mercoledì 5 novembre 2008

O B A M A ! NENCINI:

INSIEME DI FRONTE ALLE STESSE SFIDE

05/11/2008

«Sappiamo di essere di fronte alle stesse sfide: povertà, recessione, guerre,tutela del patrimonio ambientale, molte delle quali colpevolmente 'dimenticate' dai media. Ci conforta l'elezione di Obama, per quello slancio in avanti che rappresenta: nei programmi, nelle idee, nei sentimenti. Stesse sfide, per gli Usa, l' Europa, l'Italia, e, per quanto ci riguarda, stesso progetto per affrontarle, con il cambiamento e il rinnovamento, culturale, sociale, umano». Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini.
«In questi giorni a Bruxelles, nella riunione dei leader socialisti europei – aggiunge Nencini - siamo chiamati ad un primo confronto sulla crisi mondiale. E' il momento dello slancio in avanti anche per l' Europa, è il momento – conclude il segretario socialista - di fare dell'Europa il partner di Obama, per dare quelle risposte che tutti i popoli attendono con ansia e speranza».



05/11/2008 - “La vittoria di Barack Obama alle elezioni americane oltre ad essere una speranza per una nuova stagione globale è un esempio importante per i giovani: una bella prova di vitalità della democrazia statunitense, capace di rompere schemi, pregiudizi e tabù e che guarda con spirito nuovo alle sfide del nuovo millennio”. E’ quanto afferma l’eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio.
“Oggi – aggiunge - si apre una stagione nuova, che porterà finalmente gli States ad avere un approccio diverso sulle politiche per l’istruzione, per la sanità, per l’ambiente, per la casa: Obama è il segno concreto di un mondo che cambia, anche se putroppo in Europa non riesco a vedere molti leaders quarantenni emergenti. E’ comunque - conclude Battilocchio, che è il deputato più giovane eletto a Strasburgo - un segnale di speranza e di ottimismo per le nuove leve”.

Biscardini: vince la democrazia che sa cambiare

05/11/2008 - “La vittoria di Obama ha senz’altro un significato storico, la maggioranza degli americani ha scelto una faccia nuova da mostrare al mondo. Non hanno avuto paura di votare per un presidente di colore e questo è comunque un elemento del grande cambiamento. Sulla vittoria di Obama ha inciso la crisi economica che pesa sugli individui e sulle famiglie americane, oltre che sul sistema finanziario: non c’è dubbio che qualunque candidato repubblicano si portava dietro l’eredità drammatica della politica di Bush. L’aumento dei tassi di disoccupazione e di inflazione, la crisi dell’agricoltura e dell’impresa privata, la caduta del PIL negli ultimi otto anni dal 34 al 19%. Per Obama è stato forse più difficile battere Hillary Clinton che non McCain, ma a McCain va dato atto di essere stato il miglior candidato possibile per i repubblicani. E domani in Kenya è stata proclama una giornata di festa nazionale.”

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