domenica 9 novembre 2008

*FESTEGGIATE LA FESTA DELL 'UNITA' NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE*

Comunicato Stampa n° 338 - del 9/11/2008 - Comune di San Severino Marche

Nel novantesimo anniversario della fine della prima Guerra Mondiale la città di San Severino Marche ha celebrato, nella mattinata di oggi, (domenica 9 novembre) la Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Dopo il raduno dei partecipanti in via Cesare Battisti, presso la sede dell'associazione Combattenti e Reduci, il corteo, con in testa il gonfalone del Comune ed al quale si sono accodati anche gli alunni del Circolo didattico "Luzio" e dell'Istituto comprensivo "Tacchi Venturi"; ha sfilato per le vie centrali della città fino alla cattedrale di Sant'Agostino dove è stata celebrata una Santa Messa a ricordo di tutti i caduti in guerra. A rappresentare l'Amministrazione comunale sono intervenuti il vice sindaco, Sante Petrocchi, ed il presidente del Consiglio comunale, Tito Livio Lucarelli. Fra le autorità presenti anche i comandanti dei carabinieri e dei vigili urbani, gli assessori comunali Cadia Carloni ed Alessandra Aronne, il consigliere Gianluca Gelsomino, i capigruppo Fabrizio Gradinetti e Gilberto Chiodi. Per l'associazione Combattenti e Reduci è intervenuto il presidente, Umberto Ferroni: "Quella del 4 novembre – ha ricordato questi nel discorso ufficiale – è una data che ci riporta alla memoria di luoghi resi sacri dalla morte di numerosi martiri. Il Carso, San Michele, il Monte Grappa sono i testimoni del prezzo pagato dalle nostre truppe". Poi Ferroni, in chiusura, ha aggiunto: "Oggi non c'è pace nel nostro Paese. Abbiamo una guerra in casa nostra che si chiama mafia, 'ndrangheta, camorra. Dalla commemorazione del 4 novembre – ha infine ricordato il presidente dei Combattenti - deve nascere la vera storia d'Italia, a ricordo di tutti i caduti in guerra". Molto partecipato anche l'intervento del vice sindaco, Sante Petrocchi, che dopo il saluto agli alunni presenti "che sono – ha detto – il nostro futuro e la speranza in un mondo migliore", ha detto: "Oggi si celebra la fine della prima Guerra Mondiale ed una vittoria che creò la piena coscienza dell'identità nazionale. La fine vittoriosa di una guerra devastante che costò la vita a quasi 700mila italiani e il ritorno a casa di più di un milione tra mutilati e feriti. Una generazione venne cancellata. Certi numeri – ha aggiunto Petrocchi – non si possono dimenticare. Nel ricordo dei soldati di ieri diciamo grazie ai soldati di oggi, alle nostre forze armate che celebrano la loro festa".

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