sabato 19 giugno 2010

Per l'alternativa al centrodestra nella provincia di Macerata

ALLEANZA PER IL CAMBIAMENTO
Per l'alternativa al centrodestra nella provincia di Macerata

di Daniele Principi

"Con il Commissariamento della Provincia di Macerata si chiude finalmente un teatro dell’assurdo durato più di due settimane.
Ora che la situazione si è definitivamente chiarita, riteniamo opportuno fare alcune considerazioni e rivolgere un appello a tutte le forze di opposizione alla Giunta Capponi.

Invece di continuare a discutere se l’accoglimento del ricorso presentato dalla LAM sia stato o meno una fortuna per la nostra Provincia, noi pensiamo sia giunto il momento di iniziare ad aprire un confronto serio tra tutte le forze che si oppongono e si sono opposte alle politiche portate avanti dall’ Amministrazione Provinciale nel corso di quest’anno a guida del centrodestra.
Una Giunta provinciale che è stata incapace di risolvere le annose problematiche riguardanti il nostro territorio, prima fra tutte la questione dei rifiuti, che stiamo continuando a spedire a Fermo (a pagamento) per via di una mancata capacità di operare delle scelte coraggiose in tal senso. Oggi il compito primario che siamo chiamati a svolgere è quello di creare una grande alleanza riformatrice cementata su basi politico-programmatiche serie, non imputabile di ambiguità, volta a sconfiggere la coalizione di centro-destra. Questa alleanza dovrà però per forza di cose fondarsi sull’elemento distintivo della novità. Non potrà quindi limitarsi alla riproposizione in toto dei vecchi schemi che si sono rivelati perdenti. E’ quindi necessario aprire, fin da subito, un dialogo serio e costruttivo fra tutte le forze di opposizione, sia quelle presenti oggi in Consiglio Provinciale, sia quelle che sono rimaste fuori, per creare le condizioni necessarie al varo di un’alleanza dai caratteri forti e in grado di confrontarsi con la competizione elettorale: UN’ALLEANZA PER IL CAMBIAMENTO.


La novità necessaria deve anche rivelarsi in una reale innovazione delle pratiche.
Il mutato quadro politico rispetto allo scorso anno ci impone delle considerazioni che non possono essere disattese in questa fase molto fluida.

Per questo, come "Sinistra Ecologia e Libertà" della Provincia di Macerata crediamo che il metodo vincente per scegliere il candidato alla guida di un’ipotetica coalizione riformatrice sia quello delle primarie di coalizione, come dimostrato dalle Elezioni comunali di Macerata.
Esperienze locali e nazionali ci dimostrano come, se affrontate con lo spirito giusto di unità e compattezza, le primarie possono rappresentare un’importante mezzo con il quale far crescere la partecipazione dei cittadini alla politica e uno strumento utile con il quale aprire spazi democratici ed elementi programmatici che altrimenti rimarrebbero soggiogati alla dialettica politica.
Elementi che, in fondo, non sono altro che la linfa vitale di ogni coalizione di centrosinistra e dei quali ci siamo troppo spesso dimenticati."

Daniele Principi
Coordinatore provinciale
Sinistra Ecologia e Libertà



12 commenti:

  1. Sai Prince, io credo che le primarie siano l'unica strada percorribile, non ipotesi tra le tante e credo che il PD non solo non si dovrà sottrarre ma deve porre le primarie come condizione imprescindibile per la costruzione della coalizione. Insomma credo che un partito nato con le primarie non debba decidere ogni volta se farle o meno perchè cadremmo in una schizofrenia che nessuno capirebbe. Mi auguro che nel mio partito siano in molti a pensarla così, io farò la mia parte.

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  2. Mi fa piacere sentirti dire queste cose Ale.. credo che nei prossimi giorni dovremo assolutamente discuterne con tutte le soggettività interessate a questo tipo di percorso.

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  3. Prima di fare tutte le discussioni ed i progetti di questo mondo, bisognerebbe che ogni schieramento politico elaborasse programmi e proposte concrete.

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  4. Nn sn lucida. Ma fare le primarie nella nostra provincia, non ha lo stesso significato della Puglia dove il braccio di ferro era con D'Alema e Vendola aveva tutta la base dalla sua. Noi cn chi lo facciamo il braccio di ferro, cn Silenzi? Abbiamo la base? Abbiamo i movimenti dalla nostra? O liste civiche? Quale altro partito ci appoggerebbe nel sostenere il nostro candidato ? bisogna valutare bene i pro e i contro, nella prospettiva di prendere una bella percentuale alle elezioni.

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  5. Oddio, Anna: speriamo che le primarie non siano necessariamente un braccio di ferro o una guerra! Lo spirito non credo debba essere quello. Dovrebbe essere innanzitutto un confronto programmatico, in cui i candidati siano delegati a rappresentare i diversi programmi. Non necessariamente, in quel caso, il programma più apprezzato sarà quello della forza più "radicata"...

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  6. Conosco lo spirito delle primarie. Può nn piacerti il mio termine "braccio di ferro" ma in realtà in Puglia è stato così. I fatti sn fatti ;-)

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  7. Brava Anna quello che contano sono i FATTI. Il consenso si ha solo con azioni concrete volte all'analisi e la verifica dei fatti solo le parole non bastano:

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  8. Ma om'è possibile che già si parli di primarie??? Scusami Daniele ma nn sono d'accordo questa volta.. Sarà il caso di trovare dei programmi e di parlare con la gente prima di andare alle primarie??? Bisogna rendere partecipe il popolo, basta con queste idee e decisioni prese dall'alto per giochi di potere.. Tanto si sa come funzionano le primarie no???

