sabato 19 luglio 2008

Consiglio Nazionale PS - 25 Luglio 2008























IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00 IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE OdG:

1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

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Per Battilocchio, cambiare le regole a poche settimane dal voto è un attentato alla democrazia

Legge elettorale. Nencini, no alle proposte di Pd e Pdl per la modifica di quella europea

18/07/2008

“Anziché raggiungere accordi sulle riforme istituzionali di cui l'Italia ha seriamente bisogno, Pd e Pdl preferiscono cucirsi un abito su misura per eliminare i concorrenti politici”. Così Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista, commenta la proposta di riforma elettorale per le elezioni europee avanzata questa mattina dal Pdl, che prevede lo sbarramento al 5%, l'abolizione delle preferenze e l'aumento delle circoscrizioni. “La proposta del Pdl – prosegue Nencini – ha aspetti ancora più gravi di quella del Pd di pochi giorni fa, perché non si limita a porre uno sbarramento assurdo in un contesto in cui non ci sono da garantire né la stabilità né la governabilità, ma addirittura abolisce la preferenza. Così, ad una democrazia malata, un' altra dose di medicina sbagliata, con tanti saluti a chi pensava a riforme ‘virtuose’ e a seguire i saggi consigli del presidente Napolitano sui diritti dei cittadini a scegliere i loro rappresentanti”. “Fin dai prossimi giorni – conclude Nencini – daremo il via ad una campagna contro l'abolizione delle preferenze”.

Anche l’eurodeputato Alessandro Battilocchio è intervenuto sul tema: “Le posizioni delle due maggiori forze politiche sembrano inconciliabili, ma non vorrei che su questo tema Berlusconi e Veltroni facessero come i ladri di Pisa, che di giorno fingono di litigare e di notte si accordano su leggi elettorali nell'interesse dei loro partiti e non del Paese. Cambiare la legge elettorale a poche settimane dall’inizio della campagna elettorale sembra un vero e proprio attentato alla democrazia, soprattutto per l’introduzione di uno sbarramento, elemento funzionale soltanto agli interessi di coloro che intendono eliminare dal panorama politico le forze minori: a Strasburgo non esistono problemi di governabilità. Tutto ciò è davvero indecente”.

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