mercoledì 15 ottobre 2008

*In Provincia la Terza Via*

Incontro tra il Socialismo Riformista
ed il Riformismo Cattolico

di Dario Conti
Tra alcuni mesi si svolgeranno le elezioni amministrative ed europee. I socialisti, dopo la sconfitta alle elezioni politiche nazionali della primavera scorsa e non raggiungendo il quorum per la presenza in parlamento, hanno tenuto nel luglio scorso il congresso fondativo. Nencini è il nuovo segretario. A Boselli va dato atto di non aver svenduto la dignità e l’autonomia socialista per un posto in parlamento sciogliendo il partito nel Pd, come al contrario hanno fatto quattro radicali, per qualche posto in parlamento e per qualche centinaia di migliaia di euro. Ora si vocifera che i socialisti sarebbero disponibili ad una lista con il Pd per un seggio nel parlamento europeo.

Saranno così come gli indipendenti di sinistra degli anni settanta e faranno quasi certamente la loro stessa fine. Tutti nel Pd. Il Ps si scioglierà, nonostante il suo congresso costituente, come neve al sole, in un Pd che ancora deve trovare la giusta posizione, se la troverà, in Italia ed in Europa. Fine del socialismo in Italia. Per i socialisti dopo quanto è accaduto per ed alle elezioni politiche non credo che la strada del centro sinistra, in senso stretto, possa dare orgoglio, capacità e nervatura ad una forza politica che vuole ricostruire prima se stessa, nella sua propensione autonomista, e poi dare fiducia ai suoi elettori.

I socialisti dovrebbero ricercare una terza via. Un’alleanza forte tra il socialismo riformista ed il riformismo cattolico. Questo è il vero cambiamento politico del terzo millennio. Sono questi i riformismi che potrebbero porre definitivamente in essere una grande riforma dell’architettura dello stato, restituendo così ai cittadini la fiducia nelle istituzioni, e ridare slancio ad una politica basata sul fare e non sull’apparire. Per ridare slancio ad una economia, non basata sulla finanza creativa, ma meno globale e più reale. Un’economia che tenga al centro il lavoro, l’impresa e la persona.

Nella nostra provincia, visto le considerazioni avute dagli alleati del centro sinistra in regione ed in provincia, si potrebbe percorrere la strada della terza via ovvero l’incontro tra i socialisti riformisti, i riformisti cattolici ed i riformisti di alcune liste civiche (visione quasi comune sulla super strada della Val Potenza, sulla linea ferroviaria Albacina-Civitanova, sulla gestione rifiuti, sulla società per l’energia ed altro). Non so se ci si potrà muovere politicamente in tal senso. Ne varrebbe proprio la pena, per scuotere una provincia politicamente assai statica. Macerata potrebbe essere un interessante esperimento per altre realtà e per le fasi successive. In questi giorni il centrodestra sta dibattendo sulla scelta del candidato alla presidenza della provincia. Il centrosinistra no, perché il candidato pare già l’abbia.

Non sarebbe più opportuno per un partito nato con le primarie che individuasse proprio con le primarie di partito o di coalizione il miglior candidato possibile? Non primarie burla, ma con candidati veri e forti. Ciò anche per testare quale tasso di consenso e di fiducia un presidente sia riuscito ad acquisire tra gli elettori ed i cittadini delle primarie. Dove è scritto che un sindaco od un presidente della provincia dopo il primo mandato ha il diritto di essere riproposto per un secondo?

Camerino, 15 Ottobre 2008

Dario Conti

4 commenti:

  1. Debbo a Dario la spiegazione di un "lungo silenzio" ma piu' mi riprometto di farlo di persona e piu' rinvio l'occasione. Senso di colpa, penserete. Umanamente probabilmente si, politicamente resto, invece, convinto che nessuno di noi, quale dirigente politico, aveva alternative per far sopravvivere il PS in Provincia di Macerata e che l'accordo unitario del Congresso, sulla base di un chiaro documento politico, senza deleteri "unanimismi" ed inesistenti "accordi di potere" (...anche perche' non c'e'), si sta' dimostrando non solo, ripeto, una strada obbligata ma anche la scelta giusta per rilanciare il Partito Socialista. Certo molto lavoro ci attende e questo intervento di Conti (colgo l'occasione per ribadirgli pubblicamente la mia sincera stima personale e politica) e' un contributo importante. Gran parte delle sue proposte sono condivisibili (tranne che nel giudizio sui "quattro radicali" che, invece, a mio avviso, stanno facendo Politica) ed io le condivido avendo fatto, tra l'altro, una settimana fa', un comunicato, condiviso dall'esecutivo provinciale PS e pubblicato da il Resto del Carlino, dai contenuti politici molto simili alle riflessioni di Dario. Tornero' a scrivere queste ed altre cose sia sui giornali locali e sia sul nostro Sito ma, intanto, rivolgo un invito al compagno Conti. Su queste basi, e su di un'apertura degli Organismi Provinciali decisa dal Congresso stesso, mi sembra che esistono le condizioni perche' Dario torni a dare il suo contributo, magari critico ma sempre autorevole, anche come dirigente del Partito. Mi impegnero' perche' questo accada presto, interpretando cosi' la volonta' di tanti socialisti della nostra provincia e non solo. Civitanova M., li 17/10/2008 Ivo Costamagna (Segretario Provinciale PS Macerata)

    RispondiElimina
  2. E'verissimo Compagno Conti; non e' affatto scontato che un Sindaco o un Presidente di provincia sia ricandidato dopo il primo mandato ed e'altrettanto vero che le primarie (vere-non burla) di partito o di una eventuale coalizione sono sinonimo di alta Democrazia. Ma la tua proposta di coniugare il Socialismo Riformista con il Riformismo Cattolico in Provincia penso sia ben altra cosa:"LA TERZA VIA" quindi credo che per un Prestigioso Socialista Militante,anche se scoraggiato da eventi di migrazione verso lidi piu' sicuri,l'uniche sedi per discutere e confrontarsi con altri Compagni Militanti sono le assemblee di Partito,anche se si possono incontrare eventuali nemici del passato!!!!
    Credimi Caro Dario,da tempo ci sono tanti Compagni che gradirebbero un sereno confronto con te, me compreso!!
    Ammenoche'la tua proposta e'orientata ad alcuni compagni e ad altri no!! Allora capirei perche'le sedi di Partito ti possono sembrare ostili!!
    Comunque non penso sia cosi' e mi auguro di incontrarti insieme ad altri Compagni il prima possibile!!

    Un Saluto Fraterno
    Peppe Iacopini

    RispondiElimina
  3. Caro Iacopini,nella mia cultura politica, in particolare e più in generale, non esistono nemici, tutt'al più solo avversari, con i quali mi dividono visioni ed interpretazioni politiche, che comunque rispetto.La mia proposta di "una terza via, ovvero l'incontro tra il socialismo riformista ed il riformismo cattolico, compreso quello che si potrebbe trovare in provincia in alcune liste civiche, è aperta alla discussione di tutti in special modo con quelli che vogliono ricercare una terza via per dare respiro alla politia e forza al cambiamento (vero). Chi vuole, socialisti e non, potrà discuterla apertamente e pubblicamente e non solo negli organimi di partito.
    Ci sarà un tempo in cui ci incontreremo.

    Dario Conti

    RispondiElimina
  4. Carissimo Compagno Conti, condivido sensaltro la tua cultura politica riguardo la non esistenza di nemici ma di avversari rispettabili per le loro valutazioni magari differenti e naturalmente capirai che la mia e' solo una metafora per dimostrare che nel partito esistono autorevoli Militanti e Comuni Compagni che gradirebbero un sereno confronto con te.
    Io personalmente credo di aver capito a quali movimenti o eventuali liste civiche tu ti rivolgi per la terza via e naturalmente ritengo scontato e naturale che la discussione sia aperta a tutti. Metto in evidenza le sedi di Partito perche' durante la mia umile militanza mi ricordo sempre "Dario Conti" come un uomo di Partito Quindi immagino, forse in maniera virtuale di vedere un Partito Socialista Autonomo ma finalmente Unito. Tutto cio' magari per me e' solo un sogno, comunque spero ancora "ci sara' un tempo in cui ci incontreremo".

    Fraternamente,
    Peppe Iacopini

    RispondiElimina