lunedì 1 marzo 2010

CONFERENZA PROGRAMMATICA. NENCINI: LE REGIONALI IL PRIMO PASSO PER TORNARE IN PARLAMENTO


“Dalle regioni per tornare nel parlamento nazionale, il cammino è difficile, ma oggi abbiamo mosso il primo significativo passo.

Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, chiudendo i lavori della Conferenza nazionale programmatica che si è svolta sabato a Roma.

Nencini nel suo intervento ha ricordato che i socialisti si presentano in tutte le 13 regioni all'interno delle coalizioni di centrosinistra.

“Abbiamo preparato delle liste con una forte presenza di giovani e nel rispetto della parità dei sessi, ma soprattutto ci presentiamo a questo appuntamento elettorale con una serie di proposte programmatiche concrete, moderne, praticabili, in una parola riformiste.

Il primo impegno degli eletti, ribadito oggi, consiste nella presentazione di una legge per ridurre le indennità dei consiglieri al livello più basso, quello di Toscana e Umbria, con un risparmio di 110 milioni di euro l’anno. Abbiamo presentato progetti che vanno dalla riduzione del peso e dei costi delle burocrazie locali, alla trasparenza delle lobby, all’ampliamento dei diritti delle coppie di fatto, al rafforzamento del welfare, allo sviluppo dell’istruzione, alla garanzia dei servizi primari a cominciare dall’acqua.

Chiedo però soprattutto ai nostri eletti di occuparsi delle bollette, del peso dei servizi pubblici come l’acqua, la luce, la nettezza urbana che sono oramai la quarta voce di ogni bilancio familiare. I socialisti – ha concluso - sono costruttivi quando sono all’opposizione e innovatori quando sono al governo, ma sono sempre dalla parte dei più deboli, di chi ha bisogno”.ù

Pia Locatelli, capolista socialista a Milano, Bergamo, Brescia, e presidente del Consiglio nazionale del partito, nel suo intervento ha sottolineato chee “Le politiche regionali sono un vantaggio per tutti, perché favoriscono gli investimenti e riducono il gap di sviluppo tra le diverse aree del paese e dell’Europa stessa”.

“Per superare la crisi, sviluppare la nostra economia, - ha continuato Locatelli - abbiamo bisogno di innovazione e di investimenti e gli investimenti arrivano se ci sono infrastrutture adeguate. Per questa ragione le politiche regionali dell’Europa sono un pilastro fondamentale, perché mettono a disposizione i fondi strutturali e di coesione, destinati proprio a favorire lo sviluppo delle aeree svantaggiate. Lo sanno benissimo i presidenti delle nostre regioni, anche se spesso non sono altrettanto capaci a farne buon uso. Altri, come fa Formigoni in Lombardia, li utilizzano ma non dicono da dove provengono. Ma noi socialisti – ha concluso - lo dobbiamo ricordare, dobbiamo continuare a dire che l’Europa ci conviene”.

“Anziché passeggiare e crogiolarmi sulla comoda spiaggia dei ricordi, ho accolto l’invito a battermi, in questa campagna elettorale, al fianco dei compagni del Lazio, volendo così testimoniare e onorare il decennale della scomparsa di mio padre”.

Così Bobo Craxi nel corso del proprio intervento annunciando la propria candidatura come capolista del Partito socialista italiano alle prossime elezioni regionali del Lazio, a sostegno della candidatura di Emma Bonino.

“Penso infatti”, ha affermato Craxi, ricordando le figure di Sandro Pertini e del padre Bettino “che entrambi avrebbero reagito con tutte le loro forze all’attuale stato di cose: c’è un degrado morale nel Paese che non ha nulla a che vedere con i caratteri della degenerazione politica che pure mio padre denunciò, senza ipocrisie, nel suo famoso discorso alla Camera dei Deputati”.

“Ci troviamo di fronte”, ha proseguito, “a vaste illegalità e a processi sommari che inquietano l’opinione pubblica, squalificando interi settori della vita civile ed economica, alimentando il carattere di sfiducia nella politica. Noi, per parte nostra, manteniamo salda e coerente la nostra idealità politica, rinnovando, ovunque sia possibile, uno spirito largo di unità fra i socialisti, animati dallo spirito comune di veder ritornare protagonista una forza politica che sia fiera e, soprattutto, degna della sua grande Storia”.

“Pertini e Craxi”, ha concluso “lasciano un testamento politico non soltanto a noi socialisti, ma a tutti gli italiani.

I lavori della Conferenza programmatica alla quale ha assisteito una platea di compagne e compagni numerosa e partecipe, sono stati introdotti da Roberto Biscardini e hanno visto gli interventi di dirigenti di partito, docenti universitari ed esperti: dal direttore di Mondoperaio Covatta, a professori Sabattini, Patrono, Ceglie, e ancora Benzoni, Intini, D'Elia, Mattina e Cefisi.

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