RAI. NENCINI, AUTHORITY CONFERMA:
NESSUNO SPAZIO PER SOCIALISTI NEI TG
«L'inganno è smascherato: l'Autorità per le Comunicazioni ha confermato ciò che diciamo da mesi e cioè che l'informazione televisiva in Italia non solo è fortemente sbilanciata nei confronti del Governo, ma ignora del tutto le forze di opposizione che non siedono in Parlamento. Noi continueremo la nostra battaglia e lo faremo fin dalla prossima riunione della Direzione nazionale del Ps, che si svolgerà davanti alla sede Rai».
A dichiararlo è Riccardo Nencini commentando i dati diffusi dall'Authority delle Comunicazioni sulla presenza delle forze politiche nei tg nazionali.
«La "fotografia" dell'Authority – spiega Nencini - dice che nel mese di maggio i socialisti risultano a zero secondi, ma fino ad oggi la situazione non è cambiata. Lo spazio concesso al Partito Socialista risulta infatti dello 0,18% rispetto al totale anche da maggio ad agosto, un periodo che ha visto i socialisti affrontare il congresso fondativo, una mobilitazione nazionale contro l'abolizione della preferenza, la festa nazionale del partito e l'avvio di quattro campagne pubbliche su diritti civili, precariato, riforme e caro-bollette. Ciononostante, sulle reti pubbliche continuavano a trovare più spazio le grigliate di alcuni ministri.
«Di questo – conclude il leader socialista - ho abbondantemente informato i direttori dei telegiornali nonché il presidente della Rai Claudio Petruccioli, dal quale però non ho mai ricevuto nessuna risposta scritta alle mie puntualizzazioni fondate su dati certi. Tutto ciò ci ha costretti a proteste clamorose come lo sciopero della fame, dal quale è scaturito l'incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha mostrato la massima comprensione per le nostre ragioni. Ebbene, anche in quella occasione, l'unico telegiornale nazionale a darne notizia è stato il Tg2, ma nominando i socialisti ed il loro segretario in coda al servizio e mentre scorrevano le immagini di Marco Pannella».
A dichiararlo è Riccardo Nencini commentando i dati diffusi dall'Authority delle Comunicazioni sulla presenza delle forze politiche nei tg nazionali.
«La "fotografia" dell'Authority – spiega Nencini - dice che nel mese di maggio i socialisti risultano a zero secondi, ma fino ad oggi la situazione non è cambiata. Lo spazio concesso al Partito Socialista risulta infatti dello 0,18% rispetto al totale anche da maggio ad agosto, un periodo che ha visto i socialisti affrontare il congresso fondativo, una mobilitazione nazionale contro l'abolizione della preferenza, la festa nazionale del partito e l'avvio di quattro campagne pubbliche su diritti civili, precariato, riforme e caro-bollette. Ciononostante, sulle reti pubbliche continuavano a trovare più spazio le grigliate di alcuni ministri.
«Di questo – conclude il leader socialista - ho abbondantemente informato i direttori dei telegiornali nonché il presidente della Rai Claudio Petruccioli, dal quale però non ho mai ricevuto nessuna risposta scritta alle mie puntualizzazioni fondate su dati certi. Tutto ciò ci ha costretti a proteste clamorose come lo sciopero della fame, dal quale è scaturito l'incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha mostrato la massima comprensione per le nostre ragioni. Ebbene, anche in quella occasione, l'unico telegiornale nazionale a darne notizia è stato il Tg2, ma nominando i socialisti ed il loro segretario in coda al servizio e mentre scorrevano le immagini di Marco Pannella».
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