sabato 25 settembre 2010

CRAXI: BERLUSCONI E' IL PROTAGONISTA DEL DEGRADO DELLE ISTITUZIONI


Quella di Berlusconi sull’immagine negativa della politica italiana appare un saggio di comicità involontaria”.
E’ quanto afferma in una nota Bobo Craxi, del Partito socialista italiano.
“Nessuno avrebbe mai immaginato”, prosegue l’esponente del Psi, “un tale degrado delle istituzioni e lui, di questo degrado, ne è stato il protagonista, assieme a tanti altri ovviamente”.
“Oggi”, conclude Craxi, “la seconda Repubblica mostra il proprio volto ipocrita e malsano: prima ce ne si libera e meglio è per l’Italia”.

TREND ELETTORALI. IL NUOVO ULIVO GIA' MEGLIO DEL PD VELTRONIANO

In attesa della fine del mese quando Berlusconi affronterà il voto di verifica della sua maggioranza alla Camera dei deputati, cominciano a circolare i primi sondaggi sulle tendenze dell'elettorato. Quello che proponiamo è parziale, basato su un campione ridotto di 600 interviste ma contribuisce a fornire una fotografia che mostra un evidente evoluzione in prospettiva dei rapporti di forza tra le costituende coalizioni.

Secondo il campione, il Nuovo Ulivo otterrebbe il 39% (PD 25.9, IDV 6.1, SEL 3.4, PSI 1.6, RADICALI 1.1, VERDI 0.9), il Terzo Polo il 13% (UDC 6.2, API 1, MPA 1,FLI 4.8), il Centro Destra il 43% (PDL 28,8 LEGA 12.1, LA DESTRA 2.1). Il movimento di Grillo il 2.1% e i Comunisti il 1.9%. Altre forze l'1%. L'area del non voto e gli indecisi si attesterebbero al 14%.

Appare evidente che, a fronte del calo del Centro destra e in particolare del PDL, in parte contenuto dall'exploit della Lega Nord, l'annunciata nascita del Nuovo Ulivo sembra riscuotere un crescente consenso specie se paragonato al risultato ottenuto dal PD di Veltroni nel 2008.

CRAXI: A MILANO UN CANDIDATO SOCIALISTA E RIFORMISTA VINCEREBBE


Parlando a margine della Festa socialista di Milano, in corso in questi giorni nel capoluogo lombardo, Bobo Craxi ha dichiarato che “alle prossime elezioni comunali milanesi un candidato socialista e riformista per il centro-sinistra vincerebbe a mani basse dopo anni di inconcludenza, di paralisi e di dominio incontrastato della Lega e di Cl. Solo così”, ha concluso l’esponente del Psi, “la sinistra riformista avrebbe la chance di tornare a Palazzo Marino dopo vent’anni”.

*Partito Socialista Italiano: Newsletter del 25 SETTEMBRE.2010*


*NENCINI: LA VERA PATACCA E' L'AVANTI DI LAVITOLA*

"Se i sospetti di Bocchino fossero provati e Valter Lavitola fosse
l'autore della 'patacca' saremmo dinanzi a un caso vergognoso. In
attesa
di scoprire la verita', non commentiamo ulteriormente ma ci limitiamo
a dire che L'Avanti di cui Lavitola e' direttore e' una testata che
nulla
ha a che vedere col PSI: chi conosce le vicende degli anni '90 sa bene
che quel nome fu scippato con un cavillo, taroccato con un articolo e
un apostrofo e portato nell'area politica del centrodestra.

Quel giornale è dunque la vera patacca e viene casomai da chiedersi
come possa invocare credibilita' e autorevolezza giornalistica chi
dirige una testata che e' gia' di per se' un falso storico".

A dirlo Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, commentando le
dichiarazioni rilasciate da Italo Bocchino ad Annozero.

Già ieri, una nota del PSI aveva precisato che 'L'Avanti' di Walter
Lavitola non e' mai stato il quotidiano del Psi, che invece si e'
chiamato 'Avanti!' senza l'articolo determinativo.
Il Psi edita dal 1995 il settimanale 'Avanti della domenica' e non ha
nulla a che fare con il quotidiano di
Lavitola.


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redazione@partitosocialista.it

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Ivo Costamagna
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giovedì 23 settembre 2010

*Laici.it: LUNGO LA VIA DEL DIALOGO*


Laici.it <http://www.laici.it/images/logo.gif>
Laici quotidiani
Reg.Trib.Firenze n.5087 20/07/01- Direttore Responsabile: Alessandro
Lozzi


*LUNGO LA VIA DEL DIALOGO*


Lungo la via del dialogo con il mondo contemporaneo

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1091>

Articolo di: Antonio Di Giovanni

La redazione di
www.laici.it ritiene un segnale discretamente positivo la decisione del
cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Città del
Vaticano, di partecipare alla manifestazione commemorativa per i 140
anni dalla breccia di Porta Pia. Da svariato tempo, infatti, noi
pensiamo sia
entrata in crisi una determinata funzione 'pastorale' del
cristianesimo, ovvero l'esigenza di fornire una forma più moderna di
assistenza spirituale in favore di una società che ha urgente bisogno
di ritrovare
dei valori condivisibili tra tutti i cittadini, anche tra laici e
cattolici. L'atto del cardinal Bertone, dunque, a nostro parere può
rappresentare un nuovo punto di partenza per ricominciare ad attingere
da una sincera predisposizione fondata su una fede genuina, aliena da
quei 'trasalimenti mistici' propri della tradizione ecclesiologica o più
propriamente temporalista.

Tutte le grandi religioni monoteiste contengono un potenziale di
solidarietà tra gli uomini che nessuna
divisione o lacerazione potrà mai riuscire a indebolire. Dunque, una
religione moderna, attraverso la potenza mass-mediatica della nostra
epoca, ha la possibilità di saltare in un sol colpo passaggi, filtri e
mediazioni, al fine di portare la parola di Dio tra tutti i cittadini
di buona volontà, atei o credenti che siano, trasformando il ruolo
valoriale della religione stessa affinché non escluda nella condanna
dell'errore la questione del recupero dell'errante. Bertone ha forse
compreso che la Chiesa cattolica deve smettere di fornire una
rappresentazione di se stessa in quanto 'fortino sotto assedio' poiché,
soprattutto dopo il fallimento storico del marxismo, quasi nessuno ha
intenzione di revocarne il patrimonio teologico o il magistero ecclesiastico.

Quel che si chiede è tutt'altra cosa: di insistere
maggiormente sui temi riguardanti i diritti dei singoli individui e
quelli dell'uomo in quanto tale, approfondendo i numerosi problemi
sociali rendendosi disponibile a diventare strumento di dialogo. La
questione è tutta qui: come riuscire a far 'evolvere' un sistema
ierocratico, invasivo, omnicomprensivo, tendente per propria natura a
controllare tutto e tutti al solo fine di proibire, vietare, negare -
come nel caso dell'omosessualità - la natura stessa dell'amore tra gli
esseri umani? E' soprattutto questa la ragione delle incomprensioni
che
continuano a ingenerarsi tra Chiesa cattolica e mondo contemporaneo:
come far coesistere un'auspicabile riscoperta dello spirito evangelico,
della mitezza, della carità e della misericordia con una struttura
teologico–culturale oggettivamente 'diversa', strutturalmente
complessa,
in molti casi addirittura contrastante con quello stesso spirito?

