mercoledì 22 settembre 2010

*CUP unico regionale: opinioni a confronto per aprire un dibattito*


*CUP unico regionale: opinioni a confronto per aprire un dibattito*

Ogni tanto passo in rassegna le email dalla m.l. radicalimarche e quasi
sempre mi limito ad una silenziosa lettura, compatibile con il mio stato
di "impossibilitato a fare qualunque cosa" a causa di mancanza di tempo.
Trovo che chi non ha tempo per impegnarsi direttamente nelle cose non
abbia il diritto di polemizzare; sarebbe tanto facile quanto di cattivo
gusto.

Passando (per giunta in ritardo) su questo isolato messaggio, però, non
sono riuscito a resistere alla polemica, che - strabordante- mi ha invaso
e vinto.

Ci sono studi, più o meno seri, che hanno individuato un legame tra
determinati gruppi di persone e determinate tecnologie che hanno
potuto maneggiare nella loro gioventù. La nostra classe dirigente è
legata a doppia mandata con il telefono, e non riesce a capire che è
un mezzo
tecnologico superato.
Oggi ci sono sms, ci sono email, ci sono le procedure web.

Per quale motivo idiota si continuano ad allestire UNICAMENTE call
center (per giunta con operatori incapaci: per una prenotazione ho
impiegato 30 minuti con l'operatore che non era capace di trovarmi un
reparto di macerata) quando PER UNA PRENOTAZIONE basterebbe inviare un
sms e ottenere, in tempi ragionevoli, una risposta?

La centralizzazione del CUP è positiva: distrugge (si spera) tutte
quelle lobby che mirano ad allungare artificiosamente le code per
favorire il regime intramoenia: vero scandalo degli ultimi tempi.
Tuttavia anche se il fine che si intende perseguire è importante, se
la scelta degli strumenti è errata si finisce per BRUCIARE una
opportunità.
Chi vuole affossare il CUP unico per tornare al baronato locale ne è
avvantaggiato, visto che la critica è facile e oggettiva: il servizio
non funziona.

Da informatico non capirò mai (salvo pensare male) perché siano adottate
delle scelte senza tenere conto del progresso tecnologico. Ripeto: una
procedura web o un servizio basato sui sms era UNA OTTIMA RISPOSTA alla
necessità di effettuare prenotazioni. O perlomeno uno strumento che
consentiva di ridurre il bacino degli utenti telefonici di un abbondante
50%.
Inoltre, una volta create applicazioni web, si potevano abilitare
farmacie o altri esercizi/enti a fornire assistenza alla prenotazioni
per quelli non capaci di usare strumenti tecnologici moderni.

Se il cup unico fallirà è colpa di chi l'ha implementato.

Scusate lo sfogo, per giunta -forse- fuori luogo.

ROCCO DE MARCO

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Remo Appignanesi aveva scritto:

Naturalmente perche' ci sto lavorando da un anno e conosco il duro
percorso svolto sin qui per superare gli ostacoli posti ad ogni
livello a questa straordianria rivoluzione.

Naturalmente per questo ho un po' di nausea nel vedere l'aggressione
ad un progetto tanto innovativo. Con il CUP unico in questa regione si
unifica e si rende trasparente, per la prima volta, l'intera offerta
ambulatoriale delle strutture pubbliche (esclusa l'INRCA) e si rende
disponbile al cittadino una porta verso l'intero sistema dell'offerta
ambulatoriale per di piu' anche grazie ad un numero verde.
Un servizio unico.

Eppure dal fatto che i primi giorni il numero telefoico sia saturato
dalle chiamate si traggono conclusioni che hanno un solo fine:
affossare questo esperimento di integrazione e sinergia del sistema a
favore dei cittadini.

Essendo parte in causa e parte della causa mi sento in conflitto
d'interesse a propore un comunicato contro corrente che inviti alla
riflessione e alla ragionevolezza, che ricordi a tutti la assoluta
condivisibilità del fine e quindi qualche sacrificio, sì parola
proibita, qualche sacrificio per consentire la piena operatività del
sistema.

REMO APPIGNANESI


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www.partitosocialista-mc.org
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