martedì 22 luglio 2008

MANIFESTAZIONE SOCIALISTA DOMENICA 27 LUGLIO ORE 17.00 A RECANATI


LA REPUBBLICA SENZA PARTECIPAZIONE


Populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralità del Parlamento.

Deputati e Senatori sono chiamati sempre più spesso a votare provvedimenti dichiarati urgenti quando i problemi che affliggono l’Italia attendono una risposta dall’inizio della legislatura.

Un quadro preoccupante che va ad aggiungersi alla crisi che ha investito le capacità decisionali del Parlamento.

Capo del Governo eletto ‘de facto’ direttamente dal popolo, cui è portato a rispondere anziché confrontarsi con le Assemblee elettive; forte processo di delegificazione con esplosione della regolamentazione governativa; rappresentatività ‘circoscritta’ dei parlamentari in quanto eletti in listoni bloccati decisi al di fuori da ogni relazione con gli elettori.

Il bilanciamento tra potere legislativo e potere esecutivo che il costituente aveva infisso nella Carta esce stravolto da una consuetudine che sta diventando norma pur in assenza di riforme costituzionali tese a riorganizzare la forma di Stato e la forma di Governo.

Alla Costituzione venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza.

La cancellazione di ogni possibilità di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l’autorevolezza del Parlamento.
Una Assemblea di nominati prima ancora che di eletti tende infatti a manifestare un più alto tasso di obbedienza.

Ora si propone di togliere il voto di preferenza anche dalla legge per eleggere il Parlamento Europeo.

Una delle strade da seguire per rinnovare il rapporto con i cittadini è tornare al VOTO DI PREFERENZA nella legge elettorale italiana, senza decapitare la norma europea della possibilità piena di decidere conferita all’elettore.

La prima campagna pubblica dei Socialisti prenderà vita domenica 27 luglio nelle venti regioni italiane, in venti città-simbolo della Carta Costituzionale, e sarà diretta a raccogliere adesioni per rendere più forte il vincolo tra eletti e cittadini.

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