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Una 'mossa' felice

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1090>

Articolo di: Francesca Buffo

La cultura cattolica
ufficiale che ha dominato l'Italia per due interi millenni è destinata a
tramontare definitivamente: non le 'culture' cattoliche, attenzione,
né tantomeno l'adesione a una fede e a una speranza cristiana di
salvezza, bensì la sua ambizione a identificarsi con una dottrina
morale naturale, insieme alla pretesa di annettere un'intera società a
un'unica visione del mondo, a un solo modo di intendere e di impostare
la vita privata
delle persone, i rapporti sessuali, i legami di paternità e di
maternità. Certamente, siamo consapevoli che, per la Chiesa cattolica,
si tratta di una modernità più patita che vissuta consapevolmente, di
un'accettazione di costumi instauratisi inavvertitamente, dunque privi
di ogni capacità di elaborazione di autonomi e coerenti modelli di
valore.

Tuttavia, alcuni primi segnali positivi stanno giungendo: la Chiesa di
Roma intende scuotersi dal proprio 'torpore secolare'.
Si rende ormai necessario delineare un nuovo modello di società,
richiamare gli italiani verso un ideale di laicità piena, compiuta,
coniugabile con
i più sentiti princìpi di libertà individuale, spirituale, religiosa,
sociale e collettiva. Si tratta di ricostruire una concezione che
sappia
essere complementare a ogni più profondo sentimento di coscienza e di
sensibilità umana, di portare a nuova vita quella grandissima speranza
che anima il messaggio evangelico più autentico, al fine di rendergli
piena capacità di agire autonomamente, liberamente, laicamente.

Dalle antiche tensioni spirituali e morali ingeneratesi con la breccia
di Porta Pia molta strada è stata fatta, nell'ambito dei complessi
rapporti tra Stato e Chiesa.

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Un obiettivo a portata di mano

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1089>

Articolo di: Emma Bonino

"Non c'è pace senza
giustizia" è da lungo tempo impegnata al fianco delle attiviste arabe
e africane nella lotta alle mutilazioni genitali femminili (Mgf), una
pratica tradizionale antichissima che colpisce 27 Paesi africani più lo
Yemen, oltre che Europa e Nord America per via dei flussi migratori che
hanno avuto l'effetto di 'importare' il fenomeno da noi. Oggi, siamo
prossimi a un risultato di grande successo: la messa al bando universale
delle Mgf con una Risoluzione ad hoc della prossima Assemblea Generale
delle Nazioni Unite è davvero un obiettivo possibile.

In occasione dell'arrivo a Roma di quattro tra le più impegnate
attiviste africane
anti-Mgf, 'Non c'è pace senzagiustizia' organizza per lunedì 27
settembre, alle ore 11.00, presso la sede del Partito Radicale (via di
Torre Argentina, 76 in Roma), una tavola rotonda dal titolo: "La messa
al bando universale delle mutilazioni genitali femminili (Mgf): un
obiettivo a portata di mano".

Oltre a me interverranno, tra gli altri, Elisabetta Belloni, Direttore
Generale della DG per la Cooperazione allo
Sviluppo, Mariam Lamizana, Presidente del Comitato Inter-Africano contro
le pratiche tradizionali (Cia), Ndèye Soukèye Gueye, Direttrice del
Dipartimento della Famiglia, Ministero della Famiglia, Senegal, Khady
Koita, Fondatrice e Presidente dell'Associazione La Palabre, Senegal, e
Marie Rose Sawadogo, Segretaria del Comitato Nazionale di lotta contro
la pratica dell'escissione, Burkina Faso.

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Un dolce per la pace

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1088>

Articolo di: Laura Madrigali

Forza Popolare darà il
proprio contributo insieme al Cspi - Centro studi parlamentare
internazionale – per la realizzazione della prima edizione del premio
nazionale "Un dolce per la pace" a cura dell'Upf – Universal Peace
Federation. Questa occasione è così lieta e gradita che ci è sembrato
bello parteciparla anche a tutti voi. Il significato di questo evento,
che si terrà a Velletri il prossimo 27 novembre, porta speranza a
tutti nel mondo, particolarmente proprio là dove la disperazione
sembra essere la norma. Grazie a tutti coloro che vorranno rendersi
disponibili per la migliore riuscita della manifestazione.

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Nucara e il Governo

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1087>

Articolo di: Luca Bagatin

Francamente,
l'atteggiamento del mio Segretario nazionale, Francesco Nucara, non mi
scandalizza punto, come invece pare scandalizzare la gran parte della
stampa e del mondo politico dalla scarsa responsabilità istituzionale:
il Partito Repubblicano Italiano fa a pieno titolo parte, dal 2008,
dell'attuale maggioranza di Governo. Che oggi il Segretario del Pri,
Nucara, annunci la costituzione di un 'Gruppo dei responsabili' al fine
di evitare le elezioni e a salvataggio della maggioranza stessa non è
che lealtà nei confronti degli alleati, ma, soprattutto,
responsabilità istituzionale.

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Bersani, Veltroni e burocrazie varie

<http://www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=1086>

Articolo di: Vittorio Lussana

Il vero problema di
fondo del Partito Democratico rimane di carattere culturale: esso è
apparso un tentativo di imborghesimento della sinistra popolare italiana
che ha finito con l'allinearsi a tutti gli altri conservatorismi, di
svariata e discutibile natura, presenti sul panorama politico
complessivo. I pochi veri scampoli di riformismo si individuano solo in
qualche esponente, nulla di più. Anche del riformismo, in verità,
nessuno a sinistra capisce granché, così come nessuno ha mai compreso
quasi nulla delle vere origini culturali del leghismo padano. Ma tutto
questo processo, tutta questa sofferta transizione, alla fin fine è
destinata a implodere. E ciò non sarà responsabilità da accollare
esclusivamente al centrodestra. Mi dispiace, cari Veltroni e Bersani: si
poteva e si doveva puntare su un rinnovamento politico autentico, dotato
di basi culturali certe, anziché scommettere su pachidermici
'Partiti–minestrone' i quali, al loro interno, contengono tutto e il
contrario di tutto, dai laici ai cattolico–democratici, dai 'figli di
papà' ai cosiddetti 'precari'.

Si doveva rimanere sulle antiche 'vie maestre': quella laico -
repubblicana, quella socialista, quella liberale e persino quella
democristiana.


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mercoledì 22 settembre 2010

*CUP unico regionale: opinioni a confronto per aprire un dibattito*


*CUP unico regionale: opinioni a confronto per aprire un dibattito*

Ogni tanto passo in rassegna le email dalla m.l. radicalimarche e quasi
sempre mi limito ad una silenziosa lettura, compatibile con il mio stato
di "impossibilitato a fare qualunque cosa" a causa di mancanza di tempo.
Trovo che chi non ha tempo per impegnarsi direttamente nelle cose non
abbia il diritto di polemizzare; sarebbe tanto facile quanto di cattivo
gusto.

Passando (per giunta in ritardo) su questo isolato messaggio, però, non
sono riuscito a resistere alla polemica, che - strabordante- mi ha invaso
e vinto.

