martedì 28 ottobre 2008

*EUROPEE: NENCINI, TUTTI I DEMOCRATICI CONTRO L'EUROTRUFFA*

Difendere la democrazia e il pluralismo

28/10/2008

«Passiamo dalle parole ai fatti: dopo Napolitano tutti i democratici, di tutti gli schieramenti, dentro e fuori il Parlamento, devono mobilitarsi contro l' Eurotruffa». Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, promotore del Comitato per la Democrazia, ricevuto stamani dal Capo dello Stato.
«Emendamenti, ostruzionismo, mobilitazione dei parlamentari di Camera e Senato ma anche rappresentanti delle forze politiche non presenti in Parlamento: tutto va bene per difendere la democrazia e il pluralismo. Le parole d' ordine sono quelle del Presidente: "non comprimere il pluralismo politico", "consenso ampio per la riforma"». Nencini ha poi ripetuto i tre "falsi" che hanno partorito l'"Eurotruffa": «1- si sostiene che il voto di preferenza non esiste negli Stati dell' Unione europea. Falso. Ben 18 Stati su 27 lo conservano. 2- si sostiene che ogni Stato dell' Unione ha uno sbarramento elettorale. Falso. Solo 10 Stati su 27 hanno forme di sbarramento diretto. 3- Si sostiene che non viene tradita la Costituzione. Falso. Gli articoli 56 e 58 della Carta parlano di suffragio universale e "diretto". La parola "diretto" - conclude Nencini - indica una relazione stretta fra elettore ed elezione del Parlamento».

COMITATO PER LA DEMOCRAZIA: SODDISFAZIONE DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON NAPOLITANO

Di Lello: PD e PdL ora non hanno più alibi

28/10/2008

Il “Comitato per la Democrazia”, composto da Partito socialista, Sinistra Democratica, Rifondazione comunista, Verdi, Psdi, Pli e PdA è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Comitato ha espresso grande soddisfazione per l’immediato accoglimento della richiesta d’ incontro e, soprattutto, per la forte presa di posizione (leggi) che il Presidente della Repubblica ha inteso prendere pubblicamente a seguito dell’incontro accordato”. "Siamo molto grati al presidente Napolitano per la chiarezza delle parole con cui ha voluto invitare le forze politiche ad approvare una riforma elettorale pluralista e condivisa. Ora non ci sono più alibi per Pd e Pdl." Così si è espresso Marco Di Lello, Coordinatore della Segreteria Nazionale del partito - al termine dell’incontro con il Capo dello Stato. "Siamo certi che il Parlamento - ha concluso Di Lello - saprà raccogliere un così autorevole invito, consentendo a quei milioni di elettori che oggi non sono presenti nei banchi di Camera e Senato di vedersi rappresentati al Parlamento Europeo. “Abbiamo manifestato al Capo dello Stato la grandissima preoccupazione per la grave crisi democratica che stiamo attraversando”. ha aggiunto il coordinatore del Comitato per la Democrazia Mauro Del Bue. “I punti importanti su cui ci stiamo battendo insieme alle altre forze politiche presenti nel Comitato sono principalmente quattro: 1) Non esistono in Italia partiti politici organizzati democraticamente ma solo oligarchie e leadership monocratiche; 2) L’eliminazione delle preferenze anche alle elezioni europee produrrebbe ancora una volta la nomina di rappresentanti scelti nei salotti delle segreterie dei partiti e non la loro elezione democratica; 3) Lo sbarramento al 5% eliminerebbe forze e tradizioni storiche presenti in tutt’Europa per il puro piacere della punizione di voci fuori dal coro; 4) Dopo la riforma de facto delle elezioni politiche con l’introduzione del diniego dell’apparentamento si intende introdurre un’ ulteriore forzatura verso il bipartitismo italiano, peraltro anomalo nel contesto europeo”.

Legge elettorale, Napolitano: non comprimere il pluralismo politico

da www. repubblica.it del 28 ottobre 2008
ROMA - "Ribadisco la convinzione, già espressa in precedenti occasioni, che quando si tratti di modificare regole tra le più importanti della competizione democratica quali sono quelle dei sistemi elettorali sia da ricercarsi un ampio consenso in Parlamento". Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto un appello alle forze politiche impegnate a definire la legge elettorale per le europee. Tanto più che "modifiche in questo
campo - ha osservato il capo dello Stato - sono state largamente riconosciute in questi anni come opportune e mature; ed è stata riscontrata, nel recente passato, una preoccupazione condivisa circa l'esigenza di stabilire un più diretto legame tra gli eletti e i territori rappresentati e di garantire un effettivo intervento dei cittadini-elettori nella scelta dei loro rappresentanti".

Nell'incontro con i rappresentanti di varie forze politiche riunite nel "Comitato per la Democrazia", il capo dello Stato ha sottolineato anche la necessità di "non comprimere il pluralismo politico in quelle che sono sue significative espressioni, pur introducendosi disposizioni volte ad evitare eccessi estremi di frammentazione nella rappresentanza dell'Italia all'assemblea di Strasburgo".

"C'è da augurarsi che tali esigenze - ha scritto Napolitano - formino oggetto di adeguata attenzione nel corso della discussione parlamentare sulle norme per l'elezione dei deputati italiani al parlamento europeo". "Sono convinto - ha concluso il presidente - che la discussione in Parlamento possa essere aperta, senza rigidità, ad ogni proposta costruttiva".

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