mercoledì 20 agosto 2008

*A Settembre il PS dovra' decidere la sua linea politica: TRE LE POSSIBILI STRATEGIE*

"L'ESTATE STA' FINENDO E QUESTO NON MI VA'" era il ritornello di una canzone dei miei ventanni ed e' la realta' di questo 20 Agosto. E'tempo di cercare, almeno, di capire cosa ci attende alla ripresa autunnale. Mi concentro sul microcosmo della Comunita' Socialista per... "deformazione professionale" ma con la chiara consapevolezza che non siamo "l'ombellico del mondo" (nel Paese delle ... "DUE CHIESE" non lo siamo mai stati) ed anche che, questo a differenza del passato, la storia italiana rischia di non intrecciarsi piu' con quella del Movimento Socialista. Noi siamo convinti che questo e' e sara' negativo non solo per i Socialisti ma, soprattutto, per il Paese. La storia del Ventesimo Secolo lo dimostra MA QUESTA E' LA REALTA' DELL'OGGI. Ci resta, forse, ancora una possibilita' ma solo se sapremo scegliere la strategia giusta che sappia rimettere il Partito Socialista, nato a Montecatini, in sintonia con le esigenze della gente ed, in particolare, di un elettorato "potenzialmente" socialista e riformista sempre piu'... disperso e diffuso. Molto e' nelle mani di RICCARDO NENCINI il Segretario che, alla fine, abbiamo votato tutti. Spesso e' accaduto che un "Cardinale" che... "non scaldava i cuori" sia poi divenuto un grande Papa. SPERIAMO. La lettura delle rarissime notizie sul PS "arrivate" sulla stampa , l'ascolto di alcuni Convegni su Radio Radicale e dell'eccezionale, quotidiana, Rassegna di Massimo Bordin, interessanti articoli "scovati" e pubblicati dai responsabili di questo Blog, un paio di serate passate insieme con Mauro Del Bue (in ferie a Loro Piceno) e con Bobo Craxi, due lunghe chiacchierate con Alessandro Battilocchio e con Roberto Biscardini, hanno "composto" i tasselli di uno scenario ormai chiaro almeno sulla scelta che il PS dovra' compiere tra TRE DIVERSE STRATEGIE POLITICHE. PROVO A RIASSUMERLE IN ORDINE, PER QUELLO CHE HO POTUTO CAPIRE, DI PROBABILITA'.

1) La creazione di un Terzo Polo, o meglio, con una terminologia rinnovata, di un PARTITO-HOLDING in cui le forze politiche che lo "compongono" mantengono la loro autonomia ed identita' ma si presentano alle elezioni con un UNICO PROGRAMMA ed UN'UNICA LISTA. Un Partito che dovrebbe essere lo sbocco conclusivo della Costituente di Centro a cui sta' dando vita l'UDC per riunificare, intanto, tutte le forze ed i movimenti del Cattolicesimo Liberale per poi allargarsi a quelle del Socialismo Riformista, a partire dal PS, ed alle forze Laiche di tradizione Repubblicana e Liberale. Un Partito con un "Pantheon" ben definito (De Gasperi, La Malfa e Craxi) e basato su tre scommesse per un futuro di breve-medio periodo. LA PRIMA e' quella del fallimento dell'attuale finto bipartitismo (vedi Lega e Di Pietro) e su di una legge elettorale di tipo "tedesco" (proporzionale con sbarramento ma senza premio di maggioranza e con voto di preferenza)che sia la conseguenza di una piu' ampia Riforma Istituzionale affidata ad una ASSEMBLEA COSTITUENTE, COMPOSTA DA 100 COMPONENTI, che "traghetti", finalmente, il Paese fuori dall'attuale infinita transizione, che dura dal 1992, dando vita davvero alla TERZA REPUBBLICA. LA SECONDA scommessa e' quella legata alla fragilita', da un lato, del Partito Democratico e, dall'altro, dall'avvicinarsi dell'uscita dal... "mercato elettorale" di Silvio Berlusconi (magari per "ascendere" al Quirinale). Fattori questi che rimetterebbero in "liberta'", in presenza di una alternativa concreta e credibile, una fetta consistente di elettorato cattolico, laico, socialista e,comunque, riformista oggi posizionato, senza entusiasmo, nel PD e, soprattutto, nel PDL. LA TERZA scommessa, di carattere politico-culturale, e' quella di prevedere che anche la gente comune sentira' sempre di piu', con l'integrazione europea e l'accentuarsi della crisi economica, la necessita' di un ritorno al Primato della Politica rispetto a quello attuale dei Potentati Economici, Finanziari e Lobbistici. Una Politica che abbia come naturale riferimento le grandi forze esistenti oggi in Europa: quella Cattolico-Popolare, quella Socialista e quella Liberale e non, certamente, ne le "scorciatoie pericolose" del razzismo in "salsa Padana"(LEGA) ne il giustizialismo (...per gli altri) di DI PIETRO ma, neanche, le illusioni amerikane (PD) o le suggestioni sudamericane e populiste(PDL). C'e' anche un precedente storico a nobilitare questo ambizioso Progetto Politico. In Grecia, subito dopo la dittatura dei colonnelli,il disperso movimento socialista faceva riferimento a due grandi figure, ANDREAS PAPANDREU e ALEKOS PANAKULIS, che insieme ad altre forze di ispirazione cristiana e riformista, diedero vita, appunto, ALL'UNIONE DI CENTRO. Tutti sanno che Panakulis e' stato il compagno di Oriana Fallaci e che Riccardo Nencini e' stato grande amico della Fallaci stessa. La stagione politica ricomincera', non a caso, con un CONVEGNO NAZIONALE, il 2 e 3 Settembre a Roma, sulla RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, organizzato congiuntamente da UdC e PS, dalla Fondazione Liberal e dalla rivista Mondoperaio, aperto dalla relazione del Prof. GIULIANO VASSALLI e concluso da CASINI e NENCINI....!

