mercoledì 20 agosto 2008

La prossima piazza - http://www.aprileonline.info

La prossima piazza

Stefano Olivieri, 18 agosto 2008, 16:12

La prossima piazza Il partito democratico se la dovrà conquistare sul campo, perché il vaso è colmo e a riempirlo, oltre a Berlusconi, è stato anche il disincanto di chi ha votato contro e ha visto il suo partito o scomparire del tutto dal parlamento oppure - ed è forse anche peggio a questo punto - continuare pervicacemente a prendere pesci in faccia per cercare un dialogo indifendibile

L'Italia è in rosso, basta parlare di dialogo. E la prossima piazza non potrà essere di nessun partito. Al posto della tessera conteranno i portafogli vuoti e i cuori stretti dalla disperazione. E con i soldi se ne sono andati via i sogni di un mondo solidale, multiculturale, dove la parola libertà si coniughi solo al plurale. Guai a chi uccide i sogni. Non ci saranno bandiere ma pugni stretti verso l'alto, non ci saranno slogan ma urli di rabbia e di disperazione, e guai al governo che contasse su questo per una prova muscolare, sarebbe la catastrofe. Mi dispiace per il PD, che aveva fatto sperare milioni di italiani, e poi non ce l'ha fatta, ma la prossima piazza il partito democratico se la dovrà conquistare sul campo, perché il vaso è colmo e a riempirlo, oltre a Berlusconi, è stato anche il disincanto di chi ha votato contro e ha visto il suo partito o scomparire del tutto dal parlamento oppure - ed è forse anche peggio a questo punto - continuare pervicacemente a prendere pesci in faccia per cercare un dialogo indifendibile, che puzza di inciucio da lontano. Perché con una destra padrona e arrogante, cinica e cattiva non si discute, neanche per salvare la forma. Con un governo che strappa le regole, che fa e disfa secondo le convenienze del padrone, che da la caccia ai rom, agli omosessuali, ai diversi e ai senzatetto che rovistano nei cassonetti ma dimentica i truffatori, i corruttori e i bancarottieri, che regala la barboncard ai pensionati indigenti mentre consegna l'intero castello di Notthingam alle banche e ai petrolieri (il petrolio è calato di 30 euro al barile e la benzina alle pompe di 10 centesimi se va bene...), e che strozza i contratti di operai e dipendenti con un inflazione programmata che è meno di un terzo di quella reale, ebbene con un governo così non solo non si dialoga, ma si scende in piazza e si rimane lì. Contateci la prossima volta, vedrete quanti elettori fanatici di Berlusconi con il portafoglio vuoto saranno insieme a noi, contateli pure ad uno ad uno, sarà istruttivo per i sondaggisti del cavaliere.

Hanno vinto con la promessa di togliere l'ICI a tutti, e ora temono che il boomerang gli torni indietro proprio in coincidenza con le prossime elezioni locali. Perché tutti i comuni hanno dovuto tagliare i servizi ai cittadini, e quelli rimasti costano di più. Avevano promesso di salvare Alitalia, la compagnia di bandiera. Grasso che cola se resterà la bandiera, perché l'esodo dei licenziati sarà biblico e con Alitalia si volerà - se va bene - da Malpensa a Pontedilegno, così Bossi è contento. Avevano promesso di sistemare i nostri figli precari, e ce li hanno davvero sistemati per le feste, spianando di nuovo la strada ai ricatti delle lettere di dimissioni anticipate consegnate ai padroni all'inizio del lavoro e rendendo legale ciò che perfino la legge Biagi non aveva osato fare, cioè licenziare su due piedi e poi pagare una semplice multa al posto del reintegro imposto dal giudice. Hanno mostrato la mortadella a Prodi in parlamento, però adesso hanno reintrodotto i ticket sanitari, tanto i loro ricchi elettori vanno solo in cliniche non convenzionate. Ma dico : come si può, ma perché si deve dialogare con questi mostri ? Il PD stia attento, sono glà tanti i suoi elettori che hanno estratto il cartellino rosso, e presto chiederanno ragione di quell'aggettivo "democratico" messo lì come l'uccellino per le allodole. Ma noi non siamo allodole, e se ne accorgeranno tutti ben presto.

Non siamo andati in ferie, siamo rimasti in ferie in città, e abbiamo tirato fuori l'eskimo dal baule. Perché non ci sono soldi neanche per il quotidiano, figuriamoci una vacanza. Non solo gli operai, non solo i disoccupati o i cassintegrati, e neanche soltanto i precari. Più passa il tempo e più è difficile definire i margini in questa valle di lacrime dell'Italia che paga, paga sempre, sta sempre e soltanto dalla parte sbagliata del banco. E il banco vince sempre, l'inflazione è una bestia viva e vitale, altro che l'1,7 % sciorinato da Tremonti. Ci prenderanno per fame, ma attenzione, perché la fame è una bestia ancora più brutta.

Siamo in regime fascista, se ne è accorta perfino Famiglia Cristiana, il più popolare settimanale cattolico. E non è un caso che il nuovo duce prediliga le camice nere nel suo guardaroba. Meglio cominciare a chiamare persone e cose con il loro nome, si evitano equivoci e si rendono ancora più evidenti i confini fra chi vuol battersi per i diritti di tanti e chi intende invece impegnarsi per i privilegi di pochi. A proposito, ma che fine ha fatto Marianna Madia, la capolista PD a Roma ? Era stata presentata come una precaria, ma in piazza ancora non l'ho vista. La le vacanze stanno per finire, avrà tempo per recuperare se vuole.

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