venerdì 6 marzo 2009

8 Marzo - Più che le celebrazioni
servono scelte politiche coraggiose e coerenti


di Anna Falcone*

06/03/2009 - Le donne socialiste celebrano l’8 Marzo con una serie di iniziative sparse su tutto il territorio nazionale, tanto per ricordare in un momento di grave recrudescenza di fenomeni di violenza e discriminazione, il rispetto per i diritti delle donne, l’importanza del loro apporto in termini di progresso civile, culturale, sociale ed economico e, quindi, la centralità del loro ruolo nelle società odierne. Si tratta di importanti momenti di sensibilizzazione e denuncia che, però, non centrano l’obiettivo principale delle donne: passare dalla dichiarazione formale della pari dignità alla garanzia sostanziale di pari diritti. Il XXI Secolo deve porsi l’obiettivo della emancipazione vera e non più solo promessa delle donne. Tanto a partire dalla liberazione dei “ruoli imposti” e non scelti, dal riconoscimento di pari garanzie e diritti nel lavoro e nella carriera, dal ribadire la libertà sul proprio corpo e sulla procreazione consapevole, dalla possibilità concreta e non solo teorica di conciliare vita personale e vita lavorativa senza dover cedere a ricatti imposti da una cultura retriva e segregante. E’ una battaglia di civiltà sostenuta per di più da una esigenza concreta, quella di superare un momento di grave crisi utilizzando le risorse migliori e sottoutilizzate: le donne. Le società odierne hanno bisogno più che mai delle donne, della liberazione dei loro talenti e delle loro energie per superare un momento di recessione che non è solo economica, ma è innanzi tutto sociale e culturale. Occorre a tal fine non solo contrastare una cultura retriva e di retroguardia che avalla decisioni politiche medioevali sulle politiche di genere, sulla sicurezza e sulla libertà di scelta delle donne in tanti i settori della loro vita, ma soprattutto affermare, in un ottica propositiva, un nuovo modello di società ed un nuovo modello di welfare. Il lavoro femminile, ancora più precario e peggio pagato di quello maschile deve trovare nel nuovo millennio un definitivo riconoscimento di garanzie e parità. Altrettanto per gli aiuti alla maternità ed all’assistenza ai soggetti deboli, che non possono più pesare sulle spalle delle donne come un castigo necessario. In un moderno Stato Sociale il sistema di sicurezza sociale e l’assistenza a cittadini più deboli deve essere garantito con “servizi professionalizzati” e non con il sacrificio preteso, il lavoro invisibile e non riconosciuto delle donne. Solo in questo modo si potrà restituire alla donne la prima delle risorse di libertà: “il tempo” e, quindi, la possibilità di crescere, di investire su se stesse, di scegliere e diventare cittadine finalmente libere e realmente emancipate. Stiamo lavorando a questo, perché la società richiede soluzioni concrete a problemi gravi e non più rinviabili, e le donne, che per prime soffrono delle fragilità di una società in crisi, quando si impegnano in politica, lo fanno per trovare soluzioni, vere, insieme agli uomini che vedono lontano e sanno riconoscere il valore di chi gli vive accanto.

Auguri a tutte le donne ed agli uomini che le amano.

Responsabile Nazionale PS - Pari Opportunità*


1 commento:

  1. < 8 MARZO > *AUGURI* A TUTTE LE DONNE (ed anche agli uomini) PER UNA VERA LIBERTA': DALLE VIOLENZE QUOTIDIANE, DALLA PRECARIETA' DEL LAVORO E DALLE SCELTE OBBLIGATE! Una Rosa Rossa, del Socialismo Europeo, per costruire insieme la *SINISTRA per la LIBERTA'*. Ivo

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