martedì 3 marzo 2009

*MAGNA, MAGNA, TANTO NUN SE SPENDE GNENTE*

Società
di Anna Germoni*

03/03/2009 - Mentre nella mente di tutti noi scorrono le immagini sui tiggì di gente disperata, intere famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, migliaia di operai messi in cassa integrazione, al Senato si consuma l’ennesima beffa della Casta. La nuova vergogna dei parlamentari nostrani: 1,50 euro per pranzare alla Buvette, cioè al ristorante dentro Palazzo Madama. Tanti bei signori, molti dei quali con i capelli bianchi eletti dal popolo italiano che al grido di “magna, magna, tanto nun se spende gnente...” continuano ad abbuffarsi come “porci” alla faccia degli italiani e della crisi in atto. Da ieri infatti mangiare al Senato, è molto più economico che bere un bicchiere di acqua in un bar qualsiasi d’Italia. Difatti i prezzi alla Buvette, in controtendenza rispetto a quello che succede nel mondo intero, sono diminuiti del 20 per cento. La pasta al ragù costa 1,50 euro anziché 1,80, il roast beef 2 euro anziché 2,50, il caffé 42 centesimi anziché i 50 pagati fino a venerdì scorso. Una vera vergogna. Anche se c’è da dire che la diminuzione sarebbe dovuta, secondo quanto affermano in Senato, al cambio della gestione del servizio ristoro. Il nuovo gestore, insomma, avrebbe deciso di giocare al ribasso per non gravare troppo sulle tasche dei 315 senatori che fra stipendio e indennità varie si portano a casa circa 14.000 euro al mese. A questo ennesimo insulto ci dovrebbe essere un grido di sdegno, una sollevazione nazionale. Quale soluzione? Una ci sarebbe, per provocazione:tutti gli operai, i pensionati, le famiglie povere, i precari, i disoccupati in marcia verso Palazzo Madama. Lo scopo: farsi invitare a pranzo dai senatori. Tutti dunque alla Buvette, al grido di “magna, magna, tanto nun se spende gnente...” perché pagano gli italiani e la povera gente… E con la pancia piena si sa che si pensa meglio… soprattutto alla crisi economica del 2009!

IMG PRESS*



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