martedì 7 settembre 2010

A Castelfidardo una gran bella giornata per la storia, il presente ed il futuro del Socialismo italiano - interventi di Nencini e Pieroni*

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A Castelfidardo una gran bella giornta per la storia, il presente ed il futuro del Socialismo italiano - Interventi di Nencini e Pieroni.


Si è svolta sabato scorso a Castelfidardo una manifestazione del Partito Socialista Italiano che ha concluso il "Giro d'Italia" compiuto dai socialisti per ricordare e rinnovare gli ideali ed i valori che hanno consentito , attraverso la lotta del Risorgimento , il raggiungimento , 150 anni fa , dell'UNITA' D'ITALIA. Da Salemi a Teano, da Pontida fino ,appunto,a Castelfidardo dove il 18 settembre del 1860 si svolse l'omonima battaglia e dove vennero sconfitti gli Zuavi del Papa- Re . Un corteo di 150 bandiere storiche del Partito Socialista Italiano ha riaffermato visivamente quello che era stato il contenuto principale del convegno che si è svolto nella bella ed affollatissima sala del Consiglio comunale di Castelfidardo: il legame indissolubile tra la storia del movimento socialista e la storia del nostro paese sin dala sua nascita con la spedizione dei Mille del socialista non marxista Giuseppe Garibaldi. A tale convegno ,moderato dalla giornalista del Corriere Adriatico Arianna Carini, sono intervenuti : il sindaco di Castelfidardo, Lorenzo Catraro consigliere provinciale PSI Ancona; Moreno Pieroni consigliere regionale PSI; Massimo Seri segretario Regionale del PSI . I lavori sono stati conclusi dall'On. Riccardo Nencini Segretario Nazionale del PSI. Al termine della manifestazione sono state premiate, una per federazione provinciale,5 bandiere ritenute storicamente più significative; nella foto il momento in cui il Segretario della Federazione PSI di Macerata Ivo Costamagna consegna la targa al sindaco di Camerino per premiare la bandiera portata dai compagni di quella sezione che risale addirittura a prima della scissione di Livorno del 1921. Dario Conti ha partecipato alla manifestaszione unitamente al compagno Enrico Pupilli assessore comunale di Camerino e al segretario cittadino del PSI Augusto Santarelli con tanti compagni rappresentativi delle realtà più importanti della provincia di Macerata.

A Castelfidardo l'ultima tappa del tour celebrativo per il 150° dell'Unità d'Italia

NENCINI: L' ITALIA PIU’ DEBOLE SOTTO IL RICATTO LEGHISTA

“Come ha saggiamente sottolineato oggi il Presidente della repubblica nessuno Stato può contare da solo, figuriamoci allora un’Italia mortificata e indebolita da un federalismo in salsa leghista”.
Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, intervenendo sabato alla manifestazione conclusiva di un lungo tour che in tre mesi lo ha portato da Pontida, passando per Vairano e Teano, fino a Castefidardo, per celebrare il 150.mo dell’unità nazionale. “Se in un mondo sempre più globalizzato e interdipendente, - ha continuato - sono destinati a contare ben poco anche i Paesi europei più forti, come ci ha ricordato Napolitano, quello che serve allora all’Italia è una più profonda consapevolezza del destino comune che ci unisce all’Europa. Purtroppo, un governo con l’acqua alla gola come quello di Berlusconi, sembra oggi il meno adatto a resistere al ricatto leghista”. Riccardo Nencini nel suo intervento ha sottolineato “l'impegno socialista per un paese che celebri il 150.mo all'insegna della coesione e della solidarietà sociale. E' Pontida in chiave leghista - ha concluso il leader del PSI - che capovolge la storia, con il suo gretto localismo e una mitologica appartenza alla razza padana dietro cui si celano soltanto concretissimi interessi elettorali”.

INTERVENTO DI MORENO PIERONI - PRESIDENTE GRUPPO REGIONALE ALLEANZA RIFORMISTA - PSI :

Care Compagne, Cari Compagni

Oggi è un'altra giornata molto importante per la storia del Movimento Socialista nelle Marche, ed è per questo che ringrazio il Sindaco di Castelfidardo Mirco Soprani, per l'ospitalità che ci offre nella Città dove si è svolta una delle battaglie fondamentali per l'Unità d'Italia;

il capogruppo del PSI in Provincia, Lorenzo Catraro, ideatore dell'iniziativa;

il Dott. Paolo Tarini, direttore del Corriere Adriatico, per la disponibilità concessa a svolgere il ruolo di moderatore;

il compagno e Segretario Nazionale Riccardo Nencini, che ha supportato e condiviso l'appuntamento di oggi.

