*Documento politico PSI - Marche*

*Documento politico PSI-Marche*



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQpcy05HQmAsAQDXjglbRsHqmIdfvzrDJ6kl98pFl2jGnsPcyqtqt_lSy0x0HMmsaSmzruDsD-fqCengog4qUGsr3-e9Wg0hqTcSKrra4MaHgnQK8Q_CYavlwmVXzDAtyuAAmRrOFk7us/s1600/DIREZIONE+REGIONALE+-++VOLENDO+PSI.JPGIl direttivo regionale Psi delle Marche riunitosi il 16 luglio 2011, sentita la relazione del segretario cui ha fatto seguito un ampio dibattito,decide di sottoporre il documento che segue a tutti i componenti il direttivo regionale ed ai segretari provinciali del partito ,per discuterlo ed approvarlo nella riunione del direttivo che verrà convocato per il 16/Settembre/2011(venerdì) in luogo da destinarsi:
- L’analisi del voto amministrativo in Italia e nelle Marche, unito all’eccezionale risultato referendario dimostrano che vi è nel Paese la voglia di cambiamento.
- Dopo quasi un ventennio da tangentopoli, i movimenti giovanili e studenteschi per una scuola diversa, le proteste per la mancanza di lavoro sempre più precarizzato, il risveglio dei movimenti femminili, “ se non ora quando”, sviluppatisi in gran parte del territorio nazionale ci dicono che si sono create le condizioni per l’ apertura di una nuova fase politica ,non più rinviabile, che veda il Psi impegnato, ad ogni livello, per collaborare al rilancio dell’idea della costruzione di un grande partito popolare di sinistra, collegato ai valori del socialismo europeo attraverso il quale riorganizzare la sinistra italiana.
- In tale ottica i socialisti delle Marche ritengono che non si possa prescindere da una valutazione critica circa l’assetto dei partiti della sinistra in Italia, la quale rende più urgente l’avvio di una politica in grado di interpretare e dare voce a quanti non si rassegnano alla insufficienza dei due poli dominanti, capace di interagire con la vasta gamma di fondazioni , associazioni, circoli culturali , anche attraverso elaborazioni originali e innovative , che consentano al movimento socialista di rinnovarsi, nella continuità ideale culturale e politica.
- Per questo serve un partito che non si rinchiuda nel suo stretto recinto,per quanto testimone e diretto artefice della gloriosa e nobile storia del movimento operaio, ma che sia aperto al confronto con la società civile,con i suoi nuovi bisogni, economici, sociali,culturali, di solidarietà e coesistenza ,tipici di una società multietnica quale sempre più stà diventando la nostra regione e l’Italia intera, a segutito del processo di globalizzazione mondiale.
- A tal fine si condivide l’impostazione voluta e perseguita dalla segreteria regionale di coinvolgimento e confronto politico con i circoli culturali socialisti, associazioni professionali, sociali ,ambientaliste ricreative e del tempo libero ,per far conoscere e sviluppare le idee dei socialisti , da estendere,dopo l’ottima iniziativa di Iesi, a cui ha partecipato tra gli altri, con un qualificato intervento il compagno Moreno Pieroni, in tutte le altre province marchigiane.
- La nuova forza dovrà avere una chiara identità politica, di sinistra,laica,riformista ed ambientalista , ed essere organicamente collegata al PSE,per contribuire ad accelerare il processo della costruzione politica degli “Stati uniti d’Europa”, senza la quale non si può competere con le grandi potenze economiche emergenti,come la Cina, l’India ed il Brasile.
- I socialisti non condividono la manovra economica del Governo perché ancora una volta colpisce le categorie più deboli del Paese; si riconoscono tuttavia nel senso di responsabilità, richiesto dal Presidente della Repubblica alle forze di opposizione,che ne ha consentito una rapida approvazione e si impegnano a sviluppare iniziative pubbliche per far conoscere le loro proposte di modifica.
- La crisi economica impone nuove idee, nuove articolazioni nel mondo del lavoro, un complessivo superamento in sostanza anche culturale delle teorie e delle politiche economiche, come anche suggerito dalla recente “ lettera dei 100 economisti “ che propone tesi originali e percorribili su temi essenziali quali ad esempio quello dello sviluppo non subordinato alle logiche del capitalismo finanziario e delle politiche ultraliberiste da esso ispirate.
- In tale contesto ulteriore elemento strategico dovrà essere costituito dalla difesa della laicità dello Stato e dalla tutela dei diritti civili nel rispetto della libera scelta del cittadino.
- L’ estrema ambiguità e la mancanza di chiarezza del PD su laicità dello Stato, bioetica, procreazione assistita, coppie di fatto,difesa ed affermazione dei diritti civili, sono la prova del fallimento del progetto veltroniano di superamento ed annullamento delle identità, rispetto al quale l’ esigenza di contribuire a far nascere una nuova forza politica della sinistra italiana si manifesta in tutta la sua evidenza.
- Per questo i socialisti guardano a tutte le forze che hanno per comun denominatore un qualche riferimento al socialismo europeo, a partire ovviamente dal PD, ma con pari dignità , per costruire la nuova forza politica della sinistra italiana, senza possibilità alcuna per tentazioni terzopoliste.
- Per il bene del Paese questo Governo deve andarsene ed i socialisti faranno la loro parte per accelerarne la fine, difendendo comunque l’autonomia socialista e respingendo ogni tentativo,dentro e fuori dal partito, di sciogliersi e fondersi nel PD.
- I socialisti rivendicano il diritto di rientrare nel parlamento italiano anche cambiando l’attuale sistema elettorale a partire dal loro impegno sui quesiti referendari promossi dal prof. Passigli ; sollecitano il segretario nazionale del PD a sciogliere gli equivoci all’interno del suo partito e continueranno la raccolta delle firme per una nuova legge elettorale che ridia all’elettore in diritto di sciegliersi i suoi candidati.
  • Per questo i socialisti delle Marche:
  • a) - auspicano lo sviluppo del federalismo politico e l’autodeterminazione nella scelta dei propri candidati al parlamento Italiano;
  • b) - sono contrari alle candidature al parlamento dei propri rappresentanti all’interno delle liste PD;
  • c) - rivendicano alleanze variabili, esclusivamente all’interno del centro sinistra, a partire da quelle forze laiche,socialdemocratiche, repubblicane radicali ambientaliste e socialiste.
- Infine i socialisti marchigiani rinnovano il loro pieno e convinto appoggio al governo di centro sinistra della Regione Marche e al suo Presidente Gianmario Spacca, come responsabilmente hanno sempre fatto ,ma non accettano più l’analisi del sangue con continui esami comportamentali sulle singole posizioni autonomamente assunte dal partito socialista e dal proprio rappresentante in Consiglio Regionale, al punto tale da mettere in discussione anche incarichi e nomine di secondo grado.
- A tal fine rivendicano quella pari dignità, rispetto all’IDV e all’UDC, che li collochi prima della fine del corrente anno, nell’esecutivo regionale ed in tutti quegli Enti dove il voto socialista è stato determinante per la vittoria finale del centro sinistra, a cominciare dalla Provincia di Fermo.

Porto Recanati , li 16/Luglio/2011

Il Segretario Regionale PSI-Marche
Vita Luciano