martedì 25 novembre 2008

I socialisti: «Stiamo col sindaco»
Ma l’opposizione: «Si dimetta»
Maretta in consiglio dopo l’attacco del capogruppo Gelsomino
— SAN SEVERINO — Il Resto Del Carlino - 24/11/2008

LE DICHIARAZIONI di Gianluca Gelsomino, capogruppo del Partito Socialista, che aveva di recente accusato il sindaco di comportarsi come un «podestà medievale» senza condividere le sue scelte con il resto della maggioranza, non potevano passare inosservate. A cominciare dallo stesso sindaco, «che — riferiscono i gruppi consiliari di An e il Gruppo civico guidati da Gilberto Chiodi e Fabrizio Grandinetti — avrebbe minacciato le sue dimissioni qualora non avesse ottenuto solidarietà dal partito di Gelsomino e non si fosse definito il colore politico della coalizione da lui guidata».

PUNTUALE È GIUNTA, ieri, la netta presa di distanze dei «militanti socialisti di San Severino» e dei loro «rappresentanti negli enti comunali e nelle municipalizzate» dalle dichiarazioni espresse dal consigliere Gelsomino: «Rappresentano posizioni puramente personali — hanno detto —. Oltre a non condividere i metodi utilizzati dal consigliere, ci dissociamo dai contenuti del comunicato. La questione Cosmari sollevata da Gelsomino si è evoluta tra le forze politiche a livello Provinciale: è chiaro che se nell’accordo unitario che ha portato al rinnovo del Cda del Cosmari il rappresentante di San Severino doveva essere di Centrodestra, poco aveva da discutere la maggioranza Comunale e men che meno Gelsomino. Riteniamo che non sia venuto meno il rapporto di fiducia col sindaco Martini al quale confermiano pieno appoggio all’operato del sindaco e della maggioranza».

UNA PRESA di posizione che non è bastata ai gruppi di opposizione: «Chiediamo — scrivono — che il sindaco Martini riferisca sulla crisi in atto in maggioranza nel massimo consesso civico durante i lavori del prossimo giovedì. Vorremmo anche conoscere — precisano An e il Gruppo civico — la posizione del sindaco verso l’assessore Massimo Panicari e il consigliere comunale Gino Caciorgna, ambedue notoriamente vicini alla destra. Appare inutile sottolineare la situazione di scollamento e di nervosismo che serpeggia in una maggioranza multicolore che non riesce a produrre nulla per la città e a conferma di questo, la quasi totalità dei cittadini non smette di affermare l’incapacità e l’inadeguatezza di chi guida la città». Per la minoranza «le dimissioni sarebbero un’assunzione di responsabilità alle quale riconosceremo l’onore delle armi».


«Dimettermi? Non ci penso proprio»
Il Sindaco tira dritto

Gelsomino ai socialisti: «Faremo i conti al congresso»
— SAN SEVERINO — Il Resto Del Carlino - 25/11/2008

«DIMETTERMI? Non ci penso proprio, anche se è pur vero che in due anni e mezzo abbiamo realizzato quasi tutto il programma elettorale... Ma non si preoccupino i cittadini non resterò senza fare niente, continuerò a progettare e lavorare per la città». A parlare è il sindaco di San Severino Cesare Martini attaccato di recente dal capogruppo del Partito Socialista Gianluca Gelsomino (nella foto) che lo ha accusato di non condividere le scelte all’interno della maggioranza e poi dall’opposizione pronta a riconoscergli gli onori delle armi in caso di una sua uscita di scena. «L’opposizione — dice Martini — ci fa i complimenti per gli obiettivi raggiunti e ci dà ragione pubblicamente tanto che quasi quasi mi sento il sindaco della minoranza e poi se ne esce con distinguo e richieste di dimissioni improvvise e immotivate». Battute a parte Martini ribadisce di non avere mai pensato alle dimissioni e che piccoli screzi avvengono in tutte le famiglie. Dopo le affermazioni rese dal consigliere Gelsomino prende posizione anche il capogruppo di «Uniti per San Severino», Francesco Alesiani il quale, a nome del suo gruppo esprime «la più grande solidarietà e vicinanza al sindaco Cesare Martini, vittima di un attacco proditorio quanto immotivato da parte del consigliere Gelsomino, il quale rappresenta solo se stesso e con tali atteggiamenti non trova e non troverà nella maggioranza nessuno che lo possa giustificare né tanto meno appoggiare, poiché tutti sanno che nei momenti più critici Martini ha avuto per lui stima e comprensione». E anche Gelsomino interviene nuovamente sulla questione. «Apprendo dal giornale — dice il capogruppo del Ps — che i Socialisti di San Severino prendono le distanze dal sottoscritto: qualsiasi opinione è lecita, per carità, ma essere Socialisti è una cosa, mentre essere solamente dei ‘Martiniani’ è cosa ben diversa». Per Gelsomino «la stragrande maggioranza degli iscritti al Ps è col capogruppo, (ovvero con lui, ndr) e se i numeri in democrazia ancora contano qualcosa, ricordo ai fantomatici Socialisti che invece non mi appoggerebbero che a giorni a San Severino ci sarà il Congresso di Sezione e solo a quel punto si potranno trarre le conclusioni del caso». Il capogruppo Ps fa poi notare che «la solidarietà i Socialisti normalmente la danno ai compagni e ai più deboli e non ai potenti del paese» e che in questa sua posizione è confortato dal segretario provinciale Ivo Costamagna e dall’intero esecutivo provinciale che si trova sulla sua stessa linea. Gelsomino infine ricorda a Martini «che la solidarietà è un atto spontaneo che nasce dal basso, non va né imposta, né minacciata, ne tanto meno mendicata, di sicuro, però, non replicherò all’infinito, in quanto è bene che il sindaco non distragga la sua attenzione dai problemi più seri che attanagliano la città».

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