martedì 23 settembre 2008

Testamento biologico, apertura dei vescovi

da www.lastampa.it del 23/9/2008
Dopo il caso Eluana il cardinal Bagnasco chiede regole certe

GIACOMO GALEAZZI
CITTA' DEL VATICANO

Via libera della Chiesa italiana al testamento biologico: «Sì alla legge ma entro regole certe e purché non tolga l’alimentazione». Al «parlamentino» della Cei da cui uscirà la nomina papale del segretario generale, il cardinale Angelo Bagnasco prende per la prima volta posizione a favore di una legge sulle dichiarazioni anticipate di fine vita. Fino a pochi mesi la Conferenza episcopale riteneva che le attuali disposizioni fossero sufficienti, poi il caso Eluana Englaro e le sentenze dei giudici hanno fatto maturare la svolta.

«Pronunciamenti giurisprudenziali avevano inopinatamente aperto la strada all’interruzione legalizzata del nutrimento vitale, condannando a morte certa i duemila italiani nella stessa condizione di Eluana- spiega il presidente dei vescovi-.Si è imposta così una riflessione nuova da parte del Parlamento nazionale, sollecitato a varare, si spera col concorso più ampio, una legge sul fine vita».

Il capo della Chiesa italiana auspica norme che («riconoscendo valore legale a dichiarazioni inequivocabili, rese in forma certa ed esplicita») diano «tutte le garanzie sulla presa in carico dell’ammalato, e sul rapporto fiduciario tra lo stesso e il medico, cui è riconosciuto il compito, fuori da gabbie burocratiche, di vagliare i singoli atti concreti e decidere in scienza e coscienza».

9 commenti:

  1. Apertura?!..A me le parole di Bagnasco hanno fatto venire i brividi lungo la schiena! Soltanto una persona falsa e ipocrita come lui può serenamente affermare che "..pronunciamenti giurisprudenziali avevano aperto la strada all'interruzione legalizzata del nutrimento vitale, CONDANNANDO A MORTE CERTA i duemila italiani nella stessa condizione di Eluana."
    Sarò disfattista ma da QUESTA Chiesa,da questo POTERE corrotto e corruttore, non mi aspetto nulla di buono.
    Simone

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  2. Caro Simone,
    il tuo intervento stimola la mia sensibilità sul tema del testamento biologico. Non mi scandalizzano le parole di Bagnasco, in linea con una visione del mondo condizionata da un pre-giudizio etico: quello della subordinazione della vita umana alla volontà di Dio. Per questo la sua posizione è inaccettabile, perchè impone di applicarsi anche a chi non crede, anche a chi, versando in condizioni che lo privano della dignità di uomo, manifesti la volontà di porre fine alla propria esistenza. Non deve ferirci il fatto che Bagnasco stigmatizzi le pronunce dei tribunali che hanno consentito - in conformità ai principi del nostro ordinamento, e non contro di essi - che venisse attuato e rispettato il principio di autodeterminazione dei cittadini in materia sanitaria: lui fa il suo gioco. Siamo noi, semmai, a doverci domandare quale sia il nostro compito. Io credo che sia quello di parlare al mondo cattolico e non alle sue gerarchie, di cogliere le aperture possibili - che a me paiono chiare nel riconoscimento dell'efficacia vincolante di dichiarazioni inequivocabili ed esplicite -, di avviare quella mobilitazione di uomini ed idee che ci ha consentito di raggiungere, in epoche ancora più difficili, altre conquiste di progresso.

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  3. Sono d'accordo con te. L'unico piccolo problema è che sono appunto solo le gerarchie a dettare l'agenda politica e dell'informazione e non il popolo dei credenti, che ha già dimostrato anche in passato la sua autonomia di orientamento. Purtroppo la condizione di non-democrazia in cui versiamo consente ad alcuni di poter esprimere ogni giorno in tutte le salse il proprio pensiero, ad altri di restare "imbavagliati" senza neanche il diritto di replica. Questa è l'Italia..e da qui potremmo dibattere su tante altre cose(legge elettorale compresa: a che serve battersi per le preferenze o il proporzionale se poi non ti fanno andare in televisione? Se c'è qualcuno che è ospite tutti i giorni di Vespa,Santoro,Floris e compagnia bella e altri che vengono SISTEMATICAMENTE ignorati?).
    Scusa la divagazione..cmq riguardo al testamento biologico e le aperture(?) di Bagnasco: meglio una onorevole sconfitta che salvaguardi un principio di libertà e il diritto di autodeterminazione della persona piuttosto che un pessimo e,secondo me,impossibile compromesso.
    Simone

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  4. Io dell'articolo ho capito tre cose:
    la prima che il caso Englaro porterebbe a "morte certa" le duemila persone in Italia che versano nelle stesse condizioni(????);
    la seconda che non si può comunque interrompere l'alimentazione forzata(????);
    la terza che, comunque, deve decidere il medico e non l'ammalato(????).
    Qui la volontà di Dio c'entra davvero poco: non l'ho mai visto in corsia ad imporre respiratori, sondini e quant'altro a persone che, senza di queste cose molto poco divine, sarebbero morte da tempo.
    Siamo ai limiti della blasfemia.
    Adelio

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  5. I brividi a me vengono per la l'arroganza di chi, per manifestare un legittimo dissenso rispetto al pensiero espresso da Bagnasco, lo definisce persona "falsa ed ipocrita" ed afferma, senza provarlo, che la Chiesa é un "potere corrotto e corruttore".
    Mi verrebbe da dire che invidio chi ostenta tanta certezza su temi controversi e delicati come quelli che interessano la bioetica, ma temo che tanta sicurezza sia, non raramente, segno di superficialità.
    Luigi