Vedo tra il pubblico, e ringrazio della presenza l'On Angelo Tiraboschi, che in autunno presenterà proprio nelle Marche un libro sulla storia del Socialismo Liberale e Roformista, i compagni Massi – Recchi – Rocchi, ed i tanti amministratori del passato ed attuali, che hanno e stanno facendo la storia della Regione Marche.

Un grazie particolare va ai socialisti della sezione di Castelfidardo che più di altri si sono impegnati per la buona riuscita dell'iniziativa.

Ma il ringraziamento più forte e caloroso va a tutti voi che oggi siete intervenuti così numerosi, a dimostrazione del vostro grande attaccamento sia agli ideali del Socialismo Riformista e Liberale, che a quelli dell'Unità Nazionale.

Ci troviamo infatti, a vivere un momento in cui il sistema politico italiano, all'interno di un pericoloso stato confusionale complessivo, sembra dimenticare, calpestare, mettere in discussione o non dare il giusto significato, soprattutto con la Lega di Bossi, all'identità e all'Unità Nazionale.

E' per questo che crediamo sia fondamentale sottolineare questo valore per costruire un futuro dove coesione e solidarietà siano i valori cardine della nostra società.

Per questo ritengo importante e significativa la scelta della segreteria nazionale del Partito Socialista, di concludere proprio qui a Castelfidardo, in occasione del 150° anniversario di una battaglia fondamentale per l'Unità d'Italia che si svolse in questi luoghi il 18 settembre 1860, il percorso dei luoghi più significativi di una lunga lotta, sviluppata per decenni, per conquistare il bene supremo dell'unità, e quindi dell'identità nazionale.

Nel 1815 al Congresso di Vienna, l'Italia era stata sprezzantemente definita una ..”mera espressione geografica”, a questo si sono ribellate intere generazioni di patrioti attraverso tre Guerre d'Indipendenza ed un impegno che è stato, innanzitutto, culturale e di diffusione dei valori di libertà, di autodeterminazione, di sovranità nazionale.

Una lotta che ha unito, su terreni diversi tra loro, il liberale Cavour con il cattolico Manzoni, il laico e repubblicano Mazzini con il socialismo umanitario e non marxista di Giuseppe Garibaldi.

E non è, quindi, per caso che oggi proprio quelle culture, tornano a battersi insieme per difendere e consolidare, nel quadro del mondo globalizzato del terzo millennio, i valori sempre attuali che vennero conquistati 150 anni fa con l'Unità d'Italia .

Mai come oggi vale il detto: “Solo se il passato illumina il presente, il futuro non brancola nel buio”. Per questo siamo qui oggi, non solo per riaffermare la grande attualità dei valori del nostro Risorgimento, ma per collegarla alla lunga lotta del Movimento Socialista in Italia, e per far capire quanto sia necessario non a noi, ma al Paese, che torni ad essere, come in tutta Europa, un forte Partito Socialista.

Dicevo che nulla accade per caso. Non è, infatti, un caso che la voce più forte ed autorevole che è arrivata alla gente comune contro quel falso federalismo, che sa di secessione, l'abbiamo dovuta leggere in questi giorni sulle colonne del settimanale Famiglia Cristiana, e cioè dai rappresentanti di quella cultura, un cattolicesimo liberale, che malgrado abbiano dovuto vivere i drammatici momenti dello scontro con il neonato “Stato Italiano” attraverso il “NON EXPEDIT” e attraverso la non partecipazione alla vita politica, sono diventati almeno dal Concilio Vaticano II°, ma anche da prima, il riferimento per tanti di coloro che non hanno voluto e non vogliono credere ai tre grandi mali della nostra società di oggi:

Razzismo, Affarismo, Separatismo in un parola Egoismo.

L'unica altra cultura e, in questo caso anche storia politica, che ha tutti i conti in regola con il passato per essere credibile nel presente, è la nostra:

LA CULTURA SOCIALISTA, LA STORIA POLITICA DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO! SI, cari concittadini e concittadine, basta leggere le pagine di questi 150 anni per affermare come faceva Pietro Nenni, che la vicenda politica del movimento socialista si intreccia in modo indissolubile alla Storia d'Italia attraverso la spedizione dei Mille, quindi addirittura sin da prima della nascita del PSI avvenuta nel 1892.

