venerdì 14 novembre 2008

*SUBITO UNA LEGGE CHE TUTELI E GARANTISCA LA VOLONTA' DEL PAZIENTE*


• Dichiarazione di Maria Antonietta FarinaCoscioni, deputata radicale e co-presidente dell'Associazione "Luca Coscioni"



Roma, 13 novembre 2008 - I giudici della Corte di Cassazione hanno evidentemente deliberato secondo scienza e coscienza, non c'è stata da parte loro alcuna invasione di campo. I giudici della Cassazione hanno dimostrato di essere in sintonia con la maggioranza del paese, se è vero che oltre l'80 per cento degli interpellati sostiene che è favorevole alla richiesta di interruzione di cure, quando si presentano casi come quelli di Eluana. Si sono stati evitati dogmatismi e si è riconosciuto, come del resto prescrive la Costituzione, che la vita umana in quanto tale è libera e che la volontà del paziente è preminente e va sempre garantita e tutelata. Ora, credo che l'unica cosa da fare sia quella di rispettare non solo la sentenza, ma il dolore e la lacerazione che in questi anni hanno accompagnato la famiglia di Eluana: nei confronti dei quali è stata esercitata una incredibile violenza e contro i quali si sono usati termini e toni terrificanti. Si è parlato di omicidio, si è lasciato credere che Eluana sarebbe stata lasciata morire di fame e di sete, mentre staccare il sondino che la alimenta significa consentire che si possa spegnere senza soffrire, un dato ampiamente provato scientificamente. Troppi hanno parlato senza sapere, senza conoscere, non hanno avuto rispetto e misericordia, hanno imbastito crudeli speculazioni politiche. Spero – ma non credo – che almeno in questa occasione taceranno. Ora spetterà a noi politici garantire una buona legge sul testamento biologico (ispirata, dunque, a criteri diversi da quelli espressi dalla maggioranza del PdL). Una legge che, ripeto, difenda innanzitutto la volontà del paziente; quella volontà che, nel caso di Eluana ha richiesto diciassette lunghi, dolorosi anni, prima che fosse riconosciuta".

1 commento:

  1. La magistratura italiana non è mai stata troppo progressista o garantista, vedasi vicenda Welby. Questa sentenza accerta un diritto già scritto nella costituzione, non colma nessun vuoto legislativo. Ascoltare le reazioni di certi politici o alti prelati mette davvero rabbia e tristezza.

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