venerdì 24 ottobre 2008

*RIFORME: MARTEDI NAPOLITANO RICEVE COMITATO PER LA DEMOCRAZIA *

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceverà martedì prossimo, 28 ottobre, alle ore 10 al Quirinale, i rappresentanti del "Comitato per la democrazia", costituitosi mercoledì scorso su iniziativa del Partito Socialista. A renderlo noto è il segretario del Ps Riccardo Nencini. Il "Comitato per la democrazia" è composto da rappresentanti, del Ps, dei Verdi, di Rifondazione comunista, di Sinistra democratica, del Psdi, del Nuovo Partito d'Azione, del Pli e del Gruppo dei 101 ed è nato per mettere in campo azioni e proposte per una riforma delle istituzioni che colmi quello che Nencini ha definito «un preoccupante deficit di democrazia rappresentativa». La prima iniziativa del Comitato riguarderà la proposta di riforma della legge elettorale per le Europee, confermando la difesa della preferenza e l'opposizione allo sbarramento.


Un appello del segretario socialista ai comuni perché prevedano nei loro statuti il voto ai sedicenni in occasione delle prossime amministrative

«Si pensa e si discute troppo, e a sproposito, sulla legge elettorale per le Europee ma se c' è una legge elettorale da fare, e presto, è quella per consentire ai sedicenni di votare, almeno nelle prossime amministrative». E' uno dei passaggi dell'intervento che il segretario del Ps, Riccardo Nencini, terrà alla conferenza programmatica regionale dei socialisti della Toscana, che si apre questo pomeriggio a Firenze. «Già le manifestazioni in corso sulla scuola – osserva Nencini - dimostrano una maturità responsabile nel mondo giovanile e una capacità di giudizio che sarebbe utile mettere al servizio della politica. In Toscana, per esempio, il Consiglio regionale ha già approvato una mozione per inserire negli statuti dei comuni il voto ai sedicenni nell'ambito delle circoscrizioni; ora l' appello è per farli votare alle prossime amministrative. Questa è la legge elettorale da fare, il prima possibile: sarebbe il segno di una innovazione reale oltre che di vitalità democratica».

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