giovedì 4 settembre 2008

*Provincia, corte serrata del Pd all’Udc*



In vista del voto nel 2009 si cerca l’alleanza giusta tra centrodestra e centrosinistra O si corre da soli.

Anche il Pdl cerca la riconciliazione, Massi: «Basta con inutili rancori Dobbiamo opporci uniti contro Silenzi»

(Nelle Foto - Pettinari e Cavallaro)

Mario Cavallaro: «Pronti al confronto sui contenuti per governare insieme»

di Valentina Polci - 03/09/2008 - www. ilmessaggero.it

L'Udc e il suo grande dilemma.
Da che parte stare nella corsa alle elezioni provinciali del 2009? L'alleanza con il partito di centro sembra essere al primo posto nei desideri sia del Partito democratico che del Popolo della libertà. Insomma, tutti vogliono l'Udc. Ma la strada per l'alleanza, che si realizzi a centrodestra o a centrosinistra, è ancora lunga. Nonostante qualche piccolo passo si sia già mosso.
«Ci stiamo lavorando - dichiara Mario Cavallaro, segretario provinciale del Pd - nei prossimi giorni chiederò formalmente all'Udc un confronto, soprattutto sul piano del programma. Andare in cerca di una semplice alleanza non avrebbe senso. Bisogna partire dal punto giusto, quello dei contenuti, per aprire un tavolo serio». E le prospettive non sembrano poi così buie, o perlomeno così lascia intendere l'ottimismo in casa Pd. «I segnali che abbiamo intercettato in questo senso sono molto positivi soprattutto nelle realtà locali, dove alcuni nostri esponenti hanno trovato punti di incontro per governare con l'Udc. Certo, a livello locale c'è molto di civico e non è giusto metterci sopra il cappello della politica, ma sono comunque degli esperimenti riusciti». Secondo indiscrezioni lo stesso Giulio Silenzi, presidente della Provincia e futuro candidato di centrosinistra per il secondo mandato, avrebbe già avuto dei contatti con il segretario provinciale dell'Udc, Antonio Pettinari. Ma se da una parte sembra tirare vento in poppa per le tappe di avvicinamento Pd-Udc, dall'altra per il Pdl l'orizzonte appare più scuro. A confermarlo è Francesco Massi, consigliere regionale Pdl. «Sono iniziati i primi contatti informali - dice - il centrodestra ha espresso tutta la sua buona volontà per un ricongiungimento con l'Udc. Mi auguro che a fare da padrone non siano rancori che non appartengono alla politica. L'appello che lanciamo è di continuare a fare opposizione a Silenzi insieme, come è stato fino ad ora. Sarebbe la scelta più naturale e più logica». Il riferimento è, oltre al rapporto "interrotto" in casa Udc fra Pettinari e lo stesso Massi, alla rottura fra il segretario dell'Udc e Franco Capponi, uno dei probabili candidati alla presidenza per il Pdl insieme all'ex sindaco di Civitanova Erminio Marinelli (un terzo nome potrebbe venir fuori proprio dall'eventuale alleanza con l'Udc). I primi risultati per il centrodestra sembrerebbero però non aver portato buoni frutti. «Ho quasi la convinzione - continua Massi - che le scelte dell'Udc seguano una regia nazionale, nonostante Cesa affermi che la partita si deciderà localmente. Non vorrei che se in Abruzzo, alle regionali, l'Udc corresse con il centrodestra come sembra, si cerchi poi un riequilibro nelle Marche, facendo schierare l'Udc col centrosinistra. Devo dire che questo mi preoccupa». Tempi duri, dunque, per Pettinari e il suo partito.
Ma se un dilemma, per definizione, vuole due alternative non è invece da escludere che l'Udc decida di intraprendere la terza via: quella di correre da sola. Una strada impervia e pericolosissima, o forse una scommessa su cui vale la pena investire. In questo caso, con ogni probabilità, l'Udc si troverebbe a dover fare i conti con la diaspora di Massi (e di parte dei suoi elettori) nel Pdl. Il risultato potrebbe essere un partito rafforzato e con una solida identità. O al contrario un Udc senza quasi più peso in questo panorama politico.

Nessun commento:

Posta un commento