Ci sono studi, più o meno seri, che hanno individuato un legame tra
determinati gruppi di persone e determinate tecnologie che hanno
potuto maneggiare nella loro gioventù. La nostra classe dirigente è
legata a doppia mandata con il telefono, e non riesce a capire che è
un mezzo
tecnologico superato.
Oggi ci sono sms, ci sono email, ci sono le procedure web.

Per quale motivo idiota si continuano ad allestire UNICAMENTE call
center (per giunta con operatori incapaci: per una prenotazione ho
impiegato 30 minuti con l'operatore che non era capace di trovarmi un
reparto di macerata) quando PER UNA PRENOTAZIONE basterebbe inviare un
sms e ottenere, in tempi ragionevoli, una risposta?

La centralizzazione del CUP è positiva: distrugge (si spera) tutte
quelle lobby che mirano ad allungare artificiosamente le code per
favorire il regime intramoenia: vero scandalo degli ultimi tempi.
Tuttavia anche se il fine che si intende perseguire è importante, se
la scelta degli strumenti è errata si finisce per BRUCIARE una
opportunità.
Chi vuole affossare il CUP unico per tornare al baronato locale ne è
avvantaggiato, visto che la critica è facile e oggettiva: il servizio
non funziona.

Da informatico non capirò mai (salvo pensare male) perché siano adottate
delle scelte senza tenere conto del progresso tecnologico. Ripeto: una
procedura web o un servizio basato sui sms era UNA OTTIMA RISPOSTA alla
necessità di effettuare prenotazioni. O perlomeno uno strumento che
consentiva di ridurre il bacino degli utenti telefonici di un abbondante
50%.
Inoltre, una volta create applicazioni web, si potevano abilitare
farmacie o altri esercizi/enti a fornire assistenza alla prenotazioni
per quelli non capaci di usare strumenti tecnologici moderni.

Se il cup unico fallirà è colpa di chi l'ha implementato.

Scusate lo sfogo, per giunta -forse- fuori luogo.

ROCCO DE MARCO

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Remo Appignanesi aveva scritto:

Naturalmente perche' ci sto lavorando da un anno e conosco il duro
percorso svolto sin qui per superare gli ostacoli posti ad ogni
livello a questa straordianria rivoluzione.

Naturalmente per questo ho un po' di nausea nel vedere l'aggressione
ad un progetto tanto innovativo. Con il CUP unico in questa regione si
unifica e si rende trasparente, per la prima volta, l'intera offerta
ambulatoriale delle strutture pubbliche (esclusa l'INRCA) e si rende
disponbile al cittadino una porta verso l'intero sistema dell'offerta
ambulatoriale per di piu' anche grazie ad un numero verde.
Un servizio unico.

Eppure dal fatto che i primi giorni il numero telefoico sia saturato
dalle chiamate si traggono conclusioni che hanno un solo fine:
affossare questo esperimento di integrazione e sinergia del sistema a
favore dei cittadini.

Essendo parte in causa e parte della causa mi sento in conflitto
d'interesse a propore un comunicato contro corrente che inviti alla
riflessione e alla ragionevolezza, che ricordi a tutti la assoluta
condivisibilità del fine e quindi qualche sacrificio, sì parola
proibita, qualche sacrificio per consentire la piena operatività del
sistema.

REMO APPIGNANESI


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*CivitanovaLive*


CivitanovaLive


CIVITANOVA: MOBILI NOMINATO PRIMARIO DI CHIRURGIA, LA REGIONE CHIEDE I CRITERI


La giunta regionale vuole conoscere più approfonditamente gli
specifici criteri adottati dal Direttore della Zona 8 di Civitanova
Marche per la
nomina del Primario facente funzioni nel reparto di Chirurgia generale del
locale Ospedale. La nomina è stata fatta per sostituire il precedente
primario andato in quiescenza. Una questione affrontata oggi nella
odierna seduta di giunta e segnalata dall'assessore Sara Giannini in
una comunicazione ufficiale ai colleghi.
In sostanza, la giunta regionale intende verificare se è vero che la
nomina a primario facente funzioni non solo è caduta sul Sindaco di
Civitanova, presidente della Conferenza dei Sindaci, ma che siano
state anche ignorate le comuni prassi da adottare in questi casi, come
l'indicazione di un medico in qualità di supplente da
parte del primario che sta per andare in pensione, proprio perché in attesa
dell'esito del concorso già in fase avanzata e da cui dovrà scaturire la
nomina del primario di Chirurgia.

La giunta regionale si è anche chiesta se nel caso di Civitanova Marche sia
stato applicato almeno il criterio dell'anzianità, un titolo irrinunciabile
in tali nomine temporanee e nella fase di vacanza della figura di
responsabile del reparto.

E stato inoltre evidenziato che la Suprema Corte di Cassazione si è
pronunciata a suo tempo sull'incompatibilità tra la funzione di sindaco e di
primario, affermando appunto l'incompatibilità per conflitto di interessi.

La nomina, inoltre, è stata fatta senza informare preventivamente gli
organi competenti: Servizio Sanità Regione Marche e ASUR .

L'assessore Giannini ha quindi concluso che se la situazione fosse tale come
descritta, si è passati con estrema facilità sopra le regole che devono
ispirare la correttezza e la trasparenza amministrativa.


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CIVITANOVA ALTA: CAMBIO ORARI DI APERTURA PER LA MOSTRA D'ARTE

Da questa settimana, la rassegna d'arte di Civitanova Alta, allestita
nell'auditorium Sant'Agostino, modifica gli orari di apertura. Fino al 17
ottobre, giorno di chiusura, la mostra *Lo sguardo delle donne: dai
Macchiaioli a Modigliani* rimane aperta il sabato e la domenica, dalle
ore 17 alle ore 20 (ingresso 3 euro).

Nell'occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, iniziativa per la
promozione della cultura a cui lesposizione aderisce, sabato 25 e domenica
26 settembre, sempre dalle ore 17 alle ore 20, sarà possibile visitare
gratuitamente la rassegna d'arte, curata dal prof. Stefano Papetti e
dedicata esclusivamente ai ritratti femminili realizzati negli anni a
cavallo fra Otto e Novecento. Negli stessi orari sarà aperta anche la
Pinacoteca comunale Marco Moretti.

Durante la settimana, le scuole di ogni ordine e grado possono prenotare
una visita guidata, telefonando al 0733-891019 oppure inviando una e-mail a
info@pinacotecamoretti.it.

La mostra Lo sguardo delle donne: dai Macchiaioli a Modigliani è
organizzata dall'Amministrazione comunale e dall'azienda dei Teatri di
Civitanova, in collaborazione con la Pinacoteca civica M. Moretti.


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MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, TRE EX MARITI DENUNCIATI


Tre ex-mariti, sono stati denunciati dai Carabinieri della Stazione di
Recanati, per reati tutti riconducibili a storie familiari e
sentimentali naufragate. Episodi inquietanti che avevano spesso
generato richieste di intervento per lite in famiglia al 112 della
Compagnia di Civitanova
Marche, vedendo interessata la pattuglia dell'arma di Recanati o del
radiomobile civitanovese.

