martedì 2 settembre 2008

Minardi, schiaffo a Spacca: «Rimpasto pro Margherita»

Il governatore Gian Mario Spacca: dopo ’operazione di rimpasto ora deve fronteggiare gli inevitabili mal di pancia degli esclusi e degli scontenti

di Claudia Grandi - www.ilmessaggero.it
Martedi' 02 Settembre 2008

ANCONA - Luigi Minardi pronuncia il suo j'accuse. L'ex assessore alla Cultura è ancora a Londra, dove giovedì lo ha raggiunto la notizia della sua rimozione dalla Giunta regionale e della sua sostituzione con il collega del Pd, presidente dell'Assemblea regionale del partito, Vittoriano Solazzi. E proprio a Londra Minardi ha letto l'intervista che il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha rilasciato domenica al Messaggero. Un'intervista in cui, tra l'altro, il governatore nel ringraziare l'ex assessore per il suo lavoro, lo invitava a leggere, da esperto politico qual è, il passaggio politico che si è compiuto con il rimpasto di Giunta, passaggio ispirato, ha detto il presidente, in particolare dalla prospettiva delle elezioni provinciali e amministrative del 2009. Minardi non se lo è fatto chiedere due volte e così ora legge, a suo modo ca va sans dire, le strategie che hanno guidato il cambio della guardia tra gli assessori del Pd. E lo fa non risparmiando pesanti critiche all'indirizzo non solo di Spacca ma anche della segretaria regionale del Pd, Sara Giannini, tacciati di scarsa autonomia decisionale e poco coraggio nelle scelte. «Ringrazio il presidente per le parole di apprezzamento rivoltemi - esordisce Minardi - Ho fatto una bella esperienza e oggi non mi sento una vittima: certo il modo mi offende, ma la vita continua. Faccio politica da tempo e sto ai fatti per fare un'analisi politica. Punto primo: sono stati sostituiti due ex Ds con due ex Margherita, gruppi ancora esistenti in Consiglio, in nome del riequilibrio politico. Ora l'ex Margherita esprime il presidente della Regione, il vicepresidente del Consiglio e tre assessori. Punto secondo: siamo stati sostituiti Agostini ed io. Si dice che ora ci sono le condizioni di un rilancio di tutto il centrosinistra: non scherziamo. Punto terzo: sono stati sostituiti due consiglieri regionali dopo che si è sostenuto che si voleva ridurre la presenza degli esterni in Giunta». Per il punto quarto, Minardi va all'attacco di Spacca e della segretaria del Pd, Sara Giannini. «Entrambi - dice - sostengono di aver subito la soluzione finale come se l'avesse pretesa un potere esterno innominabile: questa mancanza di coraggio e questo rimpallo di responsabilità sono avvilenti ma dicono molto sullo stato dell'arte. A tutto c'è un limite e in questo caso tempi e modi mi sembrano volgari. Il presidente non è stato eletto direttamente per essere più autonomo?». L'affondo finale guarda al progetto complessivo di questa maggioranza e del presidente Spacca in primis. «Non vedo progetto politico - conclude - e lo scarto tra gli obiettivi dichiarati, rilancio di tutto il centrosinistra, e le azioni messe in campo, produce una rimasticatura di vecchio e superato politichese nebuloso e retorico. Comunque, in bocca al lupo a tutti».

Sinistra e Idv: un assessore anche a noi

ANCONA - Il socialista Rocchi che rivela di voler ricompattare il partito per avere subito un assessore del Ps, l'Idv che chiede spazio in Giunta, la maggioranza che si divide sull'esito del riassetto dell'esecutivo. E la vicenda rimpasto sembra lontana dall'happy end. A tenere banco, ieri, per la prima riunione di maggioranza del dopo-ferie, ovviamente il rimpasto andato in scena giovedì. Una riunione (assenti proprio i socialisti) in cui la Sinistra ha ribadito che la questione non deve ritenersi chiusa. «Il rimpasto deve concludersi con un riequilibrio della rappresentanza politica in Giunta: se il Ps non riuscirà a esprimere il proprio candidato, allora si guardi agli altri partiti della sinistra», hanno detto Brandoni (Rc), Procaccini (Pdci) e Antonini (Sd). Il Pd, però, ieri è stato chiaro: o i socialisti, trovata la sintesi sul nome dell'assessore da sottoporre a Spacca, entreranno in Giunta o il rimpasto potrà dirsi chiuso. O il Ps o nulla. Due posizioni contrapposte, dunque, quelle della Sinistra e del Pd.
Ma accanto a Rc, Pdci e Sd, a rivendicare un posto in Giunta (o, in alternativa, un incarico istituzionale di prestigio) è anche l'Idv. L'onorevole Favia ha consegnato ieri a Spacca e ai segretari di maggioranza, una lettera in cui si chiede che sia «affrontata con premura la questione della rappresentanza istituzionale della seconda forza della coalizione». Il che, tradotto, significa: assessorato (Saccuti, Sordoni, Pigliacampo e Peroni, la rosa proposta), vicepresidenza del Consiglio o presidenza di commissione. Quanto ai socialisti, il partito non si è messo il cuore in pace: l'assessorato, dicono, arriverà. Tanto più che il consigliere Lidio Rocchi annuncia: «Sto lavorando per ricompattare il partito in modo da poter assistere sin da subito all'ingresso dell'assessore socialista in Giunta, chiunque egli sia». Eppure i bene informati sono convinti che il Ps, alla fine, accetterà la vicepresidenza del Consiglio e che all'Idv andrà la presidenza della commissione oggi in mano a Rocchi. In attesa, magari, di un "risarcimento" in occasione delle
amministrative.

Claudia Grandi

1 commento:

  1. Che tristezza!! State dando uno spettacolo vergognoso!..e sarebbe questa l'alternativa a Berlusconi??..
    Stavo guardando le foto di un vecchio libro sulla Resistenza nelle Marche..certo ne sono stati fatti di errori drammatici e non tutti erano in buona fede, ma che emozione gli sguardi di quei ragazzi che lasciavano le loro famiglie(molti per sempre)per lottare contro la tirannia nazi-fascista.
    Ovviamente tutto questo non c'entra niente con il modesto problema dei rimpasti nelle giunte o delle "mire" di qualche consigliere o assessore. Ma mi chiedo, a costo di sembrare ridicolo: non potremmo tornare a fare politica con il cuore, con gli ideali(basterebbero anche le idee), con la passione? A "viverla",la politica? Ad occuparsi concretamente dei problemi delle persone(o del popolo se preferite). Ma soprattutto,visto che mi rivolgo a gente di "sinistra"(o "non so cosa" tipo-PD), cercare di "essere" alternativi a questo sistema di potere partitocratico ed elitario che sta portando il nostro Paese alla deriva?!.
    Insomma: giustizia,libertà ed eguaglianza sono ancora le "stelle polari" di un partito che si definisce Socialista?
    Scusate la confusione delle idee, ma mi incavolo perché,in fondo,vi voglio bene.
    Simone

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