sabato 14 marzo 2009

INTERVISTA ALL' ASSESSORE "ROCCHI"

Rocchi e BerlusconiViabilità, porti, governo del territorio, infrastrutture sportive: sono i settori di competenza dell’assessore regionale Lidio Rocchi, chiamato in Giunta dal presidente Spacca con l’ultimo rimpasto che ha portato a un rafforzamento della coalizione e a un miglioramento del raccordo con il territorio. Le deleghe assegnate a Rocchi risultano di particolare importanza per il rilancio economico delle Marche, specie in questa fase congiunturale caratterizzata da incertezze e contraddistinta da una crisi economica internazionale di vaste dimensioni. "Il rilancio infrastrutturale – afferma Rocchi – rappresenta un’occasione e un’opportunità per le Marche. Il dinamismo e le scelte del governo regionale stanno convogliando nella nostra regione ingenti risorse per ricominciare a costruire, dopo decenni, quella viabilità indispensabile per far ripartire l’economia e per sostenere la crescita della comunità. Investimenti necessari e lungamente attesi, che garantiscono anche una fonte occupazionale, per i prossimi anni, ai lavoratori e alle imprese marchigiane, specie dell’indotto edilizio e delle grandi opere".

Molti cantieri sono stati aperti. Come procedono i lavori?

"Il 16 febbraio scorso, con l’apertura dei cantieri lungo la Ss 76, dopo il via libera ai lavori sulla Ss 318, è stato ufficialmente avviato il completamento definitivo della direttissima Ancona-Perugia. Un’opera del costo complessivo di 505 milioni di euro e che rientra nei lavori della Quadrilatero: un progetto che prevede anche la realizzazione dei collegamenti tra Foligno e Civitanova Marche, della Pedemontana delle Marche tra Fabriano e Muccia e di altri interventi viari per garantire il collegamento con i poli industriali presenti nei territori interessati".

Il 6 marzo la Regione ha firmato un’intesa-aggiuntivo sulle infrastrutture con il Governo nazionale. Quali nuovi interventi sono previsti?

Abbiamo proposto al Governo il progetto di un’Intesa generale quadro per dare ulteriore impulso e velocità di spesa ai lavori infrastrutturali e richiedere nuovi finanziamenti per le opere in tempi certi. Gli impegni infrastrutturali dell’intesa-aggiuntivo sono molteplici e riguardano tutti i territori delle Marche, dal Nord al Sud. Prioritario il completamento delle programmazione ferroviaria interregionale, con l’Orte-Falconara e l’Ascoli-Antrodoco, senza dimenticare le linee interne come Ascoli-Porto d’Ascoli, Civitanova-Albacina, Fano-Urbino. E’ stato poi chiesto al Governo di avviare nel 2009 la realizzazione della E78 Fano-Grosseto, secondo l’intesa già sottoscritta dalle Regioni Marche, Umbria e Toscana. Nel Nord delle Marche anche l’E45 Bretella Valmarecchia e la complanare Fano-Pesaro. Nel Sud della regione, le opere previste sono la Ss4 Salaria, Mezzina, Ss210 Mari-Monti, Ss81 Piceno-Aprutina, ex Ss78 Picena. Da non dimenticare il completamento della terza corsia dell’autostrada A14 da Porto S. Elpidio fino a Pedaso. Nel maceratese previste le priorità anche per il nuovo asse della Val Potenza, il traforo del Cornello, il collegamento con la Flaminia, le trasversali della Val di Chienti. Lungo la Ss16 Adriatica le varianti di Ancona, Civitanova Marche e San Benedetto. Previsto l’avvio dei lavori nel 2009 dell’uscita porto di Ancona-A14, con il potenziamento del sistema logistico integrato porto-aeroporto-interporto.

I tempi di approvazione dei progetti della Quadrilatero sono stati rapidi. A cosa si deve questa accelerazione?

"L’accelerazione dei lavori del programma degli investimenti strategici da parte della Regione è un’azione fondamentale e una risposta efficace per contrastare la crisi. Da una parte, le nuove strade assicureranno maggiore competitività a tutto il territorio, dall’altra, invece, i nuovi cantieri serviranno a dare maggiori opportunità di lavoro alle piccole imprese e, quindi, a garantire nuova occupazione. Ma la velocizzazione dei processi autorizzativi è stata possibile grazie al positivo rapporto tra le istituzioni, dalla Regione al Governo nazionale, agli enti locali, a riprova che solo attraverso una fattiva collaborazione è possibile superare ostacoli e realizzare concretamente azioni utili allo sviluppo del territorio. La direttissima Ancona-Perugia faciliterà e completerà, lo sviluppo del sistema logistico porto-aeroporto-interporto".

