lunedì 28 luglio 2008

*Ecco un Bignami per capire i tormenti del PD*

E' DAVVERO DA PUBBLICARE E DA LEGGERE!

Cortese redazione,

vogliate pubblicare questo articolo del giornalista Giancarlo Santalmassi
già pubblicato sul Sole 24 Ore qualche giorno fà.

Cordiali saluti
Gianluca Gelsomino
Capogruppo PS
San Severino Marche


Ecco un Bignami per capire i tormenti del Pd
Il sole 24 ore del 20 luglio 2008
di Giancarlo Santalmassi

 Qualcuno immaginava che la coalizione di governo scricchiolasse così
presto? Se la Lega dice a Berlusconi che forse l'emergenza nazionale è
il federalismo, non la giustizia, ecco aprirsi un varco.
Un'opposizione ci si infilerebbe. Invece il Partito democratico vive
una crisi drammatica all'indomani della sconfitta che ha reso voragini
le sue crepe. L'ultima espressione di Veltroni "smettiamola di
pugnalarci, così si muore" non è equivoca. La questione democratica
(chiamiamola così, quella del Pd) è una storia tormentatissima, che
somiglia a uno slalom parallelo (traguardo il ceto moderato) in cui a
ogni curva il concorrente di sinistra perde un pezzo. Nel 1921 nasce
il Partito comunista per scissione a sinistra dai socialisti. Nel '48
i due partiti si presentano alle elezioni uniti nel Fronte popolare. E
via un altro pezzo di destra: nasce il Psdi: Il risultato fu
deludente: la Democrazia cristiana fece la scelta occidentale,
capovolse le previsioni della vigilia, ebbe la maggioranza assoluta, e
i due partiti della sinistra sconfitta si risepararono: Il Pci
sostenuto da Mosca divenne numericamente egemone, unico caso in
occidente. Nel 1963 il Psi sterza definitivamente: si allea con la Dc
e lascia all'opposizione il Pci. Mosca finanziò la scissione, da
sinistra, del Psiup. L'avve rsario del Pci divenne il Psi: la sinistra
era solo quella dell'opposizione comunista. Non poteva essere quella
socialista di governo, di nuovo tacciata di "socialfascismo". Psi e
Psdi si uniscono nel Psu e si ridividono. Vent'anni dopo, Craxi (in
polemica con gli equilibri di De Martino più avanzati verso il Pci)
riapre una porta (l'Unità socialista) al Pci per irrobustire la
sinistra come forza di governo. Che rifiuta. Sino allo scoppio di
tangentopoli che nel '94 fece terra bruciata soprattutto dei
socialisti, partito oggi fuori dal Parlamento. Vincitori della storia
ma cancellati dalla cronaca nera. Ora, da 15 anni, quel territorio
politico è ancora lì, in attesa di essere riempito. Magari dai
confinanti, come logica avrebbe voluto. Ma Occhetto disse "ladro
Craxi, ladri tutti i socialisti", col risultato che si rifugiarono
persino in Alleanza nazionale. Mentre lo spazio della scomparsa Dc fu
occupato da Forza Italia, che impedì ogni allargamento della sinistra.
I comunisti-diessini-democratici, rimasti allergici alla parola
socialismo, prima imbarcarono Di Pietro, il simbolo di Manipulite.
Poi, consci che un candidato capo dei Ds non avrebbe mai vinto le
elezioni, si misero nelle mani di un cattolico senza partito come
Prodi. Com'è finita lo sappiamo: e nel '98 e nel 2008. L'anno scorso i
Ds decisero di fondersi con i cattolici della Margherita e candidarono
Veltroni, optando per un compromesso storico di berlingueriana
memoria. Ma rifiutarono ancora l'aggettivo socialista preferendo il
vecchio "democratico" (come le repubbliche socialiste di un tempo).
Veltroni respinse i socialisti sopravvissuti e reimbarcò Di Pietro.
Dopo la sconfitta, l'Italia dei Valori, sta aggredendo da sinistra il
Pd rastrellando tutti i voti radicali fuori dal Parlamento ma robusti
nel Paese. Mentre Rutelli stanco della faticosa alleanza, viene
tentato da Casini. Stretto tra Rutelli-Casini e Di Pietro, che farà il
democratico Veltroni (che non è Craxi), mentre Del Turco, socialista
sì ma nella costituente del Pd, finisce in galera? Questo Bignami è
assai imperfetto, la storia è molto più complessa e non poteva andare
che così. Ma delle ragioni delle difficoltà di oggi, i giovani, che
sanno?

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