giovedì 17 luglio 2008

http://www.imgpress.it - Anna Germoni

LA RIFLESSIONE:
BRAVO OTTAVIANO DEL TURCO A FARTI DA PARTE
(17/07/2008) - In un Paese in cui le dimissioni sono rare il gesto del presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano del Turco è quasi al limite dell'eroico. Finito nel ciclone giudiziario dell'ultima tangentopoli italiana l'ex presidente della Commissione Antimafia ha preferito la scelta di farsi da parte per il bene della sua comunità, piuttosto che barricarsi dietro una carica per farsi scudo dall'attacco giudiziario. Non sappiamo al momento se davvero l'onorevole Del Turco sia una persona corrotta o sia solo l'ennesima vittima di un gioco perverso, che spesso scuote i Palazzi. Siamo curiosi di leggere gli eventi e soprattutto le carte, certo ci dispiacerebbe se dovesse essere accertato che Ottaviano Del Turco è un politico a cui piace "mangiare". Il giorno del suo arresto, ci assicurano, qualche messinese con poco sale in zucca ha festeggiato in memoria dei tempi del Verminaio. Non ci stupirebbe la cosa: a Verminopoli si è fatto passare un delitto efferato di mafia come quello del professore Matteo Bottari come una banale storia di donne e conclamati affaristi in affari con la 'ndrangheta, come vittime. Qualunque cosa abbia potuto commettere Ottaviano Del Turco dopo il 1998 non cancella le nefandezze di una classe dirigente dello Stretto, nè tanto meno i delitti commessi. Per questo brindare o semplicemente gioire delle disgrazie di Del Turco non fa che confermare che la Commissione Antimafia aprendo i fari sul Caso Messina aveva visto giusto. Anche perché le vicende che ne sono seguite, anche personali, confermano che chi tocca i fili del potere nello Stretto rischia di lasciarci le penne (su tutti l'arresto vergognoso dell'avvocato Ugo Colonna da parte della Procura di Catanzaro). E ricordiamolo che anche quella volta che toccò a Colonna a finire in cella, a Messina i corrotti e paramafiosi brindarono e festeggiarono (ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali a conferma di ciò che asseriamo). Tornando a occuparci delle vicissitudini del Governatore Del Turco aggiungiamo a quanto finora raccontato che si è dimesso dalla carica con una lettera inviata al Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Marino Roselli. Le dimissioni di Del Turco comportano lo scioglimento del Consiglio e le dimissioni della Giunta. Lo stabilisce l'articolo 44, comma 5, della Statuto della regione Abruzzo.

PER LA GENTE E PER I MEDIA IL PRESIDENTE DEL TURCO È UN SOCIALISTA, CON UNO SCARSO TITOLO DI STUDIO ALLE SPALLE CHE HA PRESO MAZZETTE

