mercoledì 11 marzo 2009

FW:

*SVOLTE SINISTRE*


di Francesco Gennaro*

Care compagne e cari compagni,

sapete meglio di me quanto il tempo sia galantuomo, e col passare dei giorni, effettivamente, sta rivelando l'impotabilità dell'operazione (in tutte le sue sfaccettature) in cui il PS ha deciso di gettarsi. Dopo l'appello di ieri della federazione provinciale socialista, che auspicava e preannunciava l'unità delle forze della Sinistra laica anche nella provincia di Macerata, oggi, come "un fulmine a ciel sereno", è giunto lo stop inequivocabile di SD e MpS,dalle colonne de Il resto del Carlino.
C'era da aspettarselo. Ma al contempo, personalmente, noto, oltre all'elemento fisiologico e naturale, anche un carattere di paradosso, decisamente grottesco ed inquietante. Il paradigma: "è un catello elettorale e non un progetto politico", proviene dall'associazione La sinistra e non dal Patito Socialista.
A ben vedere, Dante Guglielmi (il quale già alla presentazione dell'associazione, che vede come presidente il mio amico e giovane dirigente dalle qualtà indiscutibili Daniele Principi, ha palesato, argomentando con franchezza, puntualità ed anche una dose di pregiudizio, tutta la sua distanza dal Socialismo) e Roberto Acquaroli non hanno tutti i torti, anzi... Hanno le loro ragioni. Effettivamente la Belillo, Cento e Mussi, di Socialista non hanno neanche l'unghia. Con l'aggravante dell'inconciliabilità tra le culture di riferimento.Inconfutabile ed inopinabile. Ma ci volevano gli altri per dimostrare l'ovvio?? Non eravamo in grado di notarlo da noi, evitando, così, incidenti inevitabili, passati sotto la lente dei media ed al vaglio della cittadinanza?
Tenterò di ricostruire, senza tediare eccessivamente (mi auguro), le varie tappe, che dal congresso di luglio, ad oggi, ci hanno condotto a questa svolta sinistra. Con grande entusiasmo, a Montecatini, il congresso deliberò l'avvio di un percorso "corsaro" all'insegna dell'autonomia socialista, dal carattere "garibaldino" e dalla connotazione federale/ista. Benissimo:... una sorta di UDC laica(sensibilmente sbilanciata a sinistra), che comunque privilegiasse (con grende flessibilità) una sponda con i settori più riformisti del Pd, senza preclusioni a differenti alleanze locali.
La prima uscita pubblica della nuova creatura, infatti, non ci smentì: convegno sulla giustizia, promosso assieme ai centristi di Casini. Probabilmente, se avessimo accentuato tali impostazioni, senza occhiolini alla demagogia di Veltroni e bacetti alla filosofia di Vendola, oggi non saremmo in queste condizioni. Senza contare l'ingresso organico in una coalizione perdente, magmatica e giustizialista guidata da un seguace di Di Pietro, come avvenuto in Abruzzo. Dimenticavo: correva la questione morale nel Partito Democratico, dalle proporzioni non indifferenti, che "naturalmente" non abbiamo cavalcato. Dopo il danno, anche la beffa, chapeau!
Poi, l'inciucio liberticida: i "ladri di Pisa" nuovamente in azione. Uolter, che non ne ha azzeccata una in 16 mesi di leadership, decise di abbandonare per magia il suo anti-berlusconismo viscerale, privo di proposte ed infarcito di qualunquismo, per abbracciare (fisicamente) ll re di Arcore ed ecco lo sbarramento al 4%.
E'vero, eravamo talmente piccoli, da non poter incidere assolutamente negli eventi negativi che si sono susseguiti e ci hanno danneggiato. Ma in minima misura, la strada ce la siamo tracciata da soli. La necessità, dunque, ci portava ad effettuare talune scelte, certamente non "senza colpo ferire".
Di lì a poco la "sinistra per le libertà". Si era detto un cartello elettorale sotto il Pse. Benissimo: avrebbe voluto dire avvicinamento a Fava, aspettando che l'area Bertinottiana apportasse uno strappo definitivo da Rc, guidata dal filosofo Vendola e diretta verso una cesura col retaggio del proprio passato; insomma, uno sdoganamento definitivo dalla storia comunista, verso il Socialismo Europeo. Sin qui più luci che ombre. Avrebbe avuto un senso. Riformisti, nel PSE.
Invece, il governatore della Puglia (che ruberà la scena a tutti in quanto più appetibile massmediaticamente), in quei giorni, registrava un'intervista: - restiamo in Europa nel gruppo "Gue", orgogliosaente comunisti ed ambientalisti -. Storia di qualche giorno fa, la sua visita in Germania, al leader della formazione comunista Linke.
Poi, giunsero i signor No, guidati dalla continuità di Pecoraro Scanio, Grazia Francescato e i non proprio comunistissimi (ma comunistini/elli della Belillo, in dissenso nei riguardi di Diliberto).
Cronache recenti ci informano che sia in procinto di dare l'ufficialità persino Achille Occhetto, nei panni della punta di diamante all'interno della lista. Leggendo questa aberrante notizia sui giornali, ironicamente, mi veniva in mente che mancava ormai solo Pietro Ingrao...!!! Ebbene... venerdì scorso a Firenze lo stesso leader ortodosso dell'allora PCI, ha promosso assieme a Rossanda ed altri intellettuali, un'assemblea "dal basso" per esortare all'omogeneità ed alla sintesi "Unità Comunista" di Ferrero e Diliberto e la "Sinistra per le liberta", aggiungendo che a breve, avrebbero aderito a quest'ultima. Insomma, un PDS formato bonsai!
Non possiedo una palla di vetro ed ammetto che la situazione del quadro politico sia prevalentemente nebulosa ed irrazionale e sinceramente non sarei (stato) in grado di tracciare un'alternativa. Però, se avessimo commesso meno errori durante il nostro tragitto, nel segno di una piattafoma lib-lab oggi non verseremmo in tali condizioni ed avremmo potuto presentarci con la nostra identità, tutelando la nostra riconoscibilità politica, col coraggio di guardare al giorno dopo l'election day in attesa dell'annunciato big bang del panorama politico. O comunque concentrarci esclusivamente ai tanti appuntamenti amminstrativi, per ripartire in modo capillare da province e comuni, per giungere attrezzati alla sfida delle consultazioni regionali. O comunque non in questo modo, col "sole che ride" sul simbolo e con il dubbio permanente se sia un cartello elettorale (cmq ostaggio delle istanze massimaliste) o addirittura un progetto politico e se si sia o meno in grado di superare lo sbarramento. Per dirla con un nostro "amico"... ma che c'azzecca sto' minestrone??
Se devo abdicare al mio riformismo, per sposare il massimalismo, barattare la UIL con la CGIL, il garantismo col giustizialismo, la modernizzazione con il conservatorismo, la laicità col laicismo, Marco Biagi con la Camusso e Cremaschi, il dinamismo con la staticità, il merito col '68, la flexisecurity col reddito di cittadinanza, i Sì ed i ragioniamo assieme con i NO pregiudiziali e dogmatici, beh, allora...
....Anzichè magnarmi sta' minestra, personalmente, preferisco buttarmi dalla finestra.