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  6. 1)Bagnasco E' persona falsa ed ipocrita in quanto,pur di portare acqua al suo mulino, non esita a strumentalizzare in palese malafede persino le pronunce dei tribunali(si rilegga le sue dichiarazioni in merito all'interruzione del nutrimento vitale);
    2)che la Chiesa(intesa come "gerarchie"), sia un potere corrotto e corruttore non lo dico io ma gli innumerevoli scandali finanziari,immobiliari e quant'altro(persino sessuali) che si sono succeduti negli anni:dalla banca vaticana(IOR) e i suoi traffici illeciti gestiti da mafia e massoneria, alle truffe immobiliari e finanziarie capeggiate dal "trio" Sindona-Marcinkus-Calvi(Le consiglio la lettura de "I mercanti del Vaticano",di Mario Guarino),fino ai giorni nostri e al dramma degli abusi sessuali su minori commessi da centinaia di preti in tutto il mondo(protetti e silenziati da vescovi e papi). Il tutto condito dalle decine di miliardi di euro che ogni anno lo Stato italiano devolve alla Chiesa cattolica in maniera truffaldina a scapito dei contribuenti italiani e delle altre comunità religiose e dagli innumerevoli benefici di cui gode(insegnanti di religione scelti dalle Curie e pagati dallo Stato,esenzioni fiscali per attività commerciali ecc..);
    3)mi spiace contraddirla ma io non ostento nessuna certezza sui "temi controversi e delicati della bioetica",come Lei li definisce.Anche perché,questo La potrebbe stupire,sono anche io un cristiano-cattolico. Solo che bisogna pur prendere parte: o si è x la libertà di scelta della persona in tutte le fasi della sua vita(malattia compresa),o no. Non esistono altre alternative.
    4)rimando al mittente le accuse di arroganza e superficialità: Lei non conosce me ed io non conosco Lei.
    Simone

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  7. Eh, caro Luigi, qui casca l'asino di un idillio quasi sospetto :-)
    Ognuno ha i suoi brividi, le sue paure e, a volte, per esprimerle usa un linguaggio tanto adeguato allo stato d'animo, quanto inadeguato ad un articolato argomentare.
    Non mi interessa sapere se Bagnasco (che parla da rappresentante di un potere e che non c'entra quindi niente con la religiosità) sia una persona falsa ed ipocrita ma quello che è certo è che dice cose, non solo sbagliate, ma false ed ipocrite perchè chi le dice sa che sono sbagliate.
    In quanto al potere corrotto e corruttore rappresentato dalla gerarchia ecclesiatica (che nulla c'entra con la religiosità) potrei scrivere un trattato di 12 volumi ma mi limito ad un solo tema per tutti su cui riflettere: lo scandalo dell'8 per mille.
    Parliamone, non dispero che, anche qui, se non un accordo, si potrebbe raggiungere una reciproca comprensione.
    Adelio

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  8. Prendo atto che al mio commento - evidentemente riferito soprattutto all'intervento di Simone - abbia risposto Adelio. Sono certo che continueremo ad essere capaci di confrontarci, e anche di capirci, senza, tuttavia, trovare necessariamente delle convergenze su molte questioni. Credo che le vicende interne degli ultimi anni almeno questo me l'abbiano insegnato: ci sono persone rispetto alle quali siamo agli antipodi con le quali, tuttavia, é possibile dialogare (e anche polemizzare) senza trascendere e senza riparare nell'Aventino.
    Sulla questione dell'otto per mille sfondi una porta aperta: io, da cattolico, vorrei una Chiesa più libera e quindi meno "dipendente" finanziariamente dallo Stato (libera Chiesa in Libero Stato per me non é solo uno slogan!). L'otto per mille (per i meccanismi di ripartizione e la scarsa trasparenza nell'impiego, non solo da parte della Chiesa!)credo sia un istituto da correggere, ma far discendere da esso un esempio ed una prova del "potere corrotto e corruttore" della Chiesa - come mi sembra voglia sostenere Adelio - credo semplicemente che sbagliato.
    E' la mia opinione e non pretendo di spacciarla per verità assoluta. Mi sento laico e cattolico e cerco di fare ragionamenti conseguenti. I fondamentalismi (religiosi o laici), lo ripeto, mi danno i brividi e, se ci riesco, li combatto.
    Luigi

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  9. Non vi ricorda un tantino l'Obama de trastevere?? Un po' "maanchista" il buon Bagnasco...
    Siamo per uno stato Laico e per uno stato di diritto, sicuramente. Quindi, lungi da noi plaudire dinanzi a tali dichiarazioni. Certamente ci troviamo dinanzi ad uno stato a sovranità limitata o a sudditanza eccessiva(fate vobis).
    Tuttavia, certi piccolissimi(quasi impercettibili) passetti avanti della Chiesa, non possono che farmi piacere.
    Il problema serio è che, personalmente, ritengo che la chiesa abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni. E' la classe (non) dirigente politica nazionale che dovrebbe essere autonoma e legiferare nell'interesse dei credenti, dei non credenti, dei credenti non cattolici, degli atei...
    Quindi attribuirei le responsabilità alla classe politica e non tanto alle autorità vaticane.
    Ad ogni modo, credo sia opportuno inviare una delegazione ufficiale della federazione MC, al convegno che si terrà su tale delicato argomento nei prox giorni a Roma.

    Fraterni saluti!

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