sabato 4 ottobre 2008

*L'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella*

CON "Giorgio Napolitano"
e con l'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella:
il "Satyagraha" di... Riccardo Nencini!


Caro Ivo,
nel 1995 accadde un piccolo grande miracolo: 60 parlamentari (*) della Repubblica digiunarono per il rispetto della legalità nell'informazione chiedendo al Senatore Sergio Stanzani e ai Deputati Paolo Vigevano e Lorenzo Strik Lievers di interrompere uno sciopero della fame che durava ormai da 33 giorni. La memoria di quell'iniziativa che fu cancellata dalla storia del nostro Paese è quella che oggi ci dà forza e iducia nel tentativo di ottenere finalmente il rispetto della Costituzione da parte di un Parlamento che da 18 mesi non elegge un giudice della Corte Costituzionale e da 6 mesi il Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza. Il Presidente Napolitano, nelle dichiarazioni riprese dall'intervento di Marco Pannella (**), fissa nei termini più chiari la gravità di quanto sta accadendo richiamando l'obbligo per il Parlamento di rispettare la Costituzione.
Per dare forza e concreta speranza di riuscita agli auspici del Presidente, ti chiediamo di unirti - ad esempio con uno o più giorni di sciopero della fame - all'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella e della "galassia" radicale. Puoi farlo anche semplicemente riempiendo e rimandando per email questo modulo:

Nome_______________________Cognome______________________età_______

professione e/o qualifica________________email__________________________

Cellulare_______________tipo di iniziativa nonviolenta ____________________

per giorni (o a tempo indeterminato) ______a partire dal (data) ______________

Ti chiediamo anche di contattare personalità politiche e istituzionali della tua città (Sindaci, consiglieri e parlamentari) affinché sia possibile, con il loro digiuno magari di un solo giorno, ripetere nelle prossime ore quella grande pagina civile e democratica alla quale quei 60 parlamentari diedero vita nel 1995.
Roma, 3 ottobre 2008

Pannella: Il Presidente della Repubblica è tornato a parlare. Ascoltiamolo: il Parlamento non può ULTERIORMENTE SOTTRARSI a adempimenti di OBBLIGHI costituzionali. È INDISPENSABILE che prevalga l' INDEROGABILE dovere costituzionale da adempiere.

Il Presidente della Repubblica tiene anche a far sapere, laicamente, pubblicamente (lo ringraziamo anche per questo) che: i Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati SANNO BENE la PREOCCUPAZIONE e 'IMPEGNO con cui egli DA TEMPO segue queste vicende.
In teoria, in dottrina, nessuno mette in dubbio che un Presidente della Repubblica potrebbe/dovrebbe sciogliere le Camere se dovesse constatare una loro persistente inerzia nell'adempimento delle funzioni costituzionali loro affidate. È bene ricordarlo, onde evitare che per silenzio protratto si giunga a pretendere, poi, che anche questo alto Potere Presidenziale venga proclamato superato per "prassi"; come accadde a proposito del potere presidenziale di grazia, ai danni di una volontà, proclamata e ribadita pubblicamente dall'allora Presidente Ciampi, di usarlo. In quella occasione la congiura politica contro il Presidente della Repubblica e contro la Costituzione perseguì il risultato politico immediato che si prefiggeva. Ma, in extremis, la Corte Costituzionale dovette riconoscere le nostre ragioni e, oggi, così quel Potere è tornato ad essere quello prescritto dalla Costituzione e non quello che il regime partitocratico aveva ritenuto di potersi attribuire. Il Presidente della Repubblica ha parlato parola, non chiacchiere perniciose che l'hanno preceduta e stanno, per ora, facendole eco. Come da oltre un lustro affermiamo v'è una soluzione assolutamente pertinente, adeguata: il Parlamento sia convocato per compiere , e compire, l' obbligo prescrittogli dalla Costituzione, che non è quello di un votificio, di "votare" ma di "eleggere", nominare…. Infine. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha onorato con il riconoscimento che mi commuove profondamente. Gli sono ri-conoscente per aver saputo e voluto accogliere la volontà espressa e ribadita dai miei compagni Radicali e da me personalmente, di tentare con umiltà e con determinazione, di aiutarlo da cittadini nel suo difficilissimo compito di massimo Garante della Legge, del Libro, in questo nostro Paese che, come è noto non riteniamo più essere democratico e Stato di Diritto, e in cui i diritti civili e politici ci sono radicalmente negati, come a gran parte del popolo italiano. A maggior ragione, occorre mobilitarci armati di nonviolenza, inermi ma non inerti, con fame e sete di virtù repubblicana, perché il Presidente della Repubblica possa contare anche sui cittadini consapevoli e liberi della galassia Radicale, Transnazionale e Transpartito.
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QUESTO E' IL TESTO DELLA LETTERA CHE HO RICEVUTO DAI COMPAGNI DELLA DIREZIONE NAZIONALE RADICALE. IL TEMA TRATTATO LO RITROVATE OGGI SU GRAN PARTE DEGLI ORGANI D' INFORMAZIONE. Mi limito ad una considerazione su cui, spero, si possa aprire un dibattito. Ricorderete che uno dei principali argomenti utilizzato da chi, nello SDI, e' stato contrario al progetto politico della Rosa nel Pugno, consisteva nella categorica affermazione che i socialisti erano... "LEGISLATORI E NON DIGIUNATORI". Oggi i socialisti non sono piu' legislatori e, grazie al coraggio "corsaro" di Riccardo Nencini, sono, invece, da ieri, diventati digiunatori. Questo, tra l'altro, su di un tema, quello della legalita' dell'informazione, storicamente appartenente alle lotte radicali. Mi chiedo e vi chiedo: COSA SI ATTENDE A RIPROPORRE E RILANCIARE, CON GLI OPPORTUNI AGGIUSTAMENTI, L'UNICA VERA NOVITA' DELLA POLITICA ITALIANA?? MI RIFIRISCO A QUELLA *ROSA NEL PUGNO* DAVVERO APERTA A TUTTI I LAICI, I LIBERALI (COMPRESI GLI AMBIENTALISTI), I SOCIALISTI (COMPRESI QUELLI DI SINISTRA DEMOCRATICA) ED AI RADICALI. Sarebbe l'unica forza non solo in grado di superare gli sbarramenti elettorali ma anche di collaborare e, contemporaneamente, competere con il PD per costruire davvero un NUOVO CENTROSINISTRA!

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PS - MC)

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