giovedì 13 novembre 2008

VALDO SPINI: PERCHE' MI CANDIDO
A SINDACO DI FIRENZE

Valdo Spini ha sciolto ogni riserva ed e' ufficialmente candidato a guidare come sindaco la Firenze che uscira' dalle elezioni amministrative del 2009. Nel corso di una conferenza stampa che si e' tenuta nella sede dello Spazio QCR (Quaderni Rosselli) ha risposto sì all' appello di oltre duecento cittadini fiorentini che gli avevano chiesto di candidarsi: una sostanziosa lista di nomi autorevoli, tra cui commercianti, artigiani, docenti universitari, ricercatori, professionisti, responsabili del patrimonio culturale della città, intellettuali, consiglieri comunali e di quartiere.


La sua e' la prima candidatura ufficiale in attesa del risultato delle primarie interne al Pd e delle scelte delle altre formazioni politiche, tra cui quella del Pdl.


La candidatura dell' esponente socialista si configura come autonoma dai partiti ma "ancorata ai valori del socialismo liberale dei Fratelli Rosselli" ed appare come una diretta conseguenza del rifiuto del Pd fiorentino di scegliere la strada delle primarie di coalizione limitandosi a quelle di partito. "Un meccanismo che, cosi' come si sta concretamente svolgendo – ha detto Spini nel corso di una affollata conferenza stampa, cui hanno partecipato molti sottoscrittori dell' appello - sta mostrando evidenti limiti, essendo i cittadini chiamati a scegliere il candidato a sindaco del Pd tra una pluralita' di nomi, tutti certamente autorevoli, ma tutti all' interno di una stessa scelta programmatica". "Se si fosse invece preferita la strada delle primarie di coalizione – ha spiegato Spini - anche un confronto sui programmi sarebbe stato possibile ed i cittadini avrebbero avuto un motivo in piu' per scegliere con consapevolezza. La fine dei partiti tradizionali – ha aggiunto – impone oggi un rapporto piu' diretto tra istituzioni e cittadini, impone di lavorare insieme".

Quella che candida Spini a sindaco di Firenze, alla fine di un decennio di giunte guidate da Leonardo Domenici, sara' quindi una lista autonoma, "con una precisa identita' che deriva dalla mia ben nota collocazione ideale e valoriale", ma che sara' "laicamente aperta al contributo di quanti si identificheranno nella soluzione che intendiamo dare ai singoli problemi della citta', prima tra tutte quella di arrestarne il declino del ruolo sul piano nazionale e internazionale e di andare immediatamente ad una verifica dei tracciati della tramvia e del sottoattraversamento della linea ferroviaria ad alta velocità". "La tramvia raso Duomo e davanti a Palazzo Medici-Riccardi – ha osservato Spini - modifica l' immagine dei monumenti più belli della città ed il costosissimo sottoattraversamento con relativa nuova stazione sottoporrebbe Firenze ad un decennio di disagi e di ridotta disponibilità di treni".

Tra i sottoscrittori dell' appello a Spini figurano, tra gli altri, , Giuliano Toraldo di Francia, professore emerito di Fisica; Marco Ademollo , Fabrizio Barocchi e Riccardo Pratesi, ordinari di fisica all' Università di Firenze; Umberto Gori, ordinario di relazioni internazionali; il cantante Narciso Parigi, l' ex commissario tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo, Alfredo Martini; la compagna di John Rosselli, Elisa Benaim Sarfatti, e il figlio di Nello, Alberto; Pietro Egidio Re, generale della riserva, gia' comandante della Regione Militare Tosco Emiliana; il presidente dell' Ordine degli Avvocati di Firenze, Roberto Russo; il Soprintendente al Museo delle Pietre Dure, Bruno Santi; l' ex Direttrice degli Uffizi, Anna Maria Petrioli Tofani; la direttrice del Museo degli Argenti, Ornella Casazza.

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