sabato 25 ottobre 2008

*SCUOLA; NENCINI, 'PIAZZA' DEGLI STUDENTI METTE GOVERNO E CERTA SINISTRA ALLE CORDE*

Il leader del Partito annuncia:
«Raccolta firme su nostre campagne pubbliche in atenei occupati»

«Siamo al fianco degli studenti, perché la loro protesta costringe il Governo all'angolo, obbligando il ministro Gelmini a modificare la sua posizione di partenza, e smaschera le titubanze di parte della sinistra sulla scuola pubblica».
Lo ha detto il Segretario del Partito ricevendo stamani a Firenze una delegazione di studenti universitari dell'area laica e socialista.
«In Italia – ha proseguito Nencini - esistono quattro "piazze": c'è quella populista e forcaiola di Di Pietro, quella del Pd che rispolvera un antiberlusconismo generico e d'altri tempi, poi c'è la piazza dei socialisti, che chiedono ai cittadini di essere protagonisti attraverso leggi di iniziativa popolare su precariato, Pacs, riforme e carovita. Infine c'è la piazza della protesta studentesca, sganciata dai partiti, non organizzata, ma l'unica in grado di costringere il ministro Gelmini alle corde ed il premier Berlusconi a continui aggiustamenti di tiro. Questa piazza, oltre alla giustezza delle sue rivendicazioni, sta mettendo anche a nudo i tentennamenti di parte della sinistra, perché dice una cosa molto semplice: se c'è una scuola da far funzionare meglio e su cui investire, quella è solo la scuola pubblica; se riforma deve essere, mettendo al centro il merito e la responsabilità e spazzando via gli sprechi e i privilegi, questa deve riguardare la pubblica istruzione. Noi stiamo con gli studenti, perché questa è una 'battaglia' riformista, perché questa generazione non è interessata ai sofismi della politica ma ai nuovi diritti, alla possibilità di incidere nella vita pubblica, a garantirsi, attraverso una formazione pubblica e di qualità, un futuro che vada oltre i sei mesi. Anche per questo – ha concluso Nencini - saremo negli atenei occupati con i nostri banchi di raccolta firme sulle quattro proposte di legge di iniziativa popolare».

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