Anche il recente accordo con il Governo nazionale per il rilancio del porto di Ancona rientra in questa strategia di sviluppo proposta dalla Regione?

"Con questo accordo, il porto di Ancona può guardare al futuro con più fiducia, avendo tutte le garanzie per promuovere il suo sviluppo nel medio e lungo periodo. Ad Ancona viene riconosciuta la sua rilevanza strategica e internazionale ed è previsto un importante programma di investimenti per opere a mare e a terra che valorizza anche gli imprenditori e gli operatori locali".

A questo si aggiunge il Piano regionale dei porti varato di recente dalla Giunta. Quali sono gli obiettivi del Piano?

"La Regione Marche sta lavorando attivamente per ammodernare e potenziare i suoi porti. Il Piano regionale rappresenta un vero piano di settore, in quanto indica gli obiettivi di sviluppo regionale nell'ambito della portualità; il che significa: pianificare l'attività portuale e assicurare uno sviluppo sostenibile dei settori economici coinvolti: commercio, servizi ai passeggeri, cantieristica, pesca, turismo e diporto. Del resto le linee guida del programma di governo ribadiscono l'esigenza di rafforzare le infrastrutture per creare un'efficace rete di mobilità. Sulla base delle previsioni regionali e delle prospettive di sviluppo locali, viene stimato un investimento pluriennale di 660 milioni di euro, da reperire tra fondi pubblici e privati".

In che modo la Regione intende sostenere le attività portuali e cantieristiche?

I porti regionali sono importanti punti di riferimento commerciale per il sistema economico locale. La loro valorizzazione richiede investimenti che la Regione intende favorire, in pieno accordo con le amministrazioni comunali coinvolte. Va sostenuta, in particolare, la portualità turistica e peschereccia, strettamente legata al tessuto sociale dei centri costieri marchigiani.

Questo prevedrà anche investimenti di manutenzione dei porti di competenza regionale?

"A questo scopo la Regione Marche ha stanziato 2 milioni e 400 mila euro. E’ una cifra notevole, il doppio dell’anno scorso. Al provvedimento sono interessati cinque scali: Fano, Senigallia, Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio. I fondi serviranno per rafforzare l'operatività delle strutture, con una priorità per i servizi classificati come 'obbligatori': sicurezza, impianti di illuminazione, pulizia delle aree, opere portuali. In base alle stime fatte, a Fano saranno assegnati 40 milioni di euro; a Senigallia 25 milioni; a Numana, 20 milioni; a Civitanova Marche, 38 milioni e a Porto San Giorgio, 15 milioni.

I finanziamenti per gli altri scali?

A Pesaro sono stati destinati 60 milioni di euro; ad Ancona, 400 milioni (comprensivi delle difese esterne e dei collegamenti ferroviari e stradali); a San Benedetto del Tronto, 45 milioni. Sono inoltre stimati anche 17 milioni destinati a punti di ormeggio lungo la costa e si prevede di elevare a 9.500 gli attuali 5.500 posti barca da diporto esistenti".

Tra le sue competenze anche quella al Governo del territorio. Una proposta di legge di riordino della normativa urbanistica presentata dalla Giunta non è ancora stata approvata in via definitiva…

"E’ uno strumento necessario per una pianificazione armonica del territorio e spero si giunga presto alla sua approvazione definitiva anche perché la proposta presentata contiene elementi altamente innovativi quale ad esempio la necessità di conciliare la sostenibilità ambientale nel governo del territorio. Inoltre, altro elemento qualificante sarà il principio della copianificazione tra Regione, Province e Comuni, e la garanzia di una più ampia partecipazione dei cittadini e delle associazioni all’elaborazione delle scelte urbanistiche".

A lei spetta, infine, la delega alle infrastrutture sportive…

"Si tratta di un settore che mi sta particolarmente a cuore in considerazione delle mie esperienze sportive passate in ambito calcistico. La pratica sportiva è fondamentale, soprattutto per i giovani, considerato anche la capacità aggregativa dello sport. Mantenere un buon livello degli impianti e delle strutture sportive significa garantire spazi appropriati per far crescere bene i nostri ragazzi.

(nella foto Rocchi con Berlusconi e Letta)

http://www.sdiancona.it - 10/03/2009



Nessun commento:

Posta un commento