martedì 15 settembre 2009

*SINISTRA e LIBERTA': UN AMPIO RESOCONTO DI UNA IMPORTANTE CONFERENZA STAMPA*

Sinistra e Libertà, una necessità per il Paese!

Presenza del simbolo di Sinistra e Libertà alle regionali, cambiamento
del simbolo, Carta di adesione a SeL: sono solo alcuni dei temi,
accanto a quelli più politici, discussi dai cinque segretari nazionali
durante la Conferenza stampa di oggi.

14/09/2009 - La Conferenza stampa di Sinistra e Libertà di
presentazione del programma della Festa Nazionale di Napoli è stata
l'occasione per parlare dei principali temi politici del momento e
delle proposte che saranno avanzate all'Assemblea Nazionale del 20
settembre. L'apertura dell'Anno scolastico, l'informazione, il
testamento biologico, la green economy, il nucleare, la regressione
economica e sociale del Paese, la questione morale, gli attacchi
all'unità d'Italia, le prossime elezioni regionali, sono i temi emersi
dal confronto con la stampa. Accanto a questi, ovviamente, i temi
riguardanti il percorso di costruzione di Sinistra e Libertà: la
presenza del simbolo di Sinistra e Libertà nelle Regioni in cui si
vota, il cambiamento del simbolo di Sinistra e Libertà, la Carta di
adesione a SeL.

Di seguito diamo alcuni passaggi degli interventi che Claudio Fava,
Grazia Francescato, Umberto Guidoni, Nichi Vendola e Riccardo Nencini
hanno fatto nel corso della conferenza stampa.

CLAUDIO FAVA: vorrei, innanzitutto, a nome di tutti dare la nostra
solidarietà a Ballarò ed esprimere la nostra preoccupazione per il modo
in cui, attraverso stravolgimenti surrettizi di palinsesti, si cerca di
penalizzare l'informazione utile al paese per poi costruire e abbellire
i salottini televisivi da cui questo governo farà i suoi comizi.

La conferenza stampa si fa il primo giorno di scuola. Sinistra e
Libertà porterà come tema importante di discussione alla festa
nazionale ciò che oggi ha portato davanti a tutte le scuole d'Italia.
La nostra proposta per la scuola che ribalta completamente l'approccio
che la Gelmini vuole dare al tema dell'istruzione e del sapere. Abbiamo
cominciato a raccogliere le firme con banchetti davanti a tutte le
scuole d'Italia. Riteniamo che i tagli al sapere e all'istruzione non
siano soltanto un problema dei precari o dei docenti ma una grande
battaglia di civiltà.

Saremo in prima fila su un tema che pur non essendo noi in Parlamento,
ci vede politicamente e civilmente protagonisti: quello del testamento
biologico. Nei consigli comunali e provinciali dove sono presenti
rappresentanti di Sinistra e Libertà, proporremo un ordine del giorno
da mettere ai voti che preveda in ciascun Comune l'istituzione di un
registro di dichiarazioni anticipate di testamento. Un modo altro di
rispondere ad un dibattito che si sta svolgendo malamente su questo
tema. Vedremo anche come si collocheranno i consiglieri del PD. E' uno
dei temi su cui misureremo, anche in vista delle prossime elezioni
regionali, le distanze e le vicinanze col PD.

La festa nazionale tutto questo lo raccoglie, lo elabora, lo traduce
nella proposta politica , nel punto di vista che Sinistra e Libertà
vuole cominciare a offrire al Paese. Quindi accanto ai temi
organizzativi, agli assetti che ci daremo a partire dal 20 settembre,
vorremmo che sinistra e libertà fosse innanzitutto un luogo di
discussione e di elaborazione di una proposta politica, un luogo di
politica.

Dentro questo approccio che vorremmo dare alla nostra Festa e alla
nostra Assemblea, ci sono alcune determinazioni che vogliamo portare
all'attenzione della Assemblea. Una Assemblea informale, che non ha
selezione, alla quale abbiamo invitato tutti coloro, elettori, amici,
sostenitori che sono dentro e accanto a questo progetto.

Proporremo che fin dal 20 settembre ci sia una Carta di adesione messa
a disposizione di chiunque vuole mettere il proprio nome, il proprio
cognome e il proprio obolo, accanto e al servizio di questo progetto
per raccogliere aderenti e militanti del progetto politico di SeL

Altra cosa che intendiamo proporre all'Assemblea è il cambio del nostro
simbolo,facendo venir meno i tre simboletti dei gruppi parlamentari
europei e aggiungere una parola che noi riteniamo appartenga
trasversalmente a tutti i temi della politica italiana, la parola
"ecologia".