Un caro ed affettuso saluto.

Consiglio Nazinale PS*

2 commenti:

  1. Caro Francesco, condivido il tuo sfogo,comunque senza entrare in merito alla questione nazionale(Sinistra per la liberta')vorrei farti notare alcune situazioni che normalmente si vengono a creare giornalisticamente parlando in prossimita' di elezioni locali......
    (vedi Provincia di Macerata)
    Anzitutto chi scrive sul quiotidiano piu' seguito nella nostra provincia, non rappresenta nulla e nessuno, il caso vuole infatti che molti Vendoliani Maceratesi preferiscono rimanere in RC pur di non seguire il rappresentante ufficiale,il tutto basta per capire da dove escono certe affermazioni.....Quello effettivamente che ci meraviglia sono le affermazioni del Compagno Acquaroli,(Roberto, da non confondere con Francesco, Capo
    gruppo PS in Provincia e Sindaco di Morrovalle) Comunque la gravita' di affernazioni di questo genere nei confronti dei Socialisti dimostrano una incapacita' di aggregazione proprio fra i Vendoliani e SD,hanno in comune solamente il fatto di essere sempre e comunque ex Comunisti,lo dimostrano con le loro uscite di StampoComunista, che non assomiglino affatto ad una sinistra vera, del resto SD e' per il Socialismo Europeo i Vendoliani NO !!)
    Crediamo sens'altro, che in provincia di macerata l'elettorato ed eventuali CANDIDATI GIA'AFFERMATI E SENZA SCHELETRI NELL'ARMADIO, seguiranno meglio "Sinistra per la Liberta'e i Socialisti veri" che la "Sinistra non si sa' di che cosa" Dopotutto la dirigenza di questa aggregazione e'nuova di zecca, i due Giovani Compagni che la dirigono sono ben conosciuti (anche da te)e sicuramente non hanno le stesse idee e tantomeno gli stessi atteggiamenti di chi oggi praticamente sul giornale si e' dato la zappa sui piedi e sicuramente si e' fatto anche male.........

    A Presto...un saluto

    PEPPE

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  2. oggi trovo sul blog l'appello delle associazioni culturali e questo intervento di Francesco (che ho conosciuto a Jesi a pranzo e che mi è molto simpatico) e devo dire che rispecchiano due visioni piuttosto diverse sul ruolo dei socialisti... la segreteria nazionale e la direzione hanno approvato all'unanimità la linea della Sinistra per le libertà, e devo dire che questo esito, per me positivo, mi ha sorpreso ... infatti non nasconde certo opinioni contrastanti nel partito, come mi pare emerge dalla severa requisitoria di Francesco...
    leggendo giá una intervsita di Vendola al manifesto e vedendo come si sta muovendo mi sono venuti dei dubbi non sulla linea scelta dal Ps ma sulla incapacitá del leader pugliese di cogliere l'occasione per un revisionismo forte nella sinistra che fu comunista.... io, come scrissi al riformista di epoca Franchi prima delle elezioni, non vedo alternativa ad una sinistra che va da Bertinotti a De Michelis dentro e per il socialismo europeo, il fatto è che ognuno si impegna bene a fornire quanti piú alibi all'altro piú lontano da sé per restare separati... la Rosa nel pugno doveva servire proprio a questo a catalizzare movimenti e soggetti dentro un nuovo partito della sinistra come non c'è mai stato in Italia e come ce ne sono a dozzine in Europa, partiti certo che mai si definirebbero "sensibilmente di sinistra", provate a chiederlo ad un laburista inglese o a un socialista spagnolo, se si sente appena appena di sinsitra? ma anche lo stesso Craxi, specie nella fase inziale, mi pare non ha mai ceduto sulla collocazione a sinistra... per questo mi sembra utile tentare la strada della lista delle libertá anzi mi spiace solo che non compaia il termine socialismo accanto a libertá, e mi convince anche l'appello delle fondazioni culturali, ... peró caro Francesco forse non ti dovrai buttare dalla finestra, Vendola sta pensando anche a te!

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