Il Risorgimento, non solo dei ceti borghesi, del Regno di Piemonte e della Monarchia di Savoia, ma anche di tanta povera gente che ha vestito, materialmente ed idealmente la casacca rossa dei garibaldini, dando priorità all'Unità d'Italia rispetto al grande ideale della Repubblica. Un ideale, quello repubblicano che si realizzerà quasi cento anni dopo con il Referendum del 1946, soprattutto grazie al Partito Socialista, l'unico ad aver davvero creduto nella possibilità, a differenza dei comunisti e di Togliatti, pronti al compromesso con la Casa Savoia, di poter vincere il referendum istituzionale, e far nascere la Repubblica Italiana.

Ignazio Silone, sull'Avanti del 10 giugno 1946, appena proclamata ufficialmente la Repubblica, titolava: “Grazie a Nenni”. Una storia quindi quella socialista, che non a caso, quando è stata sconfitta e relegata in un angolo, l'Italia a conosciuto i suoi momenti peggiori: dal ventennio fascista al periodo del “Centrismo” con la Celere di Scelba e i licenziamenti politici di massa durante gli anni 50', al “Compromesso storico” e negli anni 70', con i socialisti deboli e divisi e il terrorismo dilagante che culmina con il barbaro assassinio di Aldo Moro, lasciato morire in nome di una Ragione di Stato, contro la quale il PSI e Bettino Craxi si sono battuti praticamente da soli, e che solo oggi i protagonisti di allora (DC e PCI) hanno ammesso che la linea dura fu un tragico errore.

Infine arriviamo ai giorni nostri, alla falsa rivoluzione di Mani Pulite, del biennio del Terrore Giacobino 1992-1994, in cui i socialisti hanno pagato per tutti un sistema politico basato sul finanziamento illecito che funzionava così sin dal 1948, che riguardava tutti, e che nulla aveva a che vedere con una corruzione e un arricchimento personale, che pure esisteva e che d'altronde non è stato realmente perseguito, perché diverso era il vero obiettivo, tant'è che oggi dopo 16 anni di una II° Repubblica mai nata, il fenomeno della corruzione è più esteso e radicato di allora.

Quando, invece, i socialisti e il PSI sono stati uniti e forti, è sempre la storia, quella oggettiva, a dirlo, l'Italia ha conosciuto i suoi momenti migliori, quelli di maggiore sviluppo e di crescita civile, sociale ed economica.

Dall'immediato dopoguerra, nel 1946, dove, con il PSI ad oltre il 20% di voti e più forte dei comunisti, l'Italia è divenuta una Repubblica e venne approvata la Costituzione più libera e moderna del mondo, agli anni sessanta con il primo vero Centro-Sinistra, quello Moro – Nenni – Saragat con le grandi riforme della Scuola di Codignola, della Sanità di Mariotti, con la Nazionalizzazione dell'Energia Elettrica voluta da Riccardo Lombardi, con la Programmazione Economica di Giolitti, con le profonde innovazioni in un settore, il turismo, vera e grande risorsa del nostro Paese, volute da un ministro socialista eletto nelle Marche, Achille Corona, sino, solo per citarne alcune, allo Statuto dei Lavoratori voluto tenacemente dall'indimenticabile compagno Giacomo Brodolini che abbiamo ricordato insieme al compagno Nencini nella sua Recanati, appena un anno fa.

Quanto è attuale quello Statuto dopo i fatti di Pomigliano e di Melfi!

Arriviamo infine al Nuovo Corso Socialista, al rilancio dell'Italia nel mondo, negli anni 80 con la Presidenza della Repubblica di Sandro Pertini, quella del Consiglio di Bettino Craxi che ha assicurato al Paese un lungo periodo di stabilità e governabilità.