Fatti emersi sia su querele delle ex compagne che su indagini di iniziativa
dei militari dell'Arma: come nel caso di un uomo sudamericano che,
dopo aver lasciato moglie e figli piccoli senza versare il
mantenimento mensile
disposto dal giudice, scivolava in una serie di maltrattamenti, specie nei
confronti dell'ex moglie, che affrontava in ogni luogo della cittadina
leopardiana, con frasi ingiuriose e denigratorie; non gli importava se
ciò stesse accadendo alla presenza dei figli minori, o delle loro
insegnanti, o di professionisti che erano stati interpellati dalla
donna. Un escalation di episodi, tutti registrati e documentati sia
dai carabinieri intervenuti che dalle numerose testimonianze raccolte
dagli stessi militari in fase d'indagine. Un episodio analogo quello
accaduto ad una donna della ex Yugoslavia che, dopo essere stata
lasciata dal marito connazionale, non aveva percepito alcun
mantenimento; a rincarare il danno, una lunga serie
di maltrattamenti in famiglia con percosse e denigrazioni davanti ai
figli piccoli.
Anche in questa situazione i carabinieri hanno avuto conferme dalle
numerose testimonianze raccolte che fotografano i fatti in maniera
piuttosto inequivocabile.

Un'altra storia d'amore, questa volta fra una giovane coppia di italiani,
sempre residente a Recanati, era naufragata con la conseguente
appropriazione indebita del veicolo, intestato alla donna, da parte dell'ex
marito. La querela e poi le indagini dei carabinieri recanatesi hanno
scaturito un provvedimento di sequestro del veicolo, una fiammante
Audi, a carico dell'uomo indagato appunto di appropriazione indebita.

Ma anche un marito del maceratese è stato vittima di una donna gelosa. Lei,
nonostante l'uomo fosse sposato, lo aveva affrontato dinanzi agli
occhi sorpresi di alcuni colleghi dell'uomo. Forse per non aver
ceduto alle sue avances, o per un amore non corrisposto, l'uomo ha
subìto dapprima una serie di percosse e lesioni lievi, quindi persino
il danneggiamento della sua
auto, presa a calci dalla donna. I militari della compagnia di civitanova,
intervenuti per sedare gli animi, hanno ricevuto la querela del malcapitato
ed udito i numerosi testimoni della scena. Tutto compendiato in
un'informativa diretta alla magistratura del capoluogo maceratese.


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*Paneacqua.eu: Sommario del 22/09/2010*

Sommario del 22/09/2010

*Unicredit, L'uscita di Profumo e le oscure trame del duo
Bossi-Tremonti, all'ombra del declino berlusconiano*

Il 'pomo della discordia' è stata l'ascesa nel capitale di Unicredit
dei soci libici, che a più riprese durante l'estate hanno comprato
azioni sia con Central Bank of Libya che Libyan Investment Authority,
detenendo fino al 7,58% complessivo. In questa vicenda in realtà non è
chiaro il ruolo di Profumo, che non ha comunicato nulla ai soci, ma
secondo le accuse potrebbe aver invogliato lui stesso gli investitori
libici; circostanza negata dallo stesso manager

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*Cosentino, dal voto le indicazioni per il governo*

In attesa del discorso in Parlamento di Silvio Berlusconi, il primo
vero banco di prova della tenuta della maggioranza sarà domani, con il
voto in aula alla Camera sull'autorizzazione all'uso delle
intercettazioni di Nicola Cosentino. E già alla vigilia tra Pdl e
Futuro e libertà sono scintille

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*Pd, verso la Direzione prove di disarmo*

I pontieri sono al lavoro ma al momento Bersani non sembra
intenzionato a perdonare il documento con il quale 75 parlamentari
hanno messo in discussione la rotta da lui tracciata. "Ci sono tutte
le condizioni perché dalla discussione il Pd esca più unito. Solo
drammatizzazioni unilaterali possono impedirlo", afferma Veltroni che
non vuole essere criminalizzato o finire in netta minoranza in caso di
voto, giovedì, sulla relazione del segretario nazionale

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*IOR nella bufera, Gotti Tedeschi indagato per riciclaggio*

L'inchiesta della procura di Roma coinvolge il presidente e il
direttore generale Cipriani. Sequestrati 23 milioni. Le mura del
Vaticano non sono più invalicabili. L'inviolabilità degli affari
garantiti dai manager della Città Santa, non è più un valore da
spendersi sul mercato, ristretto ma internazionale, di chi vuole
riservatezza e consegna spesso fondi con molti zeri e valuta pregiata.
Il Vaticano: perplessità e meraviglia

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*Ddl lavoro, Cgil: colpisce i diritti dei lavoratori*

Il ddl lavoro ritorna terreno di scontro tra Cgil e governo. Alla
vigilia del voto al Senato, corso d'Italia organizza un sit-in ( che
oggi ha visto la presenza di rappresentanti di Idv, Sel, Prc e Pd)
davanti Palazzo Madama per dire no alla "ristrutturazione del diritto
del lavoro che l'esecutivo opera come primo atto, dopo la pausa
estiva, colpendo i diritti dei lavoratori in un momento di grave
difficoltà per il mondo del lavoro e per l'occupazione"

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*"Piccoli principi" crescono*

In Italia la monarchia fu abolita con un referendum nel 1946, ma nella
Seconda Repubblica "principi", "principesse" e "principini" non
mancano. Sono i figli dei cosiddetti leader politici carismatici,
principi senza corona, ma candidati dai padri ad ottenere la
successione quasi per diritto ereditario, come avviene nelle monarchie

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*Veltroni - D'Alema?*

Paradossalmente, siamo l'unico paese europeo dove la sconfitta della
maggioranza non si trasforma in vittoria dell'opposizione. E' la
cultura del "facciamoci del male"

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*La crisi del Pd*

Il ricambio generazione dei vertici del partito è il passaggio
politico senza il quale il Pd perirà. E non lo dicono solo i sondaggi
e i tre segretari che si sono succeduti senza che cambiasse nulla, lo
dice la logica

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*Il Pd e le sfide in punta di fioretto*

La situazione venutasi a delineare nel partito regionale del Lazio non
fa altro che dimostrare nuovamente lo scollamento esistente tra "la
base" e la classe dirigente. Potremo dire che il caso Lazio amplifica
soltanto il malessere di una parte, che ho ragione di ritenere
maggioritaria, degli iscritti e chi è alla guida dei processi
decisionali

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*La "normalizzazione" svedese*

La Svezia si è confermata moderata come quattro anni fa ma con la
spiacevole novità di un partito di estrema destra, apertamente
xenofobo, che ha ottenuto il 5,7% e 20 deputati. A guidare il Partito
dei democratici di Svezia (quel nome sembra una dannazione) è Jimmie
Akesson, 31 anni, che di solito indossa cravatta, occhialini da
intellettuale e non anfibi da combattimento. Con lui è nata una nuova
destra in Svezia intollerante verso migranti e rom

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*Eclissi della socialdemocrazia o del sistema politico svedese? *

Gli elementi di novità dei risultati svedesi sono almeno due: per la
prima volta i socialdemocratici perdono il primato di più grande
partito a favore dei Moderati e i borghesi vincono due elezioni
politiche generali a fila. Vi è una terza novità, che non è la
formazione di un governo di minoranza, circostanza più volte
verificatesi con governi socialdemocratici, ma la comparsa di un terzo
polo non assimilabile a maggioranze parlamentari

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*Patagonia senza dighe*

È partita oggi a Roma la campagna italiana Patagonia Senza Dighe. Un
folto gruppo di realtà della società civile italiana, composto da
Aktivamente, ASAL, A Sud, Campagna per la riforma della Banca
mondiale, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, CEVI,
Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, Forum Italiano
dei Movimenti per l'Acqua, Ass. No. Di, Servizio Civile
Internazionale, ha raccolto l'appello rivolto dalle 71 organizzazioni
che compongono la coalizione internazionale del Consiglio per la
Difesa della Patagonia

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*La moltiplicazione dei nominandi*

Questa vicenda della moltiplicazione dei sottogruppi PD a me sembra
molto più semplice di quello che la fanno i fini commentatori
politici. Tira aria di elezioni, si faranno col porcellum, e ai
nominati da Veltroni viene il dubbio che non verranno rinominati da
Bersani. Per cui assumono le posizioni più varie per avere, almeno i
promotori, la rinomina per diritto di tribuna.
Insomma, è l'equivalente pd delle compravendite pdl.

