martedì 15 luglio 2008

Il documento del Comitato di Firenze per la difesa della Costituzione

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Difendiamo la democrazia

***, 14 luglio 2008, 13:36

L'appello

Il documento del Comitato di Firenze per la difesa della Costituzione. Le destre al governo hanno infatti iniziato ad adottare provvedimenti razzisti ed eversivi a colpi di maggioranza e senza incontrare una vera resistenza socio-politica



Le destre, ottenuta la maggioranza in Parlamento, come era prevedibile, hanno iniziato ad adottare, a colpi di maggioranza e senza alcun ritegno, provvedimenti eversivi e razzisti, che offendono la civiltà giuridica dell'Europa e rievocano le discriminazioni razziali dei regimi fascisti novecenteschi; il voto sul cosiddetto lodo Alfano è un atto gravissimo non solo perché si piega il Parlamento alla volontà del premier di sottrarsi alla legge, ma perché, violando i principi dello Stato di diritto, si afferma che la legge non è uguale per tutti.

I principi di uguaglianza, di solidarietà, di libertà di informazione, dello Stato di diritto, dell'indipendenza della Magistratura sono palesemente violati e purtroppo senza una adeguata reazione da parte delle forze democratiche!

La maggiore forza di opposizione in Parlamento appare ad oggi ancora disponibile alla ripresa di dialogo con le destre anziché intraprendere la necessaria iniziativa per una ferma opposizione alle politiche del Governo; le forze della sinistra, rimaste fuori dal Parlamento, nella comprensibile necessità di definire le scelte politiche più valide dopo la pesante sconfitta elettorale, finora sono state sostanzialmente assenti (a parte qualche rituale dichiarazione di qualche leader).

Le stesse organizzazioni sociali che in occasione del referendum del 2006 furono, come la CGIL e l'ARCI, un concreto punto di riferimento non si sono mobilitate nel modo che la gravità della situazione renderebbe necessario.

Nemmeno i Comitati per la difesa della Costituzione si sono finora adeguatamente impegnati con un'iniziativa coordinata a livello nazionale.

A fronte di tale stato di disorientamento da parte delle forze politiche e sociali è sempre più diffuso il profondo disgusto per le scelte politiche della destra da parte dei cittadini democratici che in mancanza di una chiara direzione politica, si sentono impotenti e sfiduciati.

E' perciò necessario reagire subito.

E' necessario che le forze politiche democratiche e le organizzazioni sociali, di fronte all'emergenza democratica aggravata da uno stato di forte preoccupazione per le sempre più precarie condizioni sociali di vita e di lavoro, superino ogni possibile divergenza e, tralasciando i tatticismi sempre più insopportabili, diano un segnale concreto per un'iniziativa politica unitaria per la difesa dei principi costituzionali.

Dopo la manifestazione di Piazza Navona che, a parte le polemiche spesso strumentali, ha dimostrato una forte domanda sociale di impegno per la difesa della Costituzione e dei suoi valori fondanti, riteniamo che sia necessario accantonare ogni polemica e realizzare subito una mobilitazione unitaria a tutti i livelli per la difesa intransigente della democrazia nel nostro Paese.

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