mercoledì 1 ottobre 2008

*IL "NEGRO" QUOTIDIANO*

Ma.Bo. - 30 settembre 2008 - www.aprileonline.info

Scandalo a Parma: dopo la denuncia da parte di uno studente ghanese di 22 anni. Secondo il ragazzo, alcuni vigili della città emiliana lo avrebbero fermato con l'accusa di spaccio di stupefacenti, ammanettato, picchiato e apostrofato come 'negro'. Il Comune ha aperto un'indagine interna, mentre il Pd chiede chiarimenti a Maroni.

Nel giorno in cui Famiglia Cristiana lancia l'allarme sulle politiche del governo in materia di immigrazione, stigmatizzandole nell'editoriale della settimana con l'argomentazione che "calpestare i diritti umani non serve a niente ed è soltanto un boomerang", e mentre l'Arci esorta la società ad un moto di ribellione verso un atteggiamento inaccettabile di discriminazione da parte dell'esecutivo, ad infiammare la politica arriva la notizia di Parma, pubblicata sul sito on line de La Repubblica e su cui già si è aperta una verifica da parte delle autorità. Uno studente ghanese di 22 anni, Emmanuel Bonsu Foster, ha infatti denunciato di essere stato inseguito e poi picchiato davanti alla sua scuola da sette agenti della polizia municipale durante un controllo antidroga.

Il caso arriva anche a Bruxelles. Una notizia italiana che ben presto arriva oltralpe, a Bruxelles, dove il deputato del Prc Giusto Catania presenta un' interrogazione alle autorità europee denunciando un "clima di intolleranza ormai diffuso nel nostro Paese", "l'ennesimo atto di razzismo" che, secondo l'europarlamentare di Rifondazione, testimonia come "l'Italia ha smesso di essere un paese accogliente" per causa di una "destra al governo che, ogni giorno, incita all'intolleranza e alla xenofobia".

L'allarme della Chiesa. Parole non molto distanti da quelle scelte dal settimanale cattolico e dal segretario Pontificio monsignor Marchetto, il quale pochi giorni fa criticava la "tendenza al ribasso" nelle politiche confezionate dal governo sul tema dell'immigrazione. Un allarme condiviso, e lo ricorda anche il settimanale paolino oggi, dal presidente della Caritas Don Nozza che, intervenendo nei giorni scorsi sull'Osservatore Romano, esortava la politica ad operare "affinchè si determinino cambiamenti nell'opinione pubblica imperante", per poi evidenziare come, al contrario, "è accaduto che la politica intercetti e manipoli gli umori della gente, finendo per amplificare paure e insicurezze".

La denuncia. Un occhio visibilmente pesto (ma il referto medico, a quanto si apprende, parla anche di una gamba dolorante e di altre lesioni), il giovane ha raccontato che poco prima delle 18.30 di ieri si è trovato coinvolto suo malgrado in un'operazione della polizia municipale che ha portato all'arresto di un pusher. Alcuni uomini in borghese avrebbero accerchiato il ragazzo che, spaventato, ha tentato di scappare. Bonsu ha dichiarato di essere stato pestato con pugni e manganelli, mentre un agente gli avrebbe schiacciato con un piede la testa e gli altri colleghi lo avrebbero ammanettato dandogli del "negro". Lo stesso, ignobile insulto che il ragazzo si sarebbe ritrovato scritto sulla cartella del Comune di Parma che conteneva i suoi verbali: su quella busta, infatti, l'intestazione recita "Emmanuel negro". Perquisito, spogliato completamente e sbattuto in cella, il ventiduenne sarebbe stato rilasciato solo poco dopo le 23 all'arrivo del padre, con il quale non sarebbe riuscito a parlare nonostante le continue richieste avanzate di poterlo contattare. E' solo con l'arrivo del genitore che il ragazzo riesce così a tornare a casa, non prima di passare in ospedale per essere refertato e, poi, dai carabinieri per denunciare l'accaduto. Il Comune ha già aperto una inchiesta per accertare le eventuali responsabilità e la dinamica dei fatti.

La politica. Governata da una amministrazione di centrodestra, sotto le insegne dello slogan "più potere ai sindaci e alla polizia municipale", Parma non sarebbe nuova ad episodi di questo tipo. Sono infatti ancora vivide le immagini di qualche settimana fa che ritraevano una giovane prostituta nigeriana rinchiusa in una cella della centrale dei vigili urbani e fotografata mentre era stesa a terra, piangente, con le mani incrociate dietro la schiena e con indosso solo una maglietta rossa.

"Il ministro dell'Interno Maroni deve chiarire al più presto", ha dichiarato il vicepresidente dei deputati democratici Marina Serenti, manifestanto la volontà del suo partito di presentare una interrogazione parlamentare perché "è importante che i chiarimenti arrivino subito, che nessuno minimizzi e che non tornino a ripetersi simili episodi". Per Fabio Evangelisti, presidente vicario dei deputati di Italia dei Valori, "i pogrom sono cominciati sempre così", cioè "prima avvengono atti di violenza a sfondo razzista, isolati e apparentemente senza alcun legame se non lo stesso carattere xenofobo, poi si sviluppano in maniera più sistemica e radicata finchè non esplodono". Sotto accusa, per il dipietrista, "i rischi che comporta l'istituzionalizzazione della paura dello straniero". Di una "istantanea impietosa di cosa sia diventato questo paese" ha parlato il coordinatore nazionale di Sd Claudio Fava, che ha condannato senza appello il comportamento delle forze dell'ordine che se verificato, sarebbe comunque un "atto di inqualificabile teppismo razzista" anche qualora "il ragazzo fosse un pusher, come si giustificano in modo maldestro i vigili". Anche per lui la responsabilità è della politica: perché Parma potrebbe testimoniare "quali conseguenze stiano producendo le bravate dei sindaci sceriffi e le loro ridicole ordinanze e le fiammate xenofobe di molti, troppi esponenti della destra governativa".

Nessun commento:

Posta un commento