giovedì 14 agosto 2008

*Lettera del Prof. GIANNI PARDO in risposta ad Ivo Costamagna sul suo articolo*

Caro Ivo,

è per me un onore ricevere l'apprezzamento di un dirigente socialista,a proposito di un articolo sul Partito Socialista, soprattutto se penso che personalmente non sono mai stato socialista. E infatti non so se veramente merito il tuo ringraziamento. Da parte mia mi sono limitato a scrivere quella che reputo la verità e in un mondo in cui tanta gente dice delle enormità - politiche e di altro genere - dire l'umile verità non è poi un così grande atto di coraggio. I controinteressati si limiteranno, come sempre, ad ignorarla. Temo che in questo senso ti illudi, quando dici che la verità "fa ancora paura agli usurpatori". Macché. Dimentichi che per i comunisti, e per tutti quelli che ne hanno la mentalità, la verità è tale solo se porta acqua al loro mulino.

Inoltre, potrei sbagliarmi, la base elettorale del Psi è passata in parte in Forza Italia, e non credo tornerebbe facilmente indietro, e in parte nel Pd, perché tanto di sinistra da subire quell'ipnosi di cui parlava il mio articolo. Ecco perché il Pd non ha paura di nessuno, o, semmai, di Di Pietro e Rifondazione.

Del resto - e qui potremmo cominciare a dissentire, se vuoi - la base elettorale del Pd è per molti versi peggio che discutibile. E forse è irrecuperabile alla socialdemocrazia. Finché ha avuto come unica dottrina l'antiberlusconismo (sai che profondità intellettuale!), l'Unione, il Pd o comunque si chiami, ha avuto molto seguito; quando ha cercato di essere un po' meno giurassica e un po' più
socialdemocratica, ha visto il suo consenso diminuire. E ne ha guadagnato quel profondo politologo che va sotto il nome di Di Pietro.

Caro Ivo, sapessi quale fossato ci separa, dal punto di vista delle esperienze umane. Tu sei un uomo che si è gettato nella mischia, io sono sempre stato troppo pigro e troppo scettico per semplicemente concepire una cosa del genere. Diventare sindaco! La sola idea mi terrorizzerebbe. Perché si tratta di operare a favore della comunità mentre i nemici ti combattono e ti calunniano e gli amici tramano per spodestarti e sostituirti, se appena possono. Per non parlare dei rischi giudiziari. Da un lato le cose non vanno tutte come dovrebbero, dall'altro, se ad un certo momento la magistratura si risveglia, chi va a cercare, se non il sindaco? Ho avuto un fraterno amico - un uomo onesto al di là dell'immaginabile - che è divenuto Sovrintendente ai monumenti e che da quel momento ha passato più tempo con i magistrati che con i monumenti. Ne è uscito sempre assolto, ma che vita è?

Ecco perché mi levo il cappello, dinanzi ad una persona come te. Perché, se tutti ragionassero come me, si lascerebbe il posto ai peggiori. Ciò malgrado, mi scuserai, ma, se io fossi tuo fratello, ti direi: Guarda che questo Gianni ha ragione. Veramente i tuoi ideali, la tua militanza politica meritavano tutte le conseguenze che cio' ha comportato a te ed alla tua famiglia, come ora dici?

Non so quale sia la ragione che ti fa parlare di "un momento di particolare amarezza" e, per quello che vale, ti esprimo la mia solidarietà. Ma qualcosa dirò rispetto alla "corruzione socialista".

Quando, come tutti, ho appreso del sistema delle tangenti a favore dei partiti (lustri prima di Mani Pulite), sono rimasto scandalizzato. Dicevo: se avessi il potere di farlo, direi: "Signori, si cambia registro. Dal mese prossimo, chiunque riscuota una mazzetta andrà in galera". Bada a quelle parole: "Dal mese prossimo". Infatti se la società, e il sistema politico, e la magistratura permettono che si stabilisca una consuetudine illegale, io mi ricordo più della filosofia del diritto che del codice penale e penso che "ex facto oritur ius": il diritto nasce dai fatti. Se la magistratura non punisce mai chi riscuote le tangenti, chi riscuote le tangenti non commette nessun reato. E se ad un certo momento la magistratura comincia a punire tutti (Mani Pulite) non è giustizia, è un abuso; perché si va contro il principio dell'uguaglianza dinanzi alla legge. Infatti tutti quelli che hanno commesso il reato tempo prima beneficiano della prescrizione e, fra i più recenti, ci sono quelli che beneficiano di una bella amnistia.

Questo è un caso in cui non ci sono innocenti. È andato contro la legge Citaristi - specchiato galantuomo, personalmente - ma è andata contro la legge l'intera
magistratura che delle tangenti vedi caso "non ha sentito parlare per anni". E ora si riempiono la bocca con l'obbligatorietà dell'azione penale.

Tu mi parli di coloro che vogliono fare politica per interesse. Caro Ivo, possibile che io nel mio buco questo lo consideri pressoché ovvio e tu militante te ne stupisca? In Italia vivono di politica - spesso piuttosto bene - decine e decine di migliaia di persone. E per parecchio tempo il Psi è stato in grado di offrire buoni posti: di che ti meravigli? E come eliminarli? Spesso tirano fuori le unghie quando
è il momento della spartizione. Oggi come oggi, immagino, il Psi sarà composto di idealisti, ma, come diceva Lord Acton, il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente.

Intanto ti invio questa lunga conversazione. Poi, se vorrai, dopo qualche scambio, potremo anche sentirci per telefono. Fra l'altro, io ho la tariffa piatta e posso farlo senza spendere un centesimo in più.

Tu mi dici "scusami per lo sfogo", io ti dico "scusami per le eventuali gaffe". Comunque, questa è una lettera a qualcuno che mi ha dato del tu senza conoscermi, e mi ha trattato da amico. Dunque anch'io ti tratto da amico e non passo questa lettera ai raggi x prima di spedirla.

Un cordiale saluto,

Gianni
http://giannipardo.myblog.it
http://www.pardo.ilcannocchiale.it
giannipardo@libero.it

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