GRAZIA FRANCESCATO: Per noi è molto importante che venga inserita la
parola ecologia nel simbolo di Sinistra e Libertà. Non si tratta di
sindacalismo verde ma significa che l'ecologia e quindi un modo nuovo
di interpretare la realtà e di dare risposte ai problemi dei cittadini
diventano un patrimonio condiviso, ossia una vera e propria rilettura
della modernità. In un momento in cui la crisi economica continua ad
avere effetti drammatici sia dal punto di vista sociale che
occupazionale è sempre più necessario coniugare le ragioni del lavoro
con quelle dell'ambiente. In Europa ci sono già 3,5 milioni di persone
che sono occupati in green jobs ( lavori verdi). E le stime prevedono
che in pochissimi anni arriveranno ad 8 milioni. E proprio di questo si
parlerà proprio nel dibattito del 19 settembre dove Daniel Cohn Bendit,
Nichi Vendola e Pierluigi Bersani si confronteranno sul tema della
green economy.

UMBERTO GUIDONI: molte cassandre, quando ci siamo presentati alle
europee, hanno parlato di cartello elettorale, di una cosa che stava in
piedi solo per eleggere qualche parlamentare europeo. Noi partiamo
dalla Festa nazionale per dimostrare che così non è. Come d'altra parte
non è stato così per il milione di voti che abbiamo raccolto in una
situazione di completo isolamento mediatico.

Oggi siamo di fronte a qualcosa che non è nemmeno "l'editto bulgaro"
con cui Berlusconi si assumeva direttamente la responsabilità di
intimidire i giornalisti. E' in atto un processo che si attacca a
tecnicismi, a scuse, per realizzare di fatto una informazione a senso
unico. E questa è una delle ragioni per cui questo progetto è in campo
in maniera autonoma e lo sarà anche alle elezioni regionali.

NICHI VENDOLA: tutto è in movimento. La scena politica è dentro un
vorticoso movimento. E' come se la camicia di forza del bipolarismo
all'italiana non fosse riuscita a imprigionare il corpo degli
interessi, delle culture politiche, delle storie, delle narrazioni di
questo Paese. Siamo dentro un momento di grande transizione. E' ripresa
la transizione italiana. E' come se non riuscisse a giungere a un punto
di conclusione.

Sinistra e Libertà si manifesta come una necessità del Paese. Quello
che sta accadendo sulla libertà di informazione è tanto più grave
perche cominciamo a entrare nell'autunno dell'ultimo trentennio. Sarà
un autunno durissimo. Il tentativo di uccidere il bambino quando è
ancora nella culla, cioè di uccidere il diritto al conflitto, al
dissenso nei confronti della politica economica e sociale del Governo
Berlusconi , ci rende necessari perché siamo coloro che connettono il
diritto alla libertà ai diritti sociali. Oggi la libertà e il lavoro
sono due facce della stessa medaglia di un Paese che sta regredendo sul
piano dei diritti sociali e sul piano dei diritti individuali. Abbiamo
bisogno di rendere precisa la radiografia di questa crisi e di questo
declino e anche di sapere che c'è uno spazio di lotta politica che può
guadagnare risultati.

L'altro giorno ho avuto la soddisfazione di avere un ministro
importante del Governo Berlusconi che ha dovuto arrendersi di fronte al
fatto che nella mia regione siamo diventati in tre anni i primi
produttori nazionali di energia eolica e solare e che sul nucleare non
si può negoziare. Il ministro ha dovuto dire che in Puglia di nucleare
non si deve più parlare.

Si può vincere a condizione di far parlare i territori, a condizione di
vivere la politica non nell'astrattezza della contesa del ceto politico
e del Palazzo, ma rivolgendosi alla vita, entrando nella materialità
delle condizioni di vita delle persone. E' un Paese, oggi, con molti
buchi neri, con molte empietà. Quarantotto suicidi in carcere
dall'inizio dell'anno, sono il termometro di un Paese malato, di un
Paese nel quale la critica del buonismo e del pietismo, che è diventata
una specie di moda ideologica e intellettuale, produce codici di
empietà pubblica, di disumanità concreta nei meccanismi di governo dei
problemi più complicati del nostro tempo.