E' da tutto questo che il PSI vuol ripartire, avere davvero un “Nuovo Inizio”, non per noi ma per il bene dell'Italia. I nostri errori li abbiamo pagati tutti, per tutti, ad un prezzo altissimo. Siamo gli unici, oggi, ad avere tutte le carte in regola per essere credibili contro l'affarismo dilagante per batterci per una vera fase Costituente da cui possa nascere finalmente la Terza Repubblica, attraverso quella Grande Riforma Costituzionale che proponemmo, inascoltati, per primi con Bettino Craxi e Claudio Martelli negli anni 80 insieme alla “Società che valorizza i Meriti e sostiene i Bisogni”. Siamo credibili contro il falso federalismo razzista della Lega, che vuol dividere e discriminare ed a favore di un federalismo solidale delle autonomie regionali perché siamo stati, come socialisti, quelli che le regioni le hanno davvero volute! Siamo, infine, credibili contro il Giustizialismo e il Populismo di Di Pietro e Berlusconi, due facce della stessa medaglia di cui abbiamo conosciuto gli effetti sulla nostra pelle.

Ecco perché il rigetto dell'attuale sistema politico, forzatamente bipolarista o bipartitico - a seconda dei leader del momento o delle mode - deve risultare, da parte nostra, un rifiuto 'storico', fondamentale per poter salvare quel poco di democrazia e di pluralismo che ancora rimane. Il rifiuto è un gesto essenziale: coloro che hanno fatto la Storia sono proprio quelli che hanno detto 'no' a qualcuno o a qualcosa, non certo i "cortigiani". Ma un rifiuto, per funzionare, dev'essere grande, totale, non limitato a questo o a quel punto.

Occorre dire dei 'no' di principio senza mai accontentarsi delle classiche soluzioni di ordinaria amministrazione, di burocrazia. Bisogna inceppare definitivamente la 'macchina', quella bipolarista, massimalista, scarsamente democratica, illiberale.

Noi dobbiamo lavorare affinché gli italiani si guardino attorno e si accorgano della tragedia dell'attuale situazione politica nazionale. Senza preoccuparsi troppo di andare a cercare il vero colpevole di tale distruzione, perché non c'è solo un Di Pietro dietro alle macerie della sinistra italiana o se volete della politica italiana.

Ci muoviamo in un contesto dove la politica viene vissuta ed esercitata solo ed esclusivamente come potere, una politica estemporanea che ci obbliga a schierarci da una parte o dall'altra, che spesso sembra dimenticare i bisogni e le necessità delle classi più

deboli. Si parla del mare mentre si è in montagna. Perché è esattamente questo ciò che ci vincola tutti, come complici sinistri di un fallimento sinistro di un intero sistema politico.

Piacerebbe molto anche a me se tutto si risolvesse nell'isolare una singola 'pecora nera': Berlusconi, Bossi, Di Pietro, D'Alema. Ma sarebbe semplicistico, poiché la vera questione rimane quella di un'autentica degenerazione globale, collettiva. La politica di oggi è diventata un inferno. Intorno a ciò, non si può di certo imporre agli italiani il fatto che debbano credervi per forza, ma far notare loro come si continui a cambiare discorso, in particolar modo nel mondo dell'informazione, dalle case editrici agli ambienti di governo e di sottogoverno, pur di non affrontare la verità.

Il nostro compito è quello di riuscire a far capire che siamo ancora vivi, che vogliamo continuare a lavorare, che vogliamo e siamo in grado di comprendere la realtà che ci circonda, a scapito di una politica, di una scuola, di una televisione, di un intero sistema dell'informazione che sono tra loro uniformati a un conservatorismo dissimulatorio.

Dobbiamo illustrare ai cittadini, senza qualunquismi di sorta, senza pretendere o imporre schieramenti forzosi, quali sono le questioni cardine di questo paese, e quelle che sono le nostre ricette per risolvere le questioni principali, ad iniziare dalle riforme istituzionali.

Anche qui nelle Marche tocca a noi ! E' già successo altre volte nella storia.

Solo i socialisti, per cultura, valori, ideali, possono farlo, anche con le nostre, attuali, piccole forze. Proviamoci insieme, care compagne e cari compagni, perché mai come oggi possiamo affermare con forza e grande dignità che “IL NOSTRO FUTURO HA RADICI ANTICHE”.

Moreno Pieroni



PS.: IL "SERVIZIO SPECIALE" DELLA DURATA DI CIRCA 10 MINUTI DELL'EVENTO SOCIALISTA A CASTELFIDARDO, VERRA' PROPOSTO DA TVRS GIOVEDI' 9 SETTEMBRE, ALLE ORE 20,00 E VENERDI' 10 SETTEMBRE, ALLE ORE 10,15 RIPROGRAMMATO ANCHE ALLE ORE 14,00.



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