venerdì 7 novembre 2008

Riflessione mattutina sul rinnovamento
del Partito Socialista

Ci sono due modi, a mio avviso, per sollevare il tema del Rinnovamento del Partito. Uno e' RICONOSCERE L'AUTOREVOLEZZA, L'AUTONOMIA E, QUINDI, IL RUOLO DI UNA NUOVA GENERAZIONE QUANDO SI MANIFESTA NEL CONCRETO DELL'ATTIVITA' MILITANTE E DELL'ELABORAZIONE POLITICA. L'altro e' quello di usare la retorica giovanilistica come una clava. Su questa seconda "strada" sentiamo spesso una litania che recita: "bisogna sgombrare il quartier generale dai vecchi arnesi della politica". Per costoro vale il motto del grande vecchio e... "giovanissimo" Pietro Nenni: nell'individuare quali sono i "vecchi arnesi" si trovera' sempre "qualcuno piu' puro del puro che ti... epura". Questa via e' culturalmente sbagliata e produce solo danni. Usa l'arma generazionale in modo strumentale. OLTRETUTTO NON HA RISPETTO PER I GIOVANI CHE NON HANNO BISOGNO DI PATERNAGE e non distingue tra i meno giovani quegli innovatori di cui c'e' bisogno. Diventerebbe una sorta di "pulizia etnica" fondata sull'anagrafe (a proposito a che eta' si comincia? a 50anni come decreto' l'Imperatore Nerone? oppure quando?). Una pulizia etnica fondata sull'anagrafe e per di piu' agitata solo in alcune direzioni. Io, invece, penso ad una mescolanza vera di biografie e culture dentro un Partito che deve fondarsi sul confronto delle idee, non sull'obbedienza a qualcuno. Per tentare di ricostruire il Partito Socialista serve la liberta' delle idee e non ingessare, invece, le appartenenze. Serve piu' sana laicita' anche nel modo di vivere insieme questo tentativo di "Nuovo Inizio" che e' anche una difficile "avventura" per salvare la presenza di una moderna forza socialista organizzata in Italia.

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PS - MC)

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