Naturalmente, se qualcuno dei parlamentari firmaioli dovesse mai
leggere questa mia, si straccerà le vesti per l'indignazione,
spiegando con quanto sacrificio e solo per spirito di servizio
(dicevano così nella dc) si spinge a assumere queste confuse posizioni
che suonano solo come "ehi, ci sono anche io...".
Cosa vuoi, caro amico firmaiolo, la base non è più quella di una volta...


La Redazione


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martedì 21 settembre 2010

*L'operato del Direttore della Zona 8 sulla nomina di Mobili è corretto*


Mi dispiace dissentire dall'assessore Sara Giannini che stimo come
persona e come politica ma, stavolta, ha davvero preso un...
"granchio", anzi due!

Può succedere a chi ha incarichi di responsabilità ma credo che la
cosa migliore sia ammetterlo fermando una verifica che diverebbe un
boomerang da un punto di vista amministrativo ma anche, e soprattutto,
politico.

Il primo errore è quello amministrativo.
E' infatti evidente, e comunque mi sono documentato in proposito
"rinfrescando" i miei ricordi di amministratore, che un incarico del
tutto temporaneo e provvisorio non rientra, in alcun modo, ne nella
citata giurisprudenza della Corte di Cassazione ne, tantomeno, in
indicazioni del Primario andato in pensione che riguardano le
supplenze mentre è in servizio.
Le stesse, comunque, non ci sono state e ciò rende pienamente
legittima la nomina di Mobili da parte del Direttore di Zona,
Alessandro Marini.

Il secondo errore è quello politico.
La conoscenza di vecchia data con Mobili non mi ha mai fatto velo nel
dire, forte e chiaro, quanto, ad avviso dei socialisti del PSI, sia
dannoso l'attuale Governo della città. Questo anche attraverso forme
per me "inusuali" di protesta come nel caso della Zona Ceccotti.

Sono stato l'unico, inascoltato, a chiedere che l'opposizione
presentasse una Mozione di Sfiducia motivata al Sindaco Mobili ed alla
sua Giunta.

Non vorrei rimanere inascoltato anche nel consiglio che mi permetto di
dare alla compagna Giannini:
EVITIAMO DI FARCI DEL MALE DA SOLI, COME CENTRO-SINISTRA, TRASFORMANDO
IL SINDACO MOBILI IN UNA VITTIMA DI UN ATTACCO PERSONALE PER MOTIVI
POLITICI (...io so cosa significa...)

*SARA, FERMA LA VERIFICA AMMINISTRATIVA!*

Civitanova Marche, li 21 Settembre 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI)

sabato 18 settembre 2010

*NENCINI: I SOCIALISTI ADERISCONO AL "NUOVO ULIVO" - APPLAUSI PER BERSANI, TANTI FISCHI ALL'INDIRIZZO DI VELTRONI*

Nella foto, da sx: PIERLUIGI BERSANI (Segretario Nazionale PD), ANTONELLO CAPORALE (inviato de La Repubblica) e RICCARDO NENCINI (Segretario Nazionale PSI).

Una sala gremitissima e un dibattito sereno tra alleati ma nel pieno rispetto della reciproca autonomia, dignità e, soprattutto, molto franco.

Grande franchezza come quando Nencini ha ricordato che, pur senza auspicarla come socialisti, esiste, però, la concreta possibilità che all'implosione del PDL corrisponda quella speculare di un PD che stenta a definire la sua identità o come quando il Segretario Socialista ha ricordato che a "resuscitare" il "mostro" populista e giustizialista rappresentato da DI PIETRO è stato proprio il PD guidato da quel VELTRONI (salva di fischi da tutta la platea) che oggi si ripresenta per... "completare l'opera" ed il "pacco dono" a Berlusconi !

Grande franchezza anche, però, nell'aderire, come PSI, alla proposta politica di Bersani (accolto da applausi) del "Nuovo Ulivo" inteso come ALLEANZA DI GOVERNO DELLE FORZE RIFORMISTE DOVE I SOCIALISTI AUSPICANO CHE, INSIEME AD UN PD CHE, SEPPUR FATICOSAMENTE, SI STA INCAMMINANDO SULLA VIA SOCIALDEMOCRATICA, CI SIANO VERDI, RADICALI e SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'.

UN "NUOVO ULIVO" alleato con IL "NASCENTE" PARTITO DELLA NAZIONE (UdC+ApI) e NON CERTO con L'ITALIA DEI VALORI di DI PIETRO e con LA SINISTRA MASSIMALISTA.

Al termine un lungo applauso ha accumunato BERSANI e NENCINI !!

E' proprio il caso di dire che... "SE SON ROSE FIORIRANNO" !!!

ADESSO INIZIA IL CONSIGLIO NAZIONALE CON LA RELAZIONE DI NENCINI.

Ferrara, li 18 Settembre 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI Macerata)

*UN SALUTO DA FERRARA, DALLA FESTA NAZIONALE DELL'AVANTI!*

Tante le cose da dire e da raccontare su una bella festa che, finalmente, riallaccia il *filo rosso* della nostra storia: le dimensioni sono molto ridotte rispetto al passato ma la convinzione sempre più forte è che il futuro avrà uno spazio importante per i Socialisti anche in Italia come già avviene in tutta Europa.

Domani parleremo del dibattito, molto interessante ed affollatissimo, tra BERSANI e NENCINI e di quello tra DI LELLO, BONELLI (Verdi) e STADERINI (Radicali) per dar vita ad un "rassamblamant" SOCIALISTA, ECOLOGISTA E LIBERTARIO quale componente essenziale del "NUOVO ULIVO*.

Insomma qui a Ferrara il... "CANTIERE" è davvero aperto, il futuro dipenderà da tutti noi ed è proprio il caso di dire: *AVANTI!*

Ferrara, li 18 Settembre 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI Macerata)

venerdì 17 settembre 2010

*E' BRINI, NON GAZZANI, CHE CONTINUA AD UTILIZZARE CIVITANOVA COME "STRUMENTO" PER LE SUE AMBIZIONI PERSONALI*


BRINI CONTINUA A DANNEGGIARE CIVITANOVA.

Premetto che la stima che ho per il Presidente Gazzani non mi fa velo
nell'esporre alcune brevi considerazioni sull'attacco che gli ha
rivolto Ottavio Brini, con toni da... "plenipotenziario" della città,
in merito a data e location della prossima edizione di Tuttoingioco.

