giovedì 11 settembre 2008

* I RISULTATI ELETTORALI DEL PARTITO DEMOCRATICO SONO STATI INSODDISFACENTI * - di Anna Germoni

da www.imgpress.it

Pd(11/09/2008) - “I risultati elettorali del Partito democratico sono stati insoddisfacenti tanto alle regionali quanto e soprattutto alle amministrative. Il rischio grave che si corre in Sicilia, più che nel resto d'Italia, è che il Pd venga considerato come una formazione residuale nel nostro territorio”. Parole di Giuseppe Berretta, parlamentare nazionale del Pd in merito allo ‘collasso' del partito in Sicilia. Berretta oltre ad esser stato capolista del partito di Veltroni in Sicilia Orientale, fino all’11 di aprile appariva come una velina alle prime armi, nei vari comizi elettorali insieme ad Anna Finocchiaro. E bravo Berretta. A chi chiedere queste spiegazioni se non proprio ad Anna Finocchiaro? E’ scesa in campo in Sicilia, la sua terra. E’ stata messa d’imperio nell’Isola da Veltroni. Ha promesso meraviglie e prodigi. Ma ha ottenuto il peggior risultato della Storia Repubblicana. Poi è scappata a gambe levate dalla sua “terra maschia che aveva bisogno di una donna”, dopo l’umiliante sconfitta. Bisogna dire che Giuseppe Berretta per essere un giovane avvocato e esimio ricercatore di Diritto del lavoro all’Università Kore di Enna, ha espresso concetti, pensieri accademici davvero illuminanti sullo stato di salute del Pd siciliano. Anche Berretta, vuole imitare Anna Finocchiaro? Certo ormai sono a Roma entrambi! Possibile che il professor Berretta, si sia accorto solo ora che il Pd siciliano è un colabrodo? Eppure non è un principiante della politica. Quando era consigliere comunale diessino a Catania, e prima ancora segretario cittadino, cosa ha fatto? E la colpa non diamola sempre agli altri, e quindi ai diellini! Se il Pd siciliano, come quello nazionale, non decolla, il motivo è semplice: un partito che aspira alla sintesi del riformismo progressista non passa le sue giornate a fare dichiarazioni e comunicati per dividersi in correnti e spifferi d’aria… ma pensa alla gente e ai suoi bisogni. Un partito che si definisce democratico, non cerca di fare asso pigliatutto in ogni occasione, polverizzando anche gli altri partiti di sinistra ma ha come obiettivo la tutela delle fasce deboli della società. Un partito che si definisce nuovo nel panorama italiano, deve essere innovativo e originale soprattutto nell’etica politica. Quindi perché promuovere persone promiscue, colluse con ambienti mafiosi e altre poco serie? Ecco perché il Pd siciliano, come quello romano è un partito ombra…è l’ombra di se stessa.
Anna Germoni

2 commenti:

  1. A PROPOSITO DEI RISULTATI ELETTORALI DEL PARTITO DEMOCRATICO

    (12/09/2008) - Ritengo giusta la tua analisi, sono convinto che il Pd stia diventando una contraddizione in termini: della partecipazione democratica ma soprattutto del vertice; del territorio ma soprattutto Romano; del rapporto con i cattolici ma soprattutto dei voti della sinistra; nuovo nelle intenzioni ma soprattutto vecchio nella prassi. Non c'è una vera classe dirigente capace di prendere decisioni, dopo essersi confrontata con la sua gente, esistono solo delle figure rappresentative del passato che non riescono più a rappresentare l'Italia di oggi, con i suoi problemi e le sue contraddizioni. Di fronte ad una politica così debole, i poteri forti di qualunque genere fanno il bello e cattivo tempo. Noi dobbiamo lavorare per costruire un partito vero, in cui gli iscritti possano decidere e non ratificare decisioni già prese, in cui possa crescere una nuova classe dirigente, non solo anagraficamente ma soprattutto nei comportamenti.

    Roberto Ceccarelli

    Regione Lazio - Presidenza della Giunta - Segretariato Generale
    Politiche in Favore dei Giovani

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  2. Ciao Roberto, e' davvero tanto tempo che non ci si vede. Ti ritrovo, e mi fa' piacere perche' lo meriti per le tue indubbie capacita', nella "cabina di comando" del PD della Capitale. Condivido in toto la tua spietata diagnosi sui mali di "questo" PD. Nella terapia, invece, non citi mai la parola Socialismo. Si tratta, forse, della solita... "damnatio memoriae" imposta a chi, come te, socialista lo e' stato fin dai tempi della FGS?? Ti ricordi? Eppure la vera terapia per cambiare il PD sta' proprio nel dargli UN'ANIMA LIBERALSOCIALISTA che lo faccia essere davvero Riformista ed Europeo. Poi, certo, serve anche una NUOVA classe dirigente. Io, intanto, do' una mano ad Anna ed ai compagni di Macerata e delle Marche a tener viva e propositiva una (piccola) forza SOCIALISTA... Puo' servire, in futuro, all'intero Paese. Si tratta, credimi, di una sorta di "Polizza sulla Vita" per tutti. Ti aspetto alla Rocca, la strada la conosci bene, passami a trovare. Con sincera stima ed amicizia. Rocca di Radicofani, addi 13 Settembre 2008 d.C. GdTj

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