterato
tentativo di occultarlo qui in Italia.* Però è anche, almeno quello
francese, un socialismo che sa rinnovarsi e trovare una nuova formula
per affermarsi
ed essere ancora credibile.

E' stata infatti l'alleanza fra socialisti e verdi (Europa Ecologie,
ben al 16%) a consegnare alla sinistra francese unita il complessivo
53,85% dei voti, al secondo turno delle regionali.

Allora, cari compagni, questa «Gauche plurielle» non vi ricorda
proprio nulla? Non vi fa venire in mente, forse anche solo per
assonanza, il progetto orginario, quello di Bagnoli, di Sinistra
Ecologia e Libertà?

Martine Aubry celebra giustamente un socialismo unitario ma plurale,
che incalza la destra su questioni concrete, che la stessa destra ha
dimostrato di non sapere né di volere affrontare. I francesi non si
fanno certo intimidire né impaurire, hanno valutato e scelto per
cambiare
radicalmente, l'Alsazia in Francia è ormai l'unica roccaforte rimasta al
centrodestra.

Martine Aubry ha detto con chiarezza che "i francesi hanno respinto
una politica ingiusta, fatta di regali fiscali per i più privilegiati
a detrimento della lotta alla disoccupazione e al sostegno al settore
pubblico" E da noi non sta accedendo forse lo stesso? I condoni
fiscali di Tremonti, da perfetto "scudiero" dei grandi speculatori, i
suoi
tagli al settore pubblico, a partire dalla scuola, la precarizzazione
inarrestabile del futuro delle nuove generazioni italiane, non gridano
forse giustizia anche e soprattutto da noi in Italia?

Specialmente considerando
che queste sciagurate politiche neoliberiste durano da circa 15 anni,
anche in virtù del collateralismo di un Partito che si definisce
democratico, che è stato al governo, ma che non ha mai parlato di
Socialismo né ha mai messo in pratica i suoi valori, anzi ha cercato
di fare di tutto pur di rimuoverli definitivamente dall'orizzonte
politico italiano.

In Francia fanno presto a
cambiare, dovremmo imparare anche noi, e sapere applicare tale lezione
nelle urne alle prossime elezioni, soprattutto in vista di una nostra
"sinistra plurale" che parli la lingua del SOCIALISMO europeo e la
sappia tramutare in
azioni concrete, per una vera alternativa, che ci restituisca presto la
dignità e il rispetto che uno Stato come l'Italia meriterebbe di avere in
Europa.

Dobbiamo, possiamo, vogliamo dunque avere anche noi presto una «Gauche
plurielle», per il nostro Socialismo, per la nostra Ecologia e per la
nostra Libertà.


CARULUS FELIX

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www.partitosocialista-mc.org
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2 commenti:

  1. Sinistra eccologia libertà ma anche europa sono le parole d'ordine che Sel ha provato a darsi, manca il riferimento al socialismo, e lo sappiamo, perchè questo era il nostro bagaglio da portare in dote... ma la strada forse resta quella .... in troppi pensano a un Psi a "destra" del Pd, moderato e vicino all'Udc. Andate a messa a Parigi!!

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  2. Carlo, oltre a tutte le parole d'ordine, in SeL, il Socialismo e l'Europa ci saranno !!! Natuuralmente se ci saranno i Socialisti, che come sembra, alcuni pensano di fare da Cuscinetto tra Il PD e i Moderati...o peggio le geometrie variabili anche con le Destre !!! Ma se ci sara' un congresso faremo l'ultima battaglia per fare in modo che questo non accada, portando simbolo nome e storia del Socialismo Italiano in un percorso simile a quello Francese, da protagonisti e non da portaborse...
    Senza andare a Messa a Parigi !!!

    Peppe

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