2) L'ipotesi identitaria, quella, cioe', di "insistere" su di una presentazione, nel 2009, di liste autonome del PS che eviterebbe (forse) la divisione nel Partito tra i sostenitori della prima ipotesi e quelli che,invece, preferirebbero la terza (di cui diro'). Una strategia di... "relativo consolidamento" (il 2-3%) alle Amministrative che, pero', "sbattendo" contro lo sbarramento che verra' introdotto alle Elezioni Europee, sul modello delle Politiche, aprirebbe soltanto la via ad una trattativa piu' dignitosa ma pur sempre di confluenza in un PD che verrebbe considerato, come nell'originario progetto dell'Ulivo, la "Casa dei Riformisti" del XXI Secolo dove il PS dovrebbe "rafforzare" la componente laica e liberalsocialista.

3) Partecipare ai due "cantieri" che, in qualche modo, si sovrappongono e che, credo, SI RIUNIFICHERANNO. Da un lato la COSTITUENTE DELLA SINISTRA, lanciata da Claudio Fava e dai compagni di Sinistra Democratica a cui dovrebbe unirsi la meta' di Rifondazione che fa' capo a Vendola e Bertinotti e che, in nome di una Sinistra larga e plurale, punta a creare una forza riformatrice con l'obiettivo di costruire un "nuovo" centrosinistra,in collaborazione-competizione con il PD, rivolgendosi ad un elettorato molto piu' ampio della fusione di "mini apparati", per diventare una alternativa credibile al centrodestra. Una forza che, seppur inizialmente quasi in sordina, per caratterizzarne la novita' e l'apertura, avrebbe, pero',come riferimento il Partito del Socialismo Europeo. L'altro "cantiere", per molti aspettivi sovrapponibile al precedente ma con una piu' accentuata caratterizzazione "trasversale"(...PER ORA) ma anche chiaramente LIBERALSOCIALISTA, e' quello del "DOPO ASSEMBLEA DEI MILLE DI CHIANCIANO" a cui hanno dato vita e ne coordinano il "Comitato dei Dodici": Mauro Del Bue e Rino Formica (Socialisti), Marco Pannella e Marco Cappato (Radicali), Cesare Salvi e Pasqualina Napoletano (Sinistra Democratica) e Marco Boato(Verdi). La prossima riunione, aperta a tutti, si terra' a Roma,all'Hotel Ergife, il 13 e 14 Settembre. -

"DI QUI SI PASSA" titolava il primo numero dell'Avanti! il 25 Dicembre 1896, rivolgendosi a tutte le classi lavoratrici del nostro Paese. Speriamo di poterlo ripetere dopo aver scelto una delle tre..."strade". IO, INTANTO, FACCIO UNA PROPOSTA: PER QUESTA SCELTA (DECISIVA) LA SEGRETERIA NAZIONALE DI UN "PARTITO NUOVO", COME VUOL ESSERE IL PS, DOVREBBE CONSULTARE, CON UN REFERENDUM, TUTTI I PROPRI ISCRITTI. CHE NE PENSATE, COMPAGNI?

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PS Macerata)

1 commento:

  1. Se l'analisi di Ivo fosse giusta e le opzioni tra cui il PS sarebbe chiamato tra non molto a scegliere fossero quelle tre indicate dal nostro segretario provinciale, io non ho dubbi su qulla per la quale propenderei: la n. 1. Intendiamoci, la vedo complicata e, forse, inattuabile, ma le altre due - seppure oggettivamente più facili da percorrrere - mi appaiono come cure palliative per un malato terminale.
    Per ora é solo un commento a caldo, ma spero che ci sia modo di avviare presto un profondo e srrato confronto sul tema.

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