mercoledì 4 marzo 2009

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Nell' ultimo numero della Critica un "inedito" di Bettino Craxi sul legame tra Stampa e Procure "LE CAMPAGNE A TAVOLINO E LE REDAZIONI IN PROCURA"


In un articolo attualissimo di Bettino Craxi, pubblicato su Critica Sociale quattordici anni fa, nel 1995, si illustrava nel dettaglio come funziona la costruzione delle campagne giornalistiche nell'incestuoso legame tra giornalisti e giudici. Il caso in esame è quello della "redazione giudiziaria unificata", come un cronista la definì, nella Procura di Mani Pulite. Lo schema di lavoro è lo stesso di oggi e si fonda sul principio che "cane non mangia cane" e che ogni testata prima di pubblicare si adegua a quella che "tira la volata" per non perdere terreno. Di qui la subordinazione ai pm e la manipolazione dell'informazione da parte della magistratura politicizzata. E' garantista e non repressiva, quindi, una normativa che sanzioni l'abuso della libertà di stampa quando il suo esercizio nega la libertà di opinione e il diritto all' integrità morale di chi non può difendersi (non disponendo di mezzi di informazione altrettanto efficaci).

E' garantista una normativa che sanzioni la promiscuità tra Poteri (giudiziario e mediatico) che nelle democrazie liberali debbono restare separati e soprattutto controbilanciarsi, non compromettersi.



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