venerdì 10 ottobre 2008

*Napolitano - "Salvare pluralismo ed evitare allarmismi" *

Al Quirinale cerimonia con il sottosegretario Bonaiuti e i vertici di Fnsi ed editoria. Appello del capo dello Stato ad evitare di spaventare l'opinione pubblica.
L'avvertimento : "C'è il rischio che xenofobia e intolleranza possano sconfinare nel razzismo"

http://www.repubblica.it - 10/10/2008

ROMA - La crisi finanziaria, i rischi di creare allarmismo e problemi dei tagli all'editoria. sono i temi affrontati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è rivolto sia alle forze politiche che al mondo della stampa, in occasione della celebrazione al Quirinale della 'Giornata dell'Informazione'. Il capo dello Stato ha approfittato dell'occasione anche per parlare di xenofobia e intolleranza.

"Non creare allarmismo". Il capo dello Stato, davanti al sottosegretario con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti e alla presenza dei vertici della Federazione nazionale della stampa e dell'editoria, non nasconde gli effetti della "crisi finanziaria, con pesanti ricadute nell'economia che ha assunto dimensioni mondiali e che presenta danni e rischi gravi per tutti, anche per l'Europa e per l'Italia". In questa situazione, però, Napolitano esorta a "non alimentare un allarmismo, che in questo campo può diventare immediatamente fattore di aggravamento della crisi; è un dovere - aggiunge rivolto ai giornalisti presenti nel Salone dei corazzieri - che certamente anche chi fa giornalismo oggi avverte e sa di essere chiamato ad assolvere. Naturalmente - precisa il presidente della Repubblica - questa è una considerazione che ha un valore generale: senso della misura e del limite e lucida coscienza di tutte le ricadute di quel che si scrive e del come si informa e si commenta non possono in alcun campo, anche di fronte a serie vicende e questioni di interesse generale, significare conformismo, censura o autocensura, rinuncia spontanea o subita, all'esercizio della libertà di giudizio, anche e in modo particolare in senso politico".

Economia. Parlando ancora delle difficoltà economiche, Napolitano ha sottolineato che "nessun settore può sfuggire all'impegno di contribuire alla riduzione della spesa pubblica, neppure l'editoria. Ma bisogna agire stando attenti a non comprimere il pluralismo", ha detto Napolitano. Il capo dello Stato ha ricordato che il contenimento della spesa "va affidato a una razionalizzazione di molte voci che non brillano - ha detto - per valutazione di motivazioni e per trasparenza".

"Non comprimere pluralismo". Ma, insieme a questo, ha aggiunto il presidente della Repubblica, ci deve essere "la preoccupazione a non comprimere il pluralismo anche per quelle voci che ora non sono rappresentate in parlamento". Napolitano ha quindi suggerito di prestare "attenzione ai suggerimenti venuti dal mondo dell'editoria" anche nella redazione del nuovo regolamento per i contributi che Paolo Bonaiuti sta predisponendo. Il presidente della Repubblica ha quindi invitato a "proseguire il dialogo in corso fra le parti fino al rinnovo del contratto di lavoro".

Razzismo. "C'è il rischio che la xenofobia e l'intolleranza possano addirittura sconfinare nel pregiudizio razzista", avverte Napolitano. Il capo dello Stato ribadisce che "non bisogna generalizzare né indulgere in giudizi sommari" ma al tempo stesso occorre "vigilare, prevenire, intervenire, per impedire qualsiasi deriva verso il razzismo".

Napolitano giudica "importante" la 'Carta di Roma' consegnatagli dall'Ordine dei giornalisti e dalla Federazione della stampa per l'occasione, complimentandosi "per la concretezza e la chiarezza didascalica, come è necessario, per le indicazioni relative al modo di trattare i problemi e presentare l'immagine dei richiedenti asilo, dei rifugiati, delle vittime del traffico di esseri umani e dei migranti".

"Premio ai titoli più misurati". Nel corso del suo intervento, Napolitano si è anche concesso una battuta: "Mi piacerebbe vedere istituito solo un altro premio, quello per i titoli che caratterizzano vistosamente nelle edicole i nostri giornali", ha detto. Un premio che, spiega il capo dello Stato, vada "ai titoli più misurati, meno sensazionali, non certo anodini e poco stimolanti alla lettura, ma che rispecchino più correttamente il fatto che viene presentato o il pensiero che viene ospitato, specie in campo politico".

Nel corso della cerimonia Napolitano ha consegnato le medaglie d'oro al merito civile alla memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, la giornalista e il telecineoperatore del Tg3 caduti sul lavoro in Somalia nel 1994, vittime di un agguato terroristico. Nel suo intervento, Napolitano ha citato "i giornalisti italiani caduti anche quest'anno all'estero, nelle aree di crisi e di scontro, e in Italia, combattendo su fronti come la lotta alla mafia e alla camorra".

Nessun commento:

Posta un commento