venerdì 12 marzo 2010

*REGIONALI. NENCINI: BERLUSCONI LO SI MANDA A CASA CON IL VOTO NON CON LA PIAZZA*


“Non sarà una piazza né rossa né viola, a mandare a casa Berlusconi come dice Di Pietro, ma il voto degli italiani che non si conquista certo accusando Napolitano di essere un piduista perché ha fatto ciò che la Costituzione gli impone di fare”.

E’ quanto ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, nel corso di una manifestazione di solidarietà col Capo dello Stato che si è tenuta questa mattina davanti al Quirinale.

“Di Pietro si conferma una mina vagante, pronto a tutto pur di lisciare il pelo alla piazza. C’è solo da sperare che sabato mantenga la promessa di non attaccare il Napolitano. D’altra parte né lui né De Magistris si sono ancora scusati con il presidente della Repubblica. Speriamo – conclude Nencini - che cambino registro perché per tornare al governo non basta una riedizione dell’Unione.”

In precedenza Nencini, presentando in un albergo romano, la lista per le regionali del Lazio che sostiene la candidatura di Emma Bonino ha affermato che “Gli eletti socialisti si sono impegnati a portare avanti un pacchetto di proposte in tutte le regioni, perché queste elezioni devono segnare l’inizio e il rilancio di un partito che vuole ritrovare il filo rosso di ciò che abbiamo fatto in più di un secolo di storia, per riprendere il percorso con nuove energie”.
Dalla trasparenza delle lobby, al reddito di cittadinanza, al taglio delle indennità regionali perché “il momento ci chiede di dare risposte importanti alla crisi istituzionale, economica e morale che attraversa il paese. Possiamo avere noi così piccoli un progetto così ambizioso? - si è domandato il leader socialista - Io rispondo di sì”.

Di una “democrazia fragile che passa venti giorni a litigare sulla presentazione delle liste” ha parlato Bobo Craxi, capolista a Roma e Latina. Craxi ha sottolineato l’importanza dei temi cari alla tradizione socialista, quelli del mondo del lavoro, della difesa dei più deboli, ma anche dell’agricoltura, del turismo, delle Piccole e medie imprese”.

Il candidato più giovane del listino della Bonino, il ricercatore ventottenne Vincenzo Iacovissi, è stato presentato dal candidato ‘anziano’ e rappresentante storico dei Psi capitolino, Gerardo Labellarte, che ha messo l’accento sulla ‘qualità’ della lista socialista per il Lazio, del rispetto della ‘quota rosa’ con 18 candidati donne, dell’ospitalità data ai candidati di una lista di ‘laici, repubblicani e liberali’ che non sono riusciti a raccogliere in tempo le firme necessarie.

Ha concluso la presentazione, alla quale sono intervenuti anche Oreste Pastorelli, capolista del PSI a Rieti e Gianfranco Schietroma, Michela Biolcati, consigliere comunale di Aprilia, che ha evidenziato le aspettative dei socialisti a fronte anche “della delusione dei cittadini per l’esperienza del centrodestra”. “Possiamo avere un successo perché – ha concluso – noi non abbiamo mai svenduto i nostri ideali, siamo stati sempre dalla stessa parte, quella dei più deboli, confermando le radici del partito più antico che c’è, il Partito socialista italiano”.

Al via anche in Lombardia la campagna elettorale. Oggi 12 marzo, alle ore 11 presso il Circolo della Stampa, in Corso Venezia 16, Sala Tobagi, avrà luogo la conferenza stampa
di presentazione della lista del Partito Socialista Italiano e del programma elettorale.
“Lo spirito libero del centrosinistra”, questo uno degli slogan della campagna elettorale dei socialisti in Lombardia.
Saranno presenti tra gli altri Pia Locatelli, capolista nella circoscrizione di Milano, Bergamo e Brescia, Presidente dell'Internazionale Socialista Donne e Roberto Biscardini, Segretario provinciale e della Segreteria nazionale del PSI.

Oggi Locatelli, riferendosi a quanto affermato da Roberto Formigoni ha osservato che "Almeno per una volta sono d’accordo con Formigoni: parliamo dei problemi della gente, ma - chiosato la presidente del CN del partito non sono sicura che gli convenga”.

“D’altra parte ha governato la Lombardia con la stessa impudenza, faciloneria e incompetenza con cui il suo partito ha presentato le liste. Comunque Formigoni dovrebbe spiegare agli elettori le decine di migliaia di incarichi di consulenza della Regione con una spesa che sfiora i 190 milioni di euro. E questa enorme macchina mangia-soldi ha prodotto voti ma nessun miglioramento né della sanità né dei trasporti.

E’ sicuro – conclude Locatelli - che non gli convenga continuare a parlare delle firme e dei ricorsi?”

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