giovedì 17 settembre 2009

*PRIMO INCONTRO TRA LE FORZE POLITICHE, A LIVELLO REGIONALE, PER COSTRUIRE SINISTRA E LIBERTA' ANCHE NELLE MARCHE*

Si e' svolto ieri, Mercoledi' 16 Settembre, presso la sede del Partito
Socialista, in Corso Garibaldi ad Ancona, il primo incontro regionale
tra le delegazioni delle forze politiche che, a livello nazionale,
hanno dato vita al progetto di Sinistra e Liberta'. Questo per
verificare l'esistenza delle condizioni per costruire, anche nelle
Marche, Sinistra e Liberta'.

Erano presenti le delegazioni del Partito Socialista (composta dal
segretario reg.le Massimo Seri, dai segretari prov.li On. Franco
Trappoli, Daniele Carnevali, Ivo Costamagna, Luigi Marangoni, dal vice
segretario Luciano Vita, dall'assessore reg.le Lidio Rocchi e, assente
giustificato per improrogabili impegni, dal capogruppo in consiglio
regionale Antonio D'Isidoro),
di Sinistra Democratica (composta dal coordinatore reg.le Stelvio
Antonini, On.Antonio Maderloni, Riccardo Maderloni e dal capogruppo in
Consiglio Regionale Massimo Binci)
e da quella del Movimento per la Sinistra (Edoardo Mentrasti).
Assenti, in quanto impegnati nel loro decisivo Congresso, i
rappresentanti della Federazione dei Verdi.

Ottimo il clima, non solo meteorologico, di buon livello il dibattito,
a cui hanno partecipato quasi tutti i presenti, che si e' sviluppato
dopo la relazione del compagno Seri, comune la volonta' di costruire
un nuovo soggetto politico della sinistra italiana, ampio e plurale,
che serve, innanzitutto, al nostro Paese, condivisa l'esigenza, da un
lato, di lavorarci in fretta e, dall'altro, di attendere le
conclusioni della, ormai prossima e decisiva, Assemblea Nazionale di
Sinistra e Liberta' che si terra' Domenica 20 Settembre a Napoli.

Oggettivamente da approfondire i contenuti programmatici ritenuti
prioritari a livello regionale ma, soprattutto, ancora... "distinti e
distanti" sia il percorso organizzitivo da seguire ed anche i
riferimenti valoriali ed internazionali che, come socialisti, abbiamo
ribadito essere, fisiologicamente, quelli legati alle piu' innovative
esperienze del Socialismo Europeo.

"Vasto Programma" avrebbe chiosato il Generale De Gaulle e noi, tra
l'altro, non possiamo e non vogliamo neanche affidarci al suo motto
decisionista secondo il quale una volta assunte le decisioni a livello
di vertice, nazionale e locale, ..."l'intendenza seguira'".

Quello di Sinistra e Liberta' o sara' un percorso di costruzione,
organizzativa, programmatica ed ideale, collettiva, partecipata e
condivisa o non sara'.

Questo per evitare sia gli errori di passate, fallite, perche' troppe
lente, "unificazioni", come ha rilevato il compagno Trappoli nel suo,
come sempre, brillante intervento, ma anche per dimostrare di aver
compreso le "lezioni" che ci vengono dalle enormi difficolta' prodotte
dalla "fusione fredda" del Partito Democratico e da cio' che di
negativo ha segnato i rapporti, anche tra le componenti di Sinistra e
Liberta, in alcune realta' provinciali delle Marche, durante la fase
elettorale della scorsa primavera.

Oltre la necessaria capacita', da parte di tutti, di abbondonare
ridicole tentazioni "egemoniche" e di rimettersi, con generosita',
davvero in discussione, occorre avere, TUTTI, ben chiaro che
PER FARE UN PARTITO SERVE UNA CULTURA POLITICA, UN VENTAGLIO DI
RAGIONI DESTINATO A FONDERSI IN UNA APPARTENENZA.
SERVE UNA LINGUA, UNA LETTURA COMUNE DEL TEMPO.
TOGLIETE UNA DI QUESTE TESSERE O PIU' DI UNA ED AVRETE UN PRODOTTO DIVERSO.

In bocca al lupo a tutti noi!

Ancona, li 17 Settembre 2009


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Ivo Costamagna
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www.partitosocialista-mc.org
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1 commento:

  1. La notizia dell'incontro è veramente una cosa buona. Sarà importante definire i programmi di una possibile intesa, ma anche delineare un insieme minimo di valori condivisi che costiuiscano l'anima del progetto. Senza due o tre cose (mica tanto) che veramente ci permattano di riconoscerci a vicenda come appartenenti ad una stessa storia, non adremo da nessuna parte. Ignorare le differenze e fare finta di niente non significa apertura. Nemmeno azzerare tutto è utile. Sarebbe la scelta nichilista fatta dal Pd: tutto ricomincia da un nuovo evento che azzera il passato, senza storia, senza cultura politica. Il dramma della sinistra dal 1989 è proprio questo "oltrismo" che ha finito per portarla in terreni improbabili. Si cambiano nomi e sigle, poi la faccia nuova è quella del buon amministratore emiliano figlio della burocrazia di partito: come dire, emilia rosa e ceti di medi di Togliatti anni '50! Dobbiamo fare di meglio, tenere il legame con le origini del movimento operaio, rinnovare la tradizione socialista, rivolgerci a tutti i progressiti senza casa e senza illusioni. A sinistra e il libertà.

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