Gazzani non ha bisogno di "difensori d'ufficio" anche perchè non ha
nulla da cui difendersi.
La Fondazione Carima ha illustrato, in totale e legittima autonomia,
la sua programmazione futura.

Posso capire l'amarezza dei cittadini per il rinvio e per l'incertezza
della prossima sede di Tuttoingioco ma chi governa la città, se
davvero vuole mantenere viva la possibilità di far tornare
Tuttoingioco a Civitanova, deve usare INTELLIGENZA E BUON SENSO.

Va spiegato ai cittadini il significato della decisione della
Fondazione e che la stessa NON ESCLUDE AFFATTO LA POSSIBILITA' DI UN
RITORNO A CIVITANOVA SULLA BASE DEL SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE E
CHE PER QUESTO SI TORNERA' A PROPORRE ALLA FONDAZIONE ED AL PRESIDENTE
GAZZANI UN PROGETTO COMPLESSIVO PER LA PROSSIMA EDIZIONE.

Insomma si dovrebbe "rilanciare", contando, tra l'altro, su di un
Presidente che ha dimostrato di non essere ostile a Civitanova, pur
nella delicata complessità del suo incarico di rilievo
extraprovinciale.

Brini, invece, ne approfitta solo per "cavalcare" tale amarezza,
usando toni e contenuti da "osteria", pur di strumentalizzare la gente
e di cercarne il consenso, l'unica cosa che gli interessa davvero.

E' facile ricordare la strisciante ostilità dimostrata mentre la Prima
Edizione di Tuttoingioco era in corso per capire quanto sia
strumentale la polemica di oggi.

Tocca al Sindaco Mobili dimostrare l'intelligenza ed il buon senso che
difettano a Brini scusandosi e riaprendo il dialogo con la Fondazione
Carima.

Così facendo si toglierebbe di dosso, tra l'altro, la pesante IPOTECA
BRINIANA che continua a gravare su di lui e sull'intera città.

Civitanova Marche, li 17 Settembre 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI)

giovedì 16 settembre 2010

*A Civitanova siamo al... "FAI DA TE" e nessuno si chiede il PERCHE'!*


L'iniziativa del Preside Paoluzzi può stupire soltanto chi non
conosce: la sua intelligenza vivace unita ad una intraprendenza che
non è ossequiosa per ruoli o per convenienze di parte sono, infatti,
alla base del suo "appello", raccolto da genitori ed insegnanti, di
imbiancare da soli una scuola trascurata da troppo tempo dalla Giunta
e dagli Uffici preposti del Comune.

Loro lo hanno fatto, il Preside Paoluzzi in testa, esclusivamente per
assicurare un ambiente igenico ai bambini.

Hanno fatto molto di più del loro dovere e meritano il ringraziamento
della città.

Chi amministra la Cosa Pubblica si rende, invece, conto che ormai
hanno portato Civitanova al... "FAI DA TE", ad una situazione degna
del... GABIBBO e DI STRISCIA LA NOTIZIA?

Si riesce a comprendere quanto siano inaccettabili le
"giustificazioni" avanzate dell'assessore preposto a fronte degli
sprechi di un Bilancio fuori controllo (società partecipate comprese)?

Oppure la perdita del contatto con la realtà è tale che i nostri
amministratori credono davvero a ciò che dicono?
Da CECCOTTI, che vogliono riproporre senza modifiche, a CIVITANOVA
ALTA abbandonata, di fatto, alla "buona sorte" che, si spera, eviti
altri crolli senza alcun intervento seriamente strutturale da parte
della Giunta Comunale, dal DEPURATORE senza risposte ai MENDICANTI ed
EXTRACOMUNITARI verso i quali si sta facendo passare la barbara, ma,
forse, oggi elettoralmente "pagante", (sotto)cultura del
"RESPINGIMENTO"... costi quel che costi, questi sono solo alcuni
esempi dello "stato della città".

Il Sindaco nega addirittura che serva un Consiglio Comunale, chiesto
finalmente dall'opposizione, per iniziare a parlarne !

COSA DOBBIAMO ASPETTARE?

Che i cittadini di Civitanova Alta si riparino da soli non solo la
casa crollata ma anche gli interventi di risistemazione del sottosuolo
come paventato dall'Assessore ai Lavori Pubblici, durante l'Assemblea
popolare del 31 Agosto, sulla base del Parere Legale di un...
"Luminare" perugino?

Oppure dovranno essere... tutti i calzaturieri di Civitanova a
costruirsi da soli quell'araba fenice chiamata ENTE FIERA?

E quanto sarebbe bello se le Società Sportive si costruissero a loro
spese il... PALAZZETTO SPORT, esaudendo così, tra l'altro, il...
"sogno nel cassetto" dell'amico Marinelli, Sindaco di questa Città per
"APPENA" 13 ANNI!

Esagerazioni polemiche?

Affatto!

Se non ci sono risposte concrete ed immediate su queste ed altre
questioni vitali per Civitanova, L'OPPOSIZIONE DI CENTRO-SINISTRA ha
un dovere politico e morale dinanzi a chi non assicura più neanche
L'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE MA MINACCIA DI PROSEGUIRE CON LO SCEMPIO
URBANISTICO - AMBIENTALE E CON LA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA DELLA
CITTA':

*DOPO AVER CHIESTO IL CONSIGLIO COMUNALE, PRESENTARE, FINALMENTE, UNA
MOZIONE DI SFIDUCIA, APRENDO COSI' UN DIBATTITO CON I CITTADINI, A CUI
DA TROPPO TEMPO E' STATA, DI FATTO, TOLTA LA PAROLA, NARCOTIZZANDOLI
CON... "DIRITTI" CHE SONO STATI FATTI PASSARE, DALLE GIUNTE DI DESTRA
CHE SI SONO SUCCEDUTE PER OLTRE 14 ANNI, PER "FAVORI" (VEDI "GESTIONE"
P.R.G.).

Civitanova Marche, li 16 Settembre 2010

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI -
Già Sindaco di Civitanova)

mercoledì 15 settembre 2010

*PROGRAMMA FESTA NAZIONALE DELL'AVANTI! 2010*

PROGRAMMA FESTA NAZIONALE DELL'AVANTI! 2010

FERRARA 14 - 19 SETTEMBRE 2010
FESTA NAZIONALE DELL'AVANTI!
RAVALLE (FE) - CASA DEL POPOLO

MARTEDI' 14

ore 18.00 Apertura festa - Saluti
Angelo Sollazzo, Sergio Alberti, Giuseppe Albertini, Rita Moriconi

ore 18.30 Dibattito "Senza macchia"
con Nicola Latorre, Maurizio Lupi, Leoluca Orlando, Bobo Craxi e
Roberto Biscardini - modera Luca Bonaccorsi

MERCOLEDI' 15

ore 18.00 Dibattito "150 anni: L'Italia è fatta?"
con Franco Cardini, Ugo Intini, Gianfranco Schietroma, Mauro Del Bue,
Stefano Ceccanti, Gabriele Canè - modera Daniela Brancati

GIOVEDI' 16

ore 17.00 Presentazione del libro di Carlo Patrignani "Lombardi ed il
Fenicottero"
ne discutono con l'autore Franco Bartolomei, Felice Borgoglio e Luigi
Incarnato - modera Paolo Boldrini

ore 18.00 Presentazione del libro di di Ugo Intini "Un bambino e la Storia"
ne discutono con l'autore Chiara Moroni, Claudio Martelli e Luigi
Iorio - modera Orfeo Notaristefano

ore 21.00 Dibattito "La sinistra del fare: il Nuovo Ulivo?"
con Enrico Letta, Claudio Fava, Marco Di Lello, Angelo Bonelli e Mario
Staderini - modera Carlo Puca