Ottaviano Del Turco(15/07/2008) - di Anna Germoni

La notizia dell'arresto del Presidente Ottaviano Del Turco, non ha scatenato le reazioni dei garantisti. Pochi politici del centrosinistra si sono esposti, compresi i socialisti. Altri invece hanno tirato fuori dal cassetto delle scrivanie le solite frasi da rituale: “piena luce e fiducia nella magistratura”. Frasi che si dicono quando tocca ad altri e si vogliono prendere le distanze da ciò che accade. Non si sono levate le proteste. Niente scudi alzati, niente accuse sulle indagini ad orologeria. Berlusconi ha preso la palla al balzo per agitare la clava contro i giudici. Ma era intuibile. Di Pietro invece, per smarcarsi ancora di più da un Veltroni ammutolito (che riesce a parlare solo 10 ore dopo la notizia dell’arresto di Del Turco), aizza di nuovo il clima giustizialista e forcaiolo della piazza: “E’ tornata Tangentopoli!”. Le altre agenzie distribuiscono dettagliati profili della vita di Ottaviano Del Turco. I giornalisti, alcuni sono molto bravi nel scandagliare, analizzare e spulciare le cose ridicole come quello di evidenziare che nel fitto curriculum del governatore della regione Abruzzo, ex ministro delle Finanze, ex segretario aggiunto della Cgil accanto a Luciano Lama, ed ex presidente commissione Antimafia, era in possesso del solo diploma di scuola media inferiore e ciò nonostante ha avuto una lunga carriera di sindacalista, di politico e amministratore. Chissà come avrà fatto? Era la domanda ricorrente, aspettando la conferenza stampa del capo della procura di Pescara, Nicola Trifuoggi. La curiosità è donna e onestamente mi piacerebbe scartabellare e scandagliare i curricula di tanti giornalisti, capiredattori e inviati che s’incipriano prima di dare il meglio di sé davanti a una telecamera. Mi piacerebbe vederli mentre un occhio scrutatore, passa al luminol il loro titolo di studio: sintomo inconfutabile di tanta idiozia umana. Sul Corriere della Sera, Pierluigi Battista si chiedeva quali requisiti bisogna avere, nel nostro Paese, per entrare nel club degli "Sfigati Supremi". Battista ha indagato i caratteri, anche fisici, di Vittorio Cecchi Gori e di Danilo Coppola per individuare i motivi per i quali nessuno perora le "garanzie" di queste persone. Non ha trovato una risposta certa per comprendere perchè nessuno si fila i soci del club. Ora gli "Sfigati Supremi" hanno d’imperio un nuovo adepto: Ottaviano Del Turco. Perchè? Non è necessario che lo scriva Battista. La risposta è semplice: è un socialista. E non importa se era anticraxiano e non credeva al fumus persecutionis urlato dai vertici del PSI che venivano colpiti da centinaia di monetine e da sputi. Non importa se addebitava la colpa agli uomini che agivano con disonestà intellettuale e immoralità politica. Per la gente e per i media il Presidente Del Turco è un Socialista, con uno scarso titolo di studio alle spalle che ha preso mazzette. Un ladro. E per i politici? “Piena luce e fiducia nella magistratura”. Per gli amici: un uomo integerrimo. Adoro andare controcorrente, quindi per me, rimane un uomo che ho stimato, che stimo e che stimerò fino al terzo grado di giudizio.



Anna Germoni

4 commenti:

  1. Mi complimento con la coerenza del sig. Del Turco! Passare nelle fila di Berlusconi è una garanzia a vita per l'impunibilità.

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  2. Immagino la fine del mio post precedente, ma non sarà un problema.

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  3. Caro Signor Leonardo mi pare che abbia un po' di confusione. Nel nostro Paese fino al terzo grado di giudizio, una persona è innocente, a meno che non sia reo confesso, allora cambiano i fatti e le prove. Comunque imbarcarsi come fa Lei, su uno spartiacque troppo semplicistico: i buoni da una parte e i cattivi dall'altra, sinceramente non aiuta a comprendere la realtà...soprattutto in un momento in cui c'è un problema di morale etica e di etica morale nei partiti che coinvolge bipartisan il centrodestra quanto il centrosinistra. Non giudico le scelte politiche di una persona...ma crede sinceramente che la lobby di potere sia solo nel centrodestra? La lascio con una battuta...certamente, why not?!

    anna g.

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  4. Mi rivolgo a Leonardo per invitarlo a riflettere sull'analisi del voto in Abruzzo i cui risultati sono ormai definitivi. Anna sa, e ne abbiamo anche parlato, che non ho mai particolarmente stimato Ottaviano Del Turco dai tempi (1994) in cui sciolse il PSI. La mia e', pero', sempre stata e continua ad essere una valutazione esclusivamente politica. Riguardo lo specifico di questa discussione, condivido in toto le riflessioni garantiste e le conclusioni politiche di Anna (... Why Not? compreso) e ti chiedo: PENSI CHE LO TSUNAMI DEL VOTO ABRUZZESE SIA "COLPA" DI DEL TURCO OPPURE DEL PD DI VELTRONI CHE ANZICHE' DIFENDERE LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA DEL SUO PRESIDENTE SI E', INVECE, ANCORA UNA VOLTA, AFFIDATO ALLO "SBIRRO" DI PIETRO?? Anche il centrodestra aveva i suoi (tanti) indagati nella stessa inchiesta ma li ha tutelati proprio con la Presunzione di Innocenza e l'elettorato lo ha "percecipito", vedi anche il voto disgiunto (PD- Presidente UdC). Adesso che a Porta a Porta va SOLO Di Pietro e nel "tritacarne" finisce il Sindaco PD di Pescara che PROPRIO STANOTTE VIENE ARRESTATO, VELTRONI CHE FARA'?? Non era piu' credibile allearsi con i Riformisti veri (Socialisti e Radicali) anziche' far decuplicare i voti di Di Pietro che passa, in Abruzzo, dal 2% delle Regionali del 2005 al 16% di oggi? Il PD e' al 20%, meno dei soli DS E tu, Leornardo, pensi che tutto questo sia... COERENTE??

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