La nostra Festa nazionale serve per dire che stiamo aprendo un
percorso. Un percorso non facile. Abbiamo visto in altre parti d'Europa
quanto complicato fosse mettere insieme storie, percorsi differenti. Ma
è un percorso la cui ragione sociale è scritta dentro la storia
dell'Italia e della sua crisi. Sinistra e Libertà riparte. Riparte
guardando all'elemento di scollamento tra il populista Berlusconi e il
popolo. Ci sono momenti in cui la crepa è visibile. Di fronte a questa
crepa non c'è una forte, visibile, credibile alternativa. Il Congresso
del PD fatica e annaspa e non riesce a mettere a fuoco il Paese reale e
la sua crisi. Di Sinistra e Libertà c'è bisogno.

Alla richiesta di replicare a D'Alema sul fatto che in Puglia ancora
non c'è un candidato, Vendola ha detto : "Io sono stato candidato in
virtù di un processo di popolo. Un protagonismo che con le primarie ha
scompaginato i giochi di Palazzo. Ovviamente il candidato futuro delle
regionali, alternativo alla destra in Puglia, o è l'attuale Presidente
o è , in ogni caso, frutto di un processo di popolo.

C'è un problema di definire il perimetro della coalizione? Io sono
favorevole a costruire una grande coalizione meridionalistica e
democratica per il governo della mia Regione. La bussola che deve
governare la costruzione di questa coalizione più larga è la
ricostruzione del primato dell'etica pubblica nella politica e la
scelta del candidato deve essere sempre figlia di un processo di popolo
e non di manovre di palazzo. Io posso mettermi generosamente a
disposizione di questa proposta.

Sulla questione morale il nodo non è "usarla come una clava, dentro la
contesa politica. Le urla populiste e giustizialiste non mettono a
fuoco le patologie legate alla opacità dei sistemi di potere, al
deficit di controllo sociale, al deficit di trasparenza. La questione
morale è la distanza tra i pubblici poteri e la vita quotidiana dei
cittadini. Bisogna colmare quella distanza. Io vanto il fatto che non
c'è nessuna esperienza comparabile a quella della puglia dal punto di
vista della tempestività con cui abbiamo reagito non agli avvisi di
garanzia ma addirittura agli schizzi di fango. Abbiamo cercato di
impermeabilizzare il più possibile l'azione del governo da vicende che
saranno valutate in altri ambiti. Credo che non abbiamo usato nessuno
degli stilemi berlusconiani nel rapporto con chi ha l'autorità di
esercitare il controllo di legalità. Abbiamo le carte in regola per
poter continuare a parlare di questione morale.

RICCARDO NENCINI: La scelta di Napoli non è una scelta casuale, Noi
l'abbiamo collegata ad una iniziativa che è partita la metà di agosto
quando siamo andati a salutare il sindaco di Reggio Emilia sul
tricolore italiano, nel cuore delle polemiche avviate dal leader della
Lega Bossi. La scelta di Napoli è una scelta consapevole. Non è
soltanto meridionalista. E' una scelta che riguarda l'unità d'Italia,
un valore che non riteniamo passeggero. Napoli potrebbe essere il luogo
di una iniziativa particolare. Quando il ministro degli interni, che
precede le dichiarazioni del suo leader, parla di Padania libera è un
fatto gravissimo e ancor più grave è che le parole di Maroni non siano
state rilevate come un fatto gravissimo. I Prefetti hanno una relazione
preferenziale con il ministro dell'interno. Se questo ministro va in
una città del Nord e dice che l'obbiettivo politico del suo partito è
quello di rendere "libero e autonomo" un pezzo dell'Italia, si pone una
questione costituzionale. Noi la stiamo studiando e la porremo nei
giorni della Festa che facciamo a Napoli a partire da mercoledì
prossimo.

Sulle regionali, c'è uno schema che stiamo disegnando, poi
naturalmente, avvicinandosi le elezioni guarderemo anche al
comportamento degli altri partiti del Centro-sinistra. Partiamo da due
fattori. Il primo è quello di richiesta ovunque di primarie di
coalizione. Questo vuol dire che Sinistra e Libertà sta dentro la
sinistra delle riforme e non dentro alla sinistra antagonista. Quando
andremo a definire i candidati presidenti il nostro criterio principale
sarà questo. Il secondo punto è che ci sarà il simbolo di Sinistra e
Libertà nelle Regioni che vanno al voto.


--
Postato da Webmaster su PARTITO SOCIALISTA - LA COMUNE SOCIALISTA
MACERATESE


--
www.partitosocialista-mc.org
--

Nessun commento:

Posta un commento