VENERDI' 17

ore 18.00 Dibattito "Socialismo & Libertà"
con Pierluigi Bersani e Riccardo Nencini - modera Antonello Caporale

ore 21.00 Spettacolo teatrale "Last Minute country, apologia di un
paese mai nato"
di Antonello Caporale - con Stefano Sarcinelli, Paolo Pallante,
Francesco Paolantoni e Nicola Vicidomini

SABATO 18

ore 10.30 Dibattito "Federalismo fiscale: egoista o solidale?"
con Renata Polverini, Umberto Ranieri, Stefano Caldoro, Gerardo
Labellarte, Giovanni Crema e Rita Cinti Luciani - modera Corrado
Piffanelli

ore 14.30 CONSIGLIO NAZIONALE PSI

ore 18.30 Dibattito "Lavoro o diritti?"
con Pasquale Viespoli, Susanna Camusso, Paolo Pirani, Lello Di Gioia e
Luca Cefisi - modera Luigi Covatta

Domenica 19

ore 11.00 Dibattito "Dopo Berlusconi, voto o nuovo governo?"
con Savino Pezzotta, Piero Fassino, Italo Bocchino e Riccardo Nencini
- modera Giuliano Torlontano

ore 13.00 Chiusura festa > Riccardo Nencini

SERVIZI - Bar, Ristorante, Wireless nell'intera area, Musica live

STAND, Mondoperaio, Avanti della domenica, Editoria, Fgs, Gadget
socialisti, AICS, UCI


Per maggiori ragguagli:

http://www.partitosocialista.it/site/partecipa_festa_nazionale_avanti_2010/494/festa_nazionale_avanti_2010.aspx


Pubblicato su:
http://www.articolionline.net/2010/09/festa-nazionale-dellavanti-2010.html

______________

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA "CLOU" DELLA FESTA, *VENERDI' 17
SETTEMBRE*, LE FEDERAZIONI DI MACERATA ED ASCOLI PICENO ORGANIZZANO UN
PULLMAN PER TUTTI I COMPAGNI DELLE MARCHE:

Costo partecipazione: 25€.

PARTENZA da San Benedetto del Tronto alle ore 10 e FERMATA, SU
RICHIESTA, ad OGNI CASELLO del TRATTO MARCHIGIANO DELL'A14 (ANCHE AL
RITORNO, PREVISTO IN TARDA SERATA).

PER ADESIONI E/O ULTERIORI CHIARIMENTI TELEFONARE A:

Ivo Costamagna - 3470935909

Dino Recchi - 3287180755


--
www.partitosocialista-mc.org
--

*La vera commemorazione della Breccia di Porta Pia, domenica 19 settembre a Roma!*


From: Radicali <info@radicali.it>

Roma, 13 settembre 2010

CARO IVO,

in occasione dell'anniversario della Breccia di Porta Pia,

DOMENICA 19 SETTEMBRE, alle ore 12,30, abbiamo promosso, insieme a
molte associazioni che si battono per la laicità, una manifestazione
sul luogo della Breccia per fare la 'vera commemorazione del XX
Settembre' alla quale ti invitiamo a partecipare.
Oltre ai rappresentanti e sostenitori delle Associazioni che hanno
finora aderito (elenco in basso), parteciperanno molti militanti,
dirigenti e parlamentari radicali.

Per i radicali (iscritti alle Associazioni promotrici), abbiamo anche
previsto un "tour turistico della laicità" su un pullman scoperto che
domenica mattina 19 settembre partirà alle ore 10,30 da Castel
Sant'Angelo (appuntamento nello slargo antistante l'inizio di Via
della Conciliazione) e farà tappa nei principali luoghi che hanno
caratterizzato la storia della 'liberazione' di Roma dal potere
clericale (Repubblica Romana 1849, Insurrezione del 1867 e Breccia di
Porta Pia del 1870, la lotta per il divorzio 1975) con una apposita
guida storica dei luoghi. Il pullman giungerà alle ore 12,30 a Porta
Pia giusto per l'inizio della manifestazione commemorativa del XX
Settembre.

I posti per il pullman sono limitati, per questo ti invitiamo a
prenotare al seguente indirizzo e-mail la tua partecipazione:
info@radicali.it

In caso di mancata partecipazione ti invitiamo a darcene comunicazione
entro e non oltre le 48 ore precedenti l'evento per consentire ad
altri di partecipare.

Qui di seguito trovi il testo di convocazione e l'Appello della
manifestazione di domenica 19 settembre 2010, alle ore 12,30, presso
la Breccia di Porta Pia.

Mario Staderini
Segretario Radicali Italiani

Sergio Rovasio
Segretario Certi Diritti

Carlo Pontesilli
Segretario Anticlericale.net

Marco Cappato
Segretario Associazione Luca Coscioni

Giuseppe Rossodivita
Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei- Regione Lazio

150° anniversario dell'Unità d'Italia
200° anniversario nascita di Cavour
140° anniversario della Breccia di Porta Pia (XX Settembre 1870)

Manifestazione, alla Breccia di Porta Pia, Domenica 19 settembre, ore
12,30, contro ogni fondamentalismo dell'illibertà, della frattura tra
la coscienza e la scienza. Per un nuovo Risorgimento laico e liberale.

Per la vera commemorazione del XX Settembre!

***

Il 20 settembre 1870, data della Breccia di Porta Pia e della
liberazione di Roma dal potere pontificio, segna l'inizio di una nuova
libertà di pensiero, di coscienza e di religione che si offre al
popolo italiano ed europeo.

Ridurlo, come in passato hanno provato il fascismo e la democrazia
cristiana, ad un fatto d'armi con cui una nazione si conquistò una più
prestigiosa capitale, è un falso storico non tollerabile da chi si
professa democratico.

Ad essere battuta, il 20 settembre, fu l'ultima trincea della più
assolutista e forcaiola concezione del potere e della società, che
coagulava intorno a sé ogni sorta di ostilità alla civiltà moderna.

In occasione del 140° anniversario, a fronte delle tentazioni
revisioniste portate avanti dalle autorità "ufficiali", le stesse che
per decenni hanno operato una sistematica rimozione culturale della
Roma laica e risorgimentale, vogliamo ricordarne il significato e il
valore epocale nella storia italiana ed internazionale, sul piano
istituzionale, politico, laico e religioso.

Contro ogni fondamentalismo dell'illibertà, della violenza, della
frattura tra la coscienza e la scienza.

Per un nuovo Risorgimento laico e liberale.

PROMOTORI, ADERENTI, PARTECIPANTI:

- Radicali Italiani

- Associazione Radicale Certi Diritti

- Anticlericale.net

- Gruppo Consiliare Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei alla
Regione Lazio

- Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni

- Associazione Luca Coscioni

- Associazione Radicali Roma

- Arcigay Nazionale

- Uaar Roma

- Critica Liberale

- Radio Radicale

- Associazione nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

- PSI, Federazione Romana

- Federazione Nazionale dei Giovani Socialisti

- Lettera Internazionale, Rivista europea

- Associazione Libera Uscita

- Lega Italiana Divorzio Breve

- Cgil - Nuovi Diritti

- Forum Donne Socialiste

- Rete Laica Bologna

- ItaliaLaica – giornale dei laici italiani

- Associazione Democrazia Laica

- Associazione democratica Giuditta Tavani Arquati


Organizzazione, ufficio stampa, adesioni:
info@radicali.it Tel. 06-65937036
(Sergio Rovasio – Diego Sabatinelli)

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Ivo Costamagna
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*CGIL di Parma: celebrazione del 41°anniversario della scomparsa di FERNANDO SANTI*

CGIL di Parma: celebrazione del 41°anniversario della scomparsa di
FERNANDO SANTI

La CGIL di Parma, congiuntamente alla Provincia e al Comune di Parma
organizza le celebrazioni del 41°anniversario della scomparsa di
Fernando Santi, indimenticabile dirigente sindacale e parlamentare
socialista. Ardito del Popolo a fianco di Guido Picelli ha speso tutta
la vita al servizio dei lavoratori e dei più deboli.

MERCOLEDI' 15 SETTEMBRE, alle ore 17,30, appuntamento alla Villetta
con la deposizione delle corone e il ricordo della segretaria generale
della CGIL di Parma Patrizia Maestri e dei rappresentanti di Provincia
e Comune.

La cittadinanza è invitata.

Parma - La segreteria provinciale CGIL


Per maggiori dettagli su Fernando Santi: Storia e Memoria.553 (qui allegato)
che si può leggere anche in rete cliccando su:

http://www.nesti.org/post/1207163946/Storia+e+Memoria+++.553#more

e/o su:

http://www.articolionline.net/2010/09/storia-e-memoria-553-fernando-santi.html


Pubblicato su:

http://www.articolionline.net/2010/09/cgil-di-parma-celebrazione-del.html


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martedì 14 settembre 2010

*CRITICA SOCIALE VERSO I 120 ANNI*

Una riflessione su crisi politica e Riforma dello Stato con Fabrizio
Cicchitto e Rino Formica

L'INGORGO COSTITUZIONALE NELLA SECONDA REPUBBLICA

di Ugo Finetti

In Italia la fuoriuscita dal "secolo breve" e dalla "guerra fredda" ha
significato all'inizio la fuoriuscita dal sistema dei "partiti di
massa", dal proporzionale, dalle preferenze. Da venti anni, insieme a
nuove leggi elettorali, ha quindi preso forma un sistema maggioritario
con una moltiplicazione di partiti, sistematiche destabilizzazioni che
contraddicono il mandato elettorale, continue improvvisazioni di
costituenti di nuovi partiti-guida prefiguranti il bipartitismo tra
"popolo delle primarie" e "patrioti del predellino".

Nel nuovo numero di "Critica Sociale" viene iniziato un nuovo
approfondimento sul tema di tale ingorgo politico-costituzionale
evitando però la critica "nostalgica". Gli interventi di Fabrizio
Cicchitto e Rino Formica infatti mettono a fuoco - molto liberamente e
nel comune richiamo alle idee guida del riformismo socialista -
ragioni e prospettive del caso italiano di questo ingorgo che blocca
la strada di una democrazia dell'alternanza in un quadro di comuni
valori di democrazia occidentale. Ciò è indubbiamente conseguenza del
fatto che la "questione giustizia" - ovvero il disarcionamento di chi
ha vinto le elezioni per via extraparlamentare - è diventata la
"strada maestra" dell'opposizione politica in una mancata "resa dei
conti" con il passato totalitario.

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Il Pdl, soggetto vincente alle elezioni ma non ancora partito stabilizzato

"E' MANCATA LA RIFLESSIONE SULLA FORMA-PARTITO"

di Fabrizio Cicchitto

Fabrizio Cicchitto, Presidente del gruppo alla Camera del Pdl,
riflette con la Critica sulla crisi che ha scosso la vita politica in
agosto e che giungerà a una sua ricomposizione - come sembra ormai
certo - con il voto in Parlamento sul documento programmatico di 5
punti messo a punto dal Governo. Tra qualche settimana la maggioranza
verificherà la sua tenuta e Cicchitto auspica una ricomposizione del
conflitto con i finiani per giungere alla fine naturale della
legislatura col Governo Berlusconi.

Li invita a prendere atto delle differenti valutazioni "ormai emerse
all'interno del partito", e "a farle valere, ma ad andare avanti" in
Parlamento.Dissente dalla Lega sulla collaborazione su importanti temi
con l'Udc, collaborazione che a suo avviso va coltivata.
Ad ogni modo, in caso di crisi politica la strada sarebbe quella delle
elezioni: non è un aut-aut, ma una considerazione di "ragionevolezza
politica".

Il confronto interno al partito, per comporre i contrasti emersi già
mesi fa non avrebbe evitato di esportare la conflittualità in
Parlamento mettendo a rischio lo stesso Governo? "La crisi consente di
fare anche alcune riflessioni di carattere più generale. Innanzitutto
essa dimostra - dice Cicchitto - quanto sia stato più facile
costruire un soggetto politico per le elezioni che potesse raccogliere
il consenso dei cittadini su alcune idee chiare, come è riuscito a
fare Berlusconi con il PdL in successive serie di vittorie
elettorali, piuttosto che, paradossalmente, tradurre questo soggetto
politico elettorale in un partito politico caratterizzato da una sua
metodologia e da una sua stabilità".

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Il divario tra maggioranze di voto e maggioranze rappresentative

MAGGIORITARIO "PIGLIATUTTO"AL SUO ULTIMO MIGLIO

di Rino Formica

Il Presidente della Repubblica ha capito bene qual è il nodo della
crisi italiana: la legge elettorale. Non perché ha trasformato
maggioranze relative in maggioranze assolute, ma perché ha
identificato una "Costituzione materiale" antagonista e negatrice
della Costituzione formale.

Le leggi elettorali maggioritarie che imperversano nel nostro Paese
dal 1993 ad oggi hanno inciso nei meccanismi di garanzia democratica e
potrebbero sfregiare la Carta Costituzionale in maniera irreparabile.
Da diciassette anni non occorre più la maggioranza assoluta e
qualificata della rappresentanza del voto popolare per eleggere il
Presidente della Repubblica, i Presidenti delle Camere, i Giudici
Costituzionali, i componenti del Consiglio superiore della
Magistratura e per modificare i regolamenti della Camera.
A cascata sono prive del "quorum qualificato" le nomine di pertinenza
del Presidente della Repubblica e dei Presidenti delle Camere. Non
sono in corrispondenza con una maggioranza di voto popolare, anche le
loro nomine non rispondono più all'esigenza della rappresentanza
maggioritaria, e tali nomine riguardano i Giudici Costituzionali, i
Senatori a vita, le Authority e perfino le Commissioni parlamentari di
controllo (Rai, servizi di sicurezza e inchieste parlamentari).

Cioè allo stato attuale abbiamo maggioranze parlamentari che non sono
maggioranze di voto popolare. Il Presidente della Repubblica, con
civilissimo garbo e con preoccupata sensibilità democratica, ha posto
alle forze politiche il dilemma: "O cambiate la Costituzione, o vi
obbligherò a rispettarla".
E' finita la stagione delle modifiche costituzionali "di fatto".



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