sabato 13 settembre 2008

*Federalismo. Nencini scrive a Veltroni: concordiamo gli emendamenti*

La Costituzione sia applicata per intero e non solo nella parte che fa comodo alla Lega"

Riccardo Nencini ha inviato questa mattina una lettera a Walter Veltroni chiedendogli di concordare gli emendamenti e le proposte di modifica del testo Calderoli "con tutti i partiti che votarono nel 2001 la modifica costituzionale del centrosinistra". "Tanto più - spiega il leader socialista - che il disegno di legge delega del Governo applica la Costituzione a metà e non rispetta il testo costituzionale". "Ci rivolgiamo alla forza parlamentare residua del centrosinistra del 2001 – scrive Nencini - perché nel contrastare il disegno di legge delega per l'attuazione dell'art.119 tenga presente che il titolo V va attuato in forma organica e coerente". Infatti secondo Nencini "nel disegno di legge del Governo mancano tutte le norme che riguardano i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 120 della Costituzione che non possono essere separati dall'applicazione dell'art.119. Solo in questo modo il governo - sottolinea Nencini - è messo nelle condizioni di garantire la tutela dell'unità giuridica, politica, civile e sociale dello Stato unitario, nonché la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti diritti civili e sociali di tutti gli italiani. Il disegno di legge dimentica invece - sottolinea Il Segretario del partito nella lettera- di definire la procedura per garantire, in caso di necessità, l'esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla Costituzione. "Proprio tenendo insieme l'art.119 con l'art.120, voluti allora dal centrosinistra – spiega ancora Nencini - si era inteso garantire la convergenza tra questione meridionale e questione settentrionale e tra realtà nazionale ed esigenze di Roma capitale. I socialisti che votarono allora insieme a Margherita e DS le modifiche della Costituzione vogliono che adesso la Costituzione sia applicata per intero e non solo - conclude ilsegretario del partito - nella parte che fa comodo alla Lega". "Chiediamo dunque al PD – conclude Nencini -, l'unica forza superstite della coalizione che approvò la modifica del Titolo V, di ricostruire il tavolo delle forze che allora erano in parlamento per concordare la difesa di quel testo".

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