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  9. Ma infatti il mio articolo è molto più complesso..
    E' un appello a tutte le forze che si sono opposte a questo anno scellerato di Giunta Capponi ad aprire al più presto un confronto politico-programmatico per arrivare alla costruzione di un'alleanza competitiva e vincente.
    La questione delle primarie si deve porre in secondo luogo, perchè quando si incontrano sensibilità diverse inevitabilmente a seconda della figura che incarna il progetto assume grande rilevanza.
    Già è partito il toto-candidature volto a riproporre schemi ormai superati.
    L'esperienza maceratese ci dimostra che le primarie possono essere uno strumento utile di confronto e partecipazione democratica, in grado di fomentare passione e aprire un dibattito tra la cittadinanza.
    Perchè dovremmo rinunciare a tutto questo? per un discutibile "primato della politica"?
    Io penso invece che questo percorso sarebbe un grande atto di coraggio politico.

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  10. Ti vorrei ricordare che a Macerata si è vinto per neanche 200 voti, nonostante Carancini sia un ottimo sindaco e un'ottima persona.. Nono so quanto siano valide le primarie, nè tantomeno so quanto siano uno strumento "democratico".. In ogni caso, prima di parlare di nomi sarebbe il caso di parlare di programmi, ma di parlarne in mezzo alla gente. Si devono capire le esigenze delle persone, quello che va o meno, sennò finiamo come alle provinciali scorse.. E se il maggior partito del centro sinistra pensa di comportarsi come lo scorso anno o come alle regionali, che faccia la su strada. Per l'ennesima volta nessuno lo seguirà!!!

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  11. Concordo in tutto e per tutto con te Daniele!
    Abbiamo gridato fin da subito la nostra ( come area "Cambia l' Italia") richiesta di ricorso alle primarie per la scelta del nuovo candidato.
    Il confronto che tu chiedi deve però esser aperto in tempi rapidi, per arrivare in tempo a ....farle.
    L' impressione che ho è che si stia lasciando che i tempi dilatino lasciando che la stampa si sbizzarrisca in ipotesi fantasiose ( stamane è la volta di Gazzani......).
    Non dimentichiamo che, se è vero che la legge prevede le elezioni tra aprile e giugno del 2011, esiste la possibilità concreta che al ministero "aprano" una finestra a novembre.
    Allora siamo già in ritardo!
    Aggiungo anche, per i tanti esponenti del PD che hanno mostrato irritazione alla nostra richiesta, che le primarie sono previste chiaramente nello statuto nazionale.
    Questo nel PD..........., ma da noi , ormai ognuno si declina il "PD ad personam" come si è visto alle ultime regionali....
    Concordo con Alessia ( e sono felice che siamo in tantissimi a pensarla così): troviamo un accordo su un programma e poi diamo spazio alla volontà degli elettori.

    @Marco Monaldi:
    Io l' ho vissuta la fase in cui , in politica, nel PCI prima e nei DS alla fine, i " soliti noti" si trovavano in segreteria e decidevano chi sarebbe stato il candidato...
    Nostalgia di quei tempi?
    Io non ne ho, x quel che mi riguarda!
    Certo, prima delle primarie, occorre un confronto tra forze politiche che porti alla stesura di un programma di governo della Provincia, poi, però dovrà essere la gente a stabilire chi è in grado di renderlo vincente.
    Quanto a Carancini, i 126 voti di scarto con cui ha vinto, sono tutti dovuti proprio al metodo con cui lo si è scelto.
    Mi pare che non hai ben chiara la dinamica delle scorse elezioni comunali a Macerata:
    l' aver vinto qualla competizione in quelle condizioni ( avevamo contro tutto e tutti: Fondazione CARIMA, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria, la stampa e buona parte dell' opinione pubblica!!!) è stato un miracolo puro e semplice, concretizzatosi grazie alla personalità di Romano , che ha saputo andare anche contro tanti notabili del nostro partito pur di rivendicare tante sue scelte, e, soprattutto, alle primarie, che hanno chiamato migliaia di persone x ben 2 volte a scegliere il candidato.
    Dunque indietro non si torna: la gente vuole essere coinvolta e non ci sta più a vedersi piovere scelte dall' alto.
    Sulla democraticità o meno delle primarie, ti rispondo senza mezzi termini: non saranno ancora uno strumento perfetto, ma chi ne evidenzia solo le "inceppature" o i tentativi operati per falsarle, troppo spesso è solo nostalgico del potere ( e non primato) assoluto della politica.
    Politica ormai invisa a gran parte della gente.
    Spiace che a sinsitra del PD in molti non l' abbiano ancora capito....

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  12. Condivido quello che dice Stefania Frigola,prima i progetti i programmi,decidere le scelte da fare poi pensare alle primarie se però queste primarie abbiano il vero significato della parola,dare la possibilità a chiunque di potersi candidare senza cavilli burocratici.LE PRIMARIE DEVONO ESSERE LA MASSIMA ESPRESSIONE DI LIBERTà E NON UNA RATIFICAZIONE DELLE SCELTE FATTE DALLE SEGRETERIE DEI PARTITI.

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