mercoledì 30 settembre 2009

IL SOCIALISMO EUROPEO: SCONFITTO SI, MORTO NO

IL SOCIALISMO EUROPEO: SCONFITTO SI, MORTO NO
di Luca Cefisi*

30/09/2009 - La sconfitta Socialdemocratica in Germania è grave: in primo luogo, com’è evidente, per le sue conseguenze sulla vita dei tedeschi e della Germania: senza la Spd, e con la sua sostituzione con i liberali della Fdp, Berlino avrà un vero e proprio governo di destra, con tutte le conseguenze del caso sul piano fiscale e sociale, e anche in altri settori strategici: per esempio si ripartirà con il nucleare, che sinora i socialdemocratici avevano impedito.
Prima di parlare di Germania, occorre però diradare il polverone mediatico e smorzare il coro dei commenti degli esperti dei nostri stivali: questo perchè l’arretramento elettorale socialista nelle europee di quest’anno ha dato in Italia la stura a un coro sulla Fine del Socialismo Europeo (non sconfitta, che c’è tutta, e che fa parte delle vicende storiche e prevedibili, ma addirittura fine, morte, kaputt…). Questo coro ha due varianti: quella che ne deduce la Fine della Sinistra, intonato dai media berlusconiani, sempre un poco esagitati nella descrizione della realtà (?), e quella che proclama la fine della socialdemocrazia ma annuncia l’arrivo a sinistra di una “cosa nuova” (la Repubblica lo canta dal 1990, insomma da quando Occhetto rifiutò l’unità socialista; il quotdiano romano è da allora che annuncia la morte della socialdemocrazia, e temiamo che lo farà per altri 20 anni, o almeno finchè Anthony Giddens continuerà a scrivere sempre lo stesso articolo per dirci che, perbacco, ci vuole qualcosa di Nuovo !). Il socialismo europeo non è nè morto nè moribondo: sconfitto invece sì, in diversi (ma non tutti) i paesi europei. Prima ancora delle debolezze della sinistra si dovrebbe parlare qui della forza della destra, sia nella sua versione identitaria e comunitaria che in quella neoliberale e liberista. In Germania la destra vince per virtù propria e per circostanze favorevoli: la prima comprende la credibilità alla lunga guadagnata dalla cancelliera Merkel, erede non indegna dei grandi leader democristiani di cui è ricca la storia tedesca, tra le seconde, va menzionata la capacità della Csu bavarese e della Fdp di allargare al massimo lo schieramento di centrodestra. Il partito-stato bavarese continua a tenere, anche se comincia ad essere in difficoltà almeno nelle aree urbane; i liberali sono i veri vincitori (i democristiani sono cresciuti solo di circa 2 punti percentuali come rappresentanza parlamentare), e quindi non si è avuto tanto una concorrenza al centro, quanto un’effettiva affermazione di destra, che, secondo alcuni osservatori, ha una paradossale ragione proprio nella crisi economica: benchè spaventati, o proprio perchè spaventati, gli elettori tendono a confermare fiducia ai “competenti” dell’economia, al ceto finanziario e imprenditoriale che la Fdp rappresenta, anche se sono proprio costoro i responsabili della crisi. La Grosse Koalition ha nuociuto ai socialdemocratici, come anche in Austria: infatti, o si è subalterni al cancelliere, o conflittuali, ed entrambi i ruoli sono poco apprezzati dagli elettori. In particolare, è ovvio, dagli elettori di sinistra: ci si è limitati a dire a questi ultimi che, perlomeno, la Spd nel governo era meglio dei liberali….verissimo, ma non propriamente un argomento entusiasmante ! A questo punto, non eviteremo comunque di parlare anche dei problemi interni alla socialdemocrazia tedesca: che è in calo elettorale dalla storica vittoria del 1998: dal 44,5% al 23,5%, passando per il 41,6% del 2002 e il 36,2% del 2005 (nota: si intendono qui le percentuali di seggi parlamentari conquistati, perchè la conta dei voti di lista e dei voti nei collegi uninomiali sarebbe interessante ma ci porterebbe lontano). Nel 1998, le anime della socialdemocrazia agirono assieme: presidente del partito era Oskar Lafontaine, che solo a risultati raggiunti cedette ufficialmente a Schroeder il primato. La torsione data da Schroeder nel corso dei suoi due mandati è stata forte, ed è stata nel segno della Neue Mitte, il “nuovo centro”, quindi una versione di governo incentrata sulla sostenilità finanziaria dello stato sociale (in una parola: tagli), una robusta importazione di temi clintoniani e blairiani, insomma quella “terza via” anni 90 che indicava nei compiti della sinistra semplicemente una fiduciosa azione di tutela delle magnifiche e progressive sorti dei mercati, sia pur con un accento, un poco moralistico, quindi ideologico, sulle pari opportunità da offrire ai poveri, purchè virtuosi, volenterosi e quindi meritevoli di accedere alle risorse che immancabilmente la modernità avrebbe arrecato. La crisi della Spd è venuta prima della crisi elettorale, accellerata dalla scissione di Lafontaine, anzi Schroeder per anni è sembrato in grado di arginare con il suo carisma le debolezze e le incertezze del partito: ha ben governato l’economia (confermando l’opinione di Schumpeter che i socialisti sappiano prendere molto seriamente il compito di far funzionare il capitalismo) e l’operazione di avere un welfare sostenibile è tecnicamente riuscita, ma il paziente non ne è uscito tanto bene (cioè la serenità, il benessere,l’eguaglianza, insomma i fini per cui governiamo, essendo mercato ed efficienza solo strumenti): insomma, alla fine, la mancanza di una convinta azione redistributiva ha fatto crescere il numero relativo dei poveri e il divario assoluto con i più ricchi. Schroeder ed i suoi hanno perseguito con testardaggine lo schema idelogico della “terza via”, ed hanno reagito ad ogni sconfitta dicendosi che il rinnovamento non era stato condotto abbastanza a fondo. Il partito socialdemocratico è stato vissuto spesso come un impiccio all’azione di governo. Quando un nuovo leader, Beck, ha cercato di riorganizzarlo, scontrandosi con Muentefering e proponendo di dare ai tedeschi qualcosa in termini di redistribuzione del benessere e di benefici sociali, agendo cioè non solo sulla leva delle opportunità di mercato ma anche su quella dell’intervento statale, la reazione dei seguaci dell’ex-cancelliere è stata virulenta, al punto da defenestrare Beck in una specie di putsch. Questo schroederismo senza Schroeder (che nel frattempo si è messo in pensione e si dedica a fare il lobbista per grossi gruppi industriali: va bene il postmoderno, ma ve lo immaginereste Brandt finire così ?) ha portato al quarto arretramento elettorale della Spd dal 1998, il più vistoso. E potrebbe non essere l’ultimo, almeno leggendo un’intervista oggi sulla stampa italiana a un membro dell’attuale gruppo dirigente socialdemocratico che parla di “nuove idee” e “nuovo programma”, dichiarazioni sbalorditive visto che l’aggiornamento del programma della Spd è nuovo di zecca (ma l’aveva promosso Beck). E’ probabile che le cose nella Spd miglioreranno quando si terranno le idee socialdemocratiche e si cambieranno piuttosto gli uomini. Quanto al socialismo europeo, esso raccoglie tante vicende nazionali: ogni generalizzazione è fuorviante, e lo diciamo impegnandoci a non suonare la fanfara per le previste e prevedibili, future vittorie in Grecia o in Scandinavia.

*Segreteria Nazionale PS - Sinistra e Liberta'

*E' MORTA "FEDORA" LA MAMMA DEI COMPAGNI BASILIO E STEFANO GIUSTOZZI*

30/09/2009 - Ieri sera e' improvvisamente venuta a mancare "FEDORA" La mamma dei Compagni Basilio e Stefano Giustozzi, gia' rispettivamente Assessore e Vicesindaco Socialisti del Comune di Morrovalle. La camera Ardente per tutta la giornata di oggi e' allestita presso l'ospedale di Civitanova Marche. I funerali si terranno Domani Giovedi 1° Ottobre alle ore 10,00 presso la chiesa di San Bartolomeo a Morrovalle.

I SOCIALISTI, della Provincia di Macerata si stringono commossi a BASILIO E STEFANO ed esprimono le piu' sincere Condoglianze alle loro famiglie.

Ivo Costamagna
Segretario Provinciale PS/Sinistra e Liberta'

martedì 29 settembre 2009

Aprileonline.info: Sommario del 29/09/2009

From: "Aprileonline.info" <redazione@aprileonline.info>
Date: Tue, 29 Sep 2009 01:52:01 +0200
Subject: Aprileonline.info:

Sommario del 29/09/2009

Pd ai ferri corti sulla Tav
Il Pd valsusino si allea con i No Tav per le elezioni della comunità
montana ed è subito scontro: per il segretario regionale del partito,
Gianfranco Morgando, e per quello della provincia di Torino, Caterina
Romeo "l'intesa è inaccettabile". Un folto gruppo di parlamentri
invoca la scomunica e l'espulsione. Ma non tutti sono per la linea
dura: Roberto Della Seta, senatore Pd eletto in Piemonte e capogruppo
in commissione Ambiente giudica "desolante che un partito dove ogni
giorni tutti invocano più radicamento nel territorio, cacciasse suoi
amministratori eletti solo perché su un tema pur importante la pensano
diversamente dal 'centro'"

Inps, la fotografia della crisi
I dati comunicati in occasione della scadenza di un anno
dall'insediamento di Mastraspasqua diventano un'impietosa radiografia
degli effetti della crisi economica sull'occupazione. Nell'ultimo anno
quasi un milione di domande di disoccupazione con un incremento pari
al 52, 2 per cento. Il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria è
quadruplicato, mentre quello alla straordinaria è aumentato dell'86,7
per cento. Secondo l'Inps i soldi stanziati dal governo e dalle
Regioni sono abbondantemente sufficienti

Annozero, continuano le polemiche
Continua a tenere banco il caso Santoro. L'Italia dei valori annuncia
una risoluzione e un'interrogazione sulla vicenda della convocazione
del direttore Masi da parte del ministro Scajola, che si difende:
"Nessuna censura, solo senso di responsabilità". Accordo tra i partiti
sulla condanna della campagna di boicotaggio del canone di Libero e
del Giornale

Elezioni tedesche e crisi del centrosinistra
I risultati elettorali tedeschi stanno provocando, come era
prevedibile, una specie di autoanalisi critica nel nostro
centrosinistra. Pur con deviazioni e tentativi vari di evitare
l'ostacolo, il centro del ragionamento sembra consistere nella
necessità di un cambiamento. Ma questa è solo una osservazione che
sfiora la banalità

Sicilia, frantumazione del Pdl e marasma "autonomista"
In Sicilia la politica è come impazzita. Gira a vuoto, al di fuori dei
canoni, senza centri di riferimento e senza regole. Gli ultimi
avvenimenti alla Regione, al comune di Palermo e altrove lo
confermano. La situazione è a un punto altamente critico, quasi di non
ritorno. E senza sbocco

Prc: Patto con Pd-Udc per un governo di garanzia costituzionale
Il segretario di Rifondazione Comunista sarebbe pronto ad allearsi
anche con l'Udc per un governo "di scopo" con tutte le opposizioni,
"per una legge elettorale di tipo proporzionale che corregga quella
attuale, concepita per premiare Berlusconi. Oltre a questo, in tempi
molto brevi, tre mesi, si può fare una legge sul conflitto di
interessi"

Minori, il Ritalin può far male, ma resta in commercio
L'Agenzia Europea del Farmaco (EMEA) termina la revisione sul Ritalin:
"Aritmie, possibili arresti cardiaci, ischemie cerebrali, psicosi e
forme maniacali, alterazioni del pensiero e paranoie, tossicità per la
crescita". Dopo aver trovato conferma a tutti i rischi potenziali di
questo psicofarmaco sui bimbi, l'EMEA conclude che comunque va
mantenuto in commercio. L'Agenzia del Farmaco non dipende dalla
Direzione Sanità dell'U.E., ma dalla Direzione Industria: questo
report ne è una prova lampante, invece di difendere gli interessi dei
bimbi difendono gli interessi dei produttori

Iniziativa politica e lotte sociali
L'espressione sommaria di un giudizio sulla fase che stiamo
attraversando, in particolare nel nostro paese sia pure all'interno di
uno sguardo attento al quadro internazionale, è quella di una sorta di
"precipitare della crisi", sia dal punto di vista sociale e politico

Iran, dalla trattativa alle sanzioni?
Giovedì prossimo gli iraniani torneranno al tavolo dei negoziati a
Ginevra con il '5+1' (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e
Germania), dopo 14 mesi di sospensione, ma certamente non con un
atteggiamento remissivo. Al contrario, l'esposizione muscolare è tutta
in crescendo: la settimana scorsa la rivelazione dell'esistenza di un
impianto segreto per l'arricchimento dell'uranio nei pressi della
città santa di Qom aveva già fatto salire la tensione con l'Occidente,
stamani il lancio di prova di due missili a lungo raggio in grado di
colpire lo Stato ebraico ha fatto schizzare il termometro in zona
rossa

"I racconti dell'età dell'oro", l'assurdo quotidiano di una dittatura
Arriva nelle sale italiane uno dei film più originali della Mostra del
Cinema di Venezia. Firma la sceneggiatura il romeno Cristian Mongiu,
autore del film scandalo "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni". La
pellicola, un omaggio in quattro episodi alla Romania sotto la
dittatura di Ceausescu, è diretta da un collettivo di registi

A new world: la vita di Thomas Paine
In prima mondiale al Globe Theatre la vita di Thomas Paine a cura di
Trevor Griffiths e la regia del direttore artistico del Globe, Dominic
Dromgoole. La storia di un uomo che ha vissuto ante tempo i suoi
ideali di uguaglianza e libertà rischiando in prima persona

Il Travaglio Quotidiano
Colpisce la dimensione sempre più personalistica assunta dai giornali.
Come se la famosa personalizzazione della politica avesse contagiato
anche la stampa. E, così come per i politici la tv è il detonatore
della personalizzazione

Per non dimenticare Sabra e Chatila
L'incontro con la delegazione del comitato per non dimenticare Sabra e
Chatila di ritorno dal Libano si terrà alla Casa della pace via di
Monte Testaccio 22 a Roma - martedì 6 ottobre alle 17,30


LA REDAZIONE


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[CriticaSociale] VERSO IL CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO

From: news@criticasociale.info
Date: Tue, 29 Sep 2009 12:19:52 +0200
Subject: [CriticaSociale] VERSO IL CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO
To: ivocostamagna@gmail.com

[image: Critica Sociale - Newsletter]
Ultimo numero | Colloqui italo-britannici | Agenda Lib Lab | Editoriali
VERSO IL CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO

[image: foto] Linda Lanzillotta: "Ancorati ad una visione
conservatrice della societą. L'agenda del Lingotto chiudeva una fase,
ma non ne apriva una nuova"
CAMBIARE PER RIPARTIRE

Alla vigilia del Congresso del Partito Democratico, Linda Lanzillotta
ha le idee chiare sulle cause delle difficoltà della sinistra italiana
e ne parla senza giri di parole: l'agenda politica del PD non è
aggiornata, essendo quella del Lingotto già in ritardo a suo tempo, e
per di più una larga fascia della base del PD è rimasta ancorata a una
griglia di lettura della realtà italiana di tipo conservatrice
costituendo un freno ai tentativi di innovazione di cultura politica.
Quest'estate, all'avvio della lunga corsa precongressuale, il think
tank Glocus, promosso ed animato dall'ex ministro, ha organizzato una
giornata di studio ("Cambiare per ripartire") sui temi che la sinistra
italiana ed europea - a suo giudizio – hanno urgenza di affrontare
per uscire dalla spirale negativa delle continue sconfitte elettorali.

L' intervento di Linda Lanzillotta è pubb licato nell'ultimo numero
della rivista Critica Sociale.

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Vorrei qualche informazione sugli ex socialisti del Pdl…

Vorrei qualche informazione sugli ex socialisti del Pdl…

On. Mauro Del Bue
Oggi alle 9.55


Li conosco uno per uno. Non li ho mai sconfesssati. Oltretutto anch'io ho
condiviso per un tratto di strada l'alleanza con Berlusconi. Non ho
condiviso l'adesione al Pdl perchè un socialista, per me, poteva al massimo
allearsi e per un periodo limitato, col centrodestra (in presenza di una
sinistra giustizialista), ma quella non poteva diventare la sua casa. I
fatti mi hanno dato ragione. Quando all'interno del Pdl gli ex socialisti
non hanno nemmeno il coraggio di difendere i loro principi tradizionali,
penso alla laicità, allora si evince che non si tratta solo di una scelta,
sempre rispettabile, ma di una autentica capitolazione, di una svendita di
un patrimonio ideale. E che il Pdl resta quel che si sapeva che sarebbe
stato.E cioè il partito del centro-destracon una cultura prevalentemente
integralista, con alcuni laici che dissentono e gli ex socialisti che
tacciono. Era venuto chiaramente alla luce durante il caso Eluanae lo avevo
messo in evidenza. Sta avvenendo anche sulla discussione attorno al testo,
sfornato dal Senato, sultestamento biologico, oggi in discussione alla
Camera, nonchè attorno alla discussione sull'uso della pilollaRsu. Dopole
esternazioni coraggiose di Fini e quelle di Benedetto Della Vedova, èstato
pubblicatoil testo dei cosiddetti liberal del Pdl, i deputati che si sono
dichiarati in disaccordo con la legge licenziata dal Senato. Ed èrisultato
subito sconcertante che il primo a prendere le distanze da quell'iniziativa
sia stato proprio Fabrizio Cicchitto. Tra i nomi si segnalano l'ex liberale
Pepe, l'ex ministro Martino, perfino la Mussolini. Ma non vi appare alcun
nome significativo di ex socialisti. L'hanno firmato Caldoro e Barani, che
ancora si definiscono socialisti del Nuovo Psi? Lo hanno firmato Stefania
Craxi e Margherita Boniver, che di Craxi rappresentano più d'una eredità
politica? L'hanno firmato Chiara Moroni e Ciccio Colucci, che pure hanno
combattuto battaglie sulla laicità in passato? E Brunetta e Sacconi e
Tremonti e Frattini che ne pensano? Purtroppo sappiamo cosa ne pensa Sacconi
che, al pari di Giuliano Ferrara,nella sua conversione cattolica, ha finito
per abbracciare le tesi più oscurantiste e integraliste. Si parla di libertà
di coscienza. Ma almeno la usino. Pare che essi si trovino in una
paradossale situazione nella quale non possono nemmeno esercitare la libertà
che vien loro concessa.E poi:quando mai nel vecchio Psi si dava libertà di
coscienza su temi simili. Sul divorzio e sull'aborto, non solo c'erano
indicazioni precise, ma si faceva di queste battaglie l'occasione per
marcare un'identità, che era perfino diversa da quella del vecchio Pci,
molto più prudente e distaccato. Così, quando Loris Fortuna, come uno degli
ultimi suoi atti parlamentari, presentò la sua proposta di legge proprio sul
tema del fine vita e dell'eutanasia, nessuno, nel partito, nemmenoalcuni
deicompagni prima richiamati, ebbero modo di prendere le distanze. E si
parlava di eutanasia e non solo di fine vita. Si può cambiare opinione, sia
ben chiaro. Ma cambiarle così radicalmente e tutti insieme non dà
l'impressione di una svolta della coscienza, quanto piuttosto di una svolta
dovuta a stato di subalternità. Dura lex sed lex, dicevano i latini…

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Ivo Costamagna
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COMUNICATO STAMPA: DISOCCUPAZIONE: DI GIOIA (PS/SeL): RADDOPPIO AMMORTIZZATORI SOCIALI? BENVENGANO, MA SENZA SVILUPPO SOLO PROLUNGAMENTO AGONIA

From: info@andreanesi.it
Date: Wed, 28 Sep 2009 12:26:46 +0200
Subject: COMUNICATO STAMPA: DISOCCUPAZIONE: DI GIOIA (PS/SeL):
RADDOPPIO AMMORTIZZATORI SOCIALI? BENVENGANO, MA SENZA SVILUPPO SOLO
PROLUNGAMENTO AGONIA
To: noisocialisti@gmail.com


Nelle ultime ore impazza la discussione sugli ammortizzatori sociali; da
estendere ad altre categorie non coperte, da protrarre nel tempo ed altro
ancora – ha dichiarato Lello Di Gioia Coordinatore Nazionale
dell'Organizzazione del Partito Socialista.

Tutto giusto, da sottoscrivere, chi perde il lavoro deve essere
sostenuto, precario o meno
che sia. Ma la partita sul futuro dei lavoratori si gioca su un altro
tavolo: lo sviluppo, o il rilancio per chi preferisce, dell'economia.
Attraverso tutte le incentivazioni attivabili propedeutiche allo stimolo
dei consumi, attraverso l'avvio dei lavori per la realizzazione delle
infrastrutture strategiche alla logistica del Paese, attraverso un
intervento sulle banche affinché allentino la stretta creditizia verso
le imprese che devono superare un momento di impasse o che devono
investire
(non dimentichiamo che l'innovazione per le imprese è vitale e non si
deve fermare neanche nei momenti di crisi).

Potrei proseguire ma non è mia intenzione produrre un elenco.
Invitiamo– conclude Di Gioia – Governo
ed opposizione a dedicare le maggiori risorse possibili nel produrre
soluzioni in tal senso. Serve un colpo di reni e non timidi cenni.

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*Socialisti e Sinistra dopo Bagnoli*

Socialisti e Sinistra dopo Bagnoli
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di Giuseppe Giudice

29/09/2009 - Sono moderatamente soddisfatto per le decisioni assunte a
Bagnoli da Sinistra e Libertà. Non condivido il pessimismo di maniera di una
certa sinistra abituata a darsi bottigliate sugli..attributi. Si poteva fare
di più, soprattutto per quanto concerne la nomina dei coordinamenti
regionali, ma l'istituzione dell'anagrafe delle adesioni, la conferenza
programmatica, la definizione delle regole, la presentazione senza nessuna
deroga del simbolo in tutte le regioni alle prossime consultazioni, indicano
con chiarezza che si è aperto un percorso vero per la fondazione di un nuovo
soggetto politico della sinistra. Questo pone un problema serio per i
Socialisti, intendendo con tale termine coloro che hanno una identità
culturale e non semplicemente la tessera ad un mini-partito. Quale è il
ruolo e la funzione che essi possono avere all'interno del progetto politico
di "Sinistra e Libertà"? Per il gruppo dirigente ristretto del PS (o meglio
dell'ex SDI) sembra che non vi siano dubbi. Il ruolo dei Socialisti e quello
di rappresentare il polo "riformista" in SeL declinando tale concetto alla
Tony Blair o alla Giuliano Amato: quello di una sinistra subalterna a quella
cultura neoliberale che è stata travolta dalla crisi in atto del capitalismo
liberista. Una posizione che si distingue dal PD solo sul tema della laicità
ma che ne accetta l'impostazione sui temi sociali e del lavoro.
Se la funzione dei Socialisti si riduce a questo non c'era bisogno di
contribuire a costruire Sinistra e Libertà: bastava fare l'ala laica
del PD.Se come io credo non solo la funzione dei Socialisti
non può essere così riduttiva ma deve avere ben altre ambizioni e svolgere
un ruolo affatto diverso, si pone il tema di come i Socialisti debbano
operare all'interno di SeL e di quale sia la loro vera funzione. Essa
consiste in primo luogo a dare un forte contributo alla ricostruzione di una
cultura politica della sinistra italiana, senza la quale non è definita la
missione storica e la strategia politica della stessa. La profonda
regressione della democrazia e della politica italiana hanno come concausa
la crisi della cultura politica soprattutto a sinistra. Spero di poter
analizzare più approfonditamente in un altro scritto tale tema. Mi limito
per ora a ripetere ciò che più volte ho detto: il crollo del comunismo ha
privato tale termine di ogni valenza positiva: l'identità comunista è stata
vissuta dall'89 in poi come identità puramente antagonista incapace di
indicare una alternativa in positivo all 'esistente. Di fatto l'identità
comunista impedisce di produrre una politica possibile e praticabile. La
demonizzazione dei Socialisti praticata da quella parte del
postcomunismoitaliano che puntava all'incontro con i post-dc
(realizzata
in modo molto precario nel PD) ha impedito alla sinistra di assumere una
identità in positivo. Nel fare ciò molti postcomunisti hanno accettato la
critica liberale al comunismo che, come sappiamo, coinvolge in essa
anche l'idea
socialista: il gruppo editoriale L'Espresso-Repubblica è stato il maggior
propagandista di tale sub-cultura che mescolava postcomunismo liberaloide e
demitismo purificato; la brodaglia pseudoideologica di cui si nutre
provvisoriamente il PD. Ma forse che lo SDI non si è mosso nella stessa
direzione? Ha aggiunto alla brodaglia del PD un pizzico di pannellismo. La
subcultura dello SDI è quella del non-socialismo liberale di Giuliano Amato
(in forma volgarizzata) con qualche spruzzo di Emma Bonino. A sinistra del
PD si è spesso parlato di una sinistra "senza aggettivi" dimenticando che di
per sé sinistra indica solo una collocazione parlamentare: è il termine
Socialismo che ha dato senso e progetto all'idea di sinistra nella storia. Odo
spesso paralare di "una sinistra del lavoro, dell'ambiente, dei diritti,
delle politiche di genere": tutti temi giustissimi, ma espressi così
sembrano una lista della spesa o una sommatoria aritmetica. Cosa lega
organicamente fra loro tali temi? Poiché senza una organicità di legame non
c'è organicità di proposta politica. E' un progetto, una offerta di società
diversa e fondata su valori differenti rispetto a quella della restaurazione
capitalistico-liberista che caratterizza la proposta. E quindi progetto
socialista per il XXI secolo. Un socialismo convinto che il crollo del
comunismo segna un punto di non ritorno e della vittoria dell'idea di
Socialismo Democratico, ma anche consapevole della crisi di quella
socialdemocrazia che ha vissuto la subalternità al liberismo. Il socialismo
europeo resta il punto di riferimento privilegiato con la convinzione che
esso vada rifondato marcando una soluzione di continuità con le sue derive
moderate degli anni 90 (Blair, Schroeder, D'Alema, Amato). In questo
processo di rifondazione potranno anche associarsi forze come la Linke
tedesca che comunque vedono nel Socialismo Democratico il loro
orizzonte. L'unico
confine a Sinistra è rappresentato dalla impossibilità di interloquire con i
nostalgici del Muro di Berlino o con forze velleitarie ed avventuriste. Se
questo è il nostro compito come Socialisti è veramente forte, interessante
ed appassionante e potremo svolgerlo non se faremo una corrente (che è
sempre funzionale a logiche spartitorie e non politiche) ma una area
culturale in grado di contribuire alla definizione dell'orizzonte strategico
di Sinistra e Libertà.
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PS.: di Giuseppe Giudice

*Vittorio Foa ricordando Riccardo Lombardi diceva che per Riccardo la
politica non è l'arte di governare gli uomini quanto piuttosto di insegnare
agli uomini a governarsi da soli. Il senso del nostro Socialismo è questo. Per
fare questo bisogna combattere tutti coloro che non vogliono far ragionare
la gente, anche a sinistra, e che mirano solo a gestire le emozioni
più irrazionali.*

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*Riunione a New York dei vertici dell' Internazionale Socialista*

INTERNAZIONALE SOCIALISTA
NECESSARIE NUOVE MISURE DI CONTROLLO
DEI MERCATI FINANZIARI

29/09/2009 - Si è svolto nei giorni scorsi a New York presso le Nazioni
Unite l'incontro dei vertici dell'Internazionale Socialista, in
coincidenza con le riunioni del G20 e dell'Assemblea generale dell'Onu.
Al vertice, presieduto dal presidente dell'IS Georges Papandreu, che ha
interrotto brevemente un'accesa campagna elettorale in Grecia, hanno
preso parte tra gli altri il leader socialista belga Di Rupo, l'ex
cancelliere austriaco Gusembauer, il presidente iracheno Talabani, il
presidente del Pse Rasmussen, Segolene Royale, che è rappresentante del
Psf presso l'Internazionale. Per l'Italia, Pia Locatelli, presidente
dell'IS donne.

Dalla riunione è emersa l'importanza, per i Socialisti,
di introdurre misure di controllo dei mercati finanziari, quali una
commissione internazionale di sicurezza, di garanzie pubbliche sui
mutui e di lotta ai paradisi fiscali. L'Internazionale Socialista
rilancia, alla luce della crisi in corso, la visione Socialdemocratica
di mercati regolati e di un intervento pubblico a garanzia degli
interessi generali di fronte a quelli speculativi.


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*DI LELLO (PS/SEL): IL VOTO IN GERMANIA, PORTOGALLO E GRECIA E LA SINISTRA ITALIANA*

GERMANIA. DI LELLO: LA SINISTRA PER VINCERE DEVE RIAFFERMARE E
MODERNIZZARE I PROPRI VALORI !

29/09/2009 - "Il risultato delle elezioni in Germania non lascia spazio
a equivoci o a intepretazioni forzose: a trarre beneficio dai 4 anni di
Grosse koaliktion è stata soprattutto la Signora Merkel con la CDU". -
Così Marco Di Lello, coordinatore nazionale del PS ed esponente di
Sinistra e Libertà.- "Se una lezione si può trarre dal voto tedesco,-
osserva Di Lello - specie se paragonato al confortante successo dei
Socialisti di Josè Socrates in Portogallo e alla possibile vittoria che
dovrebbe ottenere Georges Papandreu con il PASOK in Grecia domenica
prossima, è che le forze Socialiste, Riformiste e di progresso, per
vincere non devono dimenticare le loro radici che affondano nella
sinistra riformista, riaffermando e modernizzando i propri valori: in
primo luogo la giustizia sociale e la difesa dei più deboli e -
conclude l'esponente Socialista - condividendoli con quanti vi si
possono riconoscere."


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domenica 27 settembre 2009

Adesioni, costruzioni dal basso. A Sinistra e Libertà serve uno scatto !

Adesioni, costruzioni dal basso.
A Sinistra e Libertà serve uno scatto !
di Stelvio Antonini*

25/09/2009 - Molti di noi forse sono ritornati a casa dall'Assemblea di Napoli con un po' di delusione. Del resto nel dibattito che si è aperto sui siti ciò si manifesta ampiamente. Non c'è niente di male se viene sollevata qualche critica per come sono stati condotti i lavori da parte della presidenza. Ed è normale che molti siano rimasti delusi dalla scarsa pratica democratica esercitata nel corso dell'assemblea. Le critiche possono essere utili per il futuro del nostro lavoro. Certo, forse non era possibile neanche fare diversamente in un'assemblea straordinaria di migliaia di persone. Il problema a Napoli non era tanto di “ottenere di più”. Tutti sapevano in coscienza prima di arrivare all'Assemblea che l'obiettivo della convocazione del congresso costitutivo del nuovo soggetto (partito) prima delle elezioni regionali, che la stragrande maggioranza delle compagne e dei compagni auspicavano, non sarebbe stato facile da portare a casa . Importante era, però, che a Napoli si fosse riusciti a decidere di imboccare finalmente una strada senza ritorno per giungere alla meta finale della costruzione del nuovo soggetto della sinistra italiana. L'ordine del giorno finale consente di andare avanti. Il comitato di coordinamento eletto dovrà subito mettersi al lavoro e dare anche le indicazioni necessarie ai regionali per muoversi nello spirito di Napoli. Ad esempio, quale simbolo dobbiamo utilizzare per il tesseramento o per le iniziative? Io credo che dovrà essere quello assunto a Napoli senza perdere altro tempo nelle “interpretazioni”. La grande assemblea di Napoli, straordinaria per la partecipazione, per l'intensità e la passione politica manifestata ha cambiato indubbiamente il nostro ordine dei lavori. Anche le nostre discussioni devono cambiare registro. Ora il “gioco” passa nelle nostre mani. Come i grandi campioni del ciclismo dobbiamo saper scattare in avanti senza più girarci indietro per scrutare se qualcuno ci potrà frenare. Si tratta di mettere in pratica le cose scritte nell'ordine del giorno approvato a Napoli. La cosa più importante e dare il via alla campagna delle adesioni. Abbiamo bisogno di una base che diventi protagonista della costruzione del nuovo soggetto della sinistra e che assuma velocemente la sovranità nelle decisioni. Una grande campagna di tesseramento, dunque, nel pieno di una forte iniziativa politica sulle grandi questioni come la scuola, la difesa della libertà, della democrazia e dei diritti. E c'è il problema fondamentale del lavoro, che alla ripresa delle attività produttive dopo le ferie estive rileva la chiusura di centinaia di aziende con un terzo degli occupati in meno in parte destinati alla lunga cassa integrazione senza più la prospettiva di ritornare in fabbrica e in parte sulle liste dei licenziati. Deve esserci una risposta da sinistra che solo Sinistra e Libertà è in condizioni di dare all'altezza delle domande popolari.

*Sinistra e Liberta' - Coordinatore Regionale Marche SD

Fonte - http://www.sinistra-democratica.it

*GRAZIE! - da Remo Appignanesi ad Andrea Granata in merito al CONVEGNO SUI DIRITTI CIVILI di Sabato 26 Settembre a Civitanova Alta*

From: remo appignanesi <r.appignanesi@eclettico.org>
Date: Sat, 26 Sep 2009 22:25:13 +0200
Subject: GRAZIE
To: andreagranata@virgilio.it
Cc: ivo.costamagna@gmail.com
______________


Grazie per oggi pomeriggio!

Purtroppo la fase lavorativa ha saturato i margini che ricominio ad
avere sul versante figli (che restano sempre tanti e tanto piccoli!).

Metto per conoscenza Ivo perche' l'ho ritrovato dopo tanto tempo, nel
suo intervento, con una
tempra nuova e con una voglia di non rassegnarsi non comune, anzi direi
proprio straordinaria.

*L'incontro di oggi e' stato davvero bello.*

Due osservazioni:
- se ci tassiamo potremmo avere un servizio a pagamento di TVRS o TV
CentroMarche?
- inserendo questi appunamenti in contraddittori potremmo aprire quel
dialogo necessario con gli altri soggetti (anche se partitocratici!)?

GRAZIE!

PS: abbiamo possiblita' di collegarci a Liberilibri?
Il pinao culturale di
questi incontri puo' farci ritrovare i socialisti ed i residui dei
repubblicani e dei liberali.

Un invito a Taradash o Teodori si potrebbe sviluppare?

PS: quando e chi ha deciso delle liste alle regionali?

Dr.REMO APPIGNANESI

*Una bella serata, radicale, laica e socialista, con l'On. Giuseppe Rippa a Civitanova Marche Alta*

Un Convegno sui Diritti Civili e lo stato della Democrazia in Italia aperto da una relazione dell'On. GIUSEPPE RIPPA (al centro nella foto), gia' segretario nazionale radicale e attuale direttore di Quaderni Radicali, che vi invito a riascoltare su Radio Radicale per il suo notevole spessore storico-culturale, oltre che politico, e per i contenuti di chiara matrice liberalsocialista.
Difficile da riassumere per vastita' e livello sara' mia cura segnalare quando potra' essere riascoltata.

Una relazione in cui le valutazioni storiche, su di un passato spesso vissuto in prima persona, sono servite per analizzare il presente e proporre un progetto per il futuro.

Una relazione, quella di Rippa, in cui si e', infatti, evidenziato sia come la vicenda radicale e quella socialista si incontrano e si intrecciano, in positivo ed in negativo, e sia come dai momenti di maggiore unita', della loro azione politica, nascono le battaglie piu' importanti per lo sviluppo sociale e civile del nostro Paese.

Dopo gli interventi del sottoscritto, di Andrea Granata (Tesoriere Associazione Radicali Marche - a sinistra nella foto) e di Adelio Bravi (Segretario Associazione Radicali Marche - a destra nella foto) si è sviluppato un interessante dibattito che ha finito per toccare i temi di attualita' e le prospettive dell'area laica, socialista e radicale anche alla luce del progetto di SINISTRA E LIBERTA' (erano presenti, tra gli altri, nella splendida sala consiliare di Civitanova Alta, l'ex assessore provinciale di Sinistra Democratica LUIGI CARLOCCHIA, l'ex Sindaco di Tolentino ENRICO PAOLUCCI ed il Consigliere Provinciale PD, GUSTAVO POSTACCHINI).
Sono seguiti gli interventi di: Remo Appignanesi, Alessio Di Caro, Severino Di Marco e Biondini Renato.
Da tutti e' stata evidenziata la necessita', innanzitutto per il Paese, di una comune prospettiva per quest'area politico - culturale.

Il Convegno, iniziato alle ore 18.15, e' terminato quasi alle 21.00 per poi proseguire a cena, da Assunta, in un numero piu' ristretto e sino a quest'ora (mentre la campana della Piazza di Civitanova Alta batte l'una e mezza di notte ci salutiamo con un abbraccio con GEPY e con gli altri compagni radicali, impegnandoci a tenerci in stretto contatto).

... E' PROPRIO IL CASO DI DIRE...
SE SON ROSE (ROSSE) FIORIRANNO!!

Civitanova Marche Alta, li 27 Settembre 2009

Ivo Costamagna
(Segretario Prov.le Partito Socialista/Esponente Sinistra e Liberta'/Militante Radicale)

sabato 26 settembre 2009

Partito Socialista - Convocazione Direzione Regionale Marche


Comitato Regionale Marche

Il Segretario




Ai Componenti Direzi
one Regionale

Agli Invitati

LORO SEDI

Oggetto: Convocazione Direzione regionale.

E’ convocata per giovedì 1° Ottobre p.v. alle ore 17.30, presso l’Ostello della Gioventù di Loreto la Direzione Regionale Marche per discutere il seguente ordine del giorno:

  1. Sinistra e Libertà, riflessioni su assemblea Napoli e conseguenti iniziative regionali;
  2. Esame situazione politica regionle;
  3. Varie ed eventuali.
Data l’importanza degli argomenti prego di essere puntuali e di comunicare eventuale impossibilità a partecipare.

Fraternamente


Ancona, 24 settembre 2009

Massimo Seri


*"SERVE PIU' OPPOSIZIONE, NON MENO OPPOSIZIONE" (Dario Franceschini 25/9/2009) - RIUNIONE COORDINAMENTO CENTRO-SINISTRA: LUNEDI' 5 OTTOBRE, ORE 21.30, SEDE PS/SEL CIVITANOVA*

-Ai membri del Coordinamento del Centro-Sinistra di Civitanova Marche

Cari compagni,
vi invio la presente quale bozza sintetica delle decisioni assunte al
termine della nostra ultima riunione, quella di Giovedi 24/9 us, sia
per consentire eventuali correzioni e/o integrazioni e sia per
facilitare i lavori del prossimo incontro.

1)Dare CONCRETA ED IMMEDIATA OPERATIVITA' al Coordinamento dei Partiti
di Centro-Sinistra verificando anche possibilita' e modalita' per
aprirlo al contributo di altre forze e movimenti disponibili ad una
unitaria azione di opposizione all'attuale Giunta di Destra.

2)Concordare un CALENDARIO DI INIZIATIVE, NELLE VIE E NELLE PIAZZE DI
CIVITANOVA, PER INFORMARE LA GENTE SULLA REALE SITUAZIONE IN CUI SI
TROVA OGGI LA CITTA'.
Questo a partire dal settore dei LAVORI PUBBLICI ED APPALTI e
dall'assenza di trasparenza nella GESTIONE ECONOMICO-AMMINISTRATIVA
DEL COMUNE E DELLE SOCIETA' PARTECIPATE.

Le iniziative sulle vicende amministrative, per dare ai cittadini una
sensazione di reale UNITA' DELLA COALIZIONE DI OPPOSIZIONE, non
dovranno piu' sovrapporsi con manifestazioni dei singoli partiti,
ferma restando, su tutte le altre tematiche che non riguardino lo
specifico amministrativo di Civitanova, la loro piena sovranita'.

2)Tali iniziative, accompagnate da una contemporanea proposta
programmatica alternativa, dovranno culminare, entro Dicembre, in UNA
GRANDE MANIFESTAZIONE CITTADINA, PUBBLICA ED UNITARIA, IN CUI SIA
ANCHE LA GENTE AD ESTERNARE LA PROPRIA INSODDISFAZIONE E LA PROPRIA
PROTESTA.

Non si esclude, nell'ambito di tale "percorso unitario", la
presentazione di una MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO ED ALLA GIUNTA
quale momento istituzionale dell'iniziativa di opposizione e come
assunzione di responsabilita' da parte di chi segnala anche nella
massima assise democratica della citta', il Consiglio Comunale, i
danni che questa Giunta ha provocato e continua provocare continuando
a governare Civitanova.
Tutto questo specificando errori ed... orrori della Giunta ed
assumendosi, da quel momento, l'onere di un percorso che prevede la
proposta di uomini, idee e di un "progetto di citta'" alternativo
all'attuale coalizione che governa Civitanova, SINO AL DEMOCRATICO
PRONUNCIAMENTO, MAGARI ANTICIPATO, DEGLI ELETTORI.

Insomma, una sorta di... "preavviso di sfratto" o, consentitemi la
battuta, l'inizio dello... "sBRINamento" di Civitanova!

Colgo l'occasione per ricordarvi e far conoscere agli assenti la data
della prossima riunione:

LUNEDI' 5 OTTOBRE, ORE 21.30, PRESSO LA SEDE PS/SEL, IN VIA SANZIO,8.

Fraterni saluti.

Ivo Costamagna
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venerdì 25 settembre 2009

*GRUPPO PARTITO SOCIALISTA REGIONE MARCHE: CONFERENZA STAMPA SU PROPOSTA DI LEGGE "SOSTEGNO AI GENITORI SEPARATI" PRESENTATA DA ANTONIO D'ISIDORO*


ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
GRUPPO MISTO – PARTITO SOCIALISTA

Proposta di legge n. 340 a iniziativa del Consigliere D’Isidoro, presentata in data 6 agosto 2009.

NORME A SOSTEGNO DEI GENITORI SEPARATI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’MODIFICHE ALLA L.R. 16 DICEMBRE 2005, N. 36 “RIORDINO DEL SISTEMA REGIONALE DELLE POLITICHE ABITATIVE”

CONFERENZA STAMPA

Mercoledi’ 30 Settembre 2009 – ore 11.00 Sala della Presidenza dell’Assemblea legislativa delle Marche Piazza Cavour 23 – ANCONA

INTERVERRANNO:

Prof. Antonio D’ISIDORO - Presidente Gruppo Misto - Partito Socialista
Dott. Mario FEROCE - Coordinatore per le Marche Associazione“ADIANTUM”

La presente proposta di legge nasce dalla necessità di fornire una attenzione istituzionale alle questioni di carattere sociale, economico e personale che possono avere origine dalla fine del rapporto matrimoniale. Si vuole così offrire una maggiore tutela ai coniugi separati in situazione di difficoltà, sia dal punto di vista psicologico che da quello di carattere materiale conseguente al non affidamento dell’abitazione famigliare. Si tratta di situazioni ancora poco conosciute e sottovalutate ma di estrema gravità sociale. Con questa proposta di legge si intende dare una risposta ai problemi suesposti attraverso una legislazione regionale innovativa a livello nazionale.


Craxi e l'OLP

UNA DELLE NUMEROSE SITUAZIONI CHE CONFERMANO, LA VOLONTA' DEI SOCIALISTI DI NON VOLER DARE LEZIONI "DI SINISTRA" A NESSUNO........MA NESSUNO SI PUO' PERMETTERE DI DARNE AI SOCIALISTI !!!

*SINISTRA E LIBERTA': SBARRAMENTO ALLE REGIONALI? SAREBBE UN ALTRO REGALO A SILVIO*

SBARRAMENTO ALLE REGIONALI ?
UN ALTRO REGALO A SILVIO


E’ in corso la discussione della proposta di legge volta a rendere obbligatoria, per l’accesso ai Consigli Regionali, Provinciali e Comunali, la soglia di sbarramento del 4%.

di Carlo Leoni*

25/09/2009 - E’ iniziato martedì scorso in Commissione Affari Costituzionali alla Camera l’iter di discussione della proposta di legge che ha come primo firmatario l’on Calderisi volta a rendere obbligatoria, per l’accesso ai Consigli Regionali, Provinciali e Comunali, la soglia di sbarramento del 4%.

La Commissione si è limitata ad ascoltare la relazione del primo firmatario ed ha rinviato la discussione ad una seduta successiva. Non è dato sapere quindi, al momento in cui scriviamo, quale sia l’orientamento dei gruppi parlamentari di opposizione e in particolare del PD. Sappiamo purtroppo che tutti hanno condiviso la filosofia bipartitista insieme alla destra sia per le elezioni politiche che per quelle europee. L’effetto è stato quello di fare il vuoto intorno al PD e di agevolare enormemente il successo di Berlusconi.

Il PD darebbe prova di incredibile autolesionismo se perseverasse sulla stessa linea che lo ha portato a sbattere e ad un Congresso che a detta di tutti i contendenti dovrebbe essere di correzione degli errori passati. Sia Franceschini che Bersani dicono di non condividere la riduzione a due della rappresentanza politica e l’autosufficienza del loro partito. Entrambi parlano di nuove alleanze. Bene, sono attesi subito ad una prova di coerenza. Blocchino sul nascere questo ulteriore colpo alla rappresentanza di una parte grande della società italiana.

Se non facessero questo, i dirigenti del PD, perderebbero ulteriormente di credibilità nella battaglia di opposizione al Governo e alle sue pulsioni autoritarie. Ma come, si chiederebbero in molti, scendete in piazza per la libertà di informazione e cioè perché tutte le voci della politica e della società abbiano la voce che meritano e poi, con l’ennesimo colpo di mano, dopo averlo fatto per il Parlamento nazionale e per quello europeo, volete cancellare anche dagli enti locali e dalle Regioni la rappresentanza della sinistra ?

In molti si chiederebbero le ragioni di questa ossessiva persecuzione e se non sarebbe il caso che tanta energia il PD la spendesse contro la destra piuttosto che contro la sinistra. E come pensano di vincere le regionali se si fanno il vuoto intorno?

Non è un problema di Sinistra e Libertà : sbarramento o no, come è stato per le europee ci saremo anche alle regionali perché il nostro non è un progetto elettoralistico e di corto respiro. E’ un problema delle forze progressiste e della democrazia italiana. Mi hanno insegnato da piccolo che risolvere i problemi politici per via amministrativa si chiama “stalinismo” e ha fatto una certa impressione vedere che questa pratica è stata fatta propria da esponenti di un partito che si chiama “democratico”. Ma vogliamo credere che al PD la lezione delle ripetute sconfitte sia bastata e che vogliano cambiare rotta.

La legge Calderisi va quindi fermata per queste ragioni di merito politico e poi perché è chiaramente incostituzionale. L’art.122 della Costituzione parla chiaro: “Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità… sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica.”

Calderisi sostiene che l’introduzione per legge della stessa percentuale di sbarramento per tutte le Regioni sarebbe uno dei principi fondamentali sui quali insiste una riserva di legge. Chiunque può constatare invece che si tratta di una misura assai di dettaglio e come tale demandata dalla Costituzione all’esame di ciascuna assemblea regionale.

Se si vuole contrastare questa proposta di legge non mancano certo gli argomenti, né sotto il profilo politico né sotto quello di legittimità costituzionale. Serve solo la volontà politica. E’ il caso di dire ancora una volta all’opposizione parlamentare :” Se ci sei batti un colpo!

PS. Saremmo curiosi di conoscere su questo punto anche il parere dei “federalisti” della Lega, dei Presidenti delle Regioni, oltre che dell’IDV che denuncia ogni inciucio tranne quelli che la vedono protagonista come accadde per le legge elettorale per il Parlamento europeo.

*Sinistra e Libertà - ex vicepredinete Camera dei Deputati


giovedì 24 settembre 2009

CERCASI EXSOCIALISTI DISPERATAMENTE

PDL. DI LELLO E DEL BUE:
CERCASI EXSOCIALISTI DISPERATAMENTE.

24/09/2009 - "Ma dove sono finiti gli ex e post socialisti che stanno nel PdL? - se lo chiedono in una nota congiunta Marco Di Lello e Mauro Del Bue rispettivamente coordinatore e componente della segreteria nazionale del PS, ed esponenti di Sinistra e Liberta'. Ieri il caso Englaro, oggi la discussione sul testamento biologico, temi eticamente sensibili e cartina di tornasole per misurare il tasso di cultura laica nella maggioranza, sono caratterizzati dall'assordante silenzio di tutti quei parlamentari che, non comparendo neppure tra i 20 parlamentari che hanno sottoscritto la lettera al Presidente Fini, hanno l'impudenza politica di dichiararsi "ancora socialisti". Non basta - proseguono gli esponenti del PS/SeL - si segnala come il più solerte a prendere le distanze dai tentativi di esternare un sia pur timido dissenso laico nel gruppo parlamentare quel Fabrizio Cicchitto, in gioventù brillante esponente della sinistra socialista di Riccardo Lombardi. Parafrasando il titolo di un noto film di Madonna - concludono Di Lello e Del Bue - potremmo dire che nel PdL "cercasi exsocialisti disperatamente".

mercoledì 23 settembre 2009

*PARTITO SOCIALISTA CIVITANOVA. C'E' UN'UNICA "VIA MAESTRA": L'OPPOSIZIONE PRESENTI LA MOZIONE DI SFIDUCIA ALLA GIUNTA MOBILI*

Al termine della riunione del Direttivo cittadino il Partito
Socialista di Civitanova Marche ha approvato il documento che segue:

In una situazione incancrenita come quella in cui sia la "filosofia di
governo" che il coacervo di "interessi tutelati"dalla Giunta di Destra
hanno trascinato, in questi 14 anni, la nostra citta, non basta...
"cambiare passo".
L'opposizione deve... "INSORGERE PER RISORGERE".

Non e' uno slogan ma una necessita' per Civitanova ed e' DOVERE di una
opposizione non consociativa e, quindi, correa, porre in essere AZIONI
STRAORDINARIE PER UNA SITUAZIONE STRAORDINARIA.
SPETTA ALLA POLITICA DARE RISPOSTE CHIARE SENZA ATTENDERE LA,
POSSIBILE, "SUPPLENZA" DELL'INTERVENTO DELLE VARIE MAGISTRATURE.

*Proponiamo tre iniziative unitarie a tutti i partiti del
centro-sinistra che si riuniranno domani, Giovedi 24 Settembre, alle
ore 21.30, presso la Sede del Partito Socialista,*
facendo nostri i tanti contributi venuti nelle due prime riunioni di
tutta la coalizione di opposizione:

1)Attivare forme di presidio democratico nelle VIE e nelle PIAZZE di
Civitanova spiegando alla gente, e non agli addetti ai lavori in
riunioni semiclandestine o con numeri pseudocabilistici sui soliti
manifesti illeggibili, dove e perche' QUESTA GIUNTA MANCA DI
TRASPARENZA A PARTIRE DALLE OPERE PUBBLICHE, DAGLI APPALTI, DALLA
GESTIONE DEI SOLDI E DEL TERRITORIO CHE SONO DI TUTTI.

2)Una grande manifestazione dove dare la parola alla -INDIGNAZIONE DEI
CITTADINI- che sta crescendo verso la GIUNTA PEGGIORE DAL DOPOGUERRA
AD OGGI.
Una manifestazione che si concluda con L'OCCUPAZIONE, SIMBOLICA E
PACIFICA, DELLA SALA CONSILIARE.

3)Non va commissariata solo l'Atac ma va notificato, in Consiglio
Comunale, al Sindaco ed a tutta la Giunta l'unico atto ufficiale di
"preavviso di sfratto" esistente: LA MOZIONE DI SFIDUCIA.

Sara' poi compito della lotta politica, della capacita' di
ELABORAZIONE E PROPOSTA ALTERNATIVA, DI UOMINI, METODI ED IDEE, e del
democratico pronunciamento, magari anticipato, degli elettori
dargli... ESECUTIVITA'!

Civitanova Marche, li 23/9/2009

Ivo Costamagna (Segretario Provinciale Partito Socialista)

Giovanni Garofolo (Segretario Cittadino Partito Socialista)

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martedì 22 settembre 2009

*L'Associazione Radicali Marche, unitamente a tutti i laici, riformisti e socialisti, incontra l'On. Giuseppe Rippa - Sabato 26 Settembre, ore 18, Sala Consiliare di Civitanova Alta*

POLITICA E DIRITTI CIVILI A CIVITANOVA ALTA

*Sabato 26 Settembre, alle ore 18:00, presso la Sala Consiliare di
Civitanova Marche Alta (MC), nella centrale Piazza della Libertà,*
l'Associazione Radicali Marche presenterà l'incontro/dibattito sul tema:
"I Radicali, i diritti civili e la
resistenza al regime partitocratico".

Interverrà l'On. Giuseppe Rippa, fondatore e direttore del bimestrale politico
Quaderni Radicali e del suo supplemento telematico nuova Agenzia Radicale.

Napoletano, già parlamentare e segretario nazionale del Partito
Radicale, Rippa è stato anche tra i fondatori di Radio Radicale e
componente dell'Assemblea Nazionale del PSI.
E', attualmente, segretario
nazionale dell'Associazione Arabi Democratici Liberali.

Quaderni Radicali nasce nel 1977 sull'onda del movimento per i diritti
civili e rappresenta un punto di riferimento per liberali, libertari,
riformisti e democratici.

La rivista, che non ha alle spalle finanziamenti statali né forti
gruppi editoriali, si propone come strumento aperto, non ideologico,
che cerca di costruire uno spazio nel dibattito politico-culturale,
sostenendo un'area per sua natura antagonista alle culture egemoni.

L'incontro è il primo di "L'altra Agenda", programma di Convegni, a
cui parteciperanno personalità liberali,
laiche e socialiste, che l'Associazione Radicali Marche, unitamente ad
altre associazioni politico-culturali interessate, organizzerà nei
prossimi mesi per offrire l'opportunità di un'agenda politica
alternativa.

*L'incontro è aperto a tutti. Per informazioni: 3493320903*

Vi invito a partecipare numerosi ovviamente, portando anche amici e
conoscenti, terminato l'incontro si va a cena da "Assunta", una trattoria a
Civitanova Alta, dovendo prenotare il tavolo fatemi sapere per tempo le
vostre adesioni alla cena.Saluti cari.

Andrea Granata
(Tesoriere Associazione Radicali Marche)

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Ivo Costamagna
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*SINISTRA E LIBERTA': UN MINUTO DI SILENZIO NON VUOL DIVENTARE GUERRAFONDAI - di Daniela Brancati*

UN MINUTO DI SILENZIO
NON VUOL DIRE DIVENTARE GUERRAFONDAI

di Daniela Brancati*

22/09/2009 - Salacone ha detto no al minuto di silenzio e riflessione
sui soldati italiani morti in Afghanistan. Io stimo Simonetta e
capisco che il suo voleva essere un gesto di disobbedienza civile, ma
proprio per questo le dico: io non l'avrei fatto. Le convinzioni
personali sono una cosa. Il ruolo istituzionale e politico un'altra.
Personalmente
ritengo che la guerra sia un errore sempre, perché non risolve i
problemi anzi li aggrava e, come ha detto Obama, con i soldi delle
guerre si possono fare le riforme.

Tuttavia se un paese impegna dei soldati in una missione
internazionale e questi muoiono nell'adempimento del proprio dovere,
dedicare loro un minuto non vuol dire diventare guerrafondai, ma
rispettosi della morte.
Certo di tutte le morti, ma chi impedisce agli educatori di dedicare
un altro minuto ai civili afgani morti? Il minuto doveva essere
propedeutico alla riflessione: si può e si deve indurre i bambini a
riflettere in generale sul senso della guerra, che vuol dire morte e
distruzione, povertà e degrado. E in particolare adempiere a un dovere
didattico educativo nello spiegare il senso di questa guerra e tutte
le sue motivazioni che sono molto complesse. Non è obbligatorio
riflettere
secondo la retorica patriottica che anche a me riesce indigesta. Ma sul
valore della vita umana e sul valore della pace e delle pari
opportunità per i popoli e i modi per difenderli, sì.

Inoltre, se questo minuto è richiesto da un ministro, all'istituzione
si deve rispetto. Se il ministro non ci piace dobbiamo operare per
cambiarlo, conquistare una maggioranza di consensi elettorali, cioè
conquistare il cuore e le menti dei nostri concittadini. E quindi
interrogarci se negare il minuto di silenzio a dei soldati morti sia
il modo giusto per farlo. Poteva essere una buona occasione per
indirizzare la riflessione collettiva fuori da ogni retorica,
purtroppo è diventata solo un'occasione per aizzare una polemica
pubblica.

Scrivo nella consapevolezza che di questi argomenti dovremo molto e
'pacificamente'
discutere fra noi, se vogliamo che Sinistra e Libertà diventi una
realtà politica viva e vivace.

*Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà


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*SINISTRA E LIBERTA'. DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE GRUPPO SOCIALISTA REGIONE MARCHE, ANTONIO D'ISIDORO: SINISTRA NUOVA PIU' VICINA*

Dopo l'Assemblea Nazionale, svoltasi Domenica 20 Settembre a Napoli, di
SINISTRA E LIBERTA'.

ANTONIO D'ISIDORO (Presidente Gruppo Socialista Regione Marche):

*SINISTRA NUOVA PIU' VICINA*

"Nell'Assemblea Nazionale di Sinistra e Liberta', tenutasi a Napoli, è stato
fatto un passo avanti nella costruzione di una sinistra nuova, fondata non
solo sulle radici storiche e i valori del passato (la giustizia sociale, la
libertà, innanzitutto) ma anche sul merito, sul rigore, sulla
laicità". Lo ha dichiarato il Presidente del Gruppo Socialista alla
Regione Marche, Antonio D'Isidoro.

"Oltre che alle prossime elezioni regionali – ha continuato D'Isidoro -
bisogna pensare a costruire un perimetro per un centrosinistra competitivo e
vincente per il prossimo appuntamento delle elezioni politiche. Un
appuntamento cui non possiamo mancare. Non a caso Sinistra e Libertà ha
varato un coordinamento e sta preparando una 'carta di adesione' nonchè una
conferenza programmatica.


Criteri da estendere alle realta' regionali.


E'chiaro che tutto dovrà passare al vaglio degli organi statutari dei
rispettivi partiti. Per i socialisti la decisione finale spetterà al
Congresso, la cui data non è stata ancora fissata, ma che,
presumibilmente, si terrà l'anno prossimo. Per quanto riguarda il
Congresso fondativo di
Sinistra e Libertà si è, intanto, deciso che ci sarà dopo le elezioni regionali.

Sono soddisfatto - ha concluso D'Isidoro - perché si è tracciata la rotta
per una sinistra nuova che oggi è qualcosa più di un'opzione: è un
obiettivo concreto, più vicino di quanto avessi sperato fino a ieri".


Ancona, li 22/9/2009

ANTONIO D'ISIDORO

lunedì 21 settembre 2009

NENCINI: SINISTRA NUOVA PIU' VICINA

Dopo l'Assemblea di Napoli
SINISTRA E LIBERTA'. NENCINI:
SINISTRA NUOVA PIU' VICINA


21/09/2009 - "A Napoli, con l'assemblea nazionale di Sinistra e liberta', è stato fatto ieri un altro passo avanti per costruire una sinistra nuova che sia fondata non solo sulle radici storiche e i valori del passato, la giustizia sociale, la libertà, innanzitutto, ma anche sul merito, sul rigore, sulla laicità". Lo ha dichiarato all'Asca, il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. "Con questi ingredienti - ha continuato il leader socialista commentando i lavori dell'assemblea di Napoli - possiamo pensare di vincere le sfide del futuro, anche se più che alle elezioni regionali bisogna pensare a costruire un perimetro per un centrosinistra competitivo e vincente per il prossimo appuntamento delle elezioni politiche. Un appuntamento a cui non possiamo mancare e che, come tutto lascia credere, potrebbe arrivare molto prima della scadenza naturale. Noi saremo pronti e come Sinistra e Libertà abbiamo varato un coordinamento, stiamo preparando inoltre una 'carta di adesione' e una conferenza programmatica. Tutte decisioni che dovranno comunque passare al vaglio degli organi statutari dei rispettivi partiti. Per i socialisti la decisione finale spetterà al congresso, la cui data non è stata ancora fissata, ma che presumibilmente si terrà l'anno prossimo. Anche per il congresso fondativo di Sinistra e Libertà non è stata fissata alcuna scadenza precisa, ma si è deciso che ci sarà solo dopo le elezioni regionali. Siamo molto soddisfatti - ha concluso Nencini - perché abbiamo tracciato una rotta e scelta una meta e una sinistra nuova è oggi qualcosa più di un'opzione, è un obbiettivo concreto, possibile e più vicino di quanto avessimo sperato fino a ieri".



NENCINI, SÌ A BAGNASCO SULL’ART.54, NO SULL’ORA DI RELIGIONE

SCUOLA: NENCINI, SÌ A BAGNASCO SULL’ART.54
NO SULL’ORA DI RELIGIONE

21/09/2009 - “Non nascondiamo di preferire il cardinal Bagnasco che, nella situazione politica attuale, cita quanto mai a proposito il rispetto dell’articolo 54 della Costituzione e molto meno quello che insiste nel difendere una concezione anacronistica e controproducente dell’ora di religione nella scuola pubblica”. E’ quanto afferma il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. “Manteniamo tutti i nostri dubbi sull’ora di religione – continua il leader socialista - proprio perché nell’Italia multietnica del ventunesimo, secolo può rappresentare un caso effettivo di discriminazione nei confronti dei diversamente credenti e dei non credenti. E’ evidente infatti che, nonostante le diposizioni legislative e amministrative, l’ora di religione resta nei fatti obbligatoria, e per di più limitata ai confini del cattolicesimo più ortodosso mentre gli insegnanti vengono scelti dalla curia e messi a carico dello Stato. Sarebbe meglio – conclude Nencini - se la Chiesa accettasse una volta per tutte che la fede religiosa può essere solo frutto di una scelta libera, e soprattutto consapevole, senza campagne promozionali a cominciare dai primi anni di scuola”.

- I sentieri interrotti del Socialismo Italiano -

- I Sentieri Interrotti del Socialismo Italiano -


di Carolus Felix

21/09/2009 - Chi ha letto i miei interventi fino ad oggi nel merito di Sinistra e Libertà, sa che ne sono stato sempre un acceso sostenitore e che per me ha sempre rappresentato la speranza di una nuova prospettiva del “fare” la politica, in senso più pragmatico, innovativo e unitario. Ho sempre auspicato che nascesse, grazie ad una iniziale alleanza di tipo elettorale, prima un fecondo dibattito, poi un serrato confronto nella base, e infine un rinnovato quadro di proposte politiche, mediante un vero soggetto unitario, ancorato solidamente al Socialismo Europeo e in grado di parlare a tutti con una sola voce, anche se sempre dialogante con un coro. Purtroppo però devo dire francamente che l’esito di Bagnoli mi ha deluso. Mi aspettavo un coinvolgimento capillare della base per ascoltare, già da tempo, con sondaggi e confronti, anche in sede territoriale e telematica, un programma di massima o per lo meno delle linee guida, invece non si è ancora d’accordo neanche sul simbolo che dovrebbe includere una non ben definita scritta sull’ecologia. Si dà per scontato che l’ancoraggio al Socialismo Europeo verrà da sé, mentre incombe la sparizione anche dell’ultimo suo piccolo riferimento simbolico: la rosa del Socialismo Europeo. Si chiede sostanzialmente una doppia adesione: 30 euro per Sinistra e Libertà e 20 per il Partito Socialista. In sostanza 50 euro per avere cosa e in tempi di vacche magrissime e di disaffezione per la politica? Gli stessi referenti, lo stesso cartello elettorale con solo qualche incertezza in più sul simbolo. E col rischio che a portare pacchetti di tessere siano sempre i soliti danarosi per mantenere le posizioni di sempre. Ammettiamolo francamente, con un prezzo così elevato, si poteva dare qualche certezza o qualche garanzia in più, almeno in merito a qualche grande vincolo comune, il minimo indispensabile. Dicono tutti di voler percorrere con decisione la via del Socialismo e del Riformismo moderno ed europeo, e allora almeno un comune richiamo simbolico non sarebbe certo guastato. Alle prossime regionali si rischia invece che l’unico simbolo Socialista sia il garofano che spunterà di nuovo, con non sappiamo ancora quali petali, se freschi, appassiti oppure di plastica, nella prossima convention indetta da Bobo Craxi, e rivolta a tutti i “socialisti autonomisti”. Bobo ha avuto e ha dalla sua il pregio della coerenza, dall’inizio ha sempre dichiarato di non credere in Sinistra e Libertà, di volere l’autonomia dei Socialisti e un partito non vincolato ad alleanze e schieramenti spuri, ma ancorato nella tradizione del riformismo italiano. E conseguentemente si è dimesso dalla segreteria nazionale, deciso a percorrere sino in fondo la sua strada. E’ una strada non facile, innanzitutto perché l’Italia non è un blog o facebook, e la logica dei numeri è spietata così come il senso comune che non di rado è in piena rotta di collisione col senso storico. Lo stesso che vorrebbe che Bettino fosse considerato per quel che realmente ha fatto, e non per come avrebbe potuto essere condannato, anche se il giudizio del tribunale umano temo dovrà sfuggirci per sempre. E dunque la questione è, per chi porta ancora quel nome e che ha la grande ambizione di non voler far morire l’identità Socialista, con tutta la sua specificità storica e valoriale, di poter affermare serenamente parafrasando Fidel Castro: “La storia lo assolverà” Evidentemente Bobo è già assolto, perché è assurdo che i figli paghino sempre e comunque gli eventuali errori dei padri, ma non lo è un partito che vincoli ancora la sua identità alla teoria e alla prassi craxiana, quella delle ripetute elezioni per acclamazione, quella dei legami coi poteri forti, quella della ricerca di finanziamenti anche senza starsi tanto a turare il naso. E poi comunque, resta sempre un problema, non si costruisce una speranza, una identità e un futuro solo con le nostalgie e nemmeno coi nostalgici, anche se certamente, nemmeno con gli scetticismi. Oggi il Socialismo che non può e non deve essere confuso con il Blairismo, ha bisogno essenzialmente di tre fattori essenziali: primo che si creda, di nome e di fatto, in esso, nel Socialismo; secondo che si sappia coniugarlo non solo in maniera Riformista ma anche in senso pragmatico e innovativo con la realtà, fino a rendere la sua politica rivoluzionaria, quella che batte strade mai tentate e nell’ambito rigoroso delle norme costituzionali; e infine di una grande tensione unita ad un grande esempio morale. Solo chi incarnerà pienamente questi tre principi, potrà ambire a continuare a rappresentare degnamente la cultura e la tradizione politica del Socialismo Italiano, dei suoi grandi fondatori e dei suoi massimi artefici. Quella che dunque dobbiamo suscitare, al di là dei tentativi più o meno riusciti di fare la zuppa di pesce oppure il timballo al sugo, è una grande tensione verso la realizzazione e l’incarnazione di questo principio trinitario: fede nel Socialismo, prassi e speranza etica e morale, amore per la condivisione realistica e pragmatica dell’attuazione dei suoi principi. Io auguro a tutti il successo in questo difficile ma indispensabile sentiero spesso interrotto, come quello che si perde nella boscaglia e oltre il quale si va avanti solo con la speranza ed il senso dell’orientamento. Ovunque siano e ovunque vadano, li seguirò tutti, uno per uno, come un tafano socratico, pronto a dialogare e ad incalzarli sulla loro attuazione, sulla loro autenticità, sulla loro onestà, costi quel che costi, persino l